Girando su internet ho trovato un bell'articolo su Tomonobu Itagaki (creatore di ninja gaiden e dead or alive) ed ho deciso di postarlo , anche perchè l'ho trovato interessante .............. buona lettura!
Tomonobu Itagaki, genio ribelle
di Massimiliano Marino
In una recente intervista concessa a una testata americana, Tomonobu Itagaki, autore di Dead or Alive e Ninja Gaiden, ha dichiarato che, se lui avesse realizzato un titolo come Bayonetta, i fan lo avrebbero tacciato di essere un idiota per essersi ripetuto rispetto ai suoi lavori precedenti. Bayonetta, il pomo della discordia, è l'ultimo action game di Hideki Kamiya, già autore della serie Devil May Cry, che da sempre contende a quella di Ninja Gaiden di Itagaki la palma di miglior titolo d'azione di sempre, e che effettivamente ha più di un punto in comune con la struttura di Bayonetta.
Tomonobu Itagaki, classe 1967 e una laurea in legge, non è nuovo a simili frecciate in direzione dei propri colleghi e rivali. La sua carriera videoludica inizia nel 1992, quando viene assunto da Tecmo, la casa di produzione nipponica resa celebre da classici anni '80 come Rygar, Solomon's Key e Ninja Gaiden. Dodici anni più tardi sarà proprio il remake tridimensionale di quest'ultimo a portare gloria e successo a Itagaki-san, che negli anni precedenti aveva scalato l'organigramma societario fino a diventare il leader creativo di Team Ninja, la punta di diamante del reparto di sviluppo interno di Tecmo.
Ninja Gaiden fu pubblicato in esclusiva per Xbox nel 2004, diventando immediatamente uno dei titoli più rappresentativi della prima console Microsoft. L'incredibile realizzazione grafica, tuttora strabiliante, e il profondo tecnicismo del severo sistema di combattimento lo resero un punto di riferimento per il genere, alla pari di un altro grande successo nipponico, Devil May Cry, realizzato per PlayStation 2 dalla "nemesi" Hideki Kamiya, altra star del firmamento ludico (sua anche la serie Resident Evil). Ed è proprio da qui che nasce la rivalità tra i due, sfociata di recente nell'attacco di Itagaki citato in apertura.
A consacrare Itagaki come uno dei personaggi più noti e discussi del settore non è soltanto l'enorme talento, ma anche la sua immagine e i suoi atteggiamenti da artista ribelle. Itagaki non si presenta mai in pubblico senza i suoi inseparabili occhiali da sole. Ama i giubbotti di pelle, le camicie vistose e gli stivali. Porta i capelli lunghi ed esibisce un perenne sorriso sornione. Ma è soprattutto a livello comunicativo che si distingue da tutti i suoi colleghi, grazie a un'ironia schietta e feroce degna del miglior José Mourinho. Contravvenendo alla regola non scritta per cui non si deve mai parlare male del lavoro degli altri, il "demone" Tomonobu non si fa scrupoli a criticare senza mezzi termini i videogiochi dei concorrenti. Fece scalpore, in questo senso, il suo duro attacco ai danni della serie Tekken di Namco, i cui cinque episodi compongono la sua ipotetica lista dei peggiori videogiochi di sempre. A questa si uniscono altre citazioni-culto che, nel tempo, hanno delineato l'Itagaki-pensiero applicato al videogioco, come quella secondo cui "mentre negli altri giochi i nemici sono lì per farsi ammazzare, in Ninja Gaiden sono lì per ucciderti".
Un'altra passione di Itagaki sono le belle ragazze, che ama riprodurre nei propri videogiochi in abiti discinti e con burrosi seni ondeggianti. Il sesso è un argomento tabù nel mondo videoludico, ma Team Ninja non si è fatto scrupoli a pubblicare ben due episodi di Dead or Alive Xtreme, uno spin-off della serie principale in cui le lottatrici virtuali (che il designer considera al pari di figlie) si esibiscono in una serie di giochi estivi indossando arditi bikini interdentali. Nel novembre del 2007, il connubio tra il gentil sesso e Itagaki (che nella vita privata è sposato e ha una figlia) uscì dall'ambito ludico per spostarsi nelle aule giudiziarie, dopo che una dipendente di Tecmo lo denunciò per molestie sessuali sul posto di lavoro. L'accusato, da parte sua, si difese ammettendo di aver baciato la donna, ma ribadendo che ogni tipo di rapporto fu sempre consensuale. Al termine del processo, conclusosi nell'aprile dell'anno scorso, Itagaki fu prosciolto da ogni accusa.
Nel giugno del 2008, mentre sugli scaffali dei negozi comparivano le prime copie di Ninja Gaiden 2 per Xbox 360, Itagaki annunciò di aver lasciato la sua posizione all'interno di Tecmo e di aver fatto causa agli ex datori di lavoro per il mancato pagamento di bonus per un ammontare di 1,4 milioni di dollari, gesto che provocò un immediato crollo del valore delle azioni della compagnia, a testimonianza dell'enorme importanza assunta dal direttore di Team Ninja all'interno dell'azienda.
Nel maggio di quest'anno, dopo un silenzio durato quasi un anno, il discusso game designer è stato rintracciato a Tokyo da un giornalista del magazine online 1UP, cui ha rivelato di aver allestito un nuovo team di sviluppo, Tokyo Vikings, e di essere al lavoro su di un titolo per Xbox 360. Nel corso della medesima intervista, alla domanda se temesse di contrarre il virus dell'influenza suina nel corso del suo imminente viaggio a Los Angeles, dove si sarebbe svolto di lì a breve l'Electronic Entertainment Expo, Itagaki-san ha risposto: "Non credo che il virus avrebbe il fegato di affrontarmi". Sì, Itagaki è tornato.
link : http://videogames.blog.unita.it//Tom...elle_458.shtml
Tomonobu Itagaki, genio ribelle
di Massimiliano Marino
In una recente intervista concessa a una testata americana, Tomonobu Itagaki, autore di Dead or Alive e Ninja Gaiden, ha dichiarato che, se lui avesse realizzato un titolo come Bayonetta, i fan lo avrebbero tacciato di essere un idiota per essersi ripetuto rispetto ai suoi lavori precedenti. Bayonetta, il pomo della discordia, è l'ultimo action game di Hideki Kamiya, già autore della serie Devil May Cry, che da sempre contende a quella di Ninja Gaiden di Itagaki la palma di miglior titolo d'azione di sempre, e che effettivamente ha più di un punto in comune con la struttura di Bayonetta.
Tomonobu Itagaki, classe 1967 e una laurea in legge, non è nuovo a simili frecciate in direzione dei propri colleghi e rivali. La sua carriera videoludica inizia nel 1992, quando viene assunto da Tecmo, la casa di produzione nipponica resa celebre da classici anni '80 come Rygar, Solomon's Key e Ninja Gaiden. Dodici anni più tardi sarà proprio il remake tridimensionale di quest'ultimo a portare gloria e successo a Itagaki-san, che negli anni precedenti aveva scalato l'organigramma societario fino a diventare il leader creativo di Team Ninja, la punta di diamante del reparto di sviluppo interno di Tecmo.
Ninja Gaiden fu pubblicato in esclusiva per Xbox nel 2004, diventando immediatamente uno dei titoli più rappresentativi della prima console Microsoft. L'incredibile realizzazione grafica, tuttora strabiliante, e il profondo tecnicismo del severo sistema di combattimento lo resero un punto di riferimento per il genere, alla pari di un altro grande successo nipponico, Devil May Cry, realizzato per PlayStation 2 dalla "nemesi" Hideki Kamiya, altra star del firmamento ludico (sua anche la serie Resident Evil). Ed è proprio da qui che nasce la rivalità tra i due, sfociata di recente nell'attacco di Itagaki citato in apertura.
A consacrare Itagaki come uno dei personaggi più noti e discussi del settore non è soltanto l'enorme talento, ma anche la sua immagine e i suoi atteggiamenti da artista ribelle. Itagaki non si presenta mai in pubblico senza i suoi inseparabili occhiali da sole. Ama i giubbotti di pelle, le camicie vistose e gli stivali. Porta i capelli lunghi ed esibisce un perenne sorriso sornione. Ma è soprattutto a livello comunicativo che si distingue da tutti i suoi colleghi, grazie a un'ironia schietta e feroce degna del miglior José Mourinho. Contravvenendo alla regola non scritta per cui non si deve mai parlare male del lavoro degli altri, il "demone" Tomonobu non si fa scrupoli a criticare senza mezzi termini i videogiochi dei concorrenti. Fece scalpore, in questo senso, il suo duro attacco ai danni della serie Tekken di Namco, i cui cinque episodi compongono la sua ipotetica lista dei peggiori videogiochi di sempre. A questa si uniscono altre citazioni-culto che, nel tempo, hanno delineato l'Itagaki-pensiero applicato al videogioco, come quella secondo cui "mentre negli altri giochi i nemici sono lì per farsi ammazzare, in Ninja Gaiden sono lì per ucciderti".
Un'altra passione di Itagaki sono le belle ragazze, che ama riprodurre nei propri videogiochi in abiti discinti e con burrosi seni ondeggianti. Il sesso è un argomento tabù nel mondo videoludico, ma Team Ninja non si è fatto scrupoli a pubblicare ben due episodi di Dead or Alive Xtreme, uno spin-off della serie principale in cui le lottatrici virtuali (che il designer considera al pari di figlie) si esibiscono in una serie di giochi estivi indossando arditi bikini interdentali. Nel novembre del 2007, il connubio tra il gentil sesso e Itagaki (che nella vita privata è sposato e ha una figlia) uscì dall'ambito ludico per spostarsi nelle aule giudiziarie, dopo che una dipendente di Tecmo lo denunciò per molestie sessuali sul posto di lavoro. L'accusato, da parte sua, si difese ammettendo di aver baciato la donna, ma ribadendo che ogni tipo di rapporto fu sempre consensuale. Al termine del processo, conclusosi nell'aprile dell'anno scorso, Itagaki fu prosciolto da ogni accusa.
Nel giugno del 2008, mentre sugli scaffali dei negozi comparivano le prime copie di Ninja Gaiden 2 per Xbox 360, Itagaki annunciò di aver lasciato la sua posizione all'interno di Tecmo e di aver fatto causa agli ex datori di lavoro per il mancato pagamento di bonus per un ammontare di 1,4 milioni di dollari, gesto che provocò un immediato crollo del valore delle azioni della compagnia, a testimonianza dell'enorme importanza assunta dal direttore di Team Ninja all'interno dell'azienda.
Nel maggio di quest'anno, dopo un silenzio durato quasi un anno, il discusso game designer è stato rintracciato a Tokyo da un giornalista del magazine online 1UP, cui ha rivelato di aver allestito un nuovo team di sviluppo, Tokyo Vikings, e di essere al lavoro su di un titolo per Xbox 360. Nel corso della medesima intervista, alla domanda se temesse di contrarre il virus dell'influenza suina nel corso del suo imminente viaggio a Los Angeles, dove si sarebbe svolto di lì a breve l'Electronic Entertainment Expo, Itagaki-san ha risposto: "Non credo che il virus avrebbe il fegato di affrontarmi". Sì, Itagaki è tornato.
link : http://videogames.blog.unita.it//Tom...elle_458.shtml
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