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Authority per i videogiochi

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  • Authority per i videogiochi

    Intervenendo sulla polemica relativa ai videogiochi violenti, il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha annunciato che verrà creata "un' Authority ad hoc che stabilisca gli standard accettabili sulle modalità di vendita dei videogiochi ai minori negli esercizi commerciali. "Il governo - ha detto Mastella - si muoverà per un controllo preventivo che impedisca ai minori di entrare in possesso di videogiochi violenti".



    Al momento non è ancora chiaro come l'organo agirà sul mercato, ma le indicazioni di massima sono state ben illustrate da Mastella. Sollecitata dalle polemiche sul videogioco "Rule of Rose", in cui una ragazzina viene seviziata e sepolta viva, la questione "videogame" arriva dunque in aula a Montecitorio. "Anche io sono indignato per il livello di efferatezza di questi videogiochi in mano ai bambini. Non c'e' bisogno di dosi massicce di orrore per farli divertire. I più giovani hanno diritto a vivere al riparo dalle violenze", ha spiegato il guardasigilli che si è detto d'accordo con la necessità di agire subito e di evitare la commercializzazione di titoli troppo cruenti.

    "Fino ad ora non è stato fatto nulla e si è lasciata proliferare la malapianta - fa notare il ministro - 'Rule of Rose' è un videogioco giapponese che viene classificato per ragazzi al di sopra dei 16 anni, ma il fatto che sia ritenuto adatto a ultrasedicenni o a maggiorenni, non impedisce che i più piccoli ne entrino in possesso". Sequestro del gioco in vista? Difficile fare una previsione, ma tutto sembra far pensare a un forte irrigidimento delle regole. "Un sequestro è possibile solo se c'è un'ipotesi di reato, vale a dire l'istigazione a delinquere - ha spiegato Mastella - e fino ad oggi la legislazione non ha mai sanzionato giochi in cui i minori sono oggetto di violenza".

    Il governo vuole puntare soprattutto alla prevenzione e concorda con l'ipotesi avanzata dalla presidente della Commissione Infanzia, Anna Serafini, di istituire un'Authority sui videogiochi per "individuare e neutralizzare quelli che recano un intollerabile contenuto di violenza". "Credo che, sia attraverso un intervento penale che ritengo indispensabile, sia attraverso un'azione amministrativa-commerciale per controllare l'immissione in commercio dei videogiochi, si possano realizzare gli elementi di deterrenza", ha concluso il guardasigilli.


    Tgcom.it

  • #2
    E' un discorso non facile, secondo me. Da un lato hanno ragione a fare proteste: ci sono persone che dai giochi si lasciano influenzare facilmente. Per fortuna non è il mio caso - non penso che giocare a calcio sia imitare pes\fifa, mi auguro XDDD -, però c'è chi ci casca in pieno.

    E non ditemi che non è così, perchè purtroppo è così ._.

    Quindi da un lato hanno ragione, ma non vedo motivo per cui punire tutti se qualcuno si fa influenzare. Se quel gioco verrà sequestrato e qualcuno voleva comprarlo e' anche giusto che s'incazzi, però è pur giusto che ci siano delle limitazioni.

    Io ho un fratello di 11 anni che si divertiva guardandomi a Resident Evil, ma non perchè c'è questo o quello di violento. Semplicemente è riuscito a materializzare che quello è un gioco e nulla più. Così come fa tante altre cose che sembrerebbero immorali (...sorvoliamo XD), ma che in realtà sono tutte un gioco.

    Dubito faccia GTA in pieno centro... - e qui chiudo, perchè ho lanciato un pò la discussione <.< -
    HipHop Is Dead, Call Me The End

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    • #3
      Qui secondo me si sta facendo un po' di confusione, visto che l'authority che dovrebbe occuparsi di filtrare determinati videogames dovrebbero essere proprio i genitori, che a quanto pare ignorano bellamente la questione. L'informativa PEGI offre un ottimo strumento per identificare il genere di videogame che si sta per acquistare, segnanalndo non solo l'età consigliata ma anche i temi trattati. Parlo per esperienza personale, visto che avendo un nipotino di otto anni ed essendo abbastanza pratico di questo ambiente mi sono sempre occupato in prima persona di filtrare determinati tipi di videogames. La cosa triste è che mi ritrovo a discutere con lui sul perchè non può giocare ad un Resident Evil quando i suoi amici ci giocando da un paio d'anni...
      MrBix
      Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.

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      • #4
        Le grinfie del Moige arriveranno anche qui. Si rischia che il videogioco più venduto sia "Teletubbies"

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        • #5
          Che porcheria. Perché non si arriverebbe ad un filtro, ma ad una censura.
          Falli tattici fan club Brianza

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          • #6
            Originariamente Scritto da Mr bix Visualizza Messaggio
            Qui secondo me si sta facendo un po' di confusione, visto che l'authority che dovrebbe occuparsi di filtrare determinati videogames dovrebbero essere proprio i genitori, che a quanto pare ignorano bellamente la questione.
            Gli stessi genitori che poi magari sono i primi a criticare la vendita di videogiochi violenti ai minori.

            E’ preoccupante pensare che un authority formata da gente che non capisce nulla di videogiochi potrebbe decidere quali di questi potranno essere commercializzati e quali invece no. Si corre il rischio di fare la fine della Germania dove ultimamente, grazie a degli incompetenti, è stata vietata la vendita di Gears Of War e Dead Rising perchè considerati troppo violenti.

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            • #7
              ma perché continuano a mettere in relazione titoli come rule of rose e le autority per l'infanzia? quale parte di "inadatto ad un pubblico minore di anni 16" non hanno capito quando hanno preso in mano la scatola?

              che poi i ragazzi ci mettano le mani sopra o meno, dipende dai comemrcianti disonesti che danno al ragazzino moccoloso il gioco che chiede senza controllare l'età, e soprattutto dal controllo scarso per non dire nullo che i genitori operano.
              Io ho 29 anni e se voglio giocare a rule of rose, porco mondo, devo poterlo fare!!!
              Last edited by Tatsumaki; 15 November 2006, 17:31.

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              • #8
                Authority per i videogiochi

                Originariamente Scritto da nicola® Visualizza Messaggio
                Intervenendo sulla polemica relativa ai videogiochi violenti, il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha annunciato che verrà creata "un' Authority ad hoc che stabilisca gli standard accettabili sulle modalità di vendita dei videogiochi ai minori negli esercizi commerciali. "Il governo - ha detto Mastella - si muoverà per un controllo preventivo che impedisca ai minori di entrare in possesso di videogiochi violenti".



                Al momento non è ancora chiaro come l'organo agirà sul mercato, ma le indicazioni di massima sono state ben illustrate da Mastella. Sollecitata dalle polemiche sul videogioco "Rule of Rose", in cui una ragazzina viene seviziata e sepolta viva, la questione "videogame" arriva dunque in aula a Montecitorio. "Anche io sono indignato per il livello di efferatezza di questi videogiochi in mano ai bambini. Non c'e' bisogno di dosi massicce di orrore per farli divertire. I più giovani hanno diritto a vivere al riparo dalle violenze", ha spiegato il guardasigilli che si è detto d'accordo con la necessità di agire subito e di evitare la commercializzazione di titoli troppo cruenti.

                "Fino ad ora non è stato fatto nulla e si è lasciata proliferare la malapianta - fa notare il ministro - 'Rule of Rose' è un videogioco giapponese che viene classificato per ragazzi al di sopra dei 16 anni, ma il fatto che sia ritenuto adatto a ultrasedicenni o a maggiorenni, non impedisce che i più piccoli ne entrino in possesso". Sequestro del gioco in vista? Difficile fare una previsione, ma tutto sembra far pensare a un forte irrigidimento delle regole. "Un sequestro è possibile solo se c'è un'ipotesi di reato, vale a dire l'istigazione a delinquere - ha spiegato Mastella - e fino ad oggi la legislazione non ha mai sanzionato giochi in cui i minori sono oggetto di violenza".

                Il governo vuole puntare soprattutto alla prevenzione e concorda con l'ipotesi avanzata dalla presidente della Commissione Infanzia, Anna Serafini, di istituire un'Authority sui videogiochi per "individuare e neutralizzare quelli che recano un intollerabile contenuto di violenza". "Credo che, sia attraverso un intervento penale che ritengo indispensabile, sia attraverso un'azione amministrativa-commerciale per controllare l'immissione in commercio dei videogiochi, si possano realizzare gli elementi di deterrenza", ha concluso il guardasigilli.


                Tgcom.it
                Ciao Nicola
                se lo gradite 1 minuto di relax eccovi la nuova squadra anti-videogiochi violenti:

                Gia' me li vedo:

                Mastella vs Bertinotti a Pes 6;
                Di Pietro vs Fassino a San Andreas;
                Padoa-Schioppa vs Diliberto a Sims City;
                Belillo vs Luxxuria ad un gioco della box;

                Prodi non gioca perche' sta aspettando la PS3
                Berlusconi ancora fuori dal negozio ad aspettare mentre tutte le consolle sono gia' finite da un pezzo.
                Mauro

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                • #9
                  Originariamente Scritto da Tatsumaki Visualizza Messaggio
                  che poi i ragazzi ci mettano le mani sopra o meno, dipende dai comemrcianti disonesti che danno al ragazzino moccoloso il gioco che chiede senza controllare l'età
                  Sabagliato, perchè come hai detto tu l'età riportata eè solo consigliata. Il negoziante non può elevarsi a censore al posto dei genitori, visto che la legge in questo caso non lo richiede.
                  MrBix
                  Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.

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                  • #10
                    hummmmm... hai ragione, ma in parte... nel senso che la legge sicuramente non lo impedisce, ma è anche vero che se il rivenditore avesse una coscienza forse si porrebbe perlomeno il problema...

                    Cmq stiamo parlando del sesso degli angeli, perché tutte le volte che sono andato in un negozio di videogiochi, i minori di 14 anni li ho sempre visti accompagnati dai genitori...

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                    • #11
                      si si per carità. Anche io riflettevo proprio su questo fatto. Qualcuno che tu conosci (uno alto, bello, intelligente e molto Lord ) asserisce per esempio che il videogioco è come la telvisione, ovvero il baby sitter preferito dai genitori moderni. Poi poco importa se un ragazzino di 5/8 anni si brucia il cervello con queste cose. Ovviamente poi è sempre colpa degli altri....
                      MrBix
                      Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.

                      Comment


                      • #12
                        Ed il problema è sempre quello.

                        Ma che poi, la violenza... come se in televisione non se ne vedesse abbastanza... perché non controllano se i minori e i fanciulli vedono le trasmissioni della cosiddetta "fascia protetta"? Io frequento la parrocchia, e tra i ragazzini compresi tra i 12 e i 16 anni credo che almeno la metà abbiano un televisore in camera: credete forse che i genitori controllino quello che guardano mentre loro si sorbiscono i peggio polpettoni? E badate bene che ho specificato l'ambiente della parrocchia proprio per dire che, perlomeno idealmente, non siamo al cospetto di giovani delinquenti ma bensì di ragazzini che perlomeno frequentano un ambiente "spirtualmente sano".


                        ...e poi BASTA con questa cavolo di abitudine di considerare i videogiochi come qualcosa didestinato solo ed esclusivamente ai bambini!!! I videogiochi sono ormai una forma d'arte che ricopre tutte le fasce di età: dopotutto i videogiochi di oggi sono programmati dai bambini che, 20 anni fa, già ci giocavano! Perché se Stephen King scrive un romanzo dell'orrore nessuno ne vieta la vendita? Perché se fa un film Dario Argento non si proibisce la messa in onda?
                        Semplice: perché ci si rimette ai limiti di età (e badate che io sono FAVOREVOLE che la vendita di certi videogiochi sia VIETATA, e non solo sconsigliata, ad utenti di età inferiore a quella segnalata) ed alla responsabilità dei genitori. Perché non è così anceh per i videogiochi?

                        Semlpice! Perché chi è al potere oggi ha conosciuto letteratura e cinema quando era bambino, mentre i videogiochi sono nati quando era già adulto, e non ne capisce un bel niente. (nota che lo stesso ragionamento si può fare per i cartoni animati).
                        Purtroppo, però, l'uomo evita ciò che non capisce, ha paura di ciò che non capisce e non può evitare, ed infine distrugge ciò di cui ha paura.
                        L'uomo, da sempre, ragiona così...

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                        • #13
                          quotando alla grande tatsumaki rinforzo facendo notare che i divieti su questo tipo di prodotti sono molto aleatori. una volta che il vg (o la bottiglia di alcool, o il pacchetto di sigarette) esce dal negozio chi lo controlla?
                          è ovvio che ci devono essere dei limiti stabiliti, ma sui minori chi deve vigilare sono i genitori e gli altri adulti che gestiscono aspetti della loro vita (insegnanti, istruttori...).

                          in generale inoltre, se applichiamo questo tipo di autolimitazione ai vg dovremmo estenderla a tutti i prodotti dell'ambito entertainment (immaginate cosa succederebbe con i manga!) nonchè delle comunicazioni di massa, giornali, radio e tv in primis (immaginatevi un giorno senza donne seminude e discorsi privi di alcun senso logico in tv)
                          sigpic www.deliriouniversale.com (a)

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                          • #14
                            srò anke ignorante ma su una cosa sono sicuro, questa storia dei giocki violente è una gran vaccata, xkè se fosse così io a questo punto sarei un kille di professione o un terrorista, ma invece sono solo un semplice studente di liceo ke si ammazza di gioki violenti da quando aveva 4 anni
                            ogni immagine ke vedete come mio avatar è il gioco a cui sto giocando attualmente, perciò nn vi scandalizzate se metto un avatar ridicolo, è tutto colpa dei produttori di giochi
                            Account PS3: Max1803

                            Comment


                            • #15
                              i soliti ben pensanti...

                              è assurdo che nonostante ci sia la pegi
                              quaeti politici che non sanno manco cosa sia un videogame
                              vogliano esprimere giudizi in merito.
                              io penso che la colpa di eventuali comportamenti sia dei genitori in primis.
                              sono sia genitore che giocatore,e penso che in questo paese le cose si stanno mettendo male per la libertà.... :-(

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