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Il gotha dello sci alpino (MASCHILE)

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  • Il gotha dello sci alpino (MASCHILE)

    Visto che parlare adesso della stagione 2015 della Moto GP è un po' tardivo e che, as usual, la vittoria iridata di Sagan sarà passata sotto silenzio, mi è venuta voglia di porre una domanda all'utenza su uno sport che, a memoria, in questa sezione non ha mai trovato spazio.

    Chi è, a vostro giudizio, il più grande sciatore (sci alpino) di sempre?

    Estendiamo un po' la domanda.

    Il più grande discesista, supergigantista, gigantista, slalomista di sempre?

    Si accettano anche top 3 o top 5 XD


    Inizio io.


    Discesa libera:

    Un solo nome: Franz Klammer

    Supergigante:

    Anche qui supremazia assoluta ed incondizionata; quella di Hermann Maier

    Menzione d'onore per Aamodt, Miller e Svindal

    Slalom gigante:

    Non si può non citare Ingemar Stenmark; indubbiamente il più grande di tutti, con la vittoria olimpica di Lake Placid nel 1980 e quella mondiale di Garmisch nel '78, oltre ad 8 otto coppette di specialità.

    Ma alle sue spalle non c'è che un solo nome (contrariamente a quanto veicolato da una corretta disinformazione), e cioè quello di Ted Ligety, capace di vincere per tre volte consecutive un mondiale (Garmisch 2011, Schladming 2013 e Vail 2015), oltre che trionfare a Sochi 2014 e conquistare per ben cinque volte la coppa di specialità.

    Nella rassegna mondiale 2013, addirittura l'americano vinse tre ori (supergigante e combinata, oltre al già citato gigante), impresa che non si vedeva da 45 anni.

    Da ricordare anche che il successo dell'ultimo mondiale è arrivato con quattro chiodi nella mano destra e nella stagione migliore di sempre di Hirscher.

    Alle sue spalle, a mio avviso abbiamo la coppa Tomba - von Grünigen, due artisti supremi della disciplina, anche se allo svizzero manca l'oro olimpico.

    Slalom speciale:

    Anche in questo caso Stenmark è re indiscusso, nonostante la supremazia espressa dal miglior Tomba è stata quasi imbarazzante.

    Marcel Hirscher ha la possibilità di avvicinarsi molto ai due, anche se nella valutazione complessiva sull'austriaco pesa la sua enorme fragilità nei momenti importanti (a Sochi ha buttato via la prima manche, facendosi battere da un pimpante trentacinquenne di nome Mario Matt, mentre quest'anno ha inforcato nella seconda, incidente rarissimo per lui, regalando la vittoria a Grange, che era ormai un ex di lusso).

    Ha una continuità imbarazzante, ma prima di poter pensare di entrare tra i grandissimi di sempre dello sci alpino, deve necessariamente colmare questa sua lacuna; anche se vincesse sette coppe del mondo generali di seguito XD

    Overall:

    Indiscutibilmente Stenmark, che ha vinto "solo" tre coppe del mondo generali, a causa di un regolamento eufemisticamente demenziale, esplicitamente creato allo scopo di penalizzarlo.

    Alle sue spalle il gigantesco Hermann Maier, che, soltanto a causa di un infortunio che avrebbe posto la parola fine alla carriera di qualsiasi sciatore, non ha in bacheca almeno due coppe in più ed una quantità notevole di titoli mondiali e di vittorie.

    Alle loro spalle tanti nomi (Tomba, Girardelli, Zurbriggen, Aamodt, Miller, Raich, Thoeni), ai quali Hirscher potrebbe aggiungersi nel medio termine.


    A voi la parola!
    sigpic

  • #2
    un 3d bello, ke nessuno seguirà. lo sci è kome lo snooker: se lo kagano in due.

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    • #3
      Ti ringrazio.

      In realtà, il problema è proprio inerente alla (non) cultura sportiva di questo paese.

      Un surrogato che, a parte due o tre discipline che hanno da tempo trasceso il loro status originario, fa avvicinare la moltitudine, non curante praticamente di nulla, solo e soltanto quando compare un catalizzatore di enorme portata.

      Come, nel caso di specie, è stato Tomba, capace di catalizzare l'attenzione del nostro paese in una maniera mai vista prima di allora (celeberrimo il famoso episodio del 1988, quando, alle Olimpiadi Invernali di Calgary, per la seconda manche dello speciale, si interruppe addirittura il Festival di Sanremo).

      E sono praticamente certo che il 95% di quella gente non conosce né la sua carriera, né tanto meno le sue prerogative tecniche.

      Qualcuno ricorda ancora oggi la seconda manche pazzesca in speciale a Lillehammer '94 (capace di oscurare abbondantemente il trionfo storico della staffetta italiana del fondo), qualcun altro la coppa lanciata dopo un terzo posto in Badia ad un fotografo reo di averlo immortalato nella sua privacy.


      Ma, in fin dei conti, a noi piacciono questi personaggi qua.

      Accadde sempre negli stessi anni con Marco Pantani e, poco dopo, con Valentino Rossi.

      E la cosa più di triste di tutti è che nessuno (o comunque davvero troppo pochi) ne riconosce le capacità tecniche, o comunque le individua correttamente (i fanboy o coloro che dicono/scrivono cose a caso non riesco proprio a conteggiarli, sorry XD), trovandoci di fronte a tre dei più grandi talenti che la storia sportiva italiana abbia mai partorito.
      sigpic

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      • #4
        Io ho seguito questo sport solo durante l'epopea Tomba,non potrei essere obiettivo.
        Questo sport non mi ha mai acchiappato,anche se devo dire che il biathon (si scrive così?) è simpatico.
        Last edited by enzo680; 12 October 2015, 09:58.
        "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
        cit M.L.KING

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        • #5
          Lascia perdere, che da quando Bjorndalen ha superato Daehlie nella storia dei medagliati alle Olimpiadi Invernali, mi è crollato il mondo addosso
          sigpic

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          • #6
            Originariamente Scritto da enzo680 Visualizza Messaggio
            Io ho seguito questo sport solo durante l'epopea Tomba,non potrei essere obiettivo.
            Questo sport non mi ha mai acchiappato,anche se devo dire che il biathon (si scrive così?) è simpatico.
            Praticalo anche una volta sola, poi torna qui e dimmi se lo trovi ancora "simpatico"!

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            • #7
              Dici che dopo una gara,lo maledico?
              "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
              cit M.L.KING

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              • #8
                Ho seguito lo sci alpino per un po' di stagioni, mollandolo poi progressivamente.
                L"era Tomba" diciamo che l'ho seguita abbastanza poco, ho vaghi ricordi risalenti ad Albertville e qualcosa meglio ricordo degli anni seguenti, specie di quella stagione pazzesca che gli diede la Coppa del Mondo. Direi che credo di aver seguito più gare di Giorgio Rocca che di Tomba, il che la dice lunga

                Poi vabbè, quando ho smesso completamente di seguire, Ligety era uno che non vinceva quanto il suo talento gli avrebbe permesso, e Hirscher faceva parlare di sè quasi più per le sue cavolate che per il talento (enorme) che aveva messo in mostra già allora. Insomma, trovarmeli in questo tipo di discorso mi lascia abbastanza spiazzato, perchè le cose sono parecchio cambiate da quando ho smesso di guardare (per non citare altri nomi qui fatti come Svindal, tutto sommato).
                E per quanto riguarda quei nomi che sono acqua passata... mah, non saprei. A me è sempre piaciuto indagare nel passato di ogni sport che guardo... ma i nomi che farei, tra quelli messisi in luce nella giovane storia della Coppa del Mondo, sono più o meno quelli... ed è un discorso che non saprei approfondire. Sinceramente per questo e per altri sport invernali non è mai scattata davvero la scintilla, e crescendo mi sono sembrati ancora più lontani dei 1000 chilometri che mi separano dai luoghi in cui si praticano. Se mi devo guardare qualcosa da semplice spettatore passivo che guarda qualche gara, senza capire granchè di quello che c'è dietro... a sto punto mi guardo un buon serial, almeno quello nasce e muore con l'obiettivo dichiarato di proporre una storia, dei personaggi e di fartici emozionare perdo anche meno tempo ad informarmi per capirlo.

                Per il resto, voglio scrivere un pensiero personale: non so quanta considerazione abbia lo sci alpino attualmente, ma è risaputo che l'interesse verso tutti gli sport sia ormai cementato verso quelli che rivestono (anche loro malgrado) un carattere sociale, mentre altri ricevono interesse ormai quasi solo per mere questioni campanilistiche (soprattutto gli sport individuali, per tutta una serie di motivi).
                Sono tendenze che si riscontrano non solo in Italia ma in tutto il mondo, tendenze che lo sport nel suo complesso può solo subire, purtroppo... di certo considerarlo come sino a 20-30 anni fa non ha più senso, oggi siamo nell'era dell'informazione e della tecnologia informatica diffusa, un'era in cui persino i videogame hanno allontanato il pubblico potenziale dallo sport (e ci sarebbe da ridere da qui all'eternità, se non fosse una verità condivisa tra gli addetti ai lavori). Se lo sport vuole recuperare il ruolo che rivestiva una volta può solo trasformarsi ed interpretare altro, tra quello che rappresenta... anche perchè quell'aria da circo iperpagato che ha ormai assunto presso le solite nullità, chiaramente non gli fa bene per niente.
                Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                "It's spreading, tho".

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                • #9
                  Beh, il 2005/2006 di Rocca in speciale è stato un grandissimo anno, culminato poi con la conquista della coppetta di specialità.

                  Peccato per le Olimpiadi, nelle quali era il naturale favorito (fino a quando era rimasto in gara, aveva il miglior tempo ).

                  Sul discorso relativo ai campioni attuali, il cambio degli sci avvenuto nel 2012 ha avuto un peso determinante.

                  Ligety, che era già un signor gigantista, ha iniziato a fare differenze esponenziali (celeberrimo fu il distacco rifilato a Moelgg nel 2012 a Solden, due secondi e 75 centesimi) attraverso le sue proverbiali carvate ed i giganti sono diventati di una lentezza quasi insopportabile


                  Visto che l'attualità ci supporta, diamo un occhio alla stagione appena cominciata (come dice il titolo, mi limiterò a seguire il circus maschile; non me ne voglia la Brignone ).

                  Hirscher si è presentato al via di questa stagione con sei chili in meno, evidentissimi, rispetto all'anno scorso, mentre Ligety, che ha finalmente superato i problemi alla mano che lo hanno afflitto nella scorsa edizione, ha cambiato preparazione ed esibisce una struttura fisica decisamente più possente e rinnovate ambizioni di classifica generale.

                  Con il pettorale 16 e 17 Jansrud ed il rientrante Svindal possono soltanto limitare i danni (nonostante fino a qualche anno fa i due norvegesi erano ottimi gigantisti - Jansrud addirittura fu argento a Vancouver 2010 dietro a Janka).

                  Oggi sul ghiacciaio austriaco di Solden, tradizionale sede di apertura del circo bianco, abbiamo assistito ad uno spettacolo enorme.

                  Prima manche con distacchi contenuti; in quattro in soli sei decimi, con Roberto Nani a caccia del primo podio in carriera.

                  L'azzurro, dopo moltissimi segnali incoraggianti (non ultimo il secondo posto nella prima manche del gigante mondiale dello scorso anno a Beaver Creek), cerca di entrare nel primo gruppo di merito (coloro che partono dall'uno al sette) e nel gotha della specialità.

                  Un po' appannati Pinturault e Neureuther, due degli avversari più accreditati di Hirscher per la Coppa Del Mondo generale.

                  Nella seconda, Thomas Fanara, uno che non ha mai vinto in carriera ma che quando trova ripido e ghiaccio si esalta come non mai, sfodera un "muro" da brivido e piazza una manche che non può non mettere pressione ai due mostri sacri al cancelletto.

                  Ed infatti sua maestà Hirscher finisce dietro, anche se solo per un paio di centesimi, mentre Ligety dimostra che dopo Stenmark è effettivamente lui il più grande gigantista di tutti i tempi, sfruttando nel piano finale le sue grandi doti di scivolatore.


                  Quest'anno, da suo enorme tifoso, mi auguro che possa conquistare la sesta coppetta di specialità; per quanto riguarda la classifica generale, Hirscher rimane il netto favorito.

                  Appuntamento fra una ventina di giorni in Finlandia, con lo speciale di Levi (dove l'anno scorso vinse Kristoffersen, oggi soltanto sesto).
                  Last edited by Grifis; 26 October 2015, 09:24.
                  sigpic

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                  • #10
                    Lo slalom speciale maschile di Levi in programma domani è stato cancellato per mancanza di neve, anche se non è ancora stato deciso dove e quando verrà recuperato.

                    Cancellato ovviamente anche quello femminile che verrà recuperato ad Aspen, sabato 28 novembre.
                    sigpic

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                    • #11
                      Doppia vittoria in discesa e superG di un ritrovato Svindal.

                      Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un prodigioso atleta che si era rotto il tendine di Achille nell'ottobre del 2014 (ad una settimana dell'inizio della Coppa Del Mondo) ed era stato assente dalle gare per tutta la scorsa stagione (fatto salvo un ritorno miracoloso ai mondiali, dove colse due incredibili sesti posti).

                      Un ritorno capace di offuscare immediatamente il dominatore della velocità 2014/2015, ovvero l'altro norvegese Jansrud, e di mettere notevolmente in discussione la candidatura di Hirscher alla quinta Coppa Del Mondo consecutiva.

                      Ottime notizie per l'Italia con due podi insperati di Peter Fill, che, nonostante si fosse già distinto nelle gare canadesi in passato, a 33 anni suonati dimostra di essere ancora enormemente competitivo.

                      Il circo bianco si sposta a Beaver Creek, sede degli ultimi mondiali, dove nel prossimo weekend si terranno una discesa, un superG ed un gigante.
                      sigpic

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                      • #12
                        La discesa è stato un completo dominio norvegese, dove il binomio Svindal-Jansrud non ha permesso a nessun altro di giocarsi realmente la vittoria (il terzo, il francese Fayed, ha rimediato un distacco di sette decimi dalla vetta della classifica).
                        Prestazione incoraggiante per Jansrud che, dopo essersi beccato mezzo secondo dal connazionale nella parte di puro scorrimento, è stato fantastico da metà pista in giù. Svindal, dal canto suo, dimostra una forma stratosferica e si candida come serissimo pretendente alla Coppa Del Mondo assoluta.

                        Il superG è stata una gara eufemisticamente strana, dove tracciatura, pettorale e condizioni di visibilità hanno influenzato enormemente il risultato.
                        La vittoria è andata a Marcel Hirscher, uno sicuramente non nuovo ad ottimi risultati in questa disciplina, ma MAI al mondo in grado di impensierire i due norvegesi in una gara normale.
                        L'austriaco, sceso con il numero 4, ha usufruito di condizioni di pista e visive perfette; tuttavia, non sarebbe corretto circoscrivere unicamente a questi due fattori la sua vittoria, visto che fior di atleti scesi con le medesime condizioni di pista, sono stati messi dietro dal campionissimo austriaco.
                        La gara, tuttavia, si è decisa quando il gotha della disciplina, gli atleti che hanno preso il via tra il 16 ed il 22, ovvero il "primo gruppo di merito", non hanno potuto evitare errori grossolani o prestazioni completamente anonime (eccezion fatta per l'ottimo Theaux, quarto; a pari merito con il nostro Casse).
                        Grandissima performance anche di Ligety che, sceso con il numero 29, ed approfittando di una ritrovata visibilità, ha letteralmente incantato nei curvoni da gigante, facendo intuire in quali condizione di forma si trovi attualmente.

                        E nel gigante si è capito perché Hirscher ha vinto quattro Coppe Del Mondo consecutive.
                        E' inutile, questo non sbaglia quasi mai (anche se quando lo fa, la posta in gioco è altissima; è impensabile che uno del suo livello non abbia mai vinto un oro olimpico).
                        Ligety, praticamente imbattibile su questa pista (dove l'anno scorso ha vinto sia in Coppa che al Mondiale, con quattro chiodi nella mano destra), ha sbagliato quando era al comando, buttando via cento possibili punti preziosissimi.
                        Ottima performance per il francese Muffat, al miglior risultato della carriera (che compensa per i transalpini l'altro out illustre, quello di Pinturault).
                        Molto bene anche Eisath, sesto, autore di una vera e propria rinascita sportiva, che lo ha portato in poco più di un anno ad essere costantemente nella top ten di questa meravigliosa disciplina.


                        Il prossimo week end il Circo Bianco si trasferirà in Francia, in Val d'Isère, per un gigante ed uno speciale.
                        Sulla carta, la perfetta occasione per Hirscher di riprendere la testa e le redini di questa Coppa Del Mondo 2015/2016.
                        sigpic

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