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Speciale PC - I veri soldati del futuro

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  • Speciale PC - I veri soldati del futuro

    Quando la guerra rischia di assomigliare troppo ad un videogioco...

    Clicca qui per l'articolo completo
    https://www.gamesurf.it

  • #2
    Bello speciale complimenti!!

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    • #3
      Continuate a occuparvi di videogiochi e lasciate le armi alle persone serie.
      Mai lette tante nefandezze in un unico articolo

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      • #4
        Originariamente Scritto da Duncandg Visualizza Messaggio
        Continuate a occuparvi di videogiochi e lasciate le armi alle persone serie.
        Mai lette tante nefandezze in un unico articolo
        Motiva, altrimenti GTFO.

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        • #5
          Come altro definire un articolo corredato da citazioni, frasi fatte e una scarsissima conoscenza della materia di cui si parla?
          Il progetto "future soldier" è un qualcosa di incerto e di difficile applicazione.Perchè l'esercito americano basa la sua forza non solo sui moderni equipaggiamenti ma sopratutto sulla persona.
          La loro capacità di scegliere chi mettere al comando li ha aiutati a vincere.
          Potrei andare avanti per tutto il giorno, ma vi esorto a continuare a giocare a Call of Duty, Battlefield e Medal of Honor e lasciare le armi alle persone serie.

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          • #6
            Originariamente Scritto da Duncandg Visualizza Messaggio
            Come altro definire un articolo corredato da citazioni, frasi fatte e una scarsissima conoscenza della materia di cui si parla?
            Il progetto "future soldier" è un qualcosa di incerto e di difficile applicazione.Perchè l'esercito americano basa la sua forza non solo sui moderni equipaggiamenti ma sopratutto sulla persona.
            La loro capacità di scegliere chi mettere al comando li ha aiutati a vincere.
            Potrei andare avanti per tutto il giorno, ma vi esorto a continuare a giocare a Call of Duty, Battlefield e Medal of Honor e lasciare le armi alle persone serie.
            A me quella dell'articolo pare una riflessione interessante e a tratti anche divertente sulle ipotetiche tecnologie militari del futuro, accompagnata da un doveroso parallelismo col mondo dei videogame FPS (dopotutto siamo su Gamesurf, non dimentichiamocelo). Ogni osservazione è inoltre corroborata da prove concrete, ci sono citazioni ad armi in via di sviluppo e a progetti in fase d'elaborazione (o anche a semplici idee). Il fatto che oggi si presti molta più attenzione alla difesa della vita del soldato rispetto al passato potrebbe davvero portare a tecnologie preservative come quelle citate, così come il progresso nell'ambito dell'ingegneria militare potrà dar vita alle teorie espresse nell'articolo riguardanti il futuro armamentario.

            È ovvio che ai nostri occhi cose come il progetto Avatar possano sembrare ancora una fantasia, ma chissà, in un lontano - ma forse neanche troppo - futuro tutto ciò potrebbe coincidere con la realtà.

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            • #7
              Che catièria infondata, certa gente.
              However, articolo simpatico! chissà che prima dei miei 60 anni non vedrò finalmente un Metal Gear camminarmi dietro casa
              "This is my story"

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              • #8
                Originariamente Scritto da Duncandg Visualizza Messaggio
                Come altro definire un articolo corredato da citazioni, frasi fatte e una scarsissima conoscenza della materia di cui si parla?
                Il progetto "future soldier" è un qualcosa di incerto e di difficile applicazione.Perchè l'esercito americano basa la sua forza non solo sui moderni equipaggiamenti ma sopratutto sulla persona.
                La loro capacità di scegliere chi mettere al comando li ha aiutati a vincere.
                Potrei andare avanti per tutto il giorno, ma vi esorto a continuare a giocare a Call of Duty, Battlefield e Medal of Honor e lasciare le armi alle persone serie.
                Dove l'articolo manca di conoscenza in materia?
                Da persona seria, ti dispiace esplicitare questo "potrei andare avanti tutto il giorno"?

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                • #9
                  L'intervento a "gamba tesa" di Duncandg salta indubbiamente a piedi pari parecchi paragrafi del manuale della cortesia, probabilmente a casua di una verve polemica che qualche volta ci assale, quando non siamo contenti di quel che leggiamo, spingendoci a scrivere di getto, con il cuore, invece di fermarci a pensare, soppesando le parole. La parola scritta, per sua stessa natura, "manet", come i romani ben sapevano, impedendo ritrattazioni, spiegazioni, stemperamenti concessi invece a chi parla a voce. Poco male, quando un accenno polemico è accompagnato da una chiara motivazione. Chi scrive è giornalista pubblicista da diciotto anni, e si interessa da molto tempo prima di forze armate e difesa, ragion per cui non si sente punto toccato dagli accenti estremi dell'intervento di Duncan, certo di avere alle spalle quel "minimo", per così dire, di basi per spingersi, in ambito militare, leggermente oltre la recensione di Battlefield o MW3, come suggeritomi in modo per nulla implicito. Allo stesso tempo, però, è ovvio per chiunque, a patto di non avere lo sguardo offuscato dall'eccesso di zelo, che le pagine di Gamesurf non sono quelle di RID (ancora oggi la migliore rivista di settore, diretta magistralmente dall'amico Andrea Nativi) né quelle di Panorama Difesa. Chi viene qui vuole leggere di videogiochi, di temi leggeri, e già scrivere uno speciale su un argomento serio (come fu al tempo dell'articolo su Fallujah, tanto dibattuto) non è facile. Nè si può sfuggire, quando si parla di armi vere e non virtuali, a qualche riflessione sull'etica della guerra asimmetrica, sicuramente comoda per chi combatte con preponderanza tecnologica e di mezzi, ma molto meno per chi è dall'altra parte. Ma da qui a sciorinare la pletora di pagine ipertecniche, dedicate e comprensibili ad un pubblico di soli "bullonari" (Duncandg che è dell'ambiente sicuramente sa cosa intendo), ce ne corre. Per questo, d'accordo con il Lore, sire supremo di questa testata e ispiratore dello speciale in questione, ho scelto di scrivere in versione light, digeribile e godibile per il maggior numero di lettori. Chi cerca qualcosa di più tecnico, approfondito e specialistico, sicuramente sa dove rivolgersi per ottenerlo. Ma non è questa la sede. Punto.

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                  • #10
                    Non è questo il posto e il luogo adatto per parlare di armi, tecnologie ed eserciti.

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                    • #11
                      P.S. Con tutto il rispetto per gli americani, incontrati sul campo in Somalia e Kosovo e studiati in molti altri scenari, la loro efficienza più che sulla capacità di comando, che dal livello di plotone fino a quello di battaglione è a dir poco imbarazzante, con poche eccezioni, se paragonata a quella assai più dinamica e creativa degli eserciti europei, britannici, tedeschi e italiani in testa, si basa sull'incomparabile capacità logistica. La stessa che rese capace Eisenhower di assalire con succeso le spiagge normanne nel 1944, salvo poi rischiare, per colpa di una serie imbarazzante di errori sul campo, di rimanere arenato sulle spiagge, tenuto in scacco da poche divisioni di seconda linea. O che permise agli USA di dispiegare un'imponente spiegamento di forze in Vietnam, uscendo però da quel conflitto come ben sappiamo. O ancora che vide fallire nel 2003 la dottrina Rumsfeld e le teorie dello Shock & Awe (scopiazzate dalla Blitzkrieg di Guderian, tra l'altro), durante l'invasione dell'Iraq, che finì per none ssere affatto la passeggiata di salute che avrebbe dovuto. Con tutta la simpatia, in larga parte ispirata da lungometraggi hollywoodiani che stanno alla vera esperienza sul campo di battaglia come ER sta alla medicina d'urgenza, che nutro da sempre (cresciuto a film del Duca e saggi sulla II GM) per le stelle e le strisce, affermare che la moderna dottrina militare americana si basi sulla persona e non sulla superiorità logistica e tecnica è quanto meno inesatto. A meno che con persona non s'intenda il valore della stessa rispetto al rischio di perderla. Giacché, e vale per tutti i paesi del benessere e non solo per gli USA, la disponibilità del soldato a sacrificare la vita per il suo paese è nel tempo fortemente scemata per una serie di fattori socioeconomici sui quali non è questo lo spazio per discutere. Ed è per questo che, vale per gli americani ma sarebbe il sogno di tuti gli eserciti occidentali, la tendenza è sempre più nella direzione di una guerra combattuta asimmetricamente, con armamenti preponderanti per qualità, se non per quantità, e se possibile a distanza, senza più obbligare i militari della nostra parte a "guardare il nemico nel bianco degli occhi".

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da Duncandg Visualizza Messaggio
                        Non è questo il posto e il luogo adatto per parlare di armi, tecnologie ed eserciti.
                        Concordo.

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                        • #13
                          dal commento di dawnstorm: "Ed è per questo che, vale per gli americani ma sarebbe il sogno di tuti gli eserciti occidentali, la tendenza è sempre più nella direzione di una guerra combattuta asimmetricamente, con armamenti preponderanti per qualità, se non per quantità, e se possibile a distanza, senza più obbligare i militari della nostra parte a "guardare il nemico nel bianco degli occhi".

                          E' proprio questo che mi preoccupa, ed è anche per questo che mi "scandalizza" il fatto di sentire di ragazzi che uniscono esperienza videoludiche da guerra "tecnologicamente avanzata" con la visione di programmi da guerra tecnologica nella TV digitale.
                          Trovo tutto questo decandenza.
                          Decadenza perchè ormai quando penso ai sistemi tecnologici applicati alle armi penso all'LRAD (Longe Rage Acoustic Device, usato per sfollare le manifestazioni negli U.S.A.; negli altri paesi vivadio è ancora vietato). Per non parlare di quel maniaco delle armi di Tom Clancy's che si è fatto regalare per Natale (una "festa d'amore") un carro armato dalla moglie ed altre amenità del genere.
                          Non sono semplicemente contro le armi, ma sono personalmente per l'annichilimento della tecnologia d'avanguardia sulle armi e per la chiusura di programmi che la esaltino agli occhi di chi non sia prettamente addetto ai lavori.
                          Il diritto, la filosofia del diritto, la religione, questi sono i capisaldi per comprendere il significato di quanto sia meschino propendere per una tecnologia applicata alle armi. E vi ricordo che le armi hanno un solo obiettivo: spengere con violenza crudele la vita di quell'essere vivente che prima è stato bambino ed ha sorriso al volto della propria mamma, mentre un raggio di sole illuminava la stanza.
                          E aggiungo: le armi più sono tecno, più sono vili!

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                          • #14
                            Originariamente Scritto da edgar Visualizza Messaggio
                            dal commento di dawnstorm: "Ed è per questo che, vale per gli americani ma sarebbe il sogno di tuti gli eserciti occidentali, la tendenza è sempre più nella direzione di una guerra combattuta asimmetricamente, con armamenti preponderanti per qualità, se non per quantità, e se possibile a distanza, senza più obbligare i militari della nostra parte a "guardare il nemico nel bianco degli occhi". E' proprio questo che mi preoccupa, ed è anche per questo che mi "scandalizza" il fatto di sentire di ragazzi che uniscono esperienza videoludiche da guerra "tecnologicamente avanzata" con la visione di programmi da guerra tecnologica nella TV digitale. Trovo tutto questo decandenza. Decadenza perchè ormai quando penso ai sistemi tecnologici applicati alle armi penso all'LRAD (Longe Rage Acoustic Device, usato per sfollare le manifestazioni negli U.S.A.; negli altri paesi vivadio è ancora vietato). Per non parlare di quel maniaco delle armi di Tom Clancy's che si è fatto regalare per Natale (una "festa d'amore") un carro armato dalla moglie ed altre amenità del genere. Non sono semplicemente contro le armi, ma sono personalmente per l'annichilimento della tecnologia d'avanguardia sulle armi e per la chiusura di programmi che la esaltino agli occhi di chi non sia prettamente addetto ai lavori. Il diritto, la filosofia del diritto, la religione, questi sono i capisaldi per comprendere il significato di quanto sia meschino propendere per una tecnologia applicata alle armi. E vi ricordo che le armi hanno un solo obiettivo: spengere con violenza crudele la vita di quell'essere vivente che prima è stato bambino ed ha sorriso al volto della propria mamma, mentre un raggio di sole illuminava la stanza. E aggiungo: le armi più sono tecno, più sono vili!
                            Sono parzialmente d'accordo. Sono appassionato di armi e arte bellica, ma manca anche a me la guerra sporce, seria e combattuta con onore. Trovo che queste simpatiche trovate tecnologiche debbano essere semplicemente vietate, poichè sono delle ingiustizie. E non venitemi a dire che la guerra stessa è un'ingiustizia, poichè essa stessa è ben regolamentata. Non trovo giusto che decine di rivoltosi armati possano essere uccisi in mezzo secondo da una scarica del cannoncino di un elicottero. Non è la vera guerra. La guerra vera è quella del soldato che vede da vicino e deve uccidere uno come lui (La guerra di Piero di De Andrè docet) e si deve pentire di averlo ucciso, dove l'esito di una battaglia non cambia solo perchè uno dei due schieramenti ha un supporto aereo. Non è guerra quella trattata in questo articolo, nonchè quella a cui assistiamo oggi. E' massacro.

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da HaleBlack Visualizza Messaggio
                              Sono parzialmente d'accordo. Sono appassionato di armi e arte bellica, ma manca anche a me la guerra sporce, seria e combattuta con onore. Trovo che queste simpatiche trovate tecnologiche debbano essere semplicemente vietate, poichè sono delle ingiustizie. E non venitemi a dire che la guerra stessa è un'ingiustizia, poichè essa stessa è ben regolamentata. Non trovo giusto che decine di rivoltosi armati possano essere uccisi in mezzo secondo da una scarica del cannoncino di un elicottero. Non è la vera guerra. La guerra vera è quella del soldato che vede da vicino e deve uccidere uno come lui (La guerra di Piero di De Andrè docet) e si deve pentire di averlo ucciso, dove l'esito di una battaglia non cambia solo perchè uno dei due schieramenti ha un supporto aereo. Non è guerra quella trattata in questo articolo, nonchè quella a cui assistiamo oggi. E' massacro.
                              Quindi se usassimo pugni e spade la guerra sarebbe "giusta"?
                              Cos'è sta "vera guerra"?

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