Quali sono le differenze tra i dischi P-ATA e S-ATA
Ai dischi classici ATA sono stati, tempo fa, affiancati i dischi SATA, acronimo che significa semplicemente Serial ATA
La differenza fondamentale tra le due serie di dischi è l'interfaccia di collegamento alla scheda madre:
- i dischi ATA classici (detti anche P-ATA o Parallel ATA) si collegano alla scheda madre tramite connettori a 40 pin e relativi cavi (piatti o tondi) a 40 o 80 fili.
Ogni canale supporta due indirizzi (Master/Slave) e quindi due periferiche, il cui indirizzo dovrà essere impostato tramite i ponticelli (jumper) presenti nella parte posteriore (generalmente tra il connettore a 40 pin e quello di alimentazione)
L'alimentazione viene fornita tramite un connettore a 4 pin (molex)
- i dischi Serial ATA si collegano alla scheda madre tramite appositi connettori SATA i cui contatti sono disposti su lamelle di plastica della dimensione di poco più di 1/2 centimetro, a forma di "L"
La stessa connessione è presente sul lato posteriore dei dischi; i cavi di collegamento, in questo caso sono più piccoli, delle dimensioni di 8 mm
I canali SATA gestiscono un unico indirizzo e quindi è possibile collegare un solo disco ad ogni connettore SATA; nel caso in cui il disco abbia comunque i jumper per l’impostazione dell’indirizzo, è consigliato impostarlo in Master
L’alimentazione viene fornita tramite apposito cavetto, con innesto diverso dai normali connettori molex; qualora l’alimentatore non sia provvisto di connettori di questo tipo si possono acquistare cavetti adattatori per l’alimentazione (qualche volta vengono anche forniti insieme alle schede madri)
Nota: alcuni dischi SATA sono provvisti di entrambi i connettori di alimentazione, in questo caso non bisogna collegarli entrambi, ma uno solamente a vostra scelta .
Spesso i dischi SATA sono i gemelli dei corrispondenti modelli PATA, con la sola variante dell’interfaccia fisica
Resta comunque il fatto che il protocollo software di interfacciamento è sempre lo stesso, il protocollo ATA, e, anche se l’interfaccia SATA promette migliori prestazioni, al momento le differenze, ammesso che ci siano, sono praticamente irrilevanti
Infatti il protocollo ATA150 dei dischi SATA, rispetto a quello ATA100/133 dei dischi PATA, non apporta, di fatto, migliorie significative al transfer rate dei dischi, complice anche il fatto che spesso la piattaforma di utilizzo sulle schede madri (chipset) è la stessa
Il progetto SATA prevede per il futuro interfacce da 300 MB/s e successivamente da 600 MB/s, ma detto progetto pare soffra di ritardi notevoli ed allo stato attuale non esistono dispositivi con questa interfaccia, anche se annunciati recentemente.
Ai dischi classici ATA sono stati, tempo fa, affiancati i dischi SATA, acronimo che significa semplicemente Serial ATA
La differenza fondamentale tra le due serie di dischi è l'interfaccia di collegamento alla scheda madre:
- i dischi ATA classici (detti anche P-ATA o Parallel ATA) si collegano alla scheda madre tramite connettori a 40 pin e relativi cavi (piatti o tondi) a 40 o 80 fili.
Ogni canale supporta due indirizzi (Master/Slave) e quindi due periferiche, il cui indirizzo dovrà essere impostato tramite i ponticelli (jumper) presenti nella parte posteriore (generalmente tra il connettore a 40 pin e quello di alimentazione)
L'alimentazione viene fornita tramite un connettore a 4 pin (molex)
- i dischi Serial ATA si collegano alla scheda madre tramite appositi connettori SATA i cui contatti sono disposti su lamelle di plastica della dimensione di poco più di 1/2 centimetro, a forma di "L"
La stessa connessione è presente sul lato posteriore dei dischi; i cavi di collegamento, in questo caso sono più piccoli, delle dimensioni di 8 mm
I canali SATA gestiscono un unico indirizzo e quindi è possibile collegare un solo disco ad ogni connettore SATA; nel caso in cui il disco abbia comunque i jumper per l’impostazione dell’indirizzo, è consigliato impostarlo in Master
L’alimentazione viene fornita tramite apposito cavetto, con innesto diverso dai normali connettori molex; qualora l’alimentatore non sia provvisto di connettori di questo tipo si possono acquistare cavetti adattatori per l’alimentazione (qualche volta vengono anche forniti insieme alle schede madri)
Nota: alcuni dischi SATA sono provvisti di entrambi i connettori di alimentazione, in questo caso non bisogna collegarli entrambi, ma uno solamente a vostra scelta .
Spesso i dischi SATA sono i gemelli dei corrispondenti modelli PATA, con la sola variante dell’interfaccia fisica
Resta comunque il fatto che il protocollo software di interfacciamento è sempre lo stesso, il protocollo ATA, e, anche se l’interfaccia SATA promette migliori prestazioni, al momento le differenze, ammesso che ci siano, sono praticamente irrilevanti
Infatti il protocollo ATA150 dei dischi SATA, rispetto a quello ATA100/133 dei dischi PATA, non apporta, di fatto, migliorie significative al transfer rate dei dischi, complice anche il fatto che spesso la piattaforma di utilizzo sulle schede madri (chipset) è la stessa
Il progetto SATA prevede per il futuro interfacce da 300 MB/s e successivamente da 600 MB/s, ma detto progetto pare soffra di ritardi notevoli ed allo stato attuale non esistono dispositivi con questa interfaccia, anche se annunciati recentemente.
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