La verifica dei dati
L'unico modo per avere la sicurezza matematica che i dati scritti su un supporto ottico siano del tutto corretti è quello di comparare i dati così come sono stati scritti sul supporto con i dati sorgente, ed in quest'ottica sono possibili due diversi approcci.
1)La verifica dell'intero disco
Per la verifica dell'intero disco si segnalano programmi quali [list][*]CD-R Verifier[*]CDcheck[/list]
Inoltre ci sono programmi specifici che funzionano con specifiche unità (o meglio unità prodotte da uno specifico produttore). Tra questi si segnala il conosciutissimo Kprobe (che funziona solo su unutà ottiche prodotte da LiteOn) e CD-Doctor per drives dotati di meccanica Sanyo.
Questi software eseguono un'analisi della superficie del disco per verfificare la presenza di errori (cfr. CD & DVD - Approfondimenti Tecnici, §"Errori e correzione d'errore") segnalando se e quale tipo di errori sono presenti. Va da se che errori poco gravi (come, nei CD, gli errori C1) sono abbastanza normali, e peraltro difficilmente inficiano la lettura o l'integrità dei dati. Se invece il supporto presenta errori gravi e la lettura risulta difficile è possibile tentare il recupero dei dati tramite le operazioni segnalate nel thread CD&DVD - il recupero dei dati
2)La verifica file per file
La verifica file per file utilizza un CRC (controllo di ridondanza ciclica o, per gli anglofoni, Cyclic Redundance Check) sui files, comparandoli. In pratica, avendo i dati origine stipati in un altro supporto (sia esso ottico o magnetico, come un disco fisso), è possibile eseguire un raffronto binario di ciascun file con la sua copia scritta su sul supporto destinazione. Le modalità operative si differenziano a seconda che si usi un Sistema Operativo classe Windows o Linux.
A)SO classe Windows
Il problema principale di questo genere di operazioni con i SO classe Windows è che deve essere utilizzato un sofware che operi con i nomi lunghi dei files. Uno dei migliori programmi per di comparazione è sicuramente Windiff, che si trova nella cartella \tools\reskit\file del CD di installazione di Windows 98. Un altro programma utile alla bisogna è xdiff. Alternativamente è possibile usare il comando interno di Windows (dal prompt del DOS) FC, rispettando però una certa sintassi:
FC /B path\nomefile1.ext path\nomefile2.ext
dove FC è il comando, /B forza l'esecuzione dell'analisi in binario; path\nomefile(X).ext (X = 1 o 2) specifica invece la cartella da cui si esegue l'analisi ed il nome del file da analizzare. Per fare un esempio pratico:
FC /B i:\cdtmp\programma.exe w:\dati\programma.exe
dove I:\cdtmp indicano l'unità logica di disco fisso (i:\) e la cartella (\cdtmp) in cui si trova il file programma.exe, mentre w:\dati indicano rispettivamente il lettore CD (nell'esempio w:\) e la cartella del CD (\dati) in cui si trova la copia su CD del file programma.exe
B)Linux
Utilizzando un SO classe Linux è sufficiente utilizzare il comando diff, con questa sintassi:
diff -q -r x:\data y:
L'unico modo per avere la sicurezza matematica che i dati scritti su un supporto ottico siano del tutto corretti è quello di comparare i dati così come sono stati scritti sul supporto con i dati sorgente, ed in quest'ottica sono possibili due diversi approcci.
1)La verifica dell'intero disco
Per la verifica dell'intero disco si segnalano programmi quali [list][*]CD-R Verifier[*]CDcheck[/list]
Inoltre ci sono programmi specifici che funzionano con specifiche unità (o meglio unità prodotte da uno specifico produttore). Tra questi si segnala il conosciutissimo Kprobe (che funziona solo su unutà ottiche prodotte da LiteOn) e CD-Doctor per drives dotati di meccanica Sanyo.
Questi software eseguono un'analisi della superficie del disco per verfificare la presenza di errori (cfr. CD & DVD - Approfondimenti Tecnici, §"Errori e correzione d'errore") segnalando se e quale tipo di errori sono presenti. Va da se che errori poco gravi (come, nei CD, gli errori C1) sono abbastanza normali, e peraltro difficilmente inficiano la lettura o l'integrità dei dati. Se invece il supporto presenta errori gravi e la lettura risulta difficile è possibile tentare il recupero dei dati tramite le operazioni segnalate nel thread CD&DVD - il recupero dei dati
2)La verifica file per file
La verifica file per file utilizza un CRC (controllo di ridondanza ciclica o, per gli anglofoni, Cyclic Redundance Check) sui files, comparandoli. In pratica, avendo i dati origine stipati in un altro supporto (sia esso ottico o magnetico, come un disco fisso), è possibile eseguire un raffronto binario di ciascun file con la sua copia scritta su sul supporto destinazione. Le modalità operative si differenziano a seconda che si usi un Sistema Operativo classe Windows o Linux.
A)SO classe Windows
Il problema principale di questo genere di operazioni con i SO classe Windows è che deve essere utilizzato un sofware che operi con i nomi lunghi dei files. Uno dei migliori programmi per di comparazione è sicuramente Windiff, che si trova nella cartella \tools\reskit\file del CD di installazione di Windows 98. Un altro programma utile alla bisogna è xdiff. Alternativamente è possibile usare il comando interno di Windows (dal prompt del DOS) FC, rispettando però una certa sintassi:
FC /B path\nomefile1.ext path\nomefile2.ext
dove FC è il comando, /B forza l'esecuzione dell'analisi in binario; path\nomefile(X).ext (X = 1 o 2) specifica invece la cartella da cui si esegue l'analisi ed il nome del file da analizzare. Per fare un esempio pratico:
FC /B i:\cdtmp\programma.exe w:\dati\programma.exe
dove I:\cdtmp indicano l'unità logica di disco fisso (i:\) e la cartella (\cdtmp) in cui si trova il file programma.exe, mentre w:\dati indicano rispettivamente il lettore CD (nell'esempio w:\) e la cartella del CD (\dati) in cui si trova la copia su CD del file programma.exe
B)Linux
Utilizzando un SO classe Linux è sufficiente utilizzare il comando diff, con questa sintassi:
diff -q -r x:\data y:
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