Accendo casualmente la tivvù e trovo il trailer di un film con Sarah Michelle Gellar, the Grudge... aspetta aspetta: il bambino che miagola, la tizia che scende le scale strisciando... io quelle scene le ho già viste! Ma dove? Ah, sì! In un film Horror Jappo, "Ju on-rancore", ed era pure realizzato discretamente bene. Di cosa parlava? Sì mi ricordo, di una leggenda metropolitana per cui gli spiriti dei defunti morti con rancore infestano le case. Senza contare che la tizia con i capelli neri lunghi fa piuttosto impressione.
Uhm, capelli neri lunghi, leggende metropolitane.. più che di Ju-on mi sembra di parlare di The Ring, ormai Sadako la imitano ovunque, anche in Korea. Cos'ho detto? The Ring? Ma non è quel film di cui, sempre in America, hanno fatto un "remake" (le virgolette sono doverose, perché l'espressione più corretta sarebbe "spudorata copia con la carta carbone"), nonché (stavolta in Japan) numerosi seguiti uno più brutto dell'altro?
Morale: riproporre fotocopiate, nei film americani, le trovate del cinema horror giapponese è un'usanza di per sè pietosa, che manifesta allo spettatore la mancanza cronica di idee, nonché la crisi attraversata dal settore. E farlo proprio quando il cinema horror giapponese non attraversa un buon momento, mortifica ulteriolmente il risultato finale.
Io the Grudge non l'ho visto, ma ho il forte sospetto che si tratti di un film fatto con spezzoni di altri horror (Ju on), i quali a loro volta attingono a piene mani da proiezioni di successo (The Ring). L'impressione è che oltre ci possa essere solo la morte del cinema.
Se qualcuno ha qualcosa da aggiungere, faccia pure.
Uhm, capelli neri lunghi, leggende metropolitane.. più che di Ju-on mi sembra di parlare di The Ring, ormai Sadako la imitano ovunque, anche in Korea. Cos'ho detto? The Ring? Ma non è quel film di cui, sempre in America, hanno fatto un "remake" (le virgolette sono doverose, perché l'espressione più corretta sarebbe "spudorata copia con la carta carbone"), nonché (stavolta in Japan) numerosi seguiti uno più brutto dell'altro?
Morale: riproporre fotocopiate, nei film americani, le trovate del cinema horror giapponese è un'usanza di per sè pietosa, che manifesta allo spettatore la mancanza cronica di idee, nonché la crisi attraversata dal settore. E farlo proprio quando il cinema horror giapponese non attraversa un buon momento, mortifica ulteriolmente il risultato finale.
Io the Grudge non l'ho visto, ma ho il forte sospetto che si tratti di un film fatto con spezzoni di altri horror (Ju on), i quali a loro volta attingono a piene mani da proiezioni di successo (The Ring). L'impressione è che oltre ci possa essere solo la morte del cinema.
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