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Brotherhood, il nuovo drama, ispirato in buona parte alla celebre saga de I Soprano – non solo per alcuni temi, ma anche per la qualità narrativa e l’estrema cura stilistica - è il racconto parallelo di due realtà: la mafia, organizzata con una gerarchia rigida, e la politica, non meno corrotta del mondo dei mafiosi. Questi due universi si scontrano nella provincia americana di Providence, nello stato americano di Rhode Island, sobborgo conosciuto anche per il nome di "The Hill", abitato prevalentemente da immigrati irlandesi e dove due fratelli hanno scelto due strade molto diverse.
Tommy Caffee (Jason Clarke) è un marito, padre e politico del luogo, che ama rispettare le regole, mentre il fratello minore Michael Caffee (Jason Isaacs) è un criminale coinvolto nella mafia irlandese, che torna a Providence dopo un esilio autoimposto di sette anni nel tentativo di ricominciare la sua vita. I due fratelli, sebbene stiano dai lati opposti della legge, condividono un legame di collaborazione morale.
Tra gli altri protagonisti: Eileen (Annabeth Gish, già nell’ultima stagione di X-Files), moglie di Tommy che però colma la sua solitudine drogandosi ed avendo una relazione con il postino; Mary Rose (Fiona Eriksonn), figlia maggiore di Tommy; Rose (Fionnula Flanagan), madre di Tommy e Michael; Mary Kate (Kerry O’Malley), altra figlia di Rose, ed il suo incapace marito, l’avvocato Jimmy (Bates Wilder); Declan Giggs (Ethan Embry), agente di polizia che indaga sui fratelli Caffee, suoi vecchi amici d’infanzia; il capobanda Freddi Cork (Kevin Chapman); Pete McGonagle (Stivi Paskoski), ex-alcolizzato che ricomincia a lavorare come socio di Michael.
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