Questa fan fic nn è mia il nick di questa ragazza è Elechan86 ma l'ho voluta inviare xkè mi ha colpito molto... Spero anke a voi!
NN è ancora finita pian piano posterò i capitoli!
Buona lettura !
Capitolo I - Il desiderio di Beatrice
La protagonista di questa storia si chiama Beatrice, ed è una ragazza come tante ma una cosa che la distingue dalle tante coetanee è la sua sfrenata passione per Dragon Ball.
Si, avete capito bene: proprio Dragon Ball, quel cartone che vede protagonista un ragazzino di nome Goku, un ragazzino che col tempo cresce e diventa uno splendido ragazzo, nonché il ragazzo dei sogni della nostra Beatrice, anche se si tratta solo di un cartone...
Quante volte lei si è trovata a pensare “Ah, se potessi vivere nel mondo di Dragon Ball!”
Adora quel cartone e adora Goku, nonché tutta la sua famiglia. Beatrice pensa che, se mai un giorno il suo sogno di vivere nel mondo di Dragon Ball si avverasse, potrà trascorrere le giornate con Goten, bellissimo figlio del bellissimo Goku, e Trunks, scapolone d'oro della serie... però incontrare Goku rimane pur sempre la prima cosa da fare nel mondo di Dragon Ball, eh!
Se mai un giorno si avverasse questo desiderio! Mannaggia!
Beatrice le ha provate tutte: monetine nei pozzi dei desideri, ossa di pollo tranciate, le classiche stelle cadenti... ma perché nei film succede sempre e per una volta non può succedere anche a lei nella realtà?
Un giorno, al ritorno da scuola, Beatrice si reca nella sua fumetteria di fiducia: oggi devono essere arrivati i nuovi portachiavi di Dragon Ball... ma, ahimè, i nuovi portachiavi sono arrivati e persino finiti e quando Beatrice arriva trova lo scaffale vuoto!
Avrebbe dovuto prenotarli però non sapeva esattamente quali sarebbero arrivati e, soprattutto, quanti soldi avrebbe avuto in tasca quel giorno quindi non aveva potuto chiedere questo favore ad Tony, il suo fumettivendolo di fiducia.
Tony era simpaticissimo e molto disponibile nei confronti di Beatrice però sul lavoro era impassibile: gli affari sono affari e anche se li avesse messi da parte per Bea li avrebbe venduti volentieri al primo che glieli pagava in contanti! Tsk, chissà poi perché Bea lo trovava così simpatico... non sapeva neanche il suo nome: Tony infatti era un nick, tutti lo conoscevano così per la sua passione sfrenata per “La febbre del sabato sera” e per la sua stupida idea di essere l'incarnazione di Tony Manero!
Tony era un tipo venale ma non cattivo e infatti aveva una piccola sorpresa per Beatrice: la nostra protagonista aveva già acquistato i portachiavi di Bulma, del Genio, di Yamko, di Oscar, di Chichi e di Crili alla loro prima apparizione, poi del drago Shenron, di Great Sayaman, di Trunks e Goten bambini più la loro fusione Gotenks e, per quanto riguardava il suo amato idolo Goku, possedeva solo la versione al ritorno da Yardarat e il Super Sayan III livello (che era proprio lo stadio sayan che odiava!)
Queste bellissime statuine raffiguravano i personaggi seduti sulle sfere del drago.
Nonostante Beatrice avesse comprato tanti personaggi non era riuscita a collezionare tutte le sfere del drago... lei pensava scherzosamente che forse era questo il motivo che le impediva di vivere un periodo nel mondo di Dragon Ball: si, sicuramente era così; aveva già acquistato la statuina del drago ma questa la si poteva considerare una scorciatoia: il drago si evoca con le sette sfere, non si può comprare! E a lei mancava ancora una sfera per evocarlo: le mancava la sfera a tre stelle.
Tony quel giorno aveva una sorpresa per lei: tra tutti i personaggi che aveva venduto una cosa era riuscita a salvarla: si trattava proprio di quella sfera!
Beatrice sapeva benissimo che, anche se fosse andata a casa, avesse messo insieme le sfere del drago il suo desiderio non si sarebbe mai realizzato ma... sognare in fondo costa così poco!
E Beatrice sognò per tutta la strada del ritorno verso casa il suo arrivo nel mondo di Dragon Ball... era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse di attraversare la strada con il semaforo rosso e, probabilmente, anche quell'autista era così immerso nei suoi pensieri da non accorgersi che stava per investire una persona...
Come succede spesso in questi casi Beatrice rivisse la sua vita in un solo istante, strinse forte la sfera del drago che aveva in mano e pensò intensamente: “Se devo morire almeno voglio finire nel mondo di Dragon Ball: per me il paradiso ha queste sembianze!”
NN è ancora finita pian piano posterò i capitoli!
Buona lettura !
Capitolo I - Il desiderio di Beatrice
La protagonista di questa storia si chiama Beatrice, ed è una ragazza come tante ma una cosa che la distingue dalle tante coetanee è la sua sfrenata passione per Dragon Ball.
Si, avete capito bene: proprio Dragon Ball, quel cartone che vede protagonista un ragazzino di nome Goku, un ragazzino che col tempo cresce e diventa uno splendido ragazzo, nonché il ragazzo dei sogni della nostra Beatrice, anche se si tratta solo di un cartone...
Quante volte lei si è trovata a pensare “Ah, se potessi vivere nel mondo di Dragon Ball!”
Adora quel cartone e adora Goku, nonché tutta la sua famiglia. Beatrice pensa che, se mai un giorno il suo sogno di vivere nel mondo di Dragon Ball si avverasse, potrà trascorrere le giornate con Goten, bellissimo figlio del bellissimo Goku, e Trunks, scapolone d'oro della serie... però incontrare Goku rimane pur sempre la prima cosa da fare nel mondo di Dragon Ball, eh!
Se mai un giorno si avverasse questo desiderio! Mannaggia!
Beatrice le ha provate tutte: monetine nei pozzi dei desideri, ossa di pollo tranciate, le classiche stelle cadenti... ma perché nei film succede sempre e per una volta non può succedere anche a lei nella realtà?
Un giorno, al ritorno da scuola, Beatrice si reca nella sua fumetteria di fiducia: oggi devono essere arrivati i nuovi portachiavi di Dragon Ball... ma, ahimè, i nuovi portachiavi sono arrivati e persino finiti e quando Beatrice arriva trova lo scaffale vuoto!
Avrebbe dovuto prenotarli però non sapeva esattamente quali sarebbero arrivati e, soprattutto, quanti soldi avrebbe avuto in tasca quel giorno quindi non aveva potuto chiedere questo favore ad Tony, il suo fumettivendolo di fiducia.
Tony era simpaticissimo e molto disponibile nei confronti di Beatrice però sul lavoro era impassibile: gli affari sono affari e anche se li avesse messi da parte per Bea li avrebbe venduti volentieri al primo che glieli pagava in contanti! Tsk, chissà poi perché Bea lo trovava così simpatico... non sapeva neanche il suo nome: Tony infatti era un nick, tutti lo conoscevano così per la sua passione sfrenata per “La febbre del sabato sera” e per la sua stupida idea di essere l'incarnazione di Tony Manero!
Tony era un tipo venale ma non cattivo e infatti aveva una piccola sorpresa per Beatrice: la nostra protagonista aveva già acquistato i portachiavi di Bulma, del Genio, di Yamko, di Oscar, di Chichi e di Crili alla loro prima apparizione, poi del drago Shenron, di Great Sayaman, di Trunks e Goten bambini più la loro fusione Gotenks e, per quanto riguardava il suo amato idolo Goku, possedeva solo la versione al ritorno da Yardarat e il Super Sayan III livello (che era proprio lo stadio sayan che odiava!)
Queste bellissime statuine raffiguravano i personaggi seduti sulle sfere del drago.
Nonostante Beatrice avesse comprato tanti personaggi non era riuscita a collezionare tutte le sfere del drago... lei pensava scherzosamente che forse era questo il motivo che le impediva di vivere un periodo nel mondo di Dragon Ball: si, sicuramente era così; aveva già acquistato la statuina del drago ma questa la si poteva considerare una scorciatoia: il drago si evoca con le sette sfere, non si può comprare! E a lei mancava ancora una sfera per evocarlo: le mancava la sfera a tre stelle.
Tony quel giorno aveva una sorpresa per lei: tra tutti i personaggi che aveva venduto una cosa era riuscita a salvarla: si trattava proprio di quella sfera!
Beatrice sapeva benissimo che, anche se fosse andata a casa, avesse messo insieme le sfere del drago il suo desiderio non si sarebbe mai realizzato ma... sognare in fondo costa così poco!
E Beatrice sognò per tutta la strada del ritorno verso casa il suo arrivo nel mondo di Dragon Ball... era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse di attraversare la strada con il semaforo rosso e, probabilmente, anche quell'autista era così immerso nei suoi pensieri da non accorgersi che stava per investire una persona...
Come succede spesso in questi casi Beatrice rivisse la sua vita in un solo istante, strinse forte la sfera del drago che aveva in mano e pensò intensamente: “Se devo morire almeno voglio finire nel mondo di Dragon Ball: per me il paradiso ha queste sembianze!”
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