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I videogiochi sono un anestetico per la violenza?

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  • #16
    Originariamente Scritto da rrrrcccc Visualizza Messaggio
    Carissimo, pur condividendo l'idea che non può esistere una ricetta universale valida per tutti, ti invito a riflettere su di un punto, anzi due.
    Il primo è che nessuno dei soggetti individuati come "influenzati" dai videogiochi ne era minimamente consapevole (e probabilmente continuerà a non esserlo).
    Secondo: "Mio nonno fumava 5 pacchetti di sigarette al giorno ed è campato 100 anni". Cosa deduco? Che fumare fa bene e fa campare 100 anni?
    Direi di no! Capisco il tuo atteggiamneto "difensivo" perché ci lavori con i videogiochi, ma questo non dovrebbe a mio avviso impedirci di riconoscere il problema.
    Forse non mi sono spiegato bene. Credo fermamente nel fatto che una buona educazione, sia alla base di tutto. Anche se lavoro con i videogiochi, non significa che debba vendere GTA V (è solo un esempio) a chiunque lo chieda, anzi, la prima cosa che faccio è mettere in guardia il genitore ed eventualmente consigliargli un'alternativa. Se il genitore non è presente, alle volte mi rifiuto anche di venderlo o lo faccio chiamare in negozio. Spesso questa è una seccatura perché mi becco del 'ficcanaso', ma credo che parte del mio lavoro sia anche questo. Come sempre, manca consapevolezza e informazione.

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    • #17
      Originariamente Scritto da FedericoMercurio Visualizza Messaggio
      eppure quando vai al cinema a vedere film come deadpool con rate18 ti trovi ragazzini e bambini accompagnati da genitori e non. non so nel resto del mondo, ma in Italia tanto chi se li caga questi divieti/limiti/consigli?

      ricordo ancora quando sui loghi delle reti tv apparivano i colori dei semafori per distinguere i contenuti!
      vero, ma quello che dici tu è un discorso che punta sull'attenzione dei genitori e tutori riguardo a contenuti non adatti a minori, io sto facendo un discorso commerciale. ovvero è inutile il pegi se rimane un consiglio, sarebbe meglio fosse un divieto per agevolarne la diffusione per chi quei contenuti li può o vuol guardare senza sorbirsi censure! il divieto appunto, solleva chi vende dalle responsabilità e dalle accortezze di censure e altre cagate, il pegi no! esempio, se il divieto non sarebbe stato applicato nel mondo del cinema, probabilmente deadpool non lo avremmo mai potuto vedere, o quantomeno, nei paesi più restrittivi, sarebbero stati costretti a censurarlo!

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      • #18
        Fin quando ce ne fotteremo dei divieti e di fare i genitori come si deve, la situazione resterà sempre questa. Ragazzini che crescono davanti ad una tv, un cellulare e senza nessuno che li controlla. Basta che stanno zitti e non danno fastidio.

        E' fallito il sistema genitoriale, il rispetto, per i figli, per i genitori, e per il prossimo. Altro che videogiochi violenti, qui parliamo di violenza all'umanità stessa, cresciuta nell'indifferenza e nel menefreghismo più totale.

        Facile puntare il dito, facile dire che ormai il mondo è così, ma nessuno più vuole assumersi le responsabilità di crescere come si deve una vita, o di vivere migliorandosi. E' questo che nessuno vuole sentirsi dire.

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        • #19
          Avevo letto le news sui videogiochi chiusi a lucchetto in certi paesi,ma non immaginavo che il PEGI fosse legge vera e propria in quei posti.Qui in Italia dubito che succederà mai una cosa simile.

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          • #20
            Originariamente Scritto da Ryo Narushima Visualizza Messaggio
            Fin quando ce ne fotteremo dei divieti e di fare i genitori come si deve, la situazione resterà sempre questa. Ragazzini che crescono davanti ad una tv, un cellulare e senza nessuno che li controlla. Basta che stanno zitti e non danno fastidio.

            E' fallito il sistema genitoriale, il rispetto, per i figli, per i genitori, e per il prossimo. Altro che videogiochi violenti, qui parliamo di violenza all'umanità stessa, cresciuta nell'indifferenza e nel menefreghismo più totale.

            Facile puntare il dito, facile dire che ormai il mondo è così, ma nessuno più vuole assumersi le responsabilità di crescere come si deve una vita, o di vivere migliorandosi. E' questo che nessuno vuole sentirsi dire.
            92 minuti di applausi!

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