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Come il recensore, anche io in questi giorni (dall'uscita del gioco nei negozi) mi sono dedicato a giocare KOA girovagando per i colorati mondi di Alfaria.
Nonostante il grande entusiasmo che trasuda dalla recensione, mi trovo a pensare che quest'ultima sia scritta con una visione forse troppo di parte.
Se da un lato i concetti espressi nell'articolo sono assolutamenti veri e non criticabili, dall'altro lato l'obbiettività prende una strada a senso unico in favore di un approccio al gioco forse troppo casual e semplicistico.
Molti aspetti visti dal recensore come grandi vantaggi e pregi, a mio parere presentano anche un palese rovescio della medaglia non così brillante come sembrerebbe leggendo la recensione.
Ogni caratteristica del gioco, raccoglie pregi dall'essere immediata, intuitiva e soprattutto molto poco determinante sullo sviluppo del personaggio e della storia.
Ma ad ogni pregio è parallelamente accostato un grosso difetto.
Ad un sistema di crafting molto spettacolare ed immediato, si associa una pochezza di contenuti e complessità che ben poca soddisfazione danno nella creazione di qualche oggetto raro o ultrapotente.
Il passaggio di livello è fantastico perchè non è mai banale o scontato ma introduce sempre nuove mosse o potenziamenti che sia graficamente che a livello di gameplay fanno la loro bella figura, ma d'altro canto, il limitato numero di mosse sbloccabili unito all'estrema facilità di progettare personaggi multiclasse dona ben poca soddisfazione quando si arriva a livelli più alti.
Anche il mondo di gioco soffre della stessa duplicità intrinseca, se da un lato abbiamo mappe grosse in cui è impossibile perdersi o smarrirsi che rendono l'esplorazione e l'azione veloci ed appassionanti, dall'altro lato non si riesce a nascondere come le enormi vallate/foreste esplorabili fungano unicamente come un immenso HUB, privo di vita e dinamicità, costruito all'unico scopo di passare dal dungeon A al dungeon B alla città.
Il sistema di quest è interessante perchè molto pratico, infatti la possibilità di accumulare missioni nel nostro diario, tutte ordinate catalogate e con tanto di riassunto esplicativo, unito alla presenza di indicatori di facilissima lettura, rendono il susseguirsi dei dungeon veloce e poco stressante. Però, anche in questo caso, l'estrema semplicità del sistema porta a giocare KOA come un banalissimo MMORPG, ovvero accumula missioni nelle città e poi completale tutte insieme per ottenere vare ricompense ed exp, senza quindi sentirsi quasi mai coinvolti nella trama. Eccezione và fatta per le missioni più importanti come quelle della storia principale e delle fazioni che pur condividendo lo stesso sistema di base, risultano essere più varie e complicate, ma sopratutto più coinvolgenti, grazie ad una trama più complessa che le unisce unita alla possibilità di variare il finale in base alle decisioni prese.
Purtroppo anche in questo caso poco importa come ci si comporta durante la serie di quest per esempio di una fazione, tanto alla fine della storiella ci sarà sempre e cmq la possibilità di scegliere tra il classico bene/male.
Ultima ma non ultima la difficoltà generica del titolo, che anche se impostata a livello difficile non darà quasi nessuna difficoltà ai giocatori con un minimo di esperienza facendoli sentire, fin dalle prime battute, letteralmente dio in terra.
Insomma un titolo questo interessante si, ma che nasconde (mica tanto) un volto casual non indifferente.
Quindi, lungi da me andare contro al recensore, ma semplicemente ho ritenuto che mostrare anche il punto di vista di un giocatore forse più esigente, sarebbe stato utile per aiutare gli utenti indecisi sull'acquisto del titolo.
Avete poco tempo per giocare e se giocate volete rilassarvi immergendovi in un modo dal design accattivante e colorato? Questo è il gioco per voi.
Vi piace passare ore a studiare la giusta combinazione di skill nell'evoluzione del vostro personaggio? Vi piace cercare item rari per forgiare armature potenti? Volete che ad ogni vostra scelta corrisponda una conseguenza dura ed irremovibile?
Non è il gioco per voi.
Ecco
La demo non mi ha fatto saltare dalla gioia... anzi... l'ho trovato un gioco molto ma molto sempliciotto, con una veste grafica a dir poco novecentesca
D'accordissimo con Voradhor su tutto. Il giocatore hardcore che ama crafting complicati, rompicapi difficili, free roaming totale e che, a tutto questo, è pronto (beato lui che può) a devolvere centinaia di ore di tempo libero potrebbe restare deluso (in parte, venti-trenta ore sono sempre un bel gruzzolo di tempo...). Nell'articolo l'ho detto chiaramente: Amalur è dedicato ai tantissimi utenti che lavorano, hanno una famiglia e possono dedicare al gioco non più (nel migliore dei casi) di un'oretta al giorno, e nemmeno tutti i giorni. Che si meritano lo stesso, però, un titolo di un certo spessore, immediato e divertente, che non li faccia sentire frustrati una volta compreso che non ne vedranno mai la fine (leggi Skyrim) salvo giocare solo a quello per i prossimi diciotto mesi! Capito ora? Un saluto a tutti i lettori.
1) Nel terzo screen non sono "spade" ma pugnali.
2) Dark Souls è Amalur sono di molto, moltissimo superiori a Skyrim.
3) La durata di 20 ore è assolutamente fasulla. Sono a 60 ore di gioco e mi manca l'ultima zona (Alabastra)
4) Le nudità e la "prosperosaggine" non sono in ambiente con questo gioco. Le armature sono tutte di un casto che fa quasi paura.
5) I colori di Skyrim non se ne vedono in questo capolavoro. Questo gioco ha palette molto sature che non centrano con Skyrim.
6) Motore grafico sfruttato a fondo che regala dei panorami che DIFFICILMENTE troverete in altri giochi
7) Muri invisibili non ce ne sono, ci sono solo in corrispondenza dei cambi di livelli e burroni vari per evitare fatidiosi bug e glitch alla Skyrim.
8) Terz'ultimo screen, il nome è Niskaru, molto semplice.
9) Da una recensione fatta da giornalisti si cerca di solito chiarezza.
Commento quello che dice l'utente Voradhor 1) Il sistema di craft da le sue soddisfazioni, basta saperlo sfruttare (estrai da armi) crei la tua, unica ed eccezionale, io stò usando da sempre un'arma creata da me.
2) Ci ho passato molto tempo a scegliere le skill da inserire nel mio personaggio, casual si, ma solo per chi non vuole vedere profondità in un gioco che invece la offre.
Ad un utente così preciso e puntiglioso, non si può non dedicare attenzione. Specie quando si spinge addirittura ad effettuare l'esegesi delle didascalie degli screenshots, da me di solito utilizzati senza alcuna pretesa semantica, ma pù che altro per inserire qualche battuta.
1) Sulla differenza che corre tra spada e pugnale, e tra spada corta, daga e pugnale lungo, sono stati scritti trattati. L'intento della didascalia era creare un'analogia con le magiche spade di Drizzt (dai libri di Salvatore). Accecato da un riflesso delle lame incantate, il riferimento forse troppo sottile ti è scappato.
2) Sul fatto che Dark Souls e Amalur siano meglio, a parer mio, di Skyrim, siamo assolutamente d'accordo, e mi pareva di essere stato chiaro in merito.
3) 20 ore bastano e avanzano a completare la trama principale, specie se ci si spiccia e non si "passa molto tempo a scegliere gli (il vocabolo inglese è maschile, non femminile, e chi di precisazione ferisce...) skill". Si può tranquillamente arrivare a 60, e anche a 70, volendo completare ogni piccola subquest (alcune noiosissime ed evitabili, peraltro). O anche ad 80 se ci si mette a guardare i panorami o ce la si prende molto ma molto comoda.
4) nell'articolo non ho menzionato né la nudità nè la "prosperosaggine" (argh! che neologismo stridente!... ;-)). Perciò non so come commentare se non, dipietrescamente, con il classico "che c'azzecca?".
5) anche sulla differenza di palette siamo d'accordissimo. Ho espressamente menzionato la somiglianza ai colori pastello acceso di WoW, più che alle tinte insaure i Skyrim. Quindi...
6) non sono affatto convinto che il motore sia sfruttato a fondo. Appesantisce l'hardware ed è esoso di risorse ma spesso non convince del tutto (avrai notato, tu così attento, il lag di una frazione di secondo quanso rompi i barili...). Bello ma non stupendo, comunque a me va anche bene così ma mi sa che me lo rigioco su console, e la mia scheda video me ne sarà grata!
7) i percorsi obbligati ci sono eccome, e i muri invisibili pure. E' mai possibile che in 60 ore non ti sia mai capitato d'incontrarli? Una volta eliminato l'impossibile, scriveva Conan Doyle...
8) la didascalia era uno scherzo. Comunque, prova a prenotare a ristorante a nome Niskaru e vedi se non te lo storpiano... ;-)
9) a parte che la preposizione corretta sarebbe "in" (nel senso che "in una recensione si cerca chiarezza", il moto da luogo non c'entra granché...), ora spero davvero di essere stato chiaro. Se così non fosse, sono disponibilissimo alla prossima serie di precisazioni.
ma darck soul è cosi diverso dal precendente capitolo? no perche se il sistema dei livelli e com lo stile di base del gameplay è uguale a demon è uno dei giochi piu facili esistenti a questo mondo(demon lo finii è apparte trovare la strada giusta non ho trovato grandi difficoltà),ditemi se è diverso perchè non l'ho preso convinto che fosse uguale(se muori ricominci da capo l'esperienza rimane dove muori e i nemici sconfitti si resettano ogni volta),ma visto che tutti lo osannate tanto,chiedo venia in caso com per quanto riguarda alamur l'ho trovato molto bello particolare e nemmeno troppo facile,ci sono delle missioni secondarie molto ostiche se affrontate ad un livello non sufficente,com si non è un gioco hardcore ma di questi tempi pochissimi si possono definire tali.il gioco è sicuramente un buon gioco uno dei migliori action rpg in circolazione,è divertente e frenetico.e anche bello da vedere se ti piace lo stile wow o fable
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