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PGR 3 Magazine: La Rivista sulle auto di PGR3.

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  • PGR 3 Magazine: La Rivista sulle auto di PGR3.

    Come avevo fatto tempo fa per GT4, apro questo topic-magazine su PGR3.

    Un topic in cui metterò le prove che stò effettuando su tutte le auto di PGR3, con tanto di specifiche tecniche, tempi sul giro, ma soprattutto descrizione sul feeling di guida che le vetture trasmettono...insomma, proprio come avviene per una qualsiasi rivista sulle quattroruote (ovviamente il modello che funge d'ispirazione è EVO, per chi la conosce).
    Insomma un bel topic in cui, se proprio non si vuole leggere l'articolo, si può godere delle stupende immagini sui bolidi che il gioco ci mette a disposizione.
    Per il resto il topic funge come punto di ritrovo, dove scambiarsi opinioni sulle vetture, pareri, consigli (per chi ancora non riesce a maneggiare quelle dannatissime corse a coni) e via dicendo...

    Non sproloquierò con altri giri di parole, spiegazioni ed editoriali futili.

    Direi di cominciare subito con la prima prova, in maniera tale che gli intenti e lo stile del topic si spieghino da soli (inutile che postiate che sono pazzo, lo so già!).


    1° PROVA SU PISTA

    BMW MINI Cooper S

    Tracciato del test: Percorso Nishiguchi, Tokyo

    E' una delle auto contenute nei nuovi pacchetti scaricabili.
    Abbiamo deciso (un plurale maiestatis che fa molto "rivista", e anche pazzoide, lo so!) di partire "dal basso", per poi scalare le prestazioni ed il prestigio delle vetture presenti fino alla vetta, dove si trovano i migliori modelli della categoria "A".
    Si parte quindi con l'unica utilitaria presente in questo nuovo capitolo di questo PGR3. Un'auto sicuramente poco adatta al confronto sul tempo con gli altri bolidi, anche se della sua stessa categoria. Le sue prestazioni infatti sono parecchio distanti da tutte le altre auto di PGR3. Sceglierla per cercare di prevalere in una gara è quasi un suicidio, a meno che al volante non ci sia lo Schumacher di PGR3 e gli avversari siano tutti abili quanto il nostro caporedattore!(mi sa che dopo questa mi son giocato le gomme della macchina!!)



    DATI TECNICI
    POTENZA: 163 CV
    PESO: 1197 Kg
    Rapporto Potenza/Peso: 0,1361 (cv/kg)
    VELOCITA' MASSIMA: (n.p.) Quella dichiarata è 273 km/h, ma si tratta evidentemente di un errore, dato che non è in grado nemmeno di avvicinarsi a quella velocità. Sapremo determinarlo nella prova sul Nurburgring, grazie al suo lungo rettilineo.
    Trazione: Anteriore
    E' sicuramente un'auto divertente da guidare nei percorsi misti, maneggevole e dai comportamenti mai troppo compromettenti. Certo, essendo a trazione anteriore (l'unica del gioco) è inevitabile un sostenuto sovrasterzo nell'impostazione delle curve. Tuttavia è facile rimediare sbilanciando leggermente la vettura con sufficente anticipo. La frenata è buona, sicuramente ben rapportata alle prestazioni della vettura. Un pò meno la ripresa, che richiede interventi sul cambio più frequenti se non si vuole perdere troppo tempo in attesa che la vettura scarti i primi "secondi di indecisione" ai bassi regimi.



    La linea della vettura è carismatica ma, nonostante la versione vitaminizzata "S", non riesce ad entusiasmare in mezzo alla cascata di auto esotiche di PGR 3. Noi l'abbiamo scelta di colore Rosso fiammante, che la fa risaltare per vivacità ed il buon contrasto con i montanti neri. Anche la versione totalmente nera non è male, ma, si sa, a chi sceglie una MINI piace distinguersi, con scelte di stile talvolta anche azzardate.
    Gli interni sono sportiveggianti e sicuramente originali, con quella plancia sicuramente inusuale. Il tachimetro sopra al volante le dà un'aria tutta particolare ed a suo modo retrò, mentre il resto della plancia spostata nel mezzo può essere apprezzabile alla vista ma molto scomoda da consultare.
    Le finiture sono buone, per un'auto della sua categoria, e appagano sicuramente l'occhio di chi si accomoda sui suoi sedili. La visibilità è discreta, in linea con le altre vetture, e i montanti non occultano la visione della pista più di tanto.



    Sul tracciato di prova di oggi se l'è cavata discretamente. Come già detto è inutile sperare in prestazioni esaltanti, ma per possedere una cavalleria che è inferiore di ben più di 100 unità rispetto a qualsiasi altra vettura presente (la più vicina è la Nissan Skyline GT-R V-Spec II Nur, ma che possiede ben 280 cavalli, 117 in più della MINI!), si è difesa. Quasi nessuna delle curve del tracciato riesce a metterla particolarmente in crisi, nemmeno la penultima, particolarmente stretta (detta della "tabaccata"), prima del traguardo. Affronta in piena molte curve sulle quali su altre vetture si alzerebbe il piede. Sempre pronta in staccata ed inserimento è maneggiabile anche dai piloti alle prime armi, anche se per portarla a cercare il limite con regolarità ci vogliono mani esperte, visto che un errore grossolano, a causa della lenta ripresa, può richiedere parecchio per essere recuperato.
    La gicane ad inizio tracciato non la impensierisce: la strada è abbastanza larga per inserirsi in sicurezza ed avere ampio margine sul punto di corda, vista la velocità.

    Tempo sul giro: 1: 11:15


    VERDETTO FINALE

    Insomma questa MINI Cooper S, pur con tutti i suoi limiti, ha saputo convincerci che può entrare a far parte della lista di auto di PGR3. Certo, se arriveranno altre utilitarie con le quali poterla confrontare, avrà sicuramente più giustizia. Nella sua posizione attuale può essere sfruttata solo per qualche giretto tranquillo o, ancora meglio, per un qualche trofeo monomarca in cui il divertimento, in tal caso, è assicurato.
    Siamo curiosi di vedere come si comporterà sul Nurburgring...ci addormenteremo sul lungo rettilineo?Impiegheremo un'eternita per completare il giro? Chi lo sa.
    Nel frattempo godiamoci quella che senz'altro è un'auto che aggiunge "varietà" alla lista di proposte.



    PAGELLA

    Velocità: 3
    Accelerazione: 3
    Manovrabilità: 6
    Estetica: 5
    Interni: 7

    Totale: 4


    NOTA: Tutte le immagini sono consultabili anche a grandezza naturale presso la sezione riguardante PGR3 di Gamescreenshots: LINK

    http://img14.imageshack.us/img14/1010/a2mediaforum.jpg

  • #2
    a meno che al volante non ci sia lo Schumacher di PGR3 e gli avversari siano tutti abili quanto il nostro caporedattore!(mi sa che dopo questa mi son giocato le gomme della macchina!!)

    No, quelle no di sicuro....ma saluta definitivamente Forza motorsport 2....e poi quante volte te lo devo ripetere che ti ho lasciato vincere?

    Bellissimo lavoro Franz, quasi quasi lo impagino per bene e lo metto su GS.
    Tiscali ADSL Gaming 20/1

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    • #3
      2 ° Prova Su Strada

      LAMBORGHINI Miura P400 SV

      Tracciato del test: Percorso Nishiguchi, Tokyo

      Bassa, molto simile ad una Ford GT e nata per rivaleggiare con le super GT del cavallino di quei tempi. Il tempo trascorso sulle strade si fa sentire, nel bello e cattivo tempo. Un telaio corsaiolo ma obsoleto e pesante per gli standard odierni. Uno sterzo leggero ma appagante. Un sovrasterzo utile ma da sollecitare. Insomma è un'auto per estremisti con la voglia del compromesso.
      La Miura infatti può essere guidata in punta di dita, in leggera ed eterna sbandata controllata, ma ogni tanto richiede interventi vigorosi al volante. Si fa apprezzare per il poco peso, ma la dotazione di cavalli non è rapportata agli standard odierni con cui vanno intese le GT "Emozionali".



      DATI TECNICI

      POTENZA: 385
      PESO: 1244
      Rapporto Potenza/Peso: 0,3094
      VELOCITA' MASSIMA: 288 (dichiarata)
      Trazione: Posteriore
      L'accelerazione è appena sufficente, se rapportata alle altre auto della categoria E. E' una Lambo che da il meglio di se agli alti regimi, ma farglieli raggiungere certe volte è sin troppo faticoso. Condurla ad una marcia sostenuta e "competitiva" non è per nulla cosa facile, dato che l'impianto frenante è tutt'altro che soddisfacente e che la ripresa tarda a farsi sentire.
      E' molto meglio se la si fa "danzare" tra le curve, incitando un sovrasterzo di potenza con una sbandata, che va calcolata con il dovuto anticipo, dato che ogni piccolo scarto dalla traiettoria ideale è difficilmente recuperabile a manovra già incominciata. Questo è il modo migliore per sfruttarla e se si raggiunge una certa regolarità è in grado di offrire tempi di marcia accettabili. Di certo non è un'auto da limite estremo.



      Passando invece ad ammirarne la livrea possiamo riscontrare un tratto tipicamente retrò, in buona parte apprezzabile dagli estimatori. Tuttavia ci sono certi dettagli che richiamano il passato sin troppo fortemente e che fanno trasparire qualche indecisione sullo stile che fatica a stare al passo coi tempi. Ci riferiamo in particolar modo a quelle griglie sul cofano e ai piccoli spoiler sul retro della vettura che fanno molto "Lancia Stratos". L'anteriore per il resto è molto filante e riuscito e si raccorda bene con il posteriore che però scivola via in maniera forse troppo poco personale. Un bel giallo sportivo come quella della prova le si adatta bene addosso, ma noi in garage non abbiamo resistito e l'abbiamo presa rossa, colore che, abbinato a quei cerchi dorati, le da un impatto molto forte.
      Gli interni invece non ce la fanno proprio ad ostentare un minimo di giovinezza. Già le Lamborghini dell'epoca non erano rinomate per gli interni particolarmente "lussuosi". Qui siamo sicuramente votati ad un'ottica sportiva (che rivediamo oggiogiorno sulle ultime Alfa) per via degli indicatori disposti sulla destra e delle razze del volante, ma nel complesso la qualità percepita non è granchè e quel colore blu marino sa molto (troppo) di demodè.



      All'interno della nostra prova la Lambo ci ha regalato gioie e dolori. All'inizio bisogna darle del lei, prendere confidenza con quello sterzo leggero e quei pneumatici così larghi al posteriore che scaricano a terra tutti i 385 cavalli del motore quando tendiamo l'orecchio (ed il piede sull'acceleratore) per sentire il motore cominciare ad ululare. Dopo che si è rotto il ghiaccio e si è capito come giungere in entrata alle curve (ovvero con un obbligatorio accenno di sbandata che va poi gestito in accelerazione con estrema precisione per indirizzare l'auto nel giusto punto di corda, scaricando la giusta potenza senza esagerare ma sfruttando al massimo il range di coppia agli alti giri) diventa più simpatico guidare sopra i suoi sedili. Certo, se si vuole viaggiare al massimo la gigane iniziale dona ancora certi brividi...basta davvero poco per sbagliare l'inserimento e mandare il tutto a...Nel resto delle curve secche, quasi tutte a 90 gradi, basta prendere il giusto ritmo e ricordarsi di pestare i freni con ancora più decisione nella curva della tabaccata.



      VERDETTO FINALE

      La Miura, ci siamo capiti, non è l'ultimo ritrovato della tecnica. Piacerà a chi apprezza un tipo di guida ancora "Old Style", meno improntato sulla precisione stilettosa quanto invece molto più generoso nell'offrire qualche brivido in derapata. La sua linea particolare ed una livrea che risente un pò del vecchio modo di concepire una GT piacerà ad alcuni nostalgici, ma agli altri potrebbe piacere poco. Noi le preferiamo altre vetture della sua categoria ma non possiamo negare che una qualche curva "divertita" ce la siamo fatta!

      Tempo Sul Giro
      0:59:07


      PAGELLA

      Velocità: 5
      Accelerazione: 5
      Manovrabilità: 4
      Piacere Di Guida: 7
      Estetica: 6
      Interni: 4

      Totale: 5

      http://img14.imageshack.us/img14/1010/a2mediaforum.jpg

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      • #4
        Eccoci qua, dopo una breve pausa per via della villeggiatura su O'ahu (ed in attesa che ci diano un mode fotografico decente anche per TDU) rieccoci riprendere l'analisi delle vetture di PGR3!

        3 ° Prova Su Strada

        CADILLAC CTS-V

        Tracciato del test: Percorso Nishiguchi, Tokyo

        Una berlina tutto d'un pezzo, su questo non v'è dubbio. La CTS-V, con il nuovo design Cadillac, dimostra di poter coniugare la comodità di una 5 porte di alto bordo ad una sportività simile a quella di coupè ben più blasonate. Su strada la Cadillac è precisa, tiene la strada in modo sicuro e sempre ben prevedibile. L'inserimento in curva è netto, va sollecitato appena ed il gioco è fatto. Soprattutto negli 1-2 regala parecchie soddisfazioni. Certo non presenta una maneggevolezza entusiasmante, ma è pur sempre una berlina che si porta appresso 1788 chili di peso! Le prestazioni non sono molto esaltanti, questo è vero, ma la guida è sempre piuttosto soddisfacente.



        DATI TECNICI

        POTENZA: 400 CV
        PESO: 1748 Kg
        Rapporto Potenza/Peso: 0,2288 (cv/kg)
        VELOCITA' MASSIMA: 273 Km/h (dichiarata)
        Trazione: Posteriore

        La ripresa forse non è esaltante e si vorrebbe che il tachimetro salisse un pò più velocemente. Ma la vera dannazione di quest'auto è il rumore proveniente dai tubi di scarico...o meglio...il non rumore!!! La devono aver tappata, gli han messo il silenziatore. Il motore si sente appena se ci si volta indietro, per il resto si viaggia quasi con più fruscii dovuti all'aria che altro. Va bene il comfort di guida, ma siamo pur sempre su una berlina da 400 cavalli, almeno qualcheduno di questi lo vorremmo sentire!



        Come detto sopra la livrea non delude. Certo, non è disegnata da Pininfarina e non è un'auto dalle curve sinuose...anzi, gli spigoli del centro stile Cadillac si fanno notare! Però le bombature le rendon giustizia e le danno la giusta muscolatura. Quei due scarichi dietro belli possenti poi soggiogano lo sguardo! Il muso è bello pronunciato e con quel cuneo netto molto accattivante attirerà gli sguardi più attenti. Riesce a coniugare la sobrietà "business class" con la muscolatura delle auto ruggenti.
        Gli interni non saranno molto originali, ma gli accostamenti dei materiali e dei colori sono validi. La corona del volante è ergonomica e la strumentazione presenta tutto il necessario per un'auto di questa categoria.
        Il colore dell'auto fornitaci per la prova è il classico argento metalizzato tipico di queste berline, ma a nostro parere il nero lucido le rende più giustizia, la fa più cattiva e più "Americana Muscolosa".



        Sul tracciato di prova la CTS-V è andata sopra le nostre aspettative. Grazie alla buona tenuta di strada e ad uno sterzo preciso questa Cadillac si insinua nelle curve con piacere. Nella prima gicane l'uno due vien molto bene, anche se poi affrontarla a velocità sostenuta può essere piuttosto pericoloso. Anche nelle sconnessioni non fa scherzi ed è facile da tenere sotto controllo. Buona nel misto, presenta solo un leggero sottosterzo. Al contrario è assai difficile condurla in sovrasterzo, a meno che non vogliate esagerare con il freno a mano, ma in tal caso non fareste altro che perdere del gran tempo. Alla staccata della tabaccata bisogna pestare un pò forte sui freni, in effetti gli spazi di frenata non sono cortissimi...ma del resto il peso pure non è poco.



        VERDETTO FINALE

        Berlina capace di stupire e divertire chi cerca qualche emozione facile senza però voler lasciar troppe tracce nere sull'asfalto. La CTS-V ha una tenuta di strada ottima, uno sterzo preciso e difficilmente vi metterà in crisi. Certo non è l'auto con la quale cercare il tempo sul giro, ma anche se forte dei suoi 400 cavalli chi le avrebbe osato mai chiedere tanto? La linea non dispiace così come gli interni, se si vuole passare un pò inosservati senza rinunciare a qualche emozione al volante.

        Tempo Sul Giro
        0:58:24


        PAGELLA

        Velocità: 5
        Accelerazione: 5
        Manovrabilità: 7
        Piacere Di Guida: 6
        Estetica: 6
        Interni: 7

        Totale: 6

        http://img14.imageshack.us/img14/1010/a2mediaforum.jpg

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        • #5
          Riecoci qua, dopo la pausa natalizia a riprendere una della attività più belle eseguibili su PGR3!

          4° Prova Su Strada

          FERRARI 365 GTB4 "Daytona"

          Tracciato del test: Percorso Nishiguchi, Tokyo


          Eccoci qua! E' giunta l'ora di esaminare la prima sportiva con la grande F davanti e la livrea tipicamente rossa. Bisogna ammettere che in effetti, tra le Ferrari, la 365 GTB non è quella capace di rilasciare nei nostri cuori le emozioni più forti. Le prestazioni non sono male, ma ricordiamoci che qui stiamo parlando delle eccellenze. E confrontando questa vettura con le altre della stessa categoria, non ci si esalta più di tanto. Anche la linea non lascia folgorati: le sculture retrò non hanno resistito granchè all'incedere del tempo e non si sa bene da che parte inquadrarla perchè dia il meglio di sè stessa in foto. L'insieme telaio e motore è discreto, dopotutto non scordiamoci che si porta a spasso 1632 chili, il rapporto peso/potenza non è quindi dei migliori.



          DATI TECNICI

          POTENZA: 352 CV
          PESO: 1632 Kg
          Rapporto Potenza/Peso: 0,2156 (cv/kg)
          VELOCITA' MASSIMA: 281 Km/h (dichiarata)
          Trazione: Posteriore
          Il comportamento è piuttosto neutro: si va dal leggero sottosterzo, ad un sovrasterzo deciso quando la si vuole provocare, inserendola in curva senza troppi riguardi. Pertanto non è difficile da guidare, non è incomprensibile: da dei segnali piuttosto chiari riguardo cosa stanno facendo le ruote o cosa stanno per fare. Non è agilissima, lo sterzo non è molto reattivo e soprattutto nei cambi veloci di direzione si fa un pò sorprendere. Compensa però con una ripresa buona, preannunciata dal rumore del motore bello alto e poderoso in pieno stile Ferrari



          Vestita di rosso (com'è d'obbligo per una Ferrari) fa sempre il suo effetto, ed allenando l'occhio si riescono ad apprezzare certi particolari stilistici. In tal modo l'aggettivo per il didietro si tramuta da "pastranoso" a "originale" e anche il profilo col tempo non sa solamente di "sorpassato". Ad essere un davvero sorpassati invece sono gli interni, con le levette che sanno di poco raffinato così come la plastica e la mancanza di attenzione per i dettagli. Del resto questi sono aspetti a cui la Ferrari ci ha abituato con i modelli più recenti, mentre una volta, anche c'era già la ricerca della "classe", non venivano inseriti tanti fronzoli e si badava alla concretezza. Per il resto la visuale è buona ed è facile intuire i confini della carrozzeria.



          Qui nel percorso Nishiguchi la Ferrari non si comporta male. L'importante è riuscire a sfruttare le strade larghe con un buon inserimento in traiettoria e non far scivolare troppo la macchina con il retrotreno, pena una perdita di tempo mentre si attende che le ruote votate alla trazione riprendano aderenza.
          E' sicuramente importante inserirsi nella prima chicane cercando di rimanere il più dritti possibile. Nelle curve ad angolo retto cercare di sfruttare lo spazio inserendosi in curva in modo tale da non uscire troppo larghi. Correggere non è impossibile, ma si perde un mucchio di tempo. Il tempo sul giro non è esaltante, ma riesce comunque a tenersi dietro la Cadillac provata poco sopra, anche se di poco.



          VERDETTO FINALE

          Nel complesso la Daytona, come avrete capito dalla prova, non ci ha certo entusiasmato. E' comunque un alternativa da considerare tra le vetture d'epoca. La linea non sarà il massimo (già non è granchè rossa, ci raccomandiamo di non azzardare sugli altri colori) ma almeno come prestazioni è capace di mettersi dietro la bassa Miura, nonostante il rapporto peso/potenza sfavorevole...insomma, è pur sempre una Ferrari!

          Tempo Sul Giro
          0:58:19




          PAGELLA

          Velocità: 5
          Accelerazione: 5
          Manovrabilità: 6
          Piacere Di Guida: 6
          Estetica: 4
          Interni: 5

          Totale: 5

          http://img14.imageshack.us/img14/1010/a2mediaforum.jpg

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          • #6
            5° Prova Su Strada

            WIESMANN GT

            Tracciato del test: Percorso Nishiguchi, Tokyo


            La Wiesmann. Auto sicuramente esotica, dotata di un mix tra linea e caratteristiche tecniche davvero inusuale. Si tratta di una vettura prodotta in Germania ma dal tipico stampo inglese: linee retrò, carrozzeria snella e poco peso sull'ago della bilancia. Il muso ricorda un pò le Morgan, quelle auto rimaste incollate allo stile degli anni 50. Il motore BMW però ci ricorda le origini teutoniche, non altrettanto si può dire sul comportamento della vettura. Sarà forse per via di quelle enormi ruote posteriori, ma la Wiesmann c'è sembrata poco precisa ed incline a fare quello che gli viene cheisto.



            DATI TECNICI

            POTENZA: 333 CV
            PESO: 1190 Kg
            Rapporto Potenza/Peso: 0,2798 (cv/kg)
            VELOCITA' MASSIMA: 278 Km/h (dichiarata)
            Trazione: Posteriore
            La sua ostinatezza a non volersi inserire in curva in modo reattivo ci costringe a sbilanciarla un pò. Una volta che la coda accenna a scivolare via ecco che bisogna di nuovo lottare per riprenderla in mano ed evitare le lunghe pattinate. Logico che stiamo parlando di un comportamento votato alla prestazione, mentre se si guida la GT senza patemi cronografici ce la si gode molto di più. Ciònonostante manca ancora quella pulizia in curva, non ci si sente la macchina cucita addosso come si vorrebbe.



            Il colore perlaceo contribuisce a darle un'aurea d'eleganza, ma le bombature del cofano convertono quest'eleganza in muscolosità creando così quello strano mix di cui si parlava, al quale gli occhi ci mettono un pò per abituarsi ed apprezzarlo. Forse un passo leggermente allungato avrebbe giovato alla linea creando un insieme meno "tozzo". Tuttavia forse l'intento degli ingegneri era proprio questo, una macchina "gangster" vecchio stile. Gli interni non ci sono piaciuti. La linea è pulita ma alcuni strumenti son sin troppo piccoli. L'accostamento di colore è sin troppo vivace e mal si raccorda al resto (inoltre sono tra gli interni peggio ricreati dal gioco...basta vedere quanto scarsa sia la resa delle curve attorno agli strumenti) e quell'autoradio davvero è quasi un pugno in un'occhio!



            Il percorso giapponese non si affina molto bene allo stile della Wiesmann. Qui ci sono curve secche e poco spazio per le curve "arrotondate" col di dietro, che richiedono un comportamento preciso e reattivo. La GT perciò soffre, a partire dalla prima chicane, dove non riesce ad uscire velocissima dall'uno-due. Sul tratto misto pure è difficile riuscire ad individuare la traiettoria perfetta col quale far uscire la Weismann alla massima velocità. Un rischio portarla al limite alla curva della tabaccata. Nonostante un rapporto peso/potenza discreto non riesce a marcare un tempo all'altezza delle aspettative.



            VERDETTO FINALE

            Quest'auto è controversa dall'inizio alla fine. Però potrebbe piacere proprio per questo. Per quella sua linea originale, quelle forme eleganti e muscolose allo stesso tempo. Il comportamento non è preciso ma sicuramente l'auto ha carattere. Quando le si chiede di spingere con il suo motore BMW da 333 cavalli risponde abbastanza bene e sa offrire un'esperienza affascinante...non su questo tracciato però. Nel complesso un'auto da prendere in considerazione se si desidera stupire e adottare una guida tondeggiante come le sue curve.

            Tempo Sul Giro
            0:58:10




            PAGELLA

            Velocità: 5
            Accelerazione: 5
            Manovrabilità: 6
            Piacere Di Guida: 6
            Estetica: 7
            Interni: 3

            Totale: 5

            http://img14.imageshack.us/img14/1010/a2mediaforum.jpg

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