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Speciale Cinema - Elysium

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  • Speciale Cinema - Elysium

    In bilico tra cielo e terra

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    https://www.gamesurf.it

  • #2
    Assolutamente da vedere, mi ispira moltissimo.
    Non vi sono certezze, solo opportunità. - V -

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    • #3
      District 9 già mi aveva convinto, questo anche potrebbe essere valido, credo gli darò una possibilità
      Dragon Slayer riguardo Devil's Third
      Originariamente Scritto da Dragon Slayer
      No seriamente, 'sto gioco ha tutto. [...] Il troione che se lo porta a letto HBO SEX RANDOM [...] Mancano solo il KGB e gli alieni, AIP

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      • #4
        Originariamente Scritto da Sengu Visualizza Messaggio
        District 9 già mi aveva convinto, questo anche potrebbe essere valido, credo gli darò una possibilità
        Secondo me è qualitativamente migliore, sotto tutti i punti di vista. Il regista ha fatto un brillante salto di qualità

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        • #5
          Non vedo l'ora che esca... odio come il resto del mondo ce l'abbia in sala già da quasi un mese... GRRRR... e qui invece in sala il deserto di uscite più totale -.-

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          • #6
            Originariamente Scritto da Folken Visualizza Messaggio
            Non vedo l'ora che esca... odio come il resto del mondo ce l'abbia in sala già da quasi un mese... GRRRR... e qui invece in sala il deserto di uscite più totale -.-
            La bell'Italia ahhahaha

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            • #7
              Originariamente Scritto da Folken Visualizza Messaggio
              Non vedo l'ora che esca... odio come il resto del mondo ce l'abbia in sala già da quasi un mese... GRRRR... e qui invece in sala il deserto di uscite più totale -.-
              c'è da dire che agosto per l'Italia è un momento di piatta, altrove non è così, per cui è anche comprensibile con non arrischino l'uscita con altissima possibilità di flop ..
              Senza musica la vita sarebbe un errore
              Friedrich Nietzsche

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              • #8
                Visto ieri.

                Blomkamp si conferma un regista sociale per le masse. La pellicola ripropone essenzialmente un contesto futuristico distopico, dove il domani si mischia con l'oggi e si vuole presentare come un'allegoria del divario che esiste tra i Paesi del primo mondo e quelli del terzo, cosa che si può comprendere notando che che Elysium non presenta elementi sci-fi particolarmente raffinati o all'avanguardia, ma piuttosto vuole proporre il lusso contemporaneo nel suo massimo splendore, con l'aggiunta di macchinari che permettono semplicisticamente di abbattere i più grossi ostacoli dell'uomo, come il cancro. Il sogno della nostra società contrapposta al degrado senza speranze dei bassifondi, attanagliati oltre che dalle pessime condizioni di vita da una dittatura fascista, un controllo perenne dell'identità e un incubo proletario.
                Blomkamp prende quindi gli elementi più estremi delle due parti e crea un contrasto che balza subito all'occhio. Sono presenti tematiche piuttosto attuali, se in District 9 il bandolo della matassa risiedeva nella critica alla ghettizzazione del diverso, qui invece abbiamo una sincera denuncia al problema dell'immigrazione, un mondo di ricchi che si costruisce un mondo elitario e se ne le lava le mani di chi sta peggio di lui, cercando però di mantenere una sorta di dignità pubblica attraverso relazioni politiche ipocrite che non portano a niente se non a bugie pompose.

                Un aspetto importante del film è che sul piano narrativo alterna serratamente il suo impianto sociale alla sua natura action. Se District 9 commetteva il clamoroso errore di dedicare tutta la prima parte del minutaggio al documentario per poi cadere rovinosamente, qui c'è maggiore onestà intellettuale del regista sudafricano, che non si fa troppi problemi a distribuire nel corso di questa sua seconda opera inseguimenti roboanti, esplosioni e sparatorie condite da un alto tasso di violenza. È un action con uno scopo, ma che per la stessa natura presenta dei difetti che purtroppo lo rendono comunque accomunabile al debutto del director.
                Mi trovo in disaccordo con il recensore quando parla di profonda introspezione dei personaggi, che invece io ho trovato essenzialmente piatti. Il personaggio di Matt Damon è ben delineato, da bambino un sognatore, da grande un delinquente disilluso in cerca di equilibrio nella propria vita, che si ritrova improvvisamente a dover lottare con ogni sua risorsa per la propria sopravvivenza. Ciò che non funziona è l'interprete stesso, poco intenso e incapace di trasmettere l'ansia di un uomo prossimo alla morte, ne vediamo la stanchezza, il logoramento, ma la pura disperazione che solo una buona espressività può comunicare manca nel corso dell'opera.
                Nemmeno i personaggi di Foster e Braga convincono: la prima piuttosto anonima, inizialmente serve come contrappunto alla classe politica diplomatica, ma i suoi punti d'interesse terminano qua; Braga è un personaggio decisamente superfluo, vorrebbe dare al protagonista spessore umano e invece è l'incarnazione del peggior nemico di Elysium, la retorica. La missione del salvare una bambina da un cancro incurabile è roba di 30-40 anni fa, suvvia, siamo nel 2013, non c'è bisogno di missioni così idealiste e utopistiche per comprendere l'evoluzione del character di Damon. E pure il finale l'ho trovato veramente costruito, il messaggio da mandare era chiaro, perché giostrarlo in modo così evidente? Ha paura che qualcuno si sia perso dei passaggi? Mi riferisco alla pessima trovata, ereditata dai blockbusteroni hollywoodiani, di proporre a inizio film dei flashback che poi vengono riavvolti nelle sequenze finali, come se il loro intento non fosse chiaro fin da subito. E per concludere questo discorso, invece di rimaneggiare queste sequenze così finte, perché invece non potenziare il dualismo tra Elysium e la Terra? Di questa stazione elitaria sappiamo ben poco, non ci viene detto dei meccanismi che la fanno muovere, del reale sistema politico, di come le famiglie si integrano. Elysium è un miraggio che vediamo costantemente dall'alto, in panoramica, senza poterne effettivamente saggiare la bellezza. Volontà del regista di mantenere quell'alone di mistero e fascino? Forse, ma non funziona. Non c'è empatia, non si riesce a provare davvero quel senso di ingiustizia che dovrebbe catturare lo spettatore e portarlo a immedesimarsi nel già debole Damon. Quando finalmente veniamo immersi in quella location, possiamo ammirare solo le costruzioni meno interessanti, grandi strutture asettiche con qualche ciliegio sullo sfondo. Molto poco. Tra l'altro trovo che il punto d'incontro tra le due realtà sia quasi assente, l'unica scena potente che funziona, senza troppa morale facilona dietro, è l'abbattimento delle navi clandestine.

                Tirando le somme, manca totalmente la contestualizzazione di questo Elysium. C'è pressapochismo nella ricostruzione futurista di Blomkamp, tante cose che dà per scontate e che invece io vorrei sapere per immergermi nel suo mondo. È un errore che in District 9 perlomeno era limitato all'incipt, e che invece ho ritrovato in una pellicola come Looper, anche se lì la situazione era anche più assurda. La Terra è già delineata in modo più convincente, le baraccopoli messicane fanno il loro sporco lavoro e si respira davvero l'aria di povertà e marcio. Anche qui si poteva osare di più, ma complessivamente funziona. Rivediamo inoltre il gusto del sci fi un po' kitsch dell'ideatore che se non altro aggiunge personalità al concept, personalmente sono sempre d'accordo nel cercare di dare una propria impronta al futurismo, invece di appoggiarsi al minimalismo bianco che talvolta premia (Moon), talvolta no (Oblivion).
                L'unico personaggio che funziona davvero è il mercenario Kruger, interpretato da Copley. È una macchietta dell'archetipo del villain anni '80, rozzo, populista e iracondo, uno psicotico che ama fare del male e che non ha una morale dietro quello che fa. Non vuole profondità, non ne ha bisogno. Trovo che questo sia il vero contrasto della pellicola, non la debole Elysium contrapposta alla Terra, non i diplomatici confrontati con i reazionari, non l'etica del ricco contro quella del povero. È lui la chiave del film, ciò che fa muovere l'ingranaggio, il vero portatore della rivoluzione. Damon è stato accompagnato a braccetto da un vero catalizzatore, capace di smuovere le acque di un film che altrimenti si sarebbe perso in un flusso tiepido di mediocrità e anonimato. Un'ottima conferma dopo la sua buona prestazione in District 9, purtroppo non valorizzata in pieno per motivi di sceneggiatura.

                La regia è fondamentalmente buona, ma non posso esprimermi troppo al riguardo, in quanto ho perso diverse scene d'azione centrali per via di problemi "tecnici" al cinema. Benché non abbia praticamente potuto vedere metà dell'inseguimento di Damon, sono stato piacevolmente sorpreso dal combattimento finale, la cui coreografia ho trovato molto azzeccata, quel mix di brutalità, wrestling, sparatorie crude e striking che rende un film d'azione memorabile. Sottolineo alcune inquadrature dinamiche veramente formidabili, che a volte danno quasi l'impressione di assistere a un videogioco in forma smagliante - nel senso positivo del termine -, evitando quindi di mettere in risalto la meccanicità degli attori nei movimenti.
                Concordo con la recensione riguardo l'impianto sonoro, preciso, nulla di veramente memorabile in realtà, però l'impronta molto Zimmer oriented nel contesto del film fa il suo lavoro in modo encomiabile.

                Riassumendo, se in Elysium cercavate una critica sociale profonda e autoriale verrete senza dubbio delusi, a causa della forte patina retorica che caratterizza il film. Se invece volete un action serrato, godibile e ben girato ma allo stesso tempo sorretto da un plot solido, andate a vederlo senza remore.
                Globalmente possiamo dire che Blomkamp non è maturato come regista, presentando pro e contro molto simili al prodotto precedente, però possiamo dire che questa volta è riuscito a confezionarlo in modo assai più convincente. Al di là quindi delle sacrosante critiche che si possono muovere al film, a me è piaciuto e in futuro me lo rivedrò volentieri.

                Voto: 6/10
                Last edited by Dragon Slayer; 02 September 2013, 23:33.
                M'illumino d'immenso.
                Shepard

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