I Relic si sà, sono abituati a stupirci ed a essere al di sopra delle righe.
Già con Homeworld ci hanno immersi nel più profondo dell'universo dove le mappe incutono effettivamente un senso di grandezza e di abisso cosmico e le suggestioni musicali coinvolgono nella spiritualità dei vari kilth.
A diversi anni di distanza i Relic tornano "sulla terra" e lo fanno ovviamente nel loro stile!
Si torna indietro nel tempo, all'inizio secolo, su delle isole sperdute nel bel mezzo del pacifico, (il tema dell'isolamento sembra affascinare molto i Relic)....dove strani esperimenti genetici vengono effettuati da scienziati un pò fuori di testa.
Effettivamente la trama viene orchestrata in tal senso per ottenere lo scopo ultimo del gioco: lasciare l'ingegnerizzazione delle unità all'utente per un'esperienza ludica sempre nuova e mai ripetitiva.
Il game si rifà infatti ad un antico problema che affligge gli rts....il numero di unità e in perenne deficit di varietà.
Molti programmatori ed i produttori hanno provato a trovare soluzioni a questo atroce dilemma in diverse occasioni...nascono quindi i vari Evolva dove attraverso alchimie genetiche si ottengono esseri sempre nuovi e dalle potenzialità diverse, i vari Metal Fatigue dove gli arti e i componenti dei robot nemici "smembrati" vengono riciclati e "trapiantati" nelle proprie unità e via discorrendo....
Il concetto si può riassumere in un unico pensiero" Noi ti diamo i mezzi ed i pezzi e tu pensi a crearti le unità".
L'idea di persè è geniale, non occorre aspettare espansioni per avere unità nuove come nel caso di Starcraft broadwar....ma ancora oggi non ho trovato un titolo che sfrutti tutte potenzialità di questo concetto.
Impossible creatures è molto divertente ma parte con un'idea, a mio giudizio, discutibile: quello di usare animali veri anzichè unità meccaniche o animali di mera fantasia. Incrociare una giraffa ad un leone o un serpente ad una tigre può apparire curioso e divertente al momento, ma alla lunga può stancare perchè le caratteristiche di attacco e di difesa di tutti gli animali sono simli e già note. Una tigre attaccherà come un puma, come un lupo o come qualsiasi altro quadrupede! certamente una tigre incrociata ad un "serpente elettrico" varierà molto, ma quello che resta sà già di visto e ritrito poichè si dovrà scegliere la modalità di attacco o di difesa di una delle due specie.
Nel gioco appaiono poi "raggi laser o simili ben poco credibili" se applicati alla ranocchia-scimmia....siamo sempre sulla terra e per quanto possano apparire bizzarre anzi "impossibili", le creature provengono sempre dalla terra e contesti naturali e reali.
Alla fine il gioco risulta un pò noioso, soprattutto quando sei abituato a vedere scontri di unità geneticamente simili...tutto stà a vedere zampate uguali delle parti in lotta.
Impossible Creatures è un progetto davvero coraggioso, ma forse troppo spinto! Oltretutto ha delle basi fragili e discutibili.
Non vi sono esplosioni, armi distruttive, o "soluzioni finali".....e spesso una partita si riassume in un updating cotinuo e perverso per ottenere unità più potenti. Non vi sono difese e varietà di costruzioni, il sistema di gestione delle risorse è spudoratamente copiato da starcraft (addiritura i banchi di minerali e i geiser sono disegnati pari pari dal titolo blizzard)
Una nota positiva proviene dal motore grafico leggero, ma oggi come oggi possiamo contare su titoli alternativi che ne posseggono migliori
Già con Homeworld ci hanno immersi nel più profondo dell'universo dove le mappe incutono effettivamente un senso di grandezza e di abisso cosmico e le suggestioni musicali coinvolgono nella spiritualità dei vari kilth.
A diversi anni di distanza i Relic tornano "sulla terra" e lo fanno ovviamente nel loro stile!
Si torna indietro nel tempo, all'inizio secolo, su delle isole sperdute nel bel mezzo del pacifico, (il tema dell'isolamento sembra affascinare molto i Relic)....dove strani esperimenti genetici vengono effettuati da scienziati un pò fuori di testa.
Effettivamente la trama viene orchestrata in tal senso per ottenere lo scopo ultimo del gioco: lasciare l'ingegnerizzazione delle unità all'utente per un'esperienza ludica sempre nuova e mai ripetitiva.
Il game si rifà infatti ad un antico problema che affligge gli rts....il numero di unità e in perenne deficit di varietà.
Molti programmatori ed i produttori hanno provato a trovare soluzioni a questo atroce dilemma in diverse occasioni...nascono quindi i vari Evolva dove attraverso alchimie genetiche si ottengono esseri sempre nuovi e dalle potenzialità diverse, i vari Metal Fatigue dove gli arti e i componenti dei robot nemici "smembrati" vengono riciclati e "trapiantati" nelle proprie unità e via discorrendo....
Il concetto si può riassumere in un unico pensiero" Noi ti diamo i mezzi ed i pezzi e tu pensi a crearti le unità".
L'idea di persè è geniale, non occorre aspettare espansioni per avere unità nuove come nel caso di Starcraft broadwar....ma ancora oggi non ho trovato un titolo che sfrutti tutte potenzialità di questo concetto.
Impossible creatures è molto divertente ma parte con un'idea, a mio giudizio, discutibile: quello di usare animali veri anzichè unità meccaniche o animali di mera fantasia. Incrociare una giraffa ad un leone o un serpente ad una tigre può apparire curioso e divertente al momento, ma alla lunga può stancare perchè le caratteristiche di attacco e di difesa di tutti gli animali sono simli e già note. Una tigre attaccherà come un puma, come un lupo o come qualsiasi altro quadrupede! certamente una tigre incrociata ad un "serpente elettrico" varierà molto, ma quello che resta sà già di visto e ritrito poichè si dovrà scegliere la modalità di attacco o di difesa di una delle due specie.
Nel gioco appaiono poi "raggi laser o simili ben poco credibili" se applicati alla ranocchia-scimmia....siamo sempre sulla terra e per quanto possano apparire bizzarre anzi "impossibili", le creature provengono sempre dalla terra e contesti naturali e reali.
Alla fine il gioco risulta un pò noioso, soprattutto quando sei abituato a vedere scontri di unità geneticamente simili...tutto stà a vedere zampate uguali delle parti in lotta.
Impossible Creatures è un progetto davvero coraggioso, ma forse troppo spinto! Oltretutto ha delle basi fragili e discutibili.
Non vi sono esplosioni, armi distruttive, o "soluzioni finali".....e spesso una partita si riassume in un updating cotinuo e perverso per ottenere unità più potenti. Non vi sono difese e varietà di costruzioni, il sistema di gestione delle risorse è spudoratamente copiato da starcraft (addiritura i banchi di minerali e i geiser sono disegnati pari pari dal titolo blizzard)
Una nota positiva proviene dal motore grafico leggero, ma oggi come oggi possiamo contare su titoli alternativi che ne posseggono migliori
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