Annuncio
Collapse
No announcement yet.
L'Iran blocca World of Warcraft e altri giochi
Collapse
X
-
A volte la religione é proprio il cancro dell'umanità, non per i videogiochi ma per tutto il resto, un paese é la mentalità a immagine della religione che ha, e in teoria la religione dovrebbe portare solo bene all'uomo, in paesi come questi é la religione la rovina di questi paesi, guerre in nome di nessuno, donne trattate come oggetti, leggi e punizioni disumane, terroristi e kamikaze che recano sofferenza pensando di fare del bene a una sorta di divinità che per quello che dovrebbero rappresentare non dovrebbero essere pregati. Questa notizia dei videogiochi ''bannati'' seppure meno drammatica é solo un'altra delle tante dimostrazioni di questi paesi che non funzionano.
Comment
-
Originariamente Scritto da ScriviBene Visualizza MessaggioA volte la religione é proprio il cancro dell'umanità, non per i videogiochi ma per tutto il resto, un paese é la mentalità a immagine della religione che ha, e in teoria la religione dovrebbe portare solo bene all'uomo, in paesi come questi é la religione la rovina di questi paesi, guerre in nome di nessuno, donne trattate come oggetti, leggi e punizioni disumane, terroristi e kamikaze che recano sofferenza pensando di fare del bene a una sorta di divinità che per quello che dovrebbero rappresentare non dovrebbero essere pregati. Questa notizia dei videogiochi ''bannati'' seppure meno drammatica é solo un'altra delle tante dimostrazioni di questi paesi che non funzionano.
Comment
-
Ma sono rimasti all'età della pietra. in quel paese?Incredibile...con tutte le guerre che hanno lì prendersela con i videogiochi! Questa sì, che è ipocrisia bella e buona! Beh, certo... su World of Warcraft... non si combatte col Burka...Bah!Sono felice di essere italiana!QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
Comment
-
Originariamente Scritto da Tatsumaki Visualizza Messaggioconcordo col tuo pensiero, ma perdonami se ci vedo un errore di fondo: ossia il fatto che queste cose non vengano fatte "in nome della religione", ma piuttosto che si usi la religione come "fulcro", come "sostegno" per esercitare il potere. Certo, il risultato è il medesimo (negativo) per il popolo, ma se una persona perseguisse degli ideali perché in cuor suo crede effettivamente che questi siano religiosamente corretti quando sono SBAGLIATISSIMI (e soprattutto in termini religiosi), quella persona per me è qualcuno in errore che va aiutato a capire; quando invece uno se ne frega della religione e la usa e la distorce e la plasma per i suoi scopi, non c'è niente da fargli capire: sa benissimo quello ceh sta facendo e va eliminato...
Comment
-
Originariamente Scritto da Tatsumaki Visualizza Messaggioconcordo col tuo pensiero, ma perdonami se ci vedo un errore di fondo: ossia il fatto che queste cose non vengano fatte "in nome della religione", ma piuttosto che si usi la religione come "fulcro", come "sostegno" per esercitare il potere. Certo, il risultato è il medesimo (negativo) per il popolo, ma se una persona perseguisse degli ideali perché in cuor suo crede effettivamente che questi siano religiosamente corretti quando sono SBAGLIATISSIMI (e soprattutto in termini religiosi), quella persona per me è qualcuno in errore che va aiutato a capire; quando invece uno se ne frega della religione e la usa e la distorce e la plasma per i suoi scopi, non c'è niente da fargli capire: sa benissimo quello ceh sta facendo e va eliminato...
Per problemi di vario tipo non sono più Al Hunaiti
Comment
-
Non voglio passare per l'avvocato del diavolo, ma la situazione è molto più complessa di "il MinCulPop iraniano blocca i videogiochi occidentali per ragioni religiose".
Quello che trovo sorprendente di questa notizia è l'implicazione che gli iraniani abbiano accesso ai videogiochi, visto che le sanzioni americane prevedono il blocco di ogni esportazione di tecnologia sensibile verso quel paese, inclusi i sistemi operativi Windows e Mac, i processori Intel, AMD e IBM (e le relative console che ne fanno uso) e si riservano il diritto di sanzionare le aziende non americane che fanno affari in quella nazione.
Comment
-
Originariamente Scritto da Booh Visualizza MessaggioNon voglio passare per l'avvocato del diavolo, ma la situazione è molto più complessa di "il MinCulPop iraniano blocca i videogiochi occidentali per ragioni religiose".
Quello che trovo sorprendente di questa notizia è l'implicazione che gli iraniani abbiano accesso ai videogiochi, visto che le sanzioni americane prevedono il blocco di ogni esportazione di tecnologia sensibile verso quel paese, inclusi i sistemi operativi Windows e Mac, i processori Intel, AMD e IBM (e le relative console che ne fanno uso) e si riservano il diritto di sanzionare le aziende non americane che fanno affari in quella nazione.
Comment
-
Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioCapirai, divieti che vengono aggirati con strategie vecchie come il cucco. basta che un distributore iraniano vada fuori dai confini ad acquistare quante xbox vuole da rivendere in patria, o che un azienda terza residente fuori da iran e USA consenta il passamano del materiale. L unica cosa che gli usa possono vietare è che aziende residenti in america vendano DIRETTAMENTE all iran.
Solo una settimana fa Deutsche Bank si è presa una multa di 340 milioni di dollari per avere effettuato operazioni finanziarie in Iran, senza contare i metodi sporchi tipo Stuxnet.
Comunque rimane il fatto, essendo questi embarghi avallati dal WTO, che la circolazione di quei prodotti in Iran è vietata e che i server dei giochi online dovrebbero bloccare gli IP provenienti dall'Iran (in quanto la vendita di servizi web all'Iran, compresi i giochi non è permessa).
Comment
-
Originariamente Scritto da Booh Visualizza MessaggioPer niente. Se te italiano offri servizi di vendita e assitenza Windows (tanto per fare un esempio) in Italia e vendi questi servizi ad un paese embargato o ad una società del paese embargato, violi i contratti di licenza commerciale, perdendo la possibilità di rivendere prodotti Microsoft e rischiando di essere citato in tribunale per inadempienze contrattuali.
Solo una settimana fa Deutsche Bank si è presa una multa di 340 milioni di dollari per avere effettuato operazioni finanziarie in Iran, senza contare i metodi sporchi tipo Stuxnet.
Comunque rimane il fatto, essendo questi embarghi avallati dal WTO, che la circolazione di quei prodotti in Iran è vietata e che i server dei giochi online dovrebbero bloccare gli IP provenienti dall'Iran (in quanto la vendita di servizi web all'Iran, compresi i giochi non è permessa).
Ma per il resto, se una società di un paese terzo, magari temporanea, non soggetto alla restrizione in questione acquista al dettaglio una partita di merce, essendo sottoposta alla legislazione del suo paese (paradiso fiscale o altro) e la rivende senza colpa della casa madre, non gli si può fare niente. Prova concreta? In iran si può videogiocare. Per quanto riguarda invece la deutsche bank evidentemente è stata invischiata in prima persona in operazioni finanziarie in Iran. Ed essendo soggetta al diritto tedesco, è stata appunto sanzionata. E non vale nemmeno il prestanome. Nel senso che se la società tedesca avesse utilizzato una società "fantoccio" per vendere in iran sarebbe stata sanzionata. Non lo sarebbe stata se fosse stata plausibile la sua innocenza, ossia una società terza senza alcuna notifica alla casa madre avesse semplicemente acquistato delle xbox, per rivenderle in Iran. Ovviamente poi si parla di movimenti di un certo spessore. cento o mille xbox che passano il confine iraniano non sarebbero certo in cima alle priorità.
Per intenderci:
Società madre=== Società (paese non embargato, non sottoposto a sorveglianza)==== Società paese embargato.
tutto questo senza contare la clandestinità che non è certo difficile in medio oriente....
Ah e questo è anche curioso Entrano eccome
http://www.examiner.com/article/xbox...anian-firewallLast edited by Andrew Clemence; 24 August 2012, 22:40.
Comment
Comment