"Non ho capito bene come, ma tutti i film scandinavi che ho visto sono
ultra-deprimenti e brutali, il che mi fa pensare che forse lassu’ abbiano
giusto qualche problema, anche se lo escludo a priori, visto che la Svezia
etc. dovrebbero essere il trionfo della social-democrazia liberale (e quindi
non puo’ essere che abbiano dei problemi). Ergo, devo aver interpretato
male questo film, che mi pareva piuttosto negativo (ma penso di
sbagliarmi), e che avevo percepito come un ritratto della degradazione
sessista del (di un certo?) porno: solito discorso dell’oggettificazione della
donna, parallelo corpo della donna-pezzo di carne, quindi preda, quindi
cibo, vittima. Ma devo aver capito male.
Cmq praticamente questo film tutto ambientato in un piccolo
appartamento svedese di merda parla di due tipi sui quarantanni, che
fanno pesi e portano collane macho, e soprattutto fanno film porno con
una tipa di 21 anni dagli spiccati interessi culturali, tipo David Beckham e
il Grande Fratello, vestita da troia, che fa la troia, che e'
fondamentalmente un'idiota.
Uno di questi due tipi e’ padre di un ragazzo di poco piu’ giovane, con una
mano deforme, che tutto pallido, i capelli tinti di nero, passa tutto il tempo
nella sua stanzetta (mentre gli altri filmano) ad ascoltare musica ambient,
fare disegni, giocare con i suoi vermi da compagnia e parlare di cose tipo
gli abissi dell’oceano. Il rapporto padre-figlio e’ complicato dalla quieta
depressione del secondo e dalla disperazione del primo, abusato da
bambino da suo padre, latentemente gay (di qui, stando all’analisi del
figlio, la sua predisposizione alla gang-bang e la misoginia). L’amico del
padre (e co-attore) sembra soffrire di una grave malattia (una volta si
addormenta mentre filmano).
La pellicola si risolve in un intricate labirinto di brutalita’ psicologiche, e di
degradazione sessista, convogliata con la sovrapposizione di scene
spezzate, sottofondi industriali, immagini di operazioni chirurgiche
estremamente esplicite (vari gli echi da Lilya-4-Ever)."
Recensito da: Il sole 24 Ore.
Directed by Lukas Moodysson
Written by Lukas Moodysson
With Björn Almroth, Sanna Bräding, Thorsten Flinck, Goran Marjanoviæ
Country Sweden
Year of Production 2004
Running Time 98 minutes
Distributor Metrodome Distribution
ultra-deprimenti e brutali, il che mi fa pensare che forse lassu’ abbiano
giusto qualche problema, anche se lo escludo a priori, visto che la Svezia
etc. dovrebbero essere il trionfo della social-democrazia liberale (e quindi
non puo’ essere che abbiano dei problemi). Ergo, devo aver interpretato
male questo film, che mi pareva piuttosto negativo (ma penso di
sbagliarmi), e che avevo percepito come un ritratto della degradazione
sessista del (di un certo?) porno: solito discorso dell’oggettificazione della
donna, parallelo corpo della donna-pezzo di carne, quindi preda, quindi
cibo, vittima. Ma devo aver capito male.
Cmq praticamente questo film tutto ambientato in un piccolo
appartamento svedese di merda parla di due tipi sui quarantanni, che
fanno pesi e portano collane macho, e soprattutto fanno film porno con
una tipa di 21 anni dagli spiccati interessi culturali, tipo David Beckham e
il Grande Fratello, vestita da troia, che fa la troia, che e'
fondamentalmente un'idiota.
Uno di questi due tipi e’ padre di un ragazzo di poco piu’ giovane, con una
mano deforme, che tutto pallido, i capelli tinti di nero, passa tutto il tempo
nella sua stanzetta (mentre gli altri filmano) ad ascoltare musica ambient,
fare disegni, giocare con i suoi vermi da compagnia e parlare di cose tipo
gli abissi dell’oceano. Il rapporto padre-figlio e’ complicato dalla quieta
depressione del secondo e dalla disperazione del primo, abusato da
bambino da suo padre, latentemente gay (di qui, stando all’analisi del
figlio, la sua predisposizione alla gang-bang e la misoginia). L’amico del
padre (e co-attore) sembra soffrire di una grave malattia (una volta si
addormenta mentre filmano).
La pellicola si risolve in un intricate labirinto di brutalita’ psicologiche, e di
degradazione sessista, convogliata con la sovrapposizione di scene
spezzate, sottofondi industriali, immagini di operazioni chirurgiche
estremamente esplicite (vari gli echi da Lilya-4-Ever)."
Recensito da: Il sole 24 Ore.
Directed by Lukas Moodysson
Written by Lukas Moodysson
With Björn Almroth, Sanna Bräding, Thorsten Flinck, Goran Marjanoviæ
Country Sweden
Year of Production 2004
Running Time 98 minutes
Distributor Metrodome Distribution
Comment