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"Lavorare per Rockstar era un vero incubo"

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  • "Lavorare per Rockstar era un vero incubo"

    Un ex dipendente Rockstar vuota il sacco

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    https://www.gamesurf.it

  • #2
    Gli unici che con Rockstar fanno la pacchia, sono i doppiatori italiani.

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    • #3
      Il fatto che riescano a produrre capolavori non significa che siano il paradiso in terra in cui lavorare. Già dai tempi della storia di Team Bondi e di L.A. Noire mi erano venuti dubbi sul loro modo di lavorare. Vero che quello studio era esterno. Ma non ci credo che Rockstar non sapesse dei soprusi e del lavoro da stakanovisti a cui erano costretti gli sviluppatori di quel team. Semplicemente l'interesse econonico va oltre ogni altra cosa.
      In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare

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      • #4
        Per tirare fuori le bombe che tirano loro è ovvio che c è da spaccarsi il culo , ovviamente è disumano ma il mondo dove viviamo è malato

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        • #5
          Per anni ho sentito dire cose del tipo: "Non compro il cellulare della marca X perchè sfruttano i lavoratori cinesi, quindi per rispetto preferisco comprare il telefono di marca Y"

          Peccato che il telefono marca Y sfruttasse i lavoratori congolesi per estrarre il Coltan, che a confronto i cinesi navigano nel lusso più sfrenato.

          Che poi, per carità, è apprezzabile che qualcuno si ponga il problema, ma per essere credibili e "giusti", devi avere una conoscenza intima del mercato e dei processi produttivi, altrimenti fai solo delle grandi cagate.

          Ora: immaginiamo che per PURO CASO, salti fuori qualcuno che dice che sviluppare per l'azienda XYZ sia un vero incubo, che la gente sia costretta a dormire in ufficio, che non vengano rispettati nemmeno i momenti di difficoltà personale. Tutto in nome del gioco che poi andrete a comprare al Day One. Vi sentireste delle merde nel comprarlo lo stesso, oppure anche stingrancazzi, che mica sono congolesi/cinesi e magari guadagnano lo stesso un pacco di soldi?
          Tiscali ADSL Gaming 20/1

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          • #6
            Per quanto mi riguarda non me ne batte un caz... Ho il cellulare ed i vestiti firmati , peccato che sono vecchi di anni , perché se una cosa è buona non la butto . Per me bisogna evitare il consumismo compulsivo , per esempio quelli che si devono prendere un cellulare all' anno perché sennò sono fuori moda , ecco quella è malattia e malsano per il mondo . Il comprare cose perché essenziali o qualche sfizio moderatamente non lo vedo un grande problema , è la compulsività nell' acquisto che è da malato

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            • #7
              Fa sorridere mentre si leggono queste cose pensare che i giornalisti si sono più preoccupati di quanto sia diseducativo il gioco invece del lavoro da schiavo che sono costretti a fare chi ha dovuto svilupparlo,neanche le sapevano i giornalisti queste cose.

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              • #8
                Non vedo dove sia il probolema visto che buona parte del mondo del lavoro è così... Partendo dai panettieri ai ricercatori. Per lo meno mi auguro che alla RockStar paghino molto bene.
                Diversi amici che fanno i panettieri/pasticceri lavorano 7 su 7 piu di 12 ore al giorno (per di piu alla notte) per 2-3 mesi di file (i mesi esitivi e natalizi) per essere pagati poco meno di 1200 euro in nero...
                Io stesso come ricercatore ho avuto periodi a ridosso di scadenze da 7su7 per meno di 800 euro al mese...

                Non sono contrario a situazioni del genere nel momento in cui la retribuzione è proporzionata al sacrificio... Quindi mi sembra molto peggiore la situazione italiana dei lavoratori che quella della rockstar...

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