Volevo proporre questa discussione sulla cinematografia horror, sia attuale che passata. Probabilmente tutti sapranno che questo genere cinematografico da un pò di tempo a questa parte giace in una specie di limbo, fatto solo di remake e rivisitazioni dei capolavori che furono, privo (salvo rare eccezioni, che citerò in seguito) di idee innovative.
Eppure come genere esiste quasi dalla nascita del cinema stesso: eventi soprannaturali li troviamo citati già in cortometraggi muti nell'ultimo decennio dell'Ottocento; la rappresentazione del primo mostro la troviamo in "Esmeralda" di Alice Guy, addirittura nel 1906 (il mostro era Quasimodo, trasposizione cinematografica di un personaggio dell'opera letteraria di V. Hugo); nel 1922 Friedrich Wilhelm Murnau realizzò un film sul vampirismo, destinato a segnare alcune delle più importanti produzioni hollywoodiane affini, "Nosferatu Il Vampiro" (trasposizione di "Dracula" di Bram Stoker).
Negli anni Trenta i registi americani iniziarono a produrre film horror (prima furono per lo più registi tedeschi), realizzando degli autentici capolavori entrati presto a far parte della storia di questo genere, e da cui, in seguito, attinsero parecchi registi: Frankenstein (1931), Dracula (1931), La mummia (1932) e L'uomo invisibile (1933). All'inizio degli anni Quaranta George Waggner gira "L'uomo Lupo", il più influente film sui lupi mannari.
Gli anni '50 furono caratterizzati da un'altra innovazione: la fantascienza. Sono di quest'epoca capolavori come "La Cosa Da Un Altro Mondo" (1951) e "L'Invasione Degli Ultracorpi" (1956).
Negli anni '60 le produzioni si spostarono verso l'horror psicologico, grazie a "Psyco" (1960) di Hitchcock e a "Che Fine Ha Fatto Baby Jane?" (1962) di Aldrich. "Suspense" (1961) e "The Haunting" (1963) aggiunsero all'horror-psicologico tinte soprannaturali. Nel 1968 Romero diede vita ad uno dei più importanti film horror della storia cinematografica, "La Notte Dei Morti Viventi".
Gli anni Settanta furono caratterizzati da un'infinità di produzioni, spesso molto interessanti: "Rosemary's Baby - Nastro Rosso A New York" (1968) di Polanski fu il film che diede il via al filone dell'occulto, che caratterizzò le produzioni di quel decennio, tra le quali figura anche "L'Esorcista" (1973) di Friedkin e "Omen - Il Presagio" (1976). Venne rievocata la figura dello scienzato pazzo, nel film "Il Demone Sotto La Pelle" (1975). Fu portato sul grande schermo S. King con "Carrie - Lo Sguardo Di Satana" (1976) di De Palma; Carpenter realizzò "Halloween" (1978), con cui introdusse la tematica di teenagers uccisi. Con "Alien" (1979) si cercò di riavvicinare l'horror alla fantascienza, in stile anni '50. E' importante anche la 'partecipazione' in termini di film di registi italiani, tra cui Mario Bava, Dario Argento e Lucio Fulci, e spagnoli come Jacinto Molina, Amando de Ossorio e Jesús Franco. Negli anni Ottanta troviamo importanti produzioni come "Poltergeist - Demoniache Presenze" (1982), Venerdì 13 (1980) e Nightmare (1984). Già però iniziano a mancare le idee: sporadiche sono infatti le produzioni originali, come "Hellraiser" (1987) e "La Bambola Assassina" (1988). Nel 1980 uscì uno dei più considerati film horror, "Shining" di Kubrick. Si nota la tendenza in questi anni ad un tono meno tenebroso: produzioni come "Basket Case" (1982) di Frank Henenlotter evidenziano il passaggio verso tematiche più distese e divertenti. Le sequenze splatter vengono spesso utilizzate con valenza comica: ne sono esempi "La Casa" e "La Casa 2" di Raimi, e a questi 2 film si ispirò Peter Jackson, col suo "Bad Taste".
Gli inizi degli anni novanta furono per lo più caratterizzati dalle serie dei film dell''80, tra cui "Nightmare", e continuarono sulle stesse tematiche. Per trovare qualcosa di veramente originale bisogna attendere il '97, con "The Cube - Il Cubo", in cui il regista Vincenzo Natali toccò paure ancestrali per l'uomo e parecchie tematiche sociali. Ritornano temi già esplorati in passato, come il vampirismo ("Dracula Di Bram Stoker" di Coppola ne è esempio). Da segnalare "Scream", che al concetto (successivamente forse abusato in film e videogiochi) di liceali alle prese con un pazzo assassino affiancava anche una certa comicità. Del '99 è un film indipendente che riscosse discreto successo: "The Blair Witch Project". Ritorna ancora l'horror psicologico con "Ringu" (1998) e "Il Sesto Senso" (1999), film di grande successo.
I primi anni del nuovo millennio furono invece caratterizzati dai cosiddetti J-Horror, produzioni giapponesi che tentavano di ricalcare il successo di "Ringu". Le idee originali sono però state veramente poche: c'è stato qui un vero e proprio saccheggiamento di tematiche e personaggi appartenenti agli horror di epoche passate e remake di capolavori (cito alcuni: "Van Helsing", "L'Esorcista - La Genesi", "L'Alba Dei Morti Viventi", "Amityville Horror"). Si è ripresa prepotentemente la ribalta la tematica degli zombie (forse anche per il fatto che sono comparsi nei videogiochi). Film come "Saw - L'Enigmista" hanno cercato (riuscendoci) di mescolare il genere horror al thriller. Poco altro da segnalare se non una leggera ripresa della filmografia horror inglese, con film tipo "Dog Soldiers" e "L'Alba Dei Morti Dementi".
Ecco, questa piccola (beh, più o meno) premessa per introdurre l'argomento: perchè oramai di produzioni horror decenti (e non dico capolavori) non se ne vedono più? perchè mancano le idee? fino agli anni '80 (compresi) spesso i film erano basati su idee originali, o, se riprendevano tematiche vecchie, lo facevano inserendole in un contesto nuovo, mai o poco visitato; invece ora si assiste solo a remake di capolavori (che spesso risultano scontati e monotoni, e che a volte trasformano l'horror originario in splatter insulso--->beninteso: non lo splatter in sè come genere, ma quello in cui sono tramutati i capolavori). La tecnologia a supporto del cinema ha raggiunto livelli importanti, manca però l'originalità, quel qualcosa di nuovo, di mai visto che un tempo caratterizzava le produzioni di valore.
Ho visto tantissimi film horror recenti, ma se devo decidere che il migliore è stato "Dog Soldiers", non certo un capolavoro, e con i 'soliti' lupi mannari, siamo proprio messi male. Non mi reputo un esperto di questo genere, ma sicuramente un appassionato: ho avuto modo di vedere film capolavoro come "Poltergeist", "La Casa", "Cannibal Holocaust", "La Cosa" ecc., film che mi hanno fornito emozioni particolari (e non parlo solo di paura), emozioni che oggi nessun film è in grado di darmi, ahimè.
Sperando in un futuro cinematografico migliore per questo genere, e richiamando il titolo del thread...
R.I.P.
E speriamo che prima o poi si ridesti, anche solo come Zombie...
Eppure come genere esiste quasi dalla nascita del cinema stesso: eventi soprannaturali li troviamo citati già in cortometraggi muti nell'ultimo decennio dell'Ottocento; la rappresentazione del primo mostro la troviamo in "Esmeralda" di Alice Guy, addirittura nel 1906 (il mostro era Quasimodo, trasposizione cinematografica di un personaggio dell'opera letteraria di V. Hugo); nel 1922 Friedrich Wilhelm Murnau realizzò un film sul vampirismo, destinato a segnare alcune delle più importanti produzioni hollywoodiane affini, "Nosferatu Il Vampiro" (trasposizione di "Dracula" di Bram Stoker).
Negli anni Trenta i registi americani iniziarono a produrre film horror (prima furono per lo più registi tedeschi), realizzando degli autentici capolavori entrati presto a far parte della storia di questo genere, e da cui, in seguito, attinsero parecchi registi: Frankenstein (1931), Dracula (1931), La mummia (1932) e L'uomo invisibile (1933). All'inizio degli anni Quaranta George Waggner gira "L'uomo Lupo", il più influente film sui lupi mannari.
Gli anni '50 furono caratterizzati da un'altra innovazione: la fantascienza. Sono di quest'epoca capolavori come "La Cosa Da Un Altro Mondo" (1951) e "L'Invasione Degli Ultracorpi" (1956).
Negli anni '60 le produzioni si spostarono verso l'horror psicologico, grazie a "Psyco" (1960) di Hitchcock e a "Che Fine Ha Fatto Baby Jane?" (1962) di Aldrich. "Suspense" (1961) e "The Haunting" (1963) aggiunsero all'horror-psicologico tinte soprannaturali. Nel 1968 Romero diede vita ad uno dei più importanti film horror della storia cinematografica, "La Notte Dei Morti Viventi".
Gli anni Settanta furono caratterizzati da un'infinità di produzioni, spesso molto interessanti: "Rosemary's Baby - Nastro Rosso A New York" (1968) di Polanski fu il film che diede il via al filone dell'occulto, che caratterizzò le produzioni di quel decennio, tra le quali figura anche "L'Esorcista" (1973) di Friedkin e "Omen - Il Presagio" (1976). Venne rievocata la figura dello scienzato pazzo, nel film "Il Demone Sotto La Pelle" (1975). Fu portato sul grande schermo S. King con "Carrie - Lo Sguardo Di Satana" (1976) di De Palma; Carpenter realizzò "Halloween" (1978), con cui introdusse la tematica di teenagers uccisi. Con "Alien" (1979) si cercò di riavvicinare l'horror alla fantascienza, in stile anni '50. E' importante anche la 'partecipazione' in termini di film di registi italiani, tra cui Mario Bava, Dario Argento e Lucio Fulci, e spagnoli come Jacinto Molina, Amando de Ossorio e Jesús Franco. Negli anni Ottanta troviamo importanti produzioni come "Poltergeist - Demoniache Presenze" (1982), Venerdì 13 (1980) e Nightmare (1984). Già però iniziano a mancare le idee: sporadiche sono infatti le produzioni originali, come "Hellraiser" (1987) e "La Bambola Assassina" (1988). Nel 1980 uscì uno dei più considerati film horror, "Shining" di Kubrick. Si nota la tendenza in questi anni ad un tono meno tenebroso: produzioni come "Basket Case" (1982) di Frank Henenlotter evidenziano il passaggio verso tematiche più distese e divertenti. Le sequenze splatter vengono spesso utilizzate con valenza comica: ne sono esempi "La Casa" e "La Casa 2" di Raimi, e a questi 2 film si ispirò Peter Jackson, col suo "Bad Taste".
Gli inizi degli anni novanta furono per lo più caratterizzati dalle serie dei film dell''80, tra cui "Nightmare", e continuarono sulle stesse tematiche. Per trovare qualcosa di veramente originale bisogna attendere il '97, con "The Cube - Il Cubo", in cui il regista Vincenzo Natali toccò paure ancestrali per l'uomo e parecchie tematiche sociali. Ritornano temi già esplorati in passato, come il vampirismo ("Dracula Di Bram Stoker" di Coppola ne è esempio). Da segnalare "Scream", che al concetto (successivamente forse abusato in film e videogiochi) di liceali alle prese con un pazzo assassino affiancava anche una certa comicità. Del '99 è un film indipendente che riscosse discreto successo: "The Blair Witch Project". Ritorna ancora l'horror psicologico con "Ringu" (1998) e "Il Sesto Senso" (1999), film di grande successo.
I primi anni del nuovo millennio furono invece caratterizzati dai cosiddetti J-Horror, produzioni giapponesi che tentavano di ricalcare il successo di "Ringu". Le idee originali sono però state veramente poche: c'è stato qui un vero e proprio saccheggiamento di tematiche e personaggi appartenenti agli horror di epoche passate e remake di capolavori (cito alcuni: "Van Helsing", "L'Esorcista - La Genesi", "L'Alba Dei Morti Viventi", "Amityville Horror"). Si è ripresa prepotentemente la ribalta la tematica degli zombie (forse anche per il fatto che sono comparsi nei videogiochi). Film come "Saw - L'Enigmista" hanno cercato (riuscendoci) di mescolare il genere horror al thriller. Poco altro da segnalare se non una leggera ripresa della filmografia horror inglese, con film tipo "Dog Soldiers" e "L'Alba Dei Morti Dementi".
Ecco, questa piccola (beh, più o meno) premessa per introdurre l'argomento: perchè oramai di produzioni horror decenti (e non dico capolavori) non se ne vedono più? perchè mancano le idee? fino agli anni '80 (compresi) spesso i film erano basati su idee originali, o, se riprendevano tematiche vecchie, lo facevano inserendole in un contesto nuovo, mai o poco visitato; invece ora si assiste solo a remake di capolavori (che spesso risultano scontati e monotoni, e che a volte trasformano l'horror originario in splatter insulso--->beninteso: non lo splatter in sè come genere, ma quello in cui sono tramutati i capolavori). La tecnologia a supporto del cinema ha raggiunto livelli importanti, manca però l'originalità, quel qualcosa di nuovo, di mai visto che un tempo caratterizzava le produzioni di valore.
Ho visto tantissimi film horror recenti, ma se devo decidere che il migliore è stato "Dog Soldiers", non certo un capolavoro, e con i 'soliti' lupi mannari, siamo proprio messi male. Non mi reputo un esperto di questo genere, ma sicuramente un appassionato: ho avuto modo di vedere film capolavoro come "Poltergeist", "La Casa", "Cannibal Holocaust", "La Cosa" ecc., film che mi hanno fornito emozioni particolari (e non parlo solo di paura), emozioni che oggi nessun film è in grado di darmi, ahimè.
Sperando in un futuro cinematografico migliore per questo genere, e richiamando il titolo del thread...
R.I.P.
E speriamo che prima o poi si ridesti, anche solo come Zombie...
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