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Il papà dell'Odyssey e i giochi moderni

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  • Il papà dell'Odyssey e i giochi moderni

    Fiero di cosa ha fatto, ma con qualche delusione

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    https://www.gamesurf.it

  • #2
    Ora una considerazione personale. Ralph Baer è nato nel 1922, questo significa che ha 89 anni. Indubbiamente se li porta bene, visto come si esprime, ma è comunque un uomo del secolo scorso. La sua memoria storica è decisamente importante, a tratti nostaligca, a tratti un documento importante. Quello che mi chiedo è però come si possa porre una domanda di carattere strettamente attuale (e non poco polemico) a una persona il cui sguardo è sicuramente più orientato al passato che non al futuro.

    Mi spiego meglio... penso che tutti noi abbiamo avuto l'esperienza di un padre o di un nonno che ripeteva "ai miei tempi" e che considera la musica o le espressioni moderne come "intollerabili", e che ai suoi tempi ha avuto gli stessi contrasti coi suoi genitori e nonni. Ai tempi dei miei genitori erano di moda i Beatles e i Rolling Stones, e i miei nonni non li gradivano. Io sono nato tre anni prima della morte di John Lennon e i Beatles li ho conosciuti postumi, son cresciuto coi Queen (e cmq Freddy è morto che ero ragazzino), i Nirvana (Kurt se n'è andato che ero ragazzinone) ed Elio e le Storie Tese (Stefano è fortunatamente ancora vivo, ma rimpiango Giorgio). Pensate che mio padre ascolterebeb qualcosa di queste tre fonti? ecco...

    Ora, che la questione dei videogiochi violenti sia ancora aperta è un dato di fatto, e noi stessi ne parliamo spesso. Ma che questa sia addirittura una "aberrazione" mi sembra un'esagerazioen da persona anziana e nostalgica, a cui la domanda non sarebbe in primis dovuta essere posta... Sarebbe come chiedere e Walt Disney, che disegnava tutte le tavole a mano, cose ne pensa di un anime di guerra in CGI...

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    • #3
      rispetti a qeusto signore che sicuramente è stato un grande, ma certi concetti sono fuori dalla sua vista!i videogames non ti fanno uccidere una persona, non ti fanno rubare una macchina non ti fanno fare una rivolta nel mondo reale!secondo me, ogni videogames ha la sua età, il problema è l'uso sconsiderato che ne fanno sopratutto i genitori nei confronti dei figli!e sopratutto il problema principale sono i media, che, davanti ad una strage, devono tirare in ballo un argomento scottante per aumentare audience, ovvero che se uno fa uina strage in classe, è colpa di call of duty, e non di un disturbo che ha questo ragazzo perché magari il padre lo picchia!caro bear, hai fatto tanto per l'industria videoludica, ora però fai parte del passato!

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      • #4
        mmm senza offesa per uno dei guru della mia passione preferita...ma viene spontaneo chiedersi prima i giochi erano meno violenti???ok agli albori con pong pac man et similia magari lo erano ma non appena hanno aggiunto ai 4 pixel di un personaggio un 5 che rappresentava una qualsiasi arma ecco che sono diventati violenti....me ne vengono in mente a centinaia quindi di cosa stiamo parlando???anzi paradossalmente credo che seppure i giochi di oggi siano violenti, in realtà lo sono in una maniera meno dannosa che in passato.....ormai nei videogiochi moderni non devi immaginare piu niente vedi tutto a schermo e non ti devi sforzare neanche un minimo ad immaginare la situazione perche la hai gia davanti agli occhi....prima guidare un eroe in un castello o una nave spaziale ai confini dell universo ti spingevano ad immaginare di piu a creare tu stesso la tua storia e in qualche modo a immaginare una violenza che ora vedi e su cui magari pure sbadigli..... ok all epoca ero piu piccolo e quindi piu suscettibile....ma,questo è il modo in cui la vedo io
        Last edited by sephiroth840; 08 November 2011, 15:31.

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        • #5
          mi sembra un parere degno di nota, magari non condivisibile ma decisamente autorevole.
          rispondo a Tatsumaki e a Prussia: ho capito perfettamente il vostro punto di vista, ma se io rigirassi la frittata? mi riferisco in particolare al parallelo musicale... cioè se Michael Jackson dall'aldila parlasse della sua arte e di come ha evoluto il Pop, e poi concludesse dicendo "il successo di Justin Bieber per me è un abominio" io mi troverei completamente d'accordo... e le ragazzine urlanti direbbero che MJ è una cosa del passato e quindi il suo parere non è autorevole.

          non è una polemica, sono il primo a non essere d'accordo con Baer tant'è che a breve sgozzerò qualche negromante in Skyrim con estremo piacere, ma anche se non condivido il suo pensiero non mi metto certo a dire "lui è vecchio e giurassico quindi non capisce un cazzo"...
          serve più rispetto
          "... Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
          Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before... "

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          • #6
            trovo che sia moonspell sia prussia abbiano frainteso il mio pensiero. Prussia perché ha messo in campo la questione del "uso sconsiderato dei videogiochi", che né io né Baer (Baer, non Bear come ha scritto Prussia :P ) ha tirato in ballo. Baer ha detto che la violenza nei videogiochi è un'abominio, io replico che la violenza esiste nei videogiochi (come faceva notare sephiroth) sin dai tempi di space Invaders. Anche PacMan, se vogliamo, è violento: un omino giallo deve evitare di essere SPIACCICATO da alcuni fantasmi, ma se mangia la superpillola fa come Popeye con gli spinaci (altro signore estremamente violento, ma chissà perché di lui non si lamenta nessuno) e può rendergli la pariglia.

            Quello che io contesto non è il fatto che "Baer sia vecchio e non ne capisca un cazzo". Non è quello che ho detto, moonspell, né lo penso. Dico solo che il tempo passa per tutti, e che l'uomo per natura tende a considerare "normale" quello che ha vissuto nella sua gioventù e "sbagliate" le novità che arrivano quando non possiede più l'elasticità per assorbire nuova cultura. La spugna un bel giorno è satura, e tutto quello che cerca di infilarsi fa reazione con ciò che c'è già dentro.

            Per Baer sono aberrazioni i videogiochi violenti MODERNI, ma non ha mosso un muscolo contro i videogiochi violenti DELLA SUA GENERAZIONE quando ne ha avuto modo. Perché? Semplice, perché per lui non erano "violenza", erano normali, erano spassosi. Se quest'uomo è nato nel 22 da famiglia di origine Erbaica, chissà quanta violenza ha visto negli anni della guerra, certo non si scandalizza per una pallina gialla che viene spiaccicata da un fantasma, o un'astronavina puccettosa che viene abbattuta da un cannone laser a forma di triangolo. Un bel giorno i VG sono talmente realistici che gli orrori della guerra ricompaiono con quelle belle tinte smorte lì sullo schermo in alta definizione, ed ecco che per lui sono aberrazioni.

            E' la frase finale che accomuna la stessa sorte anche alla musica ed alle altre forme d'arte a farmi capire che il commento di Baer scaturisce non già da un'opinione obiettiva, distaccata ed informata ma da piuttosto da una forma mentis da persona anziana la quale è per cui il nuovo è sempre difficile da digerire.

            Detto questo, massimo rispetto per lui! Ce ne fossero di novantenni con questa chiarezza di pensiero! Quello che contesto è che l'intervistatore si sia rivolto a una personalità del PASSATO gettando benzina sul fuoco di una polemica MODERNA. Sarebbe come chiedere a Giulio Cesare come risolvere i problemi economici moderni (anche se in effetti è da tempo che penso che i politici mondiali, più ancora Italiani, applichino ancora il sistema del "panem et circenses...").

            Il rispetto per una persona prevede anche di capire quali sono i suoi limiti e il fatto di rispettarli. Non si chiede a un novantenne sovrappeso di fare un'ora di ginnastica al giorno per dimagrire, ma non per questo lo si considera un inutile relitto umano. Per lo stesso motivo non si mette una polemica moderna in bocca autorevole ma del passato, (la cosidetta tecnica di "imboccare le risposte" all'intervistato, orribile artifizio giornalistico di quart'ordine), perché darà una risposta, appunto, del passato.

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            • #7
              Tatsu volevo mandarti una demo del mio gruppo, ma ci ho ripensato..... Penso che la risposta che ha dato andrebbe bene per qualunque media/tecnologia/comunicazione La TV fa pena ed è un continuo fescennino Il cellulare in mano a certe persone è più pericoloso di una katana I social network pure Poi si potrebbe parlare del cinema, della musica appunto(verissimo che mio figlio non apprezzerà quel che ascolto io, ma i musicisti che ascolto e che ascoltò mi babbo sapevano suonare, quelli che ascolterà lui spesso saranno cantanti-karaoke e basta)come di mille altre cose. Il Videogame grazie al cielo ha la caratteristica di essere tangente alla realtà. La sfiora ma non la interseca.Questo per me è l'anello debole della sua risposta data da una mente sicuramente aperta e geniale, ma che come quella di tutti(anzi,probabilmente meno) soggetta a rimanere anche solo in piccola parte vincolata all'epoca a cui appartiene.

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              • #8
                ahahah riguardando questo video oggi ho pensato di proporvelo perche spiega esattamente quello che stavamo dicendo tatsu e io http://youtu.be/mHY--KPFM7E

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                • #9
                  Grazie Aceto
                  Seph, mitica citazione!

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                  • #10
                    ora ho capito il tuo punto di vista mea culpa
                    "... Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                    Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before... "

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da Moonspell Visualizza Messaggio
                      ora ho capito il tuo punto di vista mea culpa
                      No Problem

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