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I nuovi film italiani? Una tragedia...

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  • I nuovi film italiani? Una tragedia...

    articolo preso da "Tv sorrisi e canzoni" di qualche setimana fa...

    Lei che ama così tanto il cinema italiano degli Anni 70 che cosa pensa del nostro cinema di oggi?
    (Quentin sospira, sembra volersi trattenere)
    «Mi deprime. Lei forse vedrà più film italiani di me, ma quelli che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutti uguali. Non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Me lo dica lei. Ho amato così tanto il cinema italiano degli Anni 60 e 70 e alcuni film degli Anni 80, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia»


    le risposte dei nostri registi non si sono fatte aspettare, indignati sopratutto da come ha sminuito in due parole il loro lavoro e tutto il cinema italiano...però si sa, Tarantino non ha mai avuto peli sulla lingua e nemmeno in questa occasione si è risparmiato, esprimendo in pubblico il pensiero comune che in molti hanno del nostro cinema: sempre la solita minestra riscaldata! (come dargli torto!)

    ok, forse non tutto è da cestinare, comunque Tarantino non fa una critica sulla qualità ma sulle varietà delle nostre produzioni, che difficilmente si scostano da quanto ha descritto nell'articolo...che abbia scosso finalmente un pò le acque?

  • #2
    A parte la penosa fonte... tv sorrisi e canzoni... mammamia...
    Sicuramente al cinema Italiano manca qualcosa, ma ci sono state un sacco di cose buone, è la gente che non capisce una mazza...
    Basta guardare nelle grandi produzioni... cioè... in un momento in cui al cinema abbiamo zodiac il campione di incassi è ocean's 13? ma che ha la gente in testa? cioè è scandaloso... un "film" che clooney fa a malavoglia per avere i soldi per finanziarsi film decenti... non è vergognoso? perchè non devono essere proprio i buoni film a fare soldi?
    Guarda, tanto per fare un nome: Piano 17... costo 70.000 euro... attori pagati solo nel caso il film andasse bene al box office...
    E poi Tarantino parla? Ultimamente anche lui fa filmetti, vedi Grindhouse... E poi uno che presenta Hostel e lo tratta come una genialata cinematografica non può proprio dire un bel niente...
    Mi spiace per Tarantino ma non è credibile attualmente...
    Io nel cinema Italiano credo ancora... Ma servirebbe un cambiamento dalle fondamenta... E queste cose può deciderle solo il pubblico... perchè c'è una situazione di paura che parte addirittura dalle accademie... Hanno paura di fare dell'arte, perchè economicamente parlando risulterebbe la rovina del cinema...
    E la motivazione va cercata nelle teste vuote della gente...

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    • #3
      L'intervista è stata fatta a Cannes da una giornalista di Tv S&C ed è l'unica che c'è in circolazione...quindi poteva pubblicarla anche Topolino ma le parole di Tarantino non sarebbero cambiate...comunque aldilà dell'importanza irrisoria della fonte, è evidente che il cinema italiano sembra impantanato sempre nelle solite tematiche e da li non riesce a smuoversi...e non è colpa della gente, che alla fine è solo uno spettatore, ma dei registi...anzi delle case produttrici che vedono solo a senso unico

      esce il filmino con la storiella d'amore strappalacrime (e stracciamaroni) girata bene? ok, però basta che poi non si debba sempre assistere a scopiazzature o a seguiti penosi...

      Mi spiace per Tarantino ma non è credibile attualmente...
      Io nel cinema Italiano credo ancora... Ma servirebbe un cambiamento dalle fondamenta... E queste cose può deciderle solo il pubblico... perchè c'è una situazione di paura che parte addirittura dalle accademie... Hanno paura di fare dell'arte, perchè economicamente parlando risulterebbe la rovina del cinema...
      E la motivazione va cercata nelle teste vuote della gente...
      Tarantino difficilmente uscirà dai suoi binari, il suo unico scopo è quello di andare controcorrente e far parlare di se, è fissato con i B-movie e gli anni 70 e riversa questa sua passione nei suoi film...ma almeno i suoi film o li si ama o li si odia, i nostri invece passano inosservati; poi come ho detto la colpa non è solo del pubblico, la gente va al cinema e si aspetta di vedere qualcosa di nuovo, passando un paio d'ore distraendosi e sopratutto di uscirne soddisfatti...ma non sempre accade con i film nostrani e il passaparola è un'arma micidiale contro cui non puoi fare nulla, e quelle "teste vuote" ci pensano due volte prima di buttare i loro soldi in simili vaccate!

      hanno paura di fare dell'arte? ...in Italia? ...diciamo che le idee ci sono, ma che come in ogni altro settore c'è sempre qualcuno dall'alto che ti sega le gambe fin da subito perchè devi fare quello che in quel momento "tira" sennò non ti finanziano...poi però ci si lamenta perchè il cinema italiano non è considerato all'estero...

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      • #4
        Sulla monotematicità del cinema italiano Tarantino ha assolutamente ragione.
        Troppo intimista, troppo incentrato sui nuclei familiari: adolescenti e problemi coi genitori, coppie in crisi. Senza contare la sempiterna commedia all'italiana (tanto cara al nostro pulp director).
        Che palle!
        Ricordo con nostalgia i film di Sergio Leone, i primi film di Dario Argento, Il caso Moro e le produzioni che interpretava Gian Maria Volontè.
        ... bello è il bosco, buio e profondo,
        ma io ho promesse da non tradire,
        miglia da percorrere prima di dormire,
        miglia da percorrere prima di dormire


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        • #5
          Originariamente Scritto da VNSmatrix Visualizza Messaggio
          i primi film di Dario Argento, .
          Non dire quel nome,mi commuovo!
          Quelli sì che erano film dell'orrore,quelli di oggi fanno ridere. Per quanto riguarda la produzione italiana,secondo me ha ragione Tarantino,sempre le stesse cose,famiglie sfasciate,adulteri,giovani incompresi,due maroni!!
          Sia chiaro io guardo i cosiddetti film trash della commedia italiana,ma perchè c'è solo quello;preferisco di gran lunga la cinematografia americana ( anche loro fanno vaccate ) però ne fanno di meno.
          NerdMonday

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          • #6
            Negli ultimi tre anni? Solo? E' da molto prima che il cinema italiano sta cadendo in questo baratro. E purtroppo devo dire che concordo per tutto ciò che ha detto nell'intervista.

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            • #7
              No no non sono daccordo... Come fai a dire che nel cinema italiano seguono tutti la stessa rotta quando è lo stesso con il cinema Americano?
              Il fulcro di tutto è la famiglia: la famiglia che onnipresente in 100 anni di cinema americano è scomparsa... basta guardare in tutti i grandi titoli: Million dollar baby? famiglie distrutte, nel film dei cowboy gay la famiglia diventa un vero e proprio inferno, in munich la famiglia è devastata, in syriana non ne parliamo... una tragedia per TUTTI I PROTAGONISTI... dite che parlo a caso? no:
              Spoiler:
              La famiglia di dillon divisa, nervrotica e separata dopo la morte del figlio, la famiglia di clooney una sorta di fantasma: madre e padre divisi dal lavoro, dispersi, in una situazione a dir poco disperata e per comprendere la situazione del figlio basta guardare la scena del pranzo al ristorante, l'emiro coi due figli che si contendono il trono, un trio totalmente diviso, potessero si ammazzerebbero a vicenda... e alla fine il padre non sceglie il figlio che voleva far del bene per il paese ma l'altro bastardo spietato

              In good night and good luck? dove stanno le famiglie? in match point? vi ricordate in che stato sono le famiglie in match point? c'è bisogno che vada avanti? posso farlo praticamente all'infinito...
              In Italia la famiglia è vista come un rifugio, un rifugio in cui è possibile rifugiarsi da tutto, comprese le super tensioni politiche... Perchè disprezzare questo valore? i film politici si possono fare ugualmente, vedi il caimano....(ricordate il finale trallaltro?)
              Se mi dite che il cinema Italiano ha dei problemi sono dalla vostra... è vero. Molte volte è pedante e posso anche azzardarmi a fare dei nomi...
              Ma non accetto che la critica venga fatta dall'america e tantomeno da Tarantino... Che guardi il suo di cinema... Perchè la completezza non l'hanno trovata nemmeno loro... E poi siamo sicuri di volerla? siamo sicuri di voler variare a tutti i costi quando queste ripetizioni possono voler dire qualcosa di interessantissimo?
              Io non ne sono tanto sicuro... lasciamo far costruire agli artisti quello che sentono dentro, poi quando arriverà il regista che stravolgerà la catena sarà interessante capire cosa stà succedendo e come il cinema e gli spettatori reagiranno... Se devo criticare il cinema Italiano dal punto di vista tecnico mi ritrovo spesso e volentieri a mettere in discussione il ritmo, i colori, i dialetti....
              Come avete visto notte prima degli esami e manuale d'amore hanno avuto successo...

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              • #8
                con tutto il rispetto x quentin tarantino, ma lui nn deve parlare xkè il suo ultimo film(grindhouse-a prova di morte) fa veramente skifo peggio di alcuni italiani.
                La via più semplice a volte può essere la più riskiosa

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                • #9
                  E di cosa ci lamentiamo, i film italiano hanno un budget da miseria......
                  Non possiamo aspettarci grandi film.....
                  I temi poi sono sempre gli stessi come dice Tarantino e di cosa vuoi ke parlino?
                  But I can't do this all on my own
                  No, I know, I'm no Superman

                  sigpic

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                  • #10
                    Non sono d'accordo con gli ultimi interventi.
                    Non dico che la famiglia debba sparire dalle vicende raccontate ma non può essere l'unica tematica affrontabile dal cinema italiano.
                    Poi c'è il discorso dello stile. Da noi il film impegnato è in presa diretta ma non sempre questa tecnica di ripresa è sinonimo di qualità cinematografica.

                    Tarantino non si pone come il regista dei registi. A lui piace il trash e non lo nasconde, ma ha girato Pulp fiction che, al di là dei gusti personali in fatto di genere, resta un capolavoro. E uno che ha girato un capolavoro come quello può parlare di cinema italiano eccome!

                    Ci sono eccezioni nel nostro paese: per me Gabriele Salvatores è un gran regista che ha saputo raccontare l'amicizia, la guerra, il viaggio, l'amore e la morte anche in contesti più ampi della scuola o delle quattro mura di una casa. Possibile che è l'unico a dare importanza alla fotografia e alla scenografia?

                    Il cinema non è solo una trama svolta. E' rappresentazione! E' arte! Dove sono le inquadrature, i colori, gli effetti.
                    Vi ricordate Traffic? Un colore per ogni realtà rappresentata. Un colore diverso per comunicare diverse realtà.
                    Dov'è tutto questo nel cinema italiano?
                    ... bello è il bosco, buio e profondo,
                    ma io ho promesse da non tradire,
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                    • #11
                      si ma guardati l'ultimo film di tarantino e fammi sapere...parte benino e finisce malissimo...
                      La via più semplice a volte può essere la più riskiosa

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                      • #12
                        VNS su questo sono daccordo al 100%, anzi al 200% con te, ma è un discorso che non ha nulla a che fare con la monotematicità...

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                        • #13
                          Per rispondere a Riky88: si ho visto Grindhouse e mi è piaciuto. S
                          apevo di andare a vedere un film di poche pretese. Lo prendo per quello che è: un esercizio stilistico che voleva strizzare l'occhio ad un genere caro al regista.

                          Per rispondere a IISNT: so di aver allargato il discorso, ma non di molto.
                          Mi sembra che i nostri attuali registi siano rimasti traumatizzati dal neorealismo della precedente generazione cinematografica.
                          Parlare della quotidianità fino allo sfinimento, affrontandone tutti gli aspetti, da quello più comico a quello più oscuro, è diventato percorso labirintico per gli artisti italiani (nel senso che ci sono perduti dentro). Capisco che lo faccia Verdone perchè noi ridiamo di quello che conosciamo, ma si può avere un buon film drammatico anche sperimentando un po' di più nel genere e soprattutto allargando il discorso!
                          Tu prima hai fatto esempi tratti da vari film americani. E' proprio pensando a come entri la tematica familiare in un film come Syriana che mi cadono le braccia al pensiero che Muccino presto farà un film sui cinquantenni.
                          ... bello è il bosco, buio e profondo,
                          ma io ho promesse da non tradire,
                          miglia da percorrere prima di dormire,
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