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BigBen Interactive presenta le novità gaming della stagione a Milan Games Week
No ma l'hai provato? Hai capito realmente di cosa sto parlando? La fisica è di quanto più ridicolo ci possa essere; chi osanna il gioco non ha mai messo il culo su un'auto sportiva nè tantomeno su un'auto normale. La sensazione è quella di guidare un Ducato Maxi su una pista da sci (gioco col volante ovviamente). Settato in modalità "simulazione" (e qui mi viene da ridere), il gioco peggiora esponenzialmente dandoti l'idea che la forza di gravità, si sposti costantemente in punti non ben precisati del cosmo. Ridicolo il gioco e ridicole le recensioni altissime. A prescindere dal mio voto personale (che sarebbe un 2), non mi puoi mettere 8 a questo accrocchio di righe codice a forma di auto. WRC 8 (se vogliono migliorare), dovrà essere riscritto da zero.
Il mio test del suddetto "gioco di guida" si è svolto di straforo in un negozio di elettronica con commesso compiacente, un quarto d'ora in totale. Chiaramente con un pad (mi sembrava scortese presentarmi in negozio "casualmente" con il mio fidato G29 sottobraccio :-) ), ma mi è comunque bastato per capire che gli sviluppatori è meglio che lascino perdere qualsiasi cosa che abbia 4 ruote ed un volante. Al massimo potrebbero azzeccarci con un "Official Lidl Simulator 2018", un bel racing game con carrelli della spesa, tra pacchi di acqua abbandonati in mezzo alle corsie e insidiosi tornanti del reparto surgelati.
Ecco, a me ha dato l'idea di questo. Un carrello della spesa su una strada accidentata.
Capito impatti: al primo fuoripista contro un ostacolo, nel mio caso un lieve contatto di spigolo con costone roccioso, ho visto un decollo che neanche a Cape Canaveral... Sotto questo punto di vista mi ha ricordato i vetusti V-Rally 1 e 2 (mi dispiace offenderli chiamandoli in causa in questo paragone, si staranno rivoltando nel cassetto).
Chiude il bel quadretto una differenza tra le diverse superfici che non convince: la dinamica della perdita di aderenza è resa in modo troppo simile, l'unica differenza è che avviene prima o dopo a seconda del fondo stradale in questione, che nella mia mente ho unificato battezzandolo "asfalsterrato". Inoltre l'inerzia in ballo in queste situazioni è resa in modo bizzarro.
Immagina cosa ho risposto quando mi è stato chiesto se fossi stato interessato all'acquisto... Vabbè, le mie aspettative verso il gioco erano alte quanto Enzo Ghinazzi, ed effettivamente mi ero recato nel negozio per acquistare altro, quindi ne sono uscito in modo politically correct.
Il mio test del suddetto "gioco di guida" si è svolto di straforo in un negozio di elettronica con commesso compiacente, un quarto d'ora in totale. Chiaramente con un pad (mi sembrava scortese presentarmi in negozio "casualmente" con il mio fidato G29 sottobraccio :-) ), ma mi è comunque bastato per capire che gli sviluppatori è meglio che lascino perdere qualsiasi cosa che abbia 4 ruote ed un volante. Al massimo potrebbero azzeccarci con un "Official Lidl Simulator 2018", un bel racing game con carrelli della spesa, tra pacchi di acqua abbandonati in mezzo alle corsie e insidiosi tornanti del reparto surgelati.
Ecco, a me ha dato l'idea di questo. Un carrello della spesa su una strada accidentata.
Capito impatti: al primo fuoripista contro un ostacolo, nel mio caso un lieve contatto di spigolo con costone roccioso, ho visto un decollo che neanche a Cape Canaveral... Sotto questo punto di vista mi ha ricordato i vetusti V-Rally 1 e 2 (mi dispiace offenderli chiamandoli in causa in questo paragone, si staranno rivoltando nel cassetto).
Chiude il bel quadretto una differenza tra le diverse superfici che non convince: la dinamica della perdita di aderenza è resa in modo troppo simile, l'unica differenza è che avviene prima o dopo a seconda del fondo stradale in questione, che nella mia mente ho unificato battezzandolo "asfalsterrato". Inoltre l'inerzia in ballo in queste situazioni è resa in modo bizzarro.
Immagina cosa ho risposto quando mi è stato chiesto se fossi stato interessato all'acquisto... Vabbè, le mie aspettative verso il gioco erano alte quanto Enzo Ghinazzi, ed effettivamente mi ero recato nel negozio per acquistare altro, quindi ne sono uscito in modo politically correct.
Non voglio girare il machete nella piaga ma... Ora che ti ritrovi con questo catorcio tra le mani, ci giocherai ancora causa siccità di giochi rallystici, o lo abbandonerai al suo meritato destino di oblio ed infamia?
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