Purtroppo non ho avuto il tempo per finire la recensione che stavo scrivendo. Visto che tempo fa ne avevamo parlato vi metto quello che reputo più importante.
Grafica
Uno degli aspetti più importanti della serie Virtua Tennis è sempre stato la simbiosi perfetta tra una giocabilità senza eguali ed una grafica molto pulita. Purtroppo , in questa conversione questo parametro è stato rispettato solo in parte. La giocabilità è infatti rimasta ad altissimi livelli in virtù di un sitema di controllo assai semplificato (ridotto all’uso di soli tre pulsanti) e che permette fin da subito di prendere confidenza con il sistema di gioco. Va infatti subito chiarito che Virtua Tennis non è un simulatore ne mira ad esserlo, essendo improntato più sulla spettacolarità delle partite che sulla realtà. La fisica della pallina (in virtù anche della superficie nella quale su gioca), così come quella dei giocatori è stata comunque rispettata rendendo il tutto assai credibile. La possibilità di creare da zero il proprio giocatore (e tramite la simpatica modalità carriera incrementare le sue capacità ) e di affrontarsi in splendide partite in doppio sono le armi vicende di questo gioco. Le noti dolenti arrivano purtroppo dalla grafica in cui ancora una volta la conversione risulta molto più carente rispetto alla versione originale dello stesso gioco. I giocatori risultano infatti meno curati rispetto a Tennis 2k2 incrementando in senso negativo i difetti già riscontrati nella versione Dreamcast. Aliasing fin troppo evidente e la fattura di alcuni replay (a volte incomprensibili) rendono il gioco meno pulito di quanto ci si potesse aspettare viste le prestazione della PS2. Ottimo invece il sistema di controllo che risulta assai preciso e rapido nella risposta.
Commento :
Verrebbe voglia di dire ci risiamo. Ancora una volta ci ritroviamo infatti a commentare una conversione del tutto inadatta al gioco che ci troviamo di fronte. Il valore in senso assoluto di Tennis 2k2 non si discute, sia per la grafica che per la giocabilità vero punto di forza della serie SEGA. Pur mantenendo inalterato il gameplay, il gioco ha subito un downgrade dal punto di vista grafico che pone la versione per PS2 un gradino più in basso rispetto alla versione Dreamcast del gioco. Per il resto il gioco ha mantenuto le attese grazie ad un intuitività sul sistema di controllo senza paragoni. I puristi del genere simulazione potrebbero storcere il naso provando a giocare a SEGA sport Tennis che non è ma sopratutto non mira ad essere un simulatore di gioco . Ed il sistema di controllo ridotto all’uso di tre soli pulsanti ne è probabilmente la massima espressione.
Grafica
Uno degli aspetti più importanti della serie Virtua Tennis è sempre stato la simbiosi perfetta tra una giocabilità senza eguali ed una grafica molto pulita. Purtroppo , in questa conversione questo parametro è stato rispettato solo in parte. La giocabilità è infatti rimasta ad altissimi livelli in virtù di un sitema di controllo assai semplificato (ridotto all’uso di soli tre pulsanti) e che permette fin da subito di prendere confidenza con il sistema di gioco. Va infatti subito chiarito che Virtua Tennis non è un simulatore ne mira ad esserlo, essendo improntato più sulla spettacolarità delle partite che sulla realtà. La fisica della pallina (in virtù anche della superficie nella quale su gioca), così come quella dei giocatori è stata comunque rispettata rendendo il tutto assai credibile. La possibilità di creare da zero il proprio giocatore (e tramite la simpatica modalità carriera incrementare le sue capacità ) e di affrontarsi in splendide partite in doppio sono le armi vicende di questo gioco. Le noti dolenti arrivano purtroppo dalla grafica in cui ancora una volta la conversione risulta molto più carente rispetto alla versione originale dello stesso gioco. I giocatori risultano infatti meno curati rispetto a Tennis 2k2 incrementando in senso negativo i difetti già riscontrati nella versione Dreamcast. Aliasing fin troppo evidente e la fattura di alcuni replay (a volte incomprensibili) rendono il gioco meno pulito di quanto ci si potesse aspettare viste le prestazione della PS2. Ottimo invece il sistema di controllo che risulta assai preciso e rapido nella risposta.
Commento :
Verrebbe voglia di dire ci risiamo. Ancora una volta ci ritroviamo infatti a commentare una conversione del tutto inadatta al gioco che ci troviamo di fronte. Il valore in senso assoluto di Tennis 2k2 non si discute, sia per la grafica che per la giocabilità vero punto di forza della serie SEGA. Pur mantenendo inalterato il gameplay, il gioco ha subito un downgrade dal punto di vista grafico che pone la versione per PS2 un gradino più in basso rispetto alla versione Dreamcast del gioco. Per il resto il gioco ha mantenuto le attese grazie ad un intuitività sul sistema di controllo senza paragoni. I puristi del genere simulazione potrebbero storcere il naso provando a giocare a SEGA sport Tennis che non è ma sopratutto non mira ad essere un simulatore di gioco . Ed il sistema di controllo ridotto all’uso di tre soli pulsanti ne è probabilmente la massima espressione.
Comment