Originariamente Scritto da Alessandro330
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence
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Provo a spiegare meglio: mettiamo che Tizio faccia un'illustrazione chiamata A. L'illustrazione A, che è quella originale di cui solo Tizio detiene la proprietà intellettuale, viene messa in vendita sul sito di stock PincoPallo.
Una casa editrice acquista regolarmente la licenza a uso commerciale dell'immagine A e la dà a un grafico. Il grafico la modifica e l'immagine diventa A1.
Un'altra azienda, nel frattempo, che produce per esempio videogiochi, va nel sito PincoPallo e acquista regolarmente la licenza sempre di A. La fa modificare dal loro grafico, e l'immagine diventa A2.
Ora, che cosa succede?
A1 e A2, ovviamente, si assomigliano, perché vengono dalla stessa immagine originale.
A1 non è il plagio di A2 o viceversa, perché entrambe sono state acquistate dal sito PincoPallo, cosa che in questi settori è assolutamente normale, e la proprietà intellettuale di A è unicamente dell'illustratore originale.
A1 si può utilizzare acquistando i diritti di A? No, perché A1 è un'altra immagine, che deriva da A, ma ha anche il copyright dell'illustratore che l'ha resa A1.
Quante probabilità ci sono che A1 sia in realtà il plagio di A2 e che non esista nessuna A? In questo caso a mio avviso pochissime, perché la Longanesi è una casa editrice grande e l'acquisto da siti di stock è una pratica diffusissima, specialmente in questo periodo di crisi dove si tende a risparmiare il costo delle illustrazioni (farle da zero come ho detto ha decisamente un altro prezzo).
"Ma perché la casa editrice doveva prendere proprio quell'immagine? Non poteva prenderne una diversa?"
Al 99% l'hanno presa perché non sapevano dell'esistenza del videogioco. I direttori editoriali sono tenuti a conoscere i libri, per cui è ovvio che difficilmente vedrete la copertina di un giallo uguale a quella di un altro giallo, ma non è detto che conoscano ogni singola copertina esistente, specialmente se di altri settori.
E' una casualità, d'altra parte quei due prodotti hanno un pubblico diverso e pochi se ne saranno accorti prima di questo topic.
E' più chiaro adesso?
Poi per carità, la verità la sanno solo loro, ma fidatevi che nell'editoria queste cose sono normalissime. Se non siete convinti posso fare qualche ricerca e vedere se trovo qualche altro caso, ce ne sono stati abbastanza, anche su libri famosi.
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