Se il masterizzatore non scrive alla massima velocità
Se disponete di un masterizzatore di ultima generazione, vi sarà senz’altro capitato di notare che, inserendo un supporto nell’unità, questa non permette di incidere il disco alla velocità massima o, ancor peggio a velocità molto ridotte. Prima di imprecare all’indirizzo dell’unità, è senz’altro bene provare altri supporti, preferibilmente certificati per velocità elevate. Infatti, i masterizzatori di ultima generazione implementano interessanti caratteristiche atte a garantire il miglior risultato possibile in termini di qualità dell’incisione. Infatti, oltre alle funzionalità anti-Buffer Underrun (BurnProof, JustLink, SuperLink, ecc.) i drive più recenti implementano tecnologie che, analizzando la qualità del supporto, determinano la velocità massima a cui tali dischi possono essere scritti. Un’idea simile era stata sfruttata tempo fa anche da Philips, introducendo la funzionalità Thermo Balanced Writing, anche se in questo caso si trattava essenzialmente di una taratura automatica del laser in funzione della qualità del supporto; le recenti tecnologie sono più efficaci poiché intervengono anche sulla velocità di scrittura. Questo automatismo delle scelte operato dai masterizzatori, tuttavia, ha trovato impreparati molti utenti di unità CD-Writer. Da qui l’iniziativa di creare una semplice guida, dedicata alla soluzioni di problemi o presunti tali.
Supponiamo di essere in possesso di un masterizzatore piuttosto veloce, un modello capace di scrivere a 48x. Inserendo un disco qualsiasi e avviando il wizard per l’incisione del supporto dal software di masterizzazione, notate che la massima velocità di scrittura selezionabile è per esempio 12x, che è ben lontana da quella massima consentita dall’unità.
In questo caso, si tratta del drive Artec WRR-4848, che limita la scrittura di supporti ‘Incontro CD-R 80’ alla velocità di 12x.
Ovviamente, questa tecnologia che determina la velocità di scrittura non è sempre affidabile e precisa. Effettuando delle prove , il drive Artec ha permesso la scrittura a 48x di supporti ‘Verbatim DataLife 40x’, limitando invece la scrittura a 40x dei supporti ‘Verbatim DataLifePlus’ certificati, addirittura, per scritture a 48x.
Imprecisioni a parte, benché in taluni drive la funzione, detta “Controllo qualità”, sia disattivabile, è bene mantenerla attivata, data la sua indubbia utilità. Di seguito, comunque, spiegherò come disabilitare la tecnologia “Controllo qualità”. Essa, a seconda del produttore, è identificata con diverse diciture, delle quali cito le principali:
- Just Speed (implementata nei drive aventi meccanica o tecnologie Ricoh: Aopen, Artec, CyQ’ve, Samsung, Nec, ...)
- Flextra Speed (presente nei drive di produzione Asus e, quindi, i relativi OEM, tra cui le unità Teac, a partire dal modello a 48x)
- Fail-Free Writing (tecnologia presente nelle unità prodotte da LG)
- Generic Write Control (dicitura generica)
Per disattivare tali funzionalità nel software di masterizzazione Nero Burning Rom di Ahead, è necessario intervenire nella finestra “Seleziona Masterizzatore”, raggiungibile dal menù “Masterizzatore” > “Seleziona Masterizzatore”. Quindi cliccando “Opzioni” sia la finestra si estenderà mostrando le funzioni aggiuntive controllate dal masterizzatore. La voce che si riferisce alla velocità di scrittura (comprendente, quindi, termini quali “Speed”, ecc.).
Tuttavia, come già detto, in molti drive le funzioni di “Controllo qualità” non sono disattivabili, come, ad esempio, nei drive Teac, sino al modello a 40x.
Nel caso si determini che queste tecniche non sono le “colpevoli”, le soluzioni alternative sono due: attivare la modalità DMA, nel caso questa sia disattivata, e installare una versione recente del driver ASPI di Adaptec.
La modalità DMA è un metodo di trasferimento dei dati atto a garantire uno scambio ad alta velocità; se disattivata, il trasferimento avverrà in PIO Mode, cioè con un vistosissimo calo delle prestazioni. Per attivare la modalità DMA esistono metodi differenti a seconda del sistema Windows in uso. Nel caso di Windows 9x, ME bisogna intervenire nel Pannello di controllo, quindi nelle proprietà del sistema, cliccando su “Sistema”. Selezionate la finestra “Gestione periferiche”; quindi fate doppio clic sull’unità IDE di cui desiderate attivare il modo DMA. Spuntate la casella “DMA” e riavviate. In Windows XP il procedimento differisce in molte fasi; accedete alle proprietà del sistema (oltre che dal “Pannello di controllo”, è possibile farlo con un clic destro su “Risorse del Computer”, sul desktop, quindi cliccando su “Proprietà”). Nella finestra “Hardware” selezionate “Gestione Periferiche”. Cliccate due volte su “Controller IDE Ata/Atapi” e sul canale ove è presente l’unità desiderata (es. “Canale Secondario IDE”). Accedete alla finestra “Impostazioni avanzate”, quindi determinate per l’unità desiderata la modalità “DMA se disponibile”. Riavviate il computer.
Una terza soluzione al problema è, come detto, l’installazione dei driver ASPI. Questo pacchetto è scaricabile dal sito di Adaptec. L’installazione è veloce e semplice. La release deve essere abbastanza recente, ma non necessariamente l’ultima. Fra quelle rilasciate negli ultimi periodi, la versione 4.60 è risultata più stabile di alcune altre rilasciate posteriormente.
Nel caso le soluzioni citate non abbiano risolto il problema, è bene procedere all’aggiornamento del Firmware. Con tale termine si identifica un elemento software memorizzato nella memoria flash dell’unità, in grado di coordinare le varie funzioni assolte dal drive. Infatti, il firmware è il punto di congiunzione fra il sistema operativo e i vari software e la meccanica del drive, l’hardware. L’aggiornamento è relativamente semplice. La procedura varia a seconda del produttore dell’hardware e, comunque, se non dovesse andare a buon fine, potrebbe essere fatale per l’unità. Questa, infatti, potrebbe divenire inutilizzabile in caso di interruzioni dell’alimentazione elettrica o di errori di varia natura, sia della macchina che umani. Un sito, molto ben realizzato, http://www.firmware-flash.com , è considerato il più grande centro di raccolta di aggiornamenti firmware.
un grazie allo staff di hwupgrade.it
Se disponete di un masterizzatore di ultima generazione, vi sarà senz’altro capitato di notare che, inserendo un supporto nell’unità, questa non permette di incidere il disco alla velocità massima o, ancor peggio a velocità molto ridotte. Prima di imprecare all’indirizzo dell’unità, è senz’altro bene provare altri supporti, preferibilmente certificati per velocità elevate. Infatti, i masterizzatori di ultima generazione implementano interessanti caratteristiche atte a garantire il miglior risultato possibile in termini di qualità dell’incisione. Infatti, oltre alle funzionalità anti-Buffer Underrun (BurnProof, JustLink, SuperLink, ecc.) i drive più recenti implementano tecnologie che, analizzando la qualità del supporto, determinano la velocità massima a cui tali dischi possono essere scritti. Un’idea simile era stata sfruttata tempo fa anche da Philips, introducendo la funzionalità Thermo Balanced Writing, anche se in questo caso si trattava essenzialmente di una taratura automatica del laser in funzione della qualità del supporto; le recenti tecnologie sono più efficaci poiché intervengono anche sulla velocità di scrittura. Questo automatismo delle scelte operato dai masterizzatori, tuttavia, ha trovato impreparati molti utenti di unità CD-Writer. Da qui l’iniziativa di creare una semplice guida, dedicata alla soluzioni di problemi o presunti tali.
Supponiamo di essere in possesso di un masterizzatore piuttosto veloce, un modello capace di scrivere a 48x. Inserendo un disco qualsiasi e avviando il wizard per l’incisione del supporto dal software di masterizzazione, notate che la massima velocità di scrittura selezionabile è per esempio 12x, che è ben lontana da quella massima consentita dall’unità.
In questo caso, si tratta del drive Artec WRR-4848, che limita la scrittura di supporti ‘Incontro CD-R 80’ alla velocità di 12x.
Ovviamente, questa tecnologia che determina la velocità di scrittura non è sempre affidabile e precisa. Effettuando delle prove , il drive Artec ha permesso la scrittura a 48x di supporti ‘Verbatim DataLife 40x’, limitando invece la scrittura a 40x dei supporti ‘Verbatim DataLifePlus’ certificati, addirittura, per scritture a 48x.
Imprecisioni a parte, benché in taluni drive la funzione, detta “Controllo qualità”, sia disattivabile, è bene mantenerla attivata, data la sua indubbia utilità. Di seguito, comunque, spiegherò come disabilitare la tecnologia “Controllo qualità”. Essa, a seconda del produttore, è identificata con diverse diciture, delle quali cito le principali:
- Just Speed (implementata nei drive aventi meccanica o tecnologie Ricoh: Aopen, Artec, CyQ’ve, Samsung, Nec, ...)
- Flextra Speed (presente nei drive di produzione Asus e, quindi, i relativi OEM, tra cui le unità Teac, a partire dal modello a 48x)
- Fail-Free Writing (tecnologia presente nelle unità prodotte da LG)
- Generic Write Control (dicitura generica)
Per disattivare tali funzionalità nel software di masterizzazione Nero Burning Rom di Ahead, è necessario intervenire nella finestra “Seleziona Masterizzatore”, raggiungibile dal menù “Masterizzatore” > “Seleziona Masterizzatore”. Quindi cliccando “Opzioni” sia la finestra si estenderà mostrando le funzioni aggiuntive controllate dal masterizzatore. La voce che si riferisce alla velocità di scrittura (comprendente, quindi, termini quali “Speed”, ecc.).
Tuttavia, come già detto, in molti drive le funzioni di “Controllo qualità” non sono disattivabili, come, ad esempio, nei drive Teac, sino al modello a 40x.
Nel caso si determini che queste tecniche non sono le “colpevoli”, le soluzioni alternative sono due: attivare la modalità DMA, nel caso questa sia disattivata, e installare una versione recente del driver ASPI di Adaptec.
La modalità DMA è un metodo di trasferimento dei dati atto a garantire uno scambio ad alta velocità; se disattivata, il trasferimento avverrà in PIO Mode, cioè con un vistosissimo calo delle prestazioni. Per attivare la modalità DMA esistono metodi differenti a seconda del sistema Windows in uso. Nel caso di Windows 9x, ME bisogna intervenire nel Pannello di controllo, quindi nelle proprietà del sistema, cliccando su “Sistema”. Selezionate la finestra “Gestione periferiche”; quindi fate doppio clic sull’unità IDE di cui desiderate attivare il modo DMA. Spuntate la casella “DMA” e riavviate. In Windows XP il procedimento differisce in molte fasi; accedete alle proprietà del sistema (oltre che dal “Pannello di controllo”, è possibile farlo con un clic destro su “Risorse del Computer”, sul desktop, quindi cliccando su “Proprietà”). Nella finestra “Hardware” selezionate “Gestione Periferiche”. Cliccate due volte su “Controller IDE Ata/Atapi” e sul canale ove è presente l’unità desiderata (es. “Canale Secondario IDE”). Accedete alla finestra “Impostazioni avanzate”, quindi determinate per l’unità desiderata la modalità “DMA se disponibile”. Riavviate il computer.
Una terza soluzione al problema è, come detto, l’installazione dei driver ASPI. Questo pacchetto è scaricabile dal sito di Adaptec. L’installazione è veloce e semplice. La release deve essere abbastanza recente, ma non necessariamente l’ultima. Fra quelle rilasciate negli ultimi periodi, la versione 4.60 è risultata più stabile di alcune altre rilasciate posteriormente.
Nel caso le soluzioni citate non abbiano risolto il problema, è bene procedere all’aggiornamento del Firmware. Con tale termine si identifica un elemento software memorizzato nella memoria flash dell’unità, in grado di coordinare le varie funzioni assolte dal drive. Infatti, il firmware è il punto di congiunzione fra il sistema operativo e i vari software e la meccanica del drive, l’hardware. L’aggiornamento è relativamente semplice. La procedura varia a seconda del produttore dell’hardware e, comunque, se non dovesse andare a buon fine, potrebbe essere fatale per l’unità. Questa, infatti, potrebbe divenire inutilizzabile in caso di interruzioni dell’alimentazione elettrica o di errori di varia natura, sia della macchina che umani. Un sito, molto ben realizzato, http://www.firmware-flash.com , è considerato il più grande centro di raccolta di aggiornamenti firmware.
un grazie allo staff di hwupgrade.it
Comment