Nella Londra di fine Ottocento, due illusionisti si contendono fama e celebrità: il sofisticato e affascinante Robert Angier (Hugh Jackman), vero uomo di spettacolo, e il ruvido Alfred Borden (Christian Bale), genio creativo incapace di far apprezzare al grande pubblico le proprie idee. Saranno prima complici, riuniti sotto l'ala protettiva di Mr. Cutter (Michael Caine), poi acerrimi nemici dopo un numero finito tragicamente, in cui muore la moglie di Angier. Serata dopo serata, alimentano la propria competizione oltrepassando ogni limite e non risparmiando i colpi più bassi. Fulcro della vicenda è il numero del "trasporto umano", numero magico inizialmente eseguito da Borden, il cui mistero spinge Angier ad un'incessante e ossessiva ricerca della verità. L'occasione di superare il rivale gli viene improvvisamente offerta dallo scienziato Nikola Tesla (David Bowie), inventore di una misteriosa macchina elettrica.
Il film inizia con il processo a Borden accusato della morte di Angier e poi, con una serie di flashback, si ricostruisce la storia.
Che dire, in molti me l'hanno sconsigliato dicendo che il film era monotono, pesante e tetro. Tutto falso. Il film mi è piaciuto dal primo all'ultimo minuto, la storia è riuscita a catturare la mia attenzione e, come spesso accade il altri film o cortometraggi riguardanti l'illusionismo, non sono stati rivelati troppi effetti. Non ci ho visto nulla di tetro, spesso mi sono chiesto se io e i miei amici o conoscenti avessimo visto lo stesso film e la monotonia era pressochè inesistente. Film stupendo.
Il film inizia con il processo a Borden accusato della morte di Angier e poi, con una serie di flashback, si ricostruisce la storia.
Che dire, in molti me l'hanno sconsigliato dicendo che il film era monotono, pesante e tetro. Tutto falso. Il film mi è piaciuto dal primo all'ultimo minuto, la storia è riuscita a catturare la mia attenzione e, come spesso accade il altri film o cortometraggi riguardanti l'illusionismo, non sono stati rivelati troppi effetti. Non ci ho visto nulla di tetro, spesso mi sono chiesto se io e i miei amici o conoscenti avessimo visto lo stesso film e la monotonia era pressochè inesistente. Film stupendo.
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