Acquisti giornalieri

[filo23]

Volevo aprire questo topic per parlare dei giochi per console che compriamo di giorno in giorno per discutere poi della scelta che abbiamo fatto

Se è un topic inutile chiudete pure...

[FinalBurn]

Non è inutile, anzi... Questi topic mi piacciono un sacco.

Allora, allora.
Nell'arco dell'ultimo mese-mese e mezzo:

Ninja Gaiden II - In una parola, splendido.
Malgrado quella che molti (non senza le loro buone ragioni, per carità... ^^) hanno dipinto come una sgradita 'involuzione' delle meccaniche di gioco, una triste e ruffiana leccata alle nuove generazioni di videogiocatori, ho trovato questa seconda avventura di Hayabusa puro distillato di giocabilità.
Ok, i livelli sono più lineari.
Ok, gli enigmi sono spariti del tutto.
Ok, a livello normale non provoca pazzia tra le genti del mondo come fece il prequel.
Però, mamma mia: lo snellimento dell'azione e della struttura dei percorsi ha permesso al team (ex-team, a onor del vero... U_U) di concentrarsi su un unico aspetto, imo quello cruciale, ossia il combattimento. Voglio dire, il duello, la lotta per rimanere in piedi sulle proprie gambe, quel senso di spada-contro-spada/carne/metallo... Ecco, in NGII mi pare elevato a livelli di complessità e raffinatezza a dir poco inusitati, e non ho mai visto un titolo del genere che riesca così brillantemente nell'intento di 'modellare' la partita in base a quelle che sono le abilità e (soprattutto) le intenzioni del giocatore.

Burnout Paradise - Storia tormentata, quella tra me e Paradise. ^^
Lo provo mesi fa, si può dire subito dopo l'uscita, e lo trovo - senza mezzi giri di parole - scadentissimo, tanto che decido di rivenderlo seduta stante (e ciò avviene praticamente mai...).
Poi, giusto un paio di settimane fa, mi ricapita sottomano, a prezzo-occasionissima: vuoi che graficamente m'era comunque piaciuto un sacco, vuoi che Criterion aveva appena pubblicato Cagney su XBOX Live, fattosta che lo ricompro.
Approfondito il giusto, direi che ho sbagliato assai a liquidarlo con sufficienza, seppure Paradise rimanga ben lungi dal diventare il mio Burnout preferito.
Il nuovo - e apparentemente acclamato - approccio free roaming m'ha segato via in un botto quello che ritengo essere il lato migliore della serie, ovvero il senso di sfida, il gusto per la pura competizione.
Percorso da A a B, oppure circuito e giri ben delimitati: ci sei tu, ci sono gli avversari e c'è il tempo, in una boglia - tra un takedown e l'altro - a 200+ kilometri all'ora.
A Paradise City cambia tutto. La macchina vola, ok, ma la città è strutturata per dare il meglio di sè in prove d'altro genere: appena inizi a correre - BAM! - sbuca un marciapiede/muretto/auto posteggiata/incrocio affollatissimo/svincolo/casello/ecc... che ti rallenta/ferma/disintegra in mille pezzi senza che a te venga lasciato il tempo sufficiente a prendere decisioni cruciali. Peccato, perchè se è vero che con le 'gare' vere e proprie così mosce se ne va un bel pò di divertimento, d'altro canto è innegabile che il resto funzioni a meraviglia: alcune nuove modalità - tra tutte, Furia Stradale e Uomo nel Mirino - sono semplicemente meravigliose, e il gioco (tecnicamente parlando) è il racing arcade più nextgen attualmente sulla piazza.

Condemned 2 - Ovvero, come può cambiare la tua vita se ad un certo punto devi imparare a scaccolarti il naso con l'altra mano.
Magari scriverò qualcosa di più approfondito nei prossimi giorni, perchè in effetti il gioco - seguito di una delle avventure horror che più ho gradito negli ultimi anni - non solo non mi ha fatto rimpiangere il prequel, ma anzi ha gettato le basi per attendere un ipotetico (e mai confermato) terzo episodio con la bava alla bocca.
Non si può dire che duri tanto, eh (ma - posso dirlo? - solo io ho trovato i livelli finali di Bioshock fino un pelo stancanti, nel loro infinito reiterarsi? ^^), ma le poche ore di Condemned 2 sono ore memorabili, cariche di paura, di momenti drammatici, di personaggi ambigui, di scene ai limiti del tollerabile e - soprattutto - di buio. Mai come in Condemned, il buio diventa parte della scena, ti opprime e - pure in luoghi apparentemente illuminati - è in agguato dietro ad ogni angolo.
C'è da dire poi che - a fronte di un unico livello (a metà strada) imo assai poco ispirato - il gioco si fa apprezzare anche in virtù di una realizzazione eccellente, con una tra le migliori 'città marce' mai viste in un vg.

Lost Odyssey - Ehm... Che dire? Devo ancora iniziarlo. ^^
Confesso d'averlo comprato per via di una poderosa offerta, ma ora non mi sento pronto. Mentalmente, almeno.