Ho finito stalker diverse volte ormai e devo dire che dopo 5-6 anni per programmarlo mi aspettavo ben altro. Amen. In sintesi:
punti a favore:
1) il gioco ha buona scalabilità e con un athlon 2400+ 1 giga ram e una radeon 9700pro gira perfetto senza scatti o incertezze al dettaglio minimo su tutti gli hubs tranne su quello della cittadina di Prypiat (è l'hub + grande e + "popolato")
2) atmosfera davvero senza pari, la struttura dei livelli e alcuni spunti tratti dal capolavoro dei fratelli Strugarsky lasciano a bocca aperta, immergendo veramente il giocatore in quella "zona" maledetta, il triste mondo interiore dei personaggi, fatta di profonda desolazione interiore, di cui le aree radioattive e gli edifici diroccati non sono altro che una sua traspozione
3) comparto tecnico complessivamente molto buono. La grafica è bellissima anche a livello minimo. Ottimo il sonoro, con tutti i rumori ambientali
punti a sfavore:
1) la versione è localizzata in 5 lingue (inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo) ma la versione italiana è strapiena di bug e crasha a ogni pie sospinto. La versione inglese è per fortuna corretta fino alla fine (non ho provato le altre per questioni lingua)
2) la fantomatica intelligenza artificiale rivoluzionaria cantata da riviste come GMC è rimasta sulla carta: il gioco è strutturato in hubs, veramente belli e d'atmosfera, ma estremamente piccoli, e risultano fin troppo evidenti i luoghi di spawn dei personaggi, sempre uguali e invariati: per questo motivo le situazioni non cambiano da partita a partita come promesso ma risultano sempre uguali. Noterete che oltre alla posizione neanche il numero dei personaggi cambia (gente o bestie che siano)
3) l'assoluta libertà strombazzata è una bufala 100%: il gioco è di una linearità sconvolgente. La struttura degli hubs costringe i giocatori a un percorso sempre uguale, dal primo hub del cordone fino all'ultimo della centrale dismessa. Si farà un po'di avanti indietro, se si vorrà, ma tutto finisce li. L'immersione viene in + spezzata dalla stessa struttura a hubs: non aspettatevi la sorprendente "continuità" (streaming) di Boiling Point, ne la stessa impressionante vastità
4) la storia è inesistente, e dopo 6 anni di sviluppo lascia basiti. Pur presentando elementi eccellenti e originalissimi (elementi tratti dal romanzo dei Tarkosky e dalla letteratura che ne è seguita) che avrebbero potuto dare forma a una storia veramente indelebile, indimenticabile come solo i capolavori + grandi della letteratura ci hanno dato tutto è accennato, buttato la, senza uno sviluppo profondo e coerente di una bella trama, magari lasciando aperto l'intreccio... niente di tutto questo: solo accenni, slegati, quasi un sovrapporsi di istantanee sfocate... ma calma, fino a un certo punto! Non svelerò niente a proposito, ma sappiate che dalla metà + qualcosa circa del gioco la storia, appena accennata prima, va poi del tutto a farsi benedire, è il caos + idiota e insensato di per sè stesso e rispetto a quello che si è narrato (leggi: accennato) prima! Estremamente deludente: qualche bug è tollerabile e perdonato, ma lacune così ampie, totalizzanti, a livello contenutistico dopo 6 anni sono un flop da stramazzare in catalessi!!!
5) la realizzazione delle armi è molto buona, ma l'intelligenza artificiale dei png fa pietà. I casi sono 2: ronde o betulle piantate. Esistono delle "aree di reazione", troppo evidenti e scontate, persino banali: presi di lato o da dietro i png restano fissi immobili guardando nella direzione dove i programmatori prevedevano il passaggio del giocatore e non reagiscono neanche se si mandano in full-auto le armi automatiche a 2 passi dai gruppi, a 2 cm dalle orecchie... Capito lo squallido "trucchetto" il gioco può essere risolto col coltello, tranne negli hubs dei sotterranei o all'interno degli edifici, dove i corridoi forzano il giocatore a passare per queste "aree"
6) si verificano alcuni crash occasionali al passaggio da un hub all'altro quando si effettuano salvataggi in prossimità dei luoghi di intersezione dei livelli
7) gli hubs sono disegnati con maestria, creano atmosfera e sono bellissimi, ma sono piccollissimi, e l'intero gioco può essere finito in meno di 5 ore! Gli appassionati veterani del genere cresciuti a pane e sparatorie lo "brucerannno" in poco + di 3 ore!!! Poco,troppo poco visto il prezzo del titolo e pensando che alcune demo di capolavori passati tenevano (e tengono tttora!) il giocatore incollato al monitor per settimane, se non mesi
8) la longevità-rigiocabilità è zero assoluto: le missioni "primarie" sono 7, velocissime: trova documenti e riportali o recati alla struttura x e disattivala; le secondarie sono tutte identiche: trova l'ogg x e riportalo ai commercianti per ottenere denaro, uccidere x che sta sulle scatole a y sempre per qualche soldo, liberare un'area x da personaggi o bestie per stesso motivo (che ritorneranno puntualmente allo stesso identico posto al successivo passaggio nell'hub). Per lo stesso motivo anche l'amosfera ne risente pesantemente: dop l'impatto iniziale, favoloso, constatati i luoghi dove spawnano i png il giocatore saprà sempre cosa troverà...
9) il multiplayer è inesistente, da dimenticare. Poco male comunque, il gioco è stato chiaramente pensato per essere single: il multi non toglie ne aggiunge nulla
10) il prezzo mi sembra esoso in rapporto a quello che offre
Che altro dire... a costo di ripetermi fino alla noia non mi stancherò mai di ripetere che l'industria dei videogame ha bisogno di una bella scrollata... Da tempo in qua tra titoli pubblicati in stadio pre-alfa (gothic 3), capolavori ossannati rivelatisi apocalissi gastrointestinali (Call of juarez) e demo venduti a prezzo strapieno (appunto questo stalker) i gioielli cominciano ad acquistare peso in una ininterrotta successione geometrica con fattori esponenziali. Ecco il mio caldo consiglio: lasciatelo sugli scaffali. Sappiate solo che le 2 mappe rilasciate come "demo" per multiplayer sono 2 hubs completi, e il gioco ne ha 10 in tutto, alcuni cosi alcuni + grandi altri + piccoli. Come aveva ragione il mitico Oscar: "Ci sono solo 2 tipi di libri: quelli scritti bene e quelli scritti male". Per i games è lo stesso, e stalker piomba con un tonfo roboante nella seconda, tristissima, categoria. Quando ripenso che con lo stesso prezzo cambiavo le corde del violino e mi compravo pure la colofonia... Se Chernobyl dovesse scoppiare di nuovo da qui a breve sapete chi è stato. Notte
punti a favore:
1) il gioco ha buona scalabilità e con un athlon 2400+ 1 giga ram e una radeon 9700pro gira perfetto senza scatti o incertezze al dettaglio minimo su tutti gli hubs tranne su quello della cittadina di Prypiat (è l'hub + grande e + "popolato")
2) atmosfera davvero senza pari, la struttura dei livelli e alcuni spunti tratti dal capolavoro dei fratelli Strugarsky lasciano a bocca aperta, immergendo veramente il giocatore in quella "zona" maledetta, il triste mondo interiore dei personaggi, fatta di profonda desolazione interiore, di cui le aree radioattive e gli edifici diroccati non sono altro che una sua traspozione
3) comparto tecnico complessivamente molto buono. La grafica è bellissima anche a livello minimo. Ottimo il sonoro, con tutti i rumori ambientali
punti a sfavore:
1) la versione è localizzata in 5 lingue (inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo) ma la versione italiana è strapiena di bug e crasha a ogni pie sospinto. La versione inglese è per fortuna corretta fino alla fine (non ho provato le altre per questioni lingua)
2) la fantomatica intelligenza artificiale rivoluzionaria cantata da riviste come GMC è rimasta sulla carta: il gioco è strutturato in hubs, veramente belli e d'atmosfera, ma estremamente piccoli, e risultano fin troppo evidenti i luoghi di spawn dei personaggi, sempre uguali e invariati: per questo motivo le situazioni non cambiano da partita a partita come promesso ma risultano sempre uguali. Noterete che oltre alla posizione neanche il numero dei personaggi cambia (gente o bestie che siano)
3) l'assoluta libertà strombazzata è una bufala 100%: il gioco è di una linearità sconvolgente. La struttura degli hubs costringe i giocatori a un percorso sempre uguale, dal primo hub del cordone fino all'ultimo della centrale dismessa. Si farà un po'di avanti indietro, se si vorrà, ma tutto finisce li. L'immersione viene in + spezzata dalla stessa struttura a hubs: non aspettatevi la sorprendente "continuità" (streaming) di Boiling Point, ne la stessa impressionante vastità
4) la storia è inesistente, e dopo 6 anni di sviluppo lascia basiti. Pur presentando elementi eccellenti e originalissimi (elementi tratti dal romanzo dei Tarkosky e dalla letteratura che ne è seguita) che avrebbero potuto dare forma a una storia veramente indelebile, indimenticabile come solo i capolavori + grandi della letteratura ci hanno dato tutto è accennato, buttato la, senza uno sviluppo profondo e coerente di una bella trama, magari lasciando aperto l'intreccio... niente di tutto questo: solo accenni, slegati, quasi un sovrapporsi di istantanee sfocate... ma calma, fino a un certo punto! Non svelerò niente a proposito, ma sappiate che dalla metà + qualcosa circa del gioco la storia, appena accennata prima, va poi del tutto a farsi benedire, è il caos + idiota e insensato di per sè stesso e rispetto a quello che si è narrato (leggi: accennato) prima! Estremamente deludente: qualche bug è tollerabile e perdonato, ma lacune così ampie, totalizzanti, a livello contenutistico dopo 6 anni sono un flop da stramazzare in catalessi!!!
5) la realizzazione delle armi è molto buona, ma l'intelligenza artificiale dei png fa pietà. I casi sono 2: ronde o betulle piantate. Esistono delle "aree di reazione", troppo evidenti e scontate, persino banali: presi di lato o da dietro i png restano fissi immobili guardando nella direzione dove i programmatori prevedevano il passaggio del giocatore e non reagiscono neanche se si mandano in full-auto le armi automatiche a 2 passi dai gruppi, a 2 cm dalle orecchie... Capito lo squallido "trucchetto" il gioco può essere risolto col coltello, tranne negli hubs dei sotterranei o all'interno degli edifici, dove i corridoi forzano il giocatore a passare per queste "aree"
6) si verificano alcuni crash occasionali al passaggio da un hub all'altro quando si effettuano salvataggi in prossimità dei luoghi di intersezione dei livelli
7) gli hubs sono disegnati con maestria, creano atmosfera e sono bellissimi, ma sono piccollissimi, e l'intero gioco può essere finito in meno di 5 ore! Gli appassionati veterani del genere cresciuti a pane e sparatorie lo "brucerannno" in poco + di 3 ore!!! Poco,troppo poco visto il prezzo del titolo e pensando che alcune demo di capolavori passati tenevano (e tengono tttora!) il giocatore incollato al monitor per settimane, se non mesi
8) la longevità-rigiocabilità è zero assoluto: le missioni "primarie" sono 7, velocissime: trova documenti e riportali o recati alla struttura x e disattivala; le secondarie sono tutte identiche: trova l'ogg x e riportalo ai commercianti per ottenere denaro, uccidere x che sta sulle scatole a y sempre per qualche soldo, liberare un'area x da personaggi o bestie per stesso motivo (che ritorneranno puntualmente allo stesso identico posto al successivo passaggio nell'hub). Per lo stesso motivo anche l'amosfera ne risente pesantemente: dop l'impatto iniziale, favoloso, constatati i luoghi dove spawnano i png il giocatore saprà sempre cosa troverà...
9) il multiplayer è inesistente, da dimenticare. Poco male comunque, il gioco è stato chiaramente pensato per essere single: il multi non toglie ne aggiunge nulla
10) il prezzo mi sembra esoso in rapporto a quello che offre
Che altro dire... a costo di ripetermi fino alla noia non mi stancherò mai di ripetere che l'industria dei videogame ha bisogno di una bella scrollata... Da tempo in qua tra titoli pubblicati in stadio pre-alfa (gothic 3), capolavori ossannati rivelatisi apocalissi gastrointestinali (Call of juarez) e demo venduti a prezzo strapieno (appunto questo stalker) i gioielli cominciano ad acquistare peso in una ininterrotta successione geometrica con fattori esponenziali. Ecco il mio caldo consiglio: lasciatelo sugli scaffali. Sappiate solo che le 2 mappe rilasciate come "demo" per multiplayer sono 2 hubs completi, e il gioco ne ha 10 in tutto, alcuni cosi alcuni + grandi altri + piccoli. Come aveva ragione il mitico Oscar: "Ci sono solo 2 tipi di libri: quelli scritti bene e quelli scritti male". Per i games è lo stesso, e stalker piomba con un tonfo roboante nella seconda, tristissima, categoria. Quando ripenso che con lo stesso prezzo cambiavo le corde del violino e mi compravo pure la colofonia... Se Chernobyl dovesse scoppiare di nuovo da qui a breve sapete chi è stato. Notte