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Videogiochi violenti? Chiediamolo alla psicologa!

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  • Videogiochi violenti? Chiediamolo alla psicologa!

    Le vostre domande all'esperta

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    https://www.gamesurf.it

  • #2
    Ragazzi: domande sensate. S-E-N-S-A-T-E. Perché sennò chiediamo direttamente anche un istituto dove farvi curare
    Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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    • #3
      domanda: I Videogiochi sono un contenitore multimediale che sicuramente fa uso, in svariati casi, della violenza. Non sono, d'altronde, l'unico: sappiamo bene infatti che fumetti, cinema, televisione e persino musica presentano spesso violenza o temi violenti. Volendo guardare indietro nel tempo, non fatichiamo a trovare violenza anche nei "grandi classici", sia della letteratura (per esempio l'Iliade, o i Tre Moschettieri, o il Corsaro Nero) sia dal teatro (Amleto, varie opere liriche). Perché dunque questa polemica? E' un problema di "Immagini dirette ed esplicite" (e in questo caso sono da condannare anche tv e cinema) o di "messaggio rivolto ai giovani" (e allora bruciamo al rogo tutti i libri di Dumas, di Salgari e di altri ancora)?

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      • #4
        i videogiochi sono violenti perchè il mondo in cui viviamo è violento...non servono psicologhi o che altro per aprire un dibattito e portarlo avanti all'inverosimile...sono solo parole buttate al vento...per cambiare la concezione di gioco deve cambiare l'essere umano

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        • #5
          Domanda: Le reazioni violente causate da nervosismo o frustazione durante una partita ad un videogioco particolarmente impegnativo, possono servire per scaricare lo stress accumulato durante la routine lavorativa e la realtà quotidiana oppure vanno semplicemente ad amplificare questa situazione di disagio già presente?
          Colui che lagga sarà schifato dalla community.
          Visitate il mio canale, potreste trovarlo interessante!!
          http://www.youtube.com/user/Sweetyteo?feature=mhee

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          • #6
            avete fatto bene a chiamare una professionista che si occupa tra l'altro anche di questo argomento, io credo che in alcuni casi (meno di 1 su un milione) il vero problema non siano solo i videogame violenti ma in generale la spettacolarizzazione della violenza che vediamo nei film e non solo anche se va detto che trova la sua massima espressione nei videogame ma io non so assolutamente nulla di psicologia; ecco potreste chiederle se ritiene che i videogame violenti influenzino di più o di meno degli altri media e si perchè.

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            • #7
              Onestamente io trovo insensata la polemica...

              Nel momento in cui chiama al banco degli imputati "Il Videogame", si punta il dito contro "un contenitore" e non contro il suo contenuto.
              Voglio dire, la violenza non è caratteristica unica, intrinseca e imprescindibile del videogioco, come del resto non lo è nemmeno per gli altri settori dell'intrattenimento.
              Se si vuole fare un discorso serio, si dovrebbero prendere anche altri fattori in considetazione, come ad esempio targhet di mercato, distinzione tra violenza gratuita o artificio scenico, e regolamentazione della distribuzione.

              Riallacciandomi al discorso di Tatsu...
              "Film violento = Male del mondo > Arancia Meccanica = Male del mondo" ?

              Io (e non solo io fortunatamente) vedo in Arancia Meccanica un Capolavoro.

              E' chiaro che se lo facessi vedere a mio nipote di 3 anni, turberei irreparabilmente la sua psiche...ma in questo caso domando, e non sono reotrico o polemico, di chi sarebbe la responsabilità?

              Del Film?Di chi lo ha prodotto?Del Bambino?Del Genitore Idiota?Di chi ha venduto?Di chi non applica le leggi?Dell'eventuale vuoto normativo?

              Ecco, trovo sensata la polemica solo se a questa domanda qualcuno fosse in grado di rispondere "è colpa del film".
              sigpic
              Now Playing: Skyrim, Fallout New Vegas
              Da giocare: Borderlands DLC

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              • #8
                La violenza fa parte del mondo e se un libro,un film oppure un videogame parlano di violenza lo fanno perchè vogliono trasmettere la realtà. Ci sono film che sono capolavori, ma allo stesso tempo parlano di guerre,morti,killer ecc... Quindi perchè dobbiamo meravigliarci se anche i videogame vogliono trasmettere la dura realtà? I tempi sono cambiati. I videogame non sono più una manciata di pixel che interagiscono fra loro. Possono avere trame profonde, possono parlare di argomenti crudi come la guerra e perchè no,possono anche farti piangere. E' meglio staccarsi un pò dalla mentalità: ''gioco= bambini''. Come esiste il cartone animato per i bambini,esiste anche il film per gli adulti. Quindi è ora di comprandere che anche i videogame sono così. I tempi sono cambiati, ora tocca alla mentalità delle persone.
                Last edited by Ryo Narushima; 27 September 2011, 11:29.

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                • #9
                  Io vorrei provare a vederla al contrario... invece che partire dal "videogioco non imputabile per questo, questo e questo motivo", poniamo che il videogioco sia, o sia "parte di", quel fattore che influenza in qualsivoglia modo comportamenti e percezioni della persona in esame. <ol>
                  <li>In quale modo il videogioco può scatenare un simile effetto a questa persona? Mi spiego : se giocando ad un Call of Duty o ad un Gears of War divento violento, giocando ad un Horror divento paranoiato e vado in giro perennemente con il mio fidato coltello? E giocando a SuperMario mi do ai funghi? Sicuramente ci saranno dei fattori scatenanti  che i videogiochi possiedono, a differenza degli altri tipi di media, sui quali si basa questa presunzione ( a titolo d'esempio, ipotizzo l'enfasi con cui vengono presentate le uccisioni , con tanto di assegnazione di premi e punti su un gioco di guerra piuttosto che vedere una tizio che flagella zombie con teste mozzate e cervella per aria al cinema) </li>
                  <li>Sulla base di quali fattori si può stabilire se il soggetto è influenzato o meno dal videogioco? perchè è pur vero che il videogioco, o meglio alcuni di questi, hanno una predisposizione alla violenza (che, seppur non creata per indirizzare il videogiocatore verso la stessa, rimane violenza), ma è altrettanto vero che ogni persona è differente, e di cinseguenza ci sono persone che sono più o meno a rischio di soggezione, che il videogioco sia violento o meno.</li>
                  <li>In base a ciò che risulta da domanda 1 e domanda 2, suppongo che ci sia una sorta di "concorso di colpa" tra videogioco e natura, problematica o meno, del soggetto che ne fa utilizzo. Andremo quindi a ricollegarci ai discorsi di "responsabilità" verso il bambino/ragazzo/chiunque da parte dei genitori, di chi ha prodotto il gioco, ecc ecc. Come ci si deve comportare in tal senso? Adeguando i giochi a fasce d'età prestabilite o analizzando uno per uno i videogiocatori per decretarne quelli potenzialmente "Instabili" ?</li>
                  </ol>(Premetto che non ho seguito le indicazioni del Fundo scritte nel primo post xD)
                  "This is my story"

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                  • #10
                    credo che tutta la polemica sia dovuta all'impersonificare qualcuno che fa qualcosa (in questo caso il personaggio del videogioco che spara a chiunque). Quindi quella RARA volta che qualcuno impazzisce e prende un fucile d'assalto e inizia a sparare alla gente, la colpa non è di chi gli ha venduto l'arma, ma del videogioco che magari gli piaceva (un COD o un GTA qualsiasi). fatta questa premessa ecco le domande: 1)la più importante: gioca mai a qualche videogioco? (perché altrimenti sarebbe come parlare con la Chiesa di sesso o con i politici di onestà); 2) in Grecia il teatro (dove spesso i figli uccidevano i padri o violentavano la madri) veniva considerato come un mezzo di per la catarsi e quindi un mezzo per migliorare la persona; il videogioco non può essere considerato allo stesso modo? 3)mi collego a teolux, il videogioco può essere una forma per scaricare la tensione come altri hobby (palestra, puzzle, fotografia, la caccia...) 4) ha figli o nipoti? se si, come si comporta con loro per i videogiochi? 5) io da bambino (10-11 anni) giocavo a Wolfestein 3d, Doom, e Quake e non sono mai andato in giro ad uccidere nessuno? mi devo preoccupare?

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                    • #11
                      Domenico, ovviamente non vogliamo fare polemica con nessuno, meno che mai con la nostra ospite. Spesso e volentieri noi appassionati di videogames giochiamo "in difesa" e ci chiudiamo a riccio ogni qualvolta qualcuno ci tocca il nostro orticello. Che, per carità, da una parte è comprensibile però credo sia altrettanto giusto approfondire il discorso e capire cosa effettivamente possa scatenare uno uso scorretto del videogioco da parte di una mente non pronta ad accogliere simili contenuti e non dimentichiamoci mai, e questo lo dico anche per Taz, che il videogioco a differenza del cinema, è un contenuto attivo e non passivo. Nel cinema "assisti", nel videogioco "fai". Il che sposta, e di brutto, il focus dell'argomento. Comunque, ho voluto coinvolgere Caterina proprio per raccontarci un pò di cose in merito a questo e tanti altri topic. Suggerite
                      Tiscali ADSL Gaming 20/1

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                      • #12
                        Io avrei uno spunto da suggerire, che siete liberi di utilizzare o meno Poniamo il caso che non esistano le console ed i videogiochi...Un'ipotetica persona, di carattere introverso e timido (se vogliamo esagerare pure misantropo) dopo aver svolto la sua attività "lavorativa", che sia essa scolastica o impiegatizia, si ritrova a casa verso le 17:00 di sera...essendo una persona con un certo carattere, non vorrà uscire in mezzo alla folla, non sarà un praticante sportivo e molto probabilmente avrà pochi o nessun amico...quindi cosa si ritrova a fare? Molto probabilmente si dedicherà all'alcolismo e agli stupefacenti per inibire le sue sofferenze o comunque i suoi problemi relazionali...lo so, è un caso molto limite, ma tutto ciò è per dire che i videogiochi possono essere visti anche in chiave hobby, soprattutto se assorbono il tempo di una persona che potrebbe altrimenti utilizzarlo per fare del male a sè stesso o agli altri che ne dite? può essere un buon spunto di riflessione?
                        Colui che lagga sarà schifato dalla community.
                        Visitate il mio canale, potreste trovarlo interessante!!
                        http://www.youtube.com/user/Sweetyteo?feature=mhee

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                        • #13
                          ho una domanda intelligente (luca, segna!):

                          spesso parliamo unicamente di casi legati, appunto, a tragedie. omicidi plurimi e ragazzi che si fanno saltare in aria, ma c'&#233; altro?
                          i videogiochi possono provocare altri problemi, magari meno visibili, pi&#249; nascosti etc etc?
                          Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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                          • #14
                            Ragazzi, in effetti una visita al Blog magari può aiutare a discutere più costruttivamente usando meglio il nuovo contributo, altrimenti riprendiamo autisticamente ripetendoci le nostre opinioni sulo tema "in generale". Per esempio, Caterina (o Catherine ? ) non mi sembra che affronti l'argomento con inutili preconcetti, pero' distingue molto bene l'influenza formativa che può essere (il condizionale è d'obbligo) anche negativa da effetti che possono magari essere mitigati da un uso più consapevole e "maturo". Credo che questo tema si riallacci molto bene anche a tante discussioni sulla opportunità o meno di ricorrere a delle limitazioni appositamente normate.
                            Senza musica la vita sarebbe un errore
                            Friedrich Nietzsche

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da Axxell Visualizza Messaggio
                              Ragazzi, in effetti una visita al Blog magari può aiutare a discutere più costruttivamente usando meglio il nuovo contributo, altrimenti riprendiamo autisticamente ripetendoci le nostre opinioni sulo tema "in generale". Per esempio, Caterina (o Catherine ? ) non mi sembra che affronti l'argomento con inutili preconcetti, pero' distingue molto bene l'influenza formativa che può essere (il condizionale è d'obbligo) anche negativa da effetti che possono magari essere mitigati da un uso più consapevole e "maturo". Credo che questo tema si riallacci molto bene anche a tante discussioni sulla opportunità o meno di ricorrere a delle limitazioni appositamente normate.
                              Bravo. Il suggerimento di leggere il suo blog non era stato messo a caso, giusto per capire come già lei sia orientata nei confronti dell'argomento e mi sembra sia decisamente propositiva. Diciamo che questa puntata potrebbe essere anche una sorta di "istruzioni" per l'uso per quei genitori che bombardati da inutili allarmismi e che dovrebbero invece riuscire semplicemente a capire "come" porsi di fronte a questo nuovo media che, volenti o nolenti, farà comunque parte della vita dei propri figli.
                              Tiscali ADSL Gaming 20/1

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