Meno male che Berlusconi ci aveva fatto perdere credibilità in Europa...
Ma adesso che non abbiamo piu al governo una persona che da del kapò a chi se lo merità non è che andiamo meglio anzi
Parlamento Ue, sì a proposta seggi: Italia da 78 a 72
giovedì, 11 ottobre 2007 6.18 147
Versione per stampa
BRUXELLES (Reuters) - Il Parlamento ha approvato stamattina la proposta di una nuova ripartizione dei seggi che riduce il numero totale degli eurodeputati a 750 e ridimensiona la delegazione italiana da 78 a 72.
L'assemblea, in seduta plenaria, ha espresso 378 voti a favore, 154 contro e 109 astensioni.
La redistribuzione proposta dall'eurodeputato francese Alain Lamassoure e dal collega rumeno Adrian Severin prevede il taglio di 6 eurodeputati per l'Italia che perde così la "storica" parità di seggi con Francia e Gran Bretagna. Parigi perde 4 deputati, Londra 5, la Germania 3.
Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha commentato la notizia dicendo di aver preso atto del voto del Parlamento europeo.
"Ho preso atto del voto parlamentare a Bruxelles di questa mattina", ha detto Prodi, secondo quanto riportato in una nota di Palazzo Chigi.
"Al di là del dato numerico, il voto dimostra che manca nel Parlamento europeo quella visione condivisa che dovrebbe invece ispirare scelte importanti come quella relativa alla sua nuova composizione", ha aggiunto il premier.
"Questo conferma che sono in molti a condividere le nostre riserve sul rapporto Lamassoure-Severin [...]. Ripeto che a nostro avviso i tempi non sono maturi per una decisione sulla composizione del Parlamento europeo e che, soprattutto, non è per noi accettabile scegliere un metodo che arbitrariamente la definisca sulla base della nozione di residenza anziché di quella di cittadinanza come è contenuto nella lettera e nello spirito del trattato", ha aggiunto.
ORA L'OK DAI LEADER EUROPEI
Il piano dovrà ricevere l'ok di tutti i 27 leader europei al vertice di Lisbona del 18-19 ottobre.
L'obiettivo è di ridistribuire i seggi in vista della riduzione del numero di parlamentari a 750 dagli attuali 785, a partire dalla prossima legislatura nel 2009. La nuova mappa dell'assemblea -- che si propone di riflettere meglio il peso delle rispettive popolazioni nella Ue -- è uno degli ultimi ostacoli da superare, prima che i capi di stato approvino il trattato di riforma questo mese, destinato a rimpiazzare la fallita costituzione dell'Unione.
Prodi, rispondendo ieri alla domande se il problema possa avere conseguenze sul Trattato di riforma, aveva risposto: "Non è un problema del Trattato [di riforma], perché il Trattato non ha nessun bisogno di avere con sé la ripartizione dei seggi".
Ma secondo il relatore Lamassoure, "il Consiglio europeo ha ora tutti gli elementi in mano perché la composizione del Parlamento figuri nell'accordo politico sul trattato Ue e sui temi ad esso congiunto, che dovrà giungere la prossima settimana".
"E' imperativo che il Consiglio confermi la scelta del Parlamento, altrimenti si correrà il rischio che gli stati non siano in grado di adattare le loro leggi elettorali alle nuove disposizioni entro le elezioni del 2009", ha aggiunto, in una conferenza stampa.
aforisma «...Fermarsi significa retrocedere...»
Ma adesso che non abbiamo piu al governo una persona che da del kapò a chi se lo merità non è che andiamo meglio anzi
Parlamento Ue, sì a proposta seggi: Italia da 78 a 72
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BRUXELLES (Reuters) - Il Parlamento ha approvato stamattina la proposta di una nuova ripartizione dei seggi che riduce il numero totale degli eurodeputati a 750 e ridimensiona la delegazione italiana da 78 a 72.
L'assemblea, in seduta plenaria, ha espresso 378 voti a favore, 154 contro e 109 astensioni.
La redistribuzione proposta dall'eurodeputato francese Alain Lamassoure e dal collega rumeno Adrian Severin prevede il taglio di 6 eurodeputati per l'Italia che perde così la "storica" parità di seggi con Francia e Gran Bretagna. Parigi perde 4 deputati, Londra 5, la Germania 3.
Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha commentato la notizia dicendo di aver preso atto del voto del Parlamento europeo.
"Ho preso atto del voto parlamentare a Bruxelles di questa mattina", ha detto Prodi, secondo quanto riportato in una nota di Palazzo Chigi.
"Al di là del dato numerico, il voto dimostra che manca nel Parlamento europeo quella visione condivisa che dovrebbe invece ispirare scelte importanti come quella relativa alla sua nuova composizione", ha aggiunto il premier.
"Questo conferma che sono in molti a condividere le nostre riserve sul rapporto Lamassoure-Severin [...]. Ripeto che a nostro avviso i tempi non sono maturi per una decisione sulla composizione del Parlamento europeo e che, soprattutto, non è per noi accettabile scegliere un metodo che arbitrariamente la definisca sulla base della nozione di residenza anziché di quella di cittadinanza come è contenuto nella lettera e nello spirito del trattato", ha aggiunto.
ORA L'OK DAI LEADER EUROPEI
Il piano dovrà ricevere l'ok di tutti i 27 leader europei al vertice di Lisbona del 18-19 ottobre.
L'obiettivo è di ridistribuire i seggi in vista della riduzione del numero di parlamentari a 750 dagli attuali 785, a partire dalla prossima legislatura nel 2009. La nuova mappa dell'assemblea -- che si propone di riflettere meglio il peso delle rispettive popolazioni nella Ue -- è uno degli ultimi ostacoli da superare, prima che i capi di stato approvino il trattato di riforma questo mese, destinato a rimpiazzare la fallita costituzione dell'Unione.
Prodi, rispondendo ieri alla domande se il problema possa avere conseguenze sul Trattato di riforma, aveva risposto: "Non è un problema del Trattato [di riforma], perché il Trattato non ha nessun bisogno di avere con sé la ripartizione dei seggi".
Ma secondo il relatore Lamassoure, "il Consiglio europeo ha ora tutti gli elementi in mano perché la composizione del Parlamento figuri nell'accordo politico sul trattato Ue e sui temi ad esso congiunto, che dovrà giungere la prossima settimana".
"E' imperativo che il Consiglio confermi la scelta del Parlamento, altrimenti si correrà il rischio che gli stati non siano in grado di adattare le loro leggi elettorali alle nuove disposizioni entro le elezioni del 2009", ha aggiunto, in una conferenza stampa.
aforisma «...Fermarsi significa retrocedere...»