premetto che non l'ho ancora visto, ma ho letto alcune...mmm...com'è che le chiamano? recensioni? secondo cui, a quanto pare, è molto meno sanguinolenta della prima...ora, la domanda è: pensate che sarà migliore della prima versione o i rifacimenti sono sempre peggio>?
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non aprite quella porta
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L'ho visto ieri con Alenet e devo dire che mi è piaciuto parecchio. Certo bisogna essere amanti del genere. Sinceramente non ricordo più quanto fosse truculento l'originale ma questo remake, secondo me, si attiene abbastanza. Non è comunque uno splatter.... bello è il bosco, buio e profondo,
ma io ho promesse da non tradire,
miglia da percorrere prima di dormire,
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Un paio di volte la mia cara VNSMatrix ha fatto un paio di salti verso il soffitto
Cmq,un bel filmetto, gradevole e ben realizzato. Confermo: non è assolutamente splatter."E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma dell'odio e della rabbia provati da quelli della sua razza.Se il suo petto fosse stato un cannone,gli avrebbe sparato contro il suo cuore"
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Caspita, ultimamente la penso sempre diversamente da tutti gli utenti di questo forum. Premetto che non ho visto il film originale del 74, ma in fondo ho pagato il biglietto per vedere questo, e sinceramente i paragoni mi servono a ben poco. Che schifo! Davvero, uno schifo. Perchè? Forse perchè riguardo ai film non voglio essere critico e oggettivo ma mi baso su un criterio estremamente soggettivo, e da questo punto di vista non aprite quella porta mi ha davvero deluso. Prevedibile, scontato, personaggi con lo spessore della carta velina... boh, non mi è piaciuto davvero per nulla. La tipa però... altro che in settimo cielo, qua è molto meglioNon vengo da Piacenza per piacervi, non vengo da Lodi per lodarvi, vengo da Chiavari.
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Anch'io premetto una cosaetesto qualsiasi film horror,splatter e schifezza simile,sono ripetitivi e sn privi di trama...
Ad ogni da quello che ho potuto vedere (già perchè ero mezzo addormentato ) nn mi è sembrato poi tanto differente dal "prequel",forse lo arricchiscono i suoni d'ambientazione,ma per il resto è soltanto scenaCosa sono diventato?
Mio dolcissimo amico
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Un film,in teoria dovrebbe essere la trasmutazione dalla realtà alla finzione,e in quanto tale,dovrebbe avere almeno un minimo di logica e di trama che renda interessante il film in questione.
Se ciò nn avviene nn guardo il film qualunque esso sia,nn dico che mi vado a vedere solo mattoni lunghi 3ore riguardanti sentimentalismi o chssà cosa,no...Bensì film che abbiano una logica un fondamento al quale la mente possa far ricorso,e i film horror e via dicendo nn ne hanno e di conseguenza gli elimino a priori...Cosa sono diventato?
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Originariamente Scritto da VanAnch'io premetto una cosaetesto qualsiasi film horror,splatter e schifezza simile,sono ripetitivi e sn privi di trama...
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Originariamente Scritto da VanUn film,in teoria dovrebbe essere la trasmutazione dalla realtà alla finzione,e in quanto tale,dovrebbe avere almeno un minimo di logica e di trama che renda interessante il film in questione.
Se ciò nn avviene nn guardo il film qualunque esso sia,nn dico che mi vado a vedere solo mattoni lunghi 3ore riguardanti sentimentalismi o chssà cosa,no...Bensì film che abbiano una logica un fondamento al quale la mente possa far ricorso,e i film horror e via dicendo nn ne hanno e di conseguenza gli elimino a priori...
i protagonisti sono dei comuni ragazzi moderni che vanno a un concerto, finiscono nelle grinfie di una famiglia di cannibali.
oltretutto è ispirato alle gesta di ed gein, sono cose successe realmente.. fai un po' il conto.
comunque non facciamo di tutta l'erba un fascio definendo TUTTI i film horror senza logica e via discorrendo perchè questo genere ha esponenti molto illustri.
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Forse nn mi sono spiegato adeguamente...
Io sto parlando del fatto che sono ripetitvi nelle loro fasi,e sono privi di uno spessore logico,nn sto criticando chi li vede,bensì i film del genere.
Per me tutti sono liberi di fare quello che vogliono,ma resto della mia posizione quando dico che nn hanno alcun senso logico.
E poi ditemi che c'è d'interessante da vedere?!...Cioè per quanto sadico possa essere una persona,che cosa si guarda?!...Un gruppo di ragazzi,o due o uno che siano,farsi ammazzare uno dopo l'altro?!...Cioè che mi rappresenta scusate??Si sarà bello da vedere,nn lo metto in dubbio,ma alla fine della serata che vi siete visti quel film che sensazione vi lascia addosso?!...Non ditemi paura,perchè nn siamo ragazzini,nn ditemi che vi ha fatto riflettere...Insomma vorrei solamente compredere per quale motivo,le persone vanno al cinema e vedono un film del genere...
P.s Non è una critica,è proprio una domanda.Ed è una a cui nn ho mai trovato risposta...Cosa sono diventato?
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non lo so.. mi diverte vedere le acrobazie omicide dei serial killer nei film.
adoro gli slasher tipo venerdi 13 o nightmare... saro' sadica? non lo so... a ogni modo quella è una categoria horror, diciamo la piu' " grezza " ( senza sminuirla, halloween è un classico immortale, idem per nightmare ecc. ecc. ) .. esiste anche l'horror psicologico, il thriller/horror.. ( diciamo un giallo con un assassino soprannaturale o particolari della trama parecchio macabri )... van, il genere a cui tu ti riferisci è lo slasher.. è uno dei generi meno impegnati, dopo la nascita dei film fondamentali le stesse situazioni sono state imitate, clonate e riproposte allo sfinimento.
non avresti neanche tutti i torti a fare un discorso come il tuo, ma come dicevo prima non si puo' fare di tutta l'erba un fascio
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a ogni modo ho visto ieri il film ( non aprite quella porta 2003 ) e, facendo un paragone con l'originale si difende piuttosto bene.
abbonda maggiormente nel gore ( non ci voleva molto ) ma perde un po' nell'atmosfera.. leggermente meno morbosa ( si vede che il film è stato fatto con un buon budget )
a ogni modo tutto il film è permeato da una vena di follia, un vero e proprio viaggio all'inferno
sfido io che [SPOILER]
la prima tipa che si salva non resiste e si spara in bocca o_O
[FINE SPOILER]
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La letteratura dell'orrore è classificata anche sotto varie altre definizioni: dalle più comuni, come "terrore", "nero", "gotico", in parte anche "soprannaturale" e "di fantasmi", ai termini inglesi horror, weird, ghost story e, infine, splatter per riferirsi alla tendenza, iniziata a metà degli anni anni Ottanta, nella narrativa ma anche nei fumetti, di mettere in mostra sangue, efferatezze e crudeltà corporali.
Le sue origini, pur considerando che storie "paurose" sono sempre esistite nella letteratura di tutti i tempi, sono fatte risalire a "The Castle of Otranto "(1764) di Horace Walpole, capostipite della narrativa gotica caratterizzata da cupi manieri, scene di tregenda, delitti, rapimenti, passioni sfrenate, apparizioni misteriose, risolte però quasi sempre in maniera naturalistica. Seguirono, tra gli altri, "The Mysteries of Udolpho" (1794) di Ann "Radcliffe e Ambrosio, or The Monk" (1796) di Matthew G. Lewis, anch'essi ambientati in Italia.
Il primo romanzo gotico statunitense viene considerato "Wieland" (1798) di Charles Brockden Brown.
Man mano che gli elementi naturalistici e razionali vengono messi da parte, cominciano a prendere il sopravvento lo spiritico e il demoniaco con il tedesco E. T. A. Hoffman: "Elixiere des Teufels",del 1815-16);
il soprannaturale e l'orrore interiore con lo statunitense Edgar Allan Poe, la cui prima storia è "Metzengerstei"n, del 1832.
Anche la scienza, però, può produrre terrore e paura: "Frankenstein" (1818) di Mary Shelley, viene considerato da alcuni critici come il primo romanzo di "fantascienza", ma è allo stesso tempo un classico dell'orrore.
Magia ed esoterismo raggiungono l'apice con "Zanoni" (1842) di Edward Bulwer-Lytton, e la lotta interiore fra Bene e Male con "The Strange Case of Dr Jeckyll and Mr Hyde" (1888) di Robert Louis Stevenson.
Il satanismo moderno è descritto in "Là-bas" (1891) di J. K. Huysmans; il mito del vampiro diviene popolare con "Dracula " (1897) di Bram Stoker; i fantasmi sono nobilitati da Henry James in "The Turn of Screw" (1898).
Con il nuovo secolo l'horror può avere variazioni di ogni genere: può nascondersi in una storia poliziesca tradizionale, come "The Hound of the Baskerville" (1901) di Arthur Conan Doyle, o in una soprannaturale, come "John Silence" (1908) di Algernon Blackwood; può svolgersi in un sogno, come "The Hill of the Dreams" (1907) di Arthur Machen, o celarsi in un manoscritto misterioso come in "The House on the Borderland" (1908) di W. H. Hodgson.
La nascita negli Stati Uniti del mensile "Weird Tales", una delle innumerevoli riviste popolari, diede un impulso particolare a questo genere letterario,
con l'emergere della figura di H. P. Lovecraft, le cui prime storie risalgono al 1917, che creò una nuova mitologia dell'orrore, mettendo in rapporto la paura interiore con il terrore cosmico. Sulle pagine di "Weird Tales" scrissero autori come Robert Bloch, Fritz Leiber e Ray Bradbury, che diedero una dignità letteraria a un genere destinato forse a essere noto soltanto per il suo impatto emotivo.
Del 1947 sono le antologie "Dark Carnival di Bradbury" e "Night's Black Agents" di Leiber, mentre Bloch deve la sua fama al celebre romanzo sulla schizofrenia "Psycho" (1959).
Un nuovo punto di vista sui vampiri viene dato da Richard Matheson con "Am Legend"/i> (1954) e una versione attualissima del demonio da "ra Levin con Rosemary's Baby"/i> (1967).
E' questo un soggetto affrontato anche da "The Exorcist" (1973) di William Peter Blatty.
Giunge intanto alla ribalta una nuova generazione di scrittori, nutrita da letture e film popolari che hanno saputo personalizzare la lezione dei classici moderni: J. Ramsey Campbell con "The Doll Who Ate Her Mother"(1976), Stephen King con "The Shining" (1977), entrambi imperniati su entità maligne che si impossessano di esseri umani, e Clive Barker con il primo dei suoi sei "Book of Blood" (1984) che apre la strada a una narrativa dell'orrore particolarmente sanguinaria e ricca di particolari macabri e raccapriccianti.
L'Horror ha tutta una leggendaria e immortale storia addietro.. Non puoi distruggerla affermando che e' ripetitivo.. Puoi solo dire che c'e' chi lo apprezza e chi no
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