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News: Vampire Rain terrorizza in demo

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  • #2
    Vampire Rain è un action-stealth in terza persona che pesca a piene mani da titoli più blasonati come Splinter Cell, cercando di riproporre i medesimi meccanismi di gioco. Risultato? Continuate a leggere e saprete… La trama del titolo ci vede coinvolti al comando della squadra anti Night Walkers, pericolosi esseri assetati di sangue pronti alla conquista della città. Le somiglianze con il titolo Ubisoft (sin dall’inizio saranno abbastanza chiare), si concentrano soprattutto sulla caratterizzazione del gameplay, fortemente simile a quello vissuto nei panni del carismatico Sam Fisher. Anche in questo caso il nostro eroe, John Lioyd, potrà usufruire di svariati dispositivi tecnologici per contrastare il nemico, e numeri atletici per sfruttare l’ambiente circostante. I livelli della cittadina coinvolta, potranno essere visitati oltre che nelle strade, anche sulle sommità delle strutture presenti, ampliando così le possibilità d’attacco o difesa. I camminatori notturni, potranno così essere affrontati cercando approcci via via sempre differenti, ma vista la frenetica natura del titolo non saranno mai troppo semplici da attuare. Il lavoro svolto dagli sviluppatori, ha però qualche magagna di troppo che sposta l’ago della bilancia verso un verdetto poco entusiasmante. Comincerei dalla scarsa intelligenza artificiale dei nemici che, se non propri nei nostri pressi tenderebbero a vagare come forsennati senza una meta specifica e quindi facilmente evitabili se presi alla larga. Lo stile stealth quindi, prenderà presto il sopravvento, senza però saper raggiungere gli standard qualitativi dei più famosi titoli a cui si fa forte riferimento.

    La sfida a quattr'occhi!

    La linearità del gioco viene spezzata, a parziale miglioramento, da sessioni in cui potremo confrontarci con i vampiri faccia a faccia, armati di shootgun per un determinato lasso di tempo. Quello in cui meno riesce VR è il coinvolgimento, davvero poco e condizionato dalla troppo linearità d’azione, rovinata peraltro dal circuito a porte chiuse dei livelli che condannano il giocatore a seguire un'unica strada. Per non farsi mancare nulla, Artoon ha poi confezionato un prodotto a livello tecnico davvero poco incisivo e apparentemente, eccetto qualche buon effetto, oldgen. Anche il comparto sonoro del prodotto non supera la soglia della sufficienza proponendo dialoghi mai troppo coinvolgenti e poco incisivi. A sollevare un tantino le sorti di un titolo decisamente sotto tono, ci pensa la modalità multiplayer online, sfruttata molto bene e per certi versi divertente; una volta effettuato l’accesso, avremo modo di scegliere tra diverse modalità che andranno dal classico Deathmatch, al sempre presente Capture the Flag. Scesi in campo si avrà l’occasione di interpretare il ruolo di vampiro entrando in possesso delle loro capacità fisiche sovrannaturali e variando non poco l’azione di gioco. Purtroppo il titolo Artoon soffre troppo nella modalità single player, denotando non poche carenze sia a livello di coinvolgimento, sia a livello tecnico. L’ancora di salvezza è rappresentata, come poco fa accennavo, dalla modalità online ben strutturata e duratura nel caso abbiate la possibilità di sfruttarla. VR è un prodotto che ha deliberatamente attinto a successi di case maggiormente blasonate, a partire dall’aspetto del personaggio principale , ma ne esce inequivocabilmente sconfitto sotto ogni aspetto! Alla faccia dell’originalità.
    questo e' il frutto della mia ricerca su questo titolo...
    sigpicANTONIO PUERTA sarai sempre nei nostri cuori...

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