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Jack Thompson colpisce ancora

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  • Jack Thompson colpisce ancora

    Jack Thompson è un avvocato di Miami che da anni è impegnato in una campagna contro i contenuti violenti dei videogiochi: i videogame, a suo dire, sono i principali responsabili di alcuni tragici fatti avvenuti negli ultimi anni negli Stati Uniti. Omicidi, sparatorie e stragi perpetrate da giovani adolescenti ai danni di persone innocenti sono frutto di pulsioni violente scatenate dalle situazioni vissute in un certo tipo di videogiochi. Take2, i produttori della serie GTA e Manhunt, sono tra i principali accusati: Thompson giudica i loro giochi dei veri e propri simulatori di omicidio. Nel 2005, l’avvocato di Miami, ha lanciato un attacco diretto all’industria dei videogiochi rendendosi protagonista di questa singolare proposta: creare un videogioco basato su una sua sceneggiatura, in cambio, Thompson offrirà 10.000$ a un ente di beneficenza scelto dal presidente di Take2 Paul Eibeler. La trama prende spunto da una vicenda realmente accaduta negli Stati Uniti. Osaki Kim - il protagonista del gioco - è il padre di un ragazzo di 14 anni brutalmente assassinato a colpi di mazza da baseball da un suo coetaneo: quando accadde il fatto, l’assassino disse di essersi ispirato a un personaggio di GTA. Il gioco, secondo le indicazione dettate da Thompson, dovrà essere totalmente incentrato sulla personale vendetta di Osaki ai danni dell’industria dei videogiochi. Il personaggio, armato di mazza da baseball, dovrà compiere un massacro partendo dai vertici delle case di produzione fino ad arrivare ai semplici rivenditori di giochi, colpevoli di non vietare la vendita ai minorenni. Il finale prevede una visita all’E3 dove Osaki concluderà con una strage la sua missione. Ebbene, il gioco è stato fedelmente prodotto:a questo indirizzo http://imokgame.com/ troverete il link per scaricarlo. Per la cronaca, Thompson non ha tenuto fede alla sua promessa spiegando, a chi gli chiedeva le motivazioni della mancata donazione, che la sua proposta voleva essere solamente una provocazione.
    Quest’uomo è un mito!!!!

  • #2
    Domani do fuoco alla città. Perchè me lo dice GTA. E investo le vecchiette che mi stanno antipatiche.

    Cmq nel link c'è solo il download delle musice mp3 e dei wav, non ci sta il gioco.
    ~Pray, saviour\Dream, Child of Prayer\Forever and ever\Bring us peace~


    sigpic

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    • #3
      sisis, c'è Naked ed è troppo divertente

      Cmq al di là di tutto, credo che la Industry videoludica qualche responsabilità prima o poi se la dovrà prendere. Ah, tra l'altro ho letto che un gruppo di bontemponi ha creato un videogioco dove si può prendere parte alla famose strage del liceo Columbine. Anche questo, solo un gioco?
      Tiscali ADSL Gaming 20/1

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      • #4
        Beh ma Jack Thompson è un mito!!!!
        Notizia di alcuni giorni fa: omicidio compiuto da un ragazzo di 16/17 anni negli USA, il nostro JT chiama lo sceriffo della zona e chiede se in casa dell'omicida ci fossero giochi "M" (l'equivalente americano del nostro 18+). Alla risposta positiva di quest'ultimo il mitico JT convoca una bella conferenza stampa dicendo, in soldoni, che "la presenza di giochi vietati ai minori in casa dell'omicida e le modalità di esecuzione (gli ha sparato in faccia) non possono che comportare che il ragazzo è stato influenzato da tali videogiochi. Nessun'altra tipologia di persone avrebbe compiuto un delitto così efferato". Naturalmente lo sceriffo ha dovuto convocare un'altra conferenza stampa in cui diceva che non aveva alcun elemento atto a convalidare quanto detto da JT...

        Quindi----> Secondo JT siamo tutti potenziali killer, ma non di quelli "normali", solo con modalità "splatter" incorporata perchè abbiamo giocato a GTA, F.E.A.R. e Soldier of Fortune (sì, anche voi che nelle opzioni di Silent Hill avete scelto il verde o il fucsia come colore del sangue dei mostri).

        Io farei incontrare JT e qulache esponente del MOIGE, si creerebbe l'I.D.B. (Internazionale Del Bigottismo).
        Last edited by marmo; 15 June 2006, 17:03.
        Lucifer son of the mourning, I'm gonna chase you out of Earth!

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        • #5
          Originariamente Scritto da Lord Axl
          sisis, c'è Naked ed è troppo divertente

          Cmq al di là di tutto, credo che la Industry videoludica qualche responsabilità prima o poi se la dovrà prendere. Ah, tra l'altro ho letto che un gruppo di bontemponi ha creato un videogioco dove si può prendere parte alla famose strage del liceo Columbine. Anche questo, solo un gioco?
          Però non bisogna confondere GTA et similia con giochi del genere creati da rimba...La grafica ed il gameplay di GTA non hanno niente a che vedere con tutti 'sti giochini in flash!!!!!!!!
          Quanto alla responsabilità dell'industria videoludica: forse sono i genitori che comprano giochi che hanno scritto sopra VM18 ai loro bimbi di 8 anni che dovrebbero prendersele le responsabilità....
          Lucifer son of the mourning, I'm gonna chase you out of Earth!

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          • #6
            Originariamente Scritto da marmo
            Però non bisogna confondere GTA et similia con giochi del genere creati da rimba...La grafica ed il gameplay di GTA non hanno niente a che vedere con tutti 'sti giochini in flash!!!!!!!!
            Quanto alla responsabilità dell'industria videoludica: forse sono i genitori che comprano giochi che hanno scritto sopra VM18 ai loro bimbi di 8 anni che dovrebbero prendersele le responsabilità....
            infatti!

            ma tanto se non sono i videogame ad istigare violenza, ci pensano i cartoni animati giapponesi, i fumetti o i soliti luoghi comuni!

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            • #7
              ora ho visto. carino!
              ~Pray, saviour\Dream, Child of Prayer\Forever and ever\Bring us peace~


              sigpic

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              • #8
                Originariamente Scritto da marmo
                forse sono i genitori che comprano giochi che hanno scritto sopra VM18 ai loro bimbi di 8 anni che dovrebbero prendersele le responsabilità....
                Sicuramente i genitori hanno una grossa responsabilità, ma non sono certo un ostacolo per il reperimento di un gioco vietato ai minori. Se l’adolescente vuole il gioco VM18 se lo fa comprare dall’amico più grande e gli stessi negozianti non sempre si attengono alla legge in vigore, per molti l’importante è vendere!! Piuttosto è da notare come la maggioranza degli omicidi legati ai videogiochi avvenga negli Stati Uniti, dove chiunque può entrare in un negozio ed uscire con un UZI in mano, dove tutti i giorni i mass media bombardano il pubblico con notizie spaventose creando un costante stato di panico ed ansia. Il ragazzino americano di 15 anni che un giorno decide di uccidere a fucilate la povera vecchietta innocente perché lo ha fatto Vercetti in GTA sicuramente ha dei grossi problemi psicologici, ma la sua cultura basata sulla paura, la difesa e l’odio unita alle forti sensazioni provate giocando al videogioco, ha fatto il resto.
                Last edited by stingbees; 16 June 2006, 12:41.

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                • #9
                  Originariamente Scritto da stingbees
                  Sicuramente i genitori hanno una grossa responsabilità, ma non sono certo un ostacolo per il reperimento di un gioco vietato ai minori. Se l’adolescente vuole il gioco VM18 se lo fa comprare dall’amico più grande e gli stessi negozianti non sempre si attengono alla legge in vigore, per molti l’importante è vendere!!
                  D'accordo su questo...Ma chi da ai ragazzini 60 € per comprarsi un gioco e non chiede che fine abbiano fatto??? Un pò di curiosità e di attenzione magari aiuterebbero...

                  Originariamente Scritto da stingbees
                  Piuttosto è da notare come la maggioranza degli omicidi legati ai videogiochi avvenga negli Stati Uniti, dove chiunque può entrare in un negozio ed uscire con un UZI in mano, dove tutti i giorni i mass media bombardano il pubblico con notizie spaventose creando un costante stato di panico ed ansia. Il ragazzino americano di 15 anni che un giorno decide di uccidere a fucilate la povera vecchietta innocente perché lo ha fatto Vercetti in GTA sicuramente ha dei grossi problemi psicologici, ma la sua cultura basata sulla paura, la difesa e l’odio unita alle forti sensazioni provate giocando al videogioco, ha fatto il resto.
                  D'accordo anche su questo però sem semper lì: chi lo compra l'UZI e lo lascia nell'armadio con un caricatore di pallottole dum-dum senza avere la precauzione di non farlo raggiungere al figlio 15enne?????
                  Lucifer son of the mourning, I'm gonna chase you out of Earth!

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Lord Axl
                    sisis, c'è Naked ed è troppo divertente
                    Cacchio non mi va

                    Originariamente Scritto da Lord Lax
                    Cmq al di là di tutto, credo che la Industry videoludica qualche responsabilità prima o poi se la dovrà prendere. Ah, tra l'altro ho letto che un gruppo di bontemponi ha creato un videogioco dove si può prendere parte alla famose strage del liceo Columbine. Anche questo, solo un gioco?
                    Riguardo certe iniziative deprecabili, basta prendere le distanze. Poi, ammettendo che vi sia legame fra vg e violenza, il lato preoccupante sarebbe da individuare in un contesto sociale che impedisce ad alcuni lo sviluppo di un minimo di senso critico, che tenga distinti virtuale e reale. Dipendesse solo dai vg, saremmo tutti novelli gangster, no?
                    Falli tattici fan club Brianza

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                    • #11
                      Originariamente Scritto da Ieyasu
                      Cacchio non mi va


                      Riguardo certe iniziative deprecabili, basta prendere le distanze. Poi, ammettendo che vi sia legame fra vg e violenza, il lato preoccupante sarebbe da individuare in un contesto sociale che impedisce ad alcuni lo sviluppo di un minimo di senso critico, che tenga distinti virtuale e reale. Dipendesse solo dai vg, saremmo tutti novelli gangster, no?
                      Certo che no, ma sai cosa mi da terribilmente fastidio? Che ci sono taaaaaanti, ma taaaaaaaaanti furboni che dicono "Mettici dentro, sangue, sesso, violenza gratuita anche se non rientra nel contesto, tanto poi alla fine diranno: E' solo un gioco.....". Ecco, questo onestamente mi prende un pò alle scatole. Senza arrivare ai limite della riproduzione del massacro della Columbine o dell'omicidio Kennedy, vogliamo parlare di fenomeni tipo Postal? D'accordo la libertà d'espressione, d'accordo che tutti i temi dovrebbero poter essere trattati da chi progetta/realizza un videogioco, però c'è anche da ragionare sul fatto che a) non esistono giochi "vietati". Il rating che leggi è solo un "suggerimento" sull'età minima del giocatore, consiglio che puntualmente tutti snobbano. b) non si vede all'orizzonte un "limite" entro cui non andare. Se domani producono un gioco dove il fine ultimo fosse quello di gestire un campo di concentrameno della seconda guerra mondiale e bruciare prigionieri di guerra fosse un'attività remunerativa, stai certo che riuscirebbero a farlo passare come una "realistica riproduzione dei fatti di quel periodo"....insomma, dietro quello che fanno passare come "libertà d'espressione e di pensiero" c'è il verde dei dollaroni. Garantito.
                      Tiscali ADSL Gaming 20/1

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                      • #12
                        Sicuro. Scusa Lord [OT] Hai ricevuto il Mp? [/OT]
                        Cercasi staff per progetto web. Contattami via PM

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                        • #13
                          Ne avevo già parlato in una recensione (che figo, eh? ), non è una prerogativa esclusiva dei videogames la progressiva liberarizzazione di costumi e contenuti. Guarda il cinema cinquant'anni fa e oggi, ad esempio.
                          Il problema, ribadisco, è la mancanza di uno spirito critico che porti sì ad ammettere "E' solo un gioco...", ma anche a riconoscere "E' un gioco schifoso...". Perché se è vero che i temi trattati vengono recepiti passivamente dalla massa dei gamers, allora una critica dei contenuti ha senso solo fino ad un certo punto.
                          Falli tattici fan club Brianza

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