Salve a tutti,
Ho visto daredevil al cinema stasera e mi è sembrato abbastanza carino e per ki nn lo sapesse ecco a coloro la recensione:
Tutto inizia con un incidente, come per ogni supereroe che si rispetti; con un incidente e un qualche cosa di spiacevole che capita a uno o più familiari. Devil non fa eccezione, anzi diciamo che le racchiude tutte, da bambino piccolo e indifeso, maltrattato da altri ragazzi, vive in un sobborgo di New York e da lì con una serie di eventi a cascata avrà la sua vendetta sotto il nome di DareDevil.
Le premesse tutto sommato non sono male, i supereroi Marvel sono stati capaci in tutti questi anni di avvicinare decine di milioni di persone al mondo del fumetto, proprio con la loro varietà di situazioni e di storie cha hanno il pregio di far immedesimare un po’ tutti, chi più chi meno. Questo Devil però, non quello del fumetto, sicuramente più caratterizzato nella sua personalità e nel suo “essere”, appare troppo “costruito”, troppo poco convinto di quello che fa, e più simile a un Batman e a uno Spider-man messi insieme.
La cosa che lascia un po’ perplessi è la parte di Ben Affleck, ormai consolidato attore da qualche anno, ma che in questo caso ha troppo l’aspetto del “bravo ragazzo”, soprattutto pensando che una persona a cui è stato tolto così tanto dal destino e dagli uomini, possa essere così serena. Ripeto che questa caratteristica si nota soprattutto a volerlo accostare con altri personaggi del mondo Marvel e DC, come Batman o gli X-men. Cercando però di non pensare a questo aspetto, il film scorre molto bene, e ci rivela dapprima la storia e le cause della cecità di Matthew Murdock (il nostro diavolo) per poi farci fare la conoscenza della ragazza che gli ha rapito il cuore, la bella Elektra, Jennifer Garner, che si rivelerà poi una delle sue prime nemiche per un incidente che porterà alla morte il padre della bella mascherata. Devil si muove agilmente per New York, molto più uomo ragno che diavolo, attaccandosi a tutti possibili appigli e non sbagliando nemmeno un salto, merito questo della sua “vista” radar, una delle capacità che ha sviluppato come sostituto della vista vera e propria. Riesce a muoversi come un pipistrello, ascoltando l’eco delle onde sonore che rimbalzano sugli oggetti e questo gli permette di ricreare lo spazio circostante a lui, anche se a volte con delle limitazioni (rumori troppo forti che lo disorientano e che lo portano a dormire in un letto d’acqua e insonorizzato).
Gli altri nemici di Devil sono stati adattati al film più o meno bene (se si passa sopra al fatto che Kingpin è nero mentre nel fumetto no!), mentre BullsEye riesce a raggiungere una carica di pazzia e simpatia inaspettata. I personaggi di cui sopra sono rispettivamente Michael Clarke Dunkan (Il miglio verde, Armageddon) e Colin Farrell che abbiamo visto ultimamente in film come Minority Report e La regola del sospetto.
Come giudizio si può dire che questo Devil sulle orme di Spider-man, si rivela come piccolo regalo per i fan, ma che strizza troppo l’occhio al grande pubblico, cercando di avvicinarlo ad un eroe semi-sconosciuto, colpa forse del regista non molto esperto in questo genere (soprattutto se si pensa che il film era partito con un budget piuttosto basso e poi ampliato viste le potenzialita, rimaste poi inispresse, del personaggio) sulla falsa riga di quello che successe per gli X-Men, nel cui caso l’enorme successo ha portato a realizzare un secondo film. Magari un seguito è proprio quello a cui aspira anche il regista di Devil.
Dark Nico © ® ™
Ho visto daredevil al cinema stasera e mi è sembrato abbastanza carino e per ki nn lo sapesse ecco a coloro la recensione:
Tutto inizia con un incidente, come per ogni supereroe che si rispetti; con un incidente e un qualche cosa di spiacevole che capita a uno o più familiari. Devil non fa eccezione, anzi diciamo che le racchiude tutte, da bambino piccolo e indifeso, maltrattato da altri ragazzi, vive in un sobborgo di New York e da lì con una serie di eventi a cascata avrà la sua vendetta sotto il nome di DareDevil.
Le premesse tutto sommato non sono male, i supereroi Marvel sono stati capaci in tutti questi anni di avvicinare decine di milioni di persone al mondo del fumetto, proprio con la loro varietà di situazioni e di storie cha hanno il pregio di far immedesimare un po’ tutti, chi più chi meno. Questo Devil però, non quello del fumetto, sicuramente più caratterizzato nella sua personalità e nel suo “essere”, appare troppo “costruito”, troppo poco convinto di quello che fa, e più simile a un Batman e a uno Spider-man messi insieme.
La cosa che lascia un po’ perplessi è la parte di Ben Affleck, ormai consolidato attore da qualche anno, ma che in questo caso ha troppo l’aspetto del “bravo ragazzo”, soprattutto pensando che una persona a cui è stato tolto così tanto dal destino e dagli uomini, possa essere così serena. Ripeto che questa caratteristica si nota soprattutto a volerlo accostare con altri personaggi del mondo Marvel e DC, come Batman o gli X-men. Cercando però di non pensare a questo aspetto, il film scorre molto bene, e ci rivela dapprima la storia e le cause della cecità di Matthew Murdock (il nostro diavolo) per poi farci fare la conoscenza della ragazza che gli ha rapito il cuore, la bella Elektra, Jennifer Garner, che si rivelerà poi una delle sue prime nemiche per un incidente che porterà alla morte il padre della bella mascherata. Devil si muove agilmente per New York, molto più uomo ragno che diavolo, attaccandosi a tutti possibili appigli e non sbagliando nemmeno un salto, merito questo della sua “vista” radar, una delle capacità che ha sviluppato come sostituto della vista vera e propria. Riesce a muoversi come un pipistrello, ascoltando l’eco delle onde sonore che rimbalzano sugli oggetti e questo gli permette di ricreare lo spazio circostante a lui, anche se a volte con delle limitazioni (rumori troppo forti che lo disorientano e che lo portano a dormire in un letto d’acqua e insonorizzato).
Gli altri nemici di Devil sono stati adattati al film più o meno bene (se si passa sopra al fatto che Kingpin è nero mentre nel fumetto no!), mentre BullsEye riesce a raggiungere una carica di pazzia e simpatia inaspettata. I personaggi di cui sopra sono rispettivamente Michael Clarke Dunkan (Il miglio verde, Armageddon) e Colin Farrell che abbiamo visto ultimamente in film come Minority Report e La regola del sospetto.
Come giudizio si può dire che questo Devil sulle orme di Spider-man, si rivela come piccolo regalo per i fan, ma che strizza troppo l’occhio al grande pubblico, cercando di avvicinarlo ad un eroe semi-sconosciuto, colpa forse del regista non molto esperto in questo genere (soprattutto se si pensa che il film era partito con un budget piuttosto basso e poi ampliato viste le potenzialita, rimaste poi inispresse, del personaggio) sulla falsa riga di quello che successe per gli X-Men, nel cui caso l’enorme successo ha portato a realizzare un secondo film. Magari un seguito è proprio quello a cui aspira anche il regista di Devil.
Dark Nico © ® ™
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