Stanchi, frustrati, delusi e soprattutto arrabiati. Sentimenti più che comprensibili attanagliano oggi anche i videogiocatori più anziani e skillati, i quali hanno sempre affrontato le difficoltà derivanti da games erroneamente rilasciati senza un effettivo ed accurato betatesting.
Le patinate copertine di riviste specializzate, le shoccanti e brillanti recensioni di portali del settore ed il sontuoso marketing presentano videogiochi rivoluzionari: ma grandi fanfare nascondono prodotti spesso scadenti.
Eccetto pochi blog indipendenti, tutti tacciono sui bugs, sulle pessime ottimizzazioni che oggi i "grandi titoli" portano come budget. Un esempio fra tutti è il blasonato BIOSHOCK il quale addirittura in fase di istallazione scarica immediatamente una patch correttiva. Il caso Bioshock supera il paradossale!
Spesso per sfuggire ai corsi di "informatica obbligatori" o su master su "Pixel shader" molti utenti della piattaforma pc sono migrati su console. In effetti questo discorso valeva fino a qualche anno fà: oggi l'hardware delle varie xbox e ps3 di avvicinana pesantemente a quello del pc. Insieme ai i vantaggi, le pratiche console hanno importato anche i difetti. E' finito il tempo di un "CD e via".
Bioshock per x 360 crea problemi dopo aver scaricato la patch correttiva online. L'ibrido console/pc soffre delle stesse malattie della piattaforma windows. Ma al contrario dello smanettone pc che può intervenire sulle configurazioni piu' disparate, manipolazioni di files e via dicendo, l'utente xbox deve ricorrere ad espedienti alchemici di dubbia efficacia tipo combinazione di tasti etc...
Ma il titolone della 2k non è il solo a creare grattacapi agli utenti di tutte le piattaforme. WORLD IN CONFLICT della Sierra risente dei medesimi problemi di freeze screen di Bioshock. Inutile sottolineare che anche in questo caso c'è il solito scaricabarile di responsabilità fra i produttori di hardware (Nvidia, Ati , Microsoft) e i produttori e distributori di videogames.
Sul forum Sierra si chiede aiuto alla comunità di videogiocatori: si richiedono informazioni e log di errori che migliaia di utenti hanno la pazienza di inviare. In parole povere si attua un enorme "betatesting" alle spalle di chi il prodotto lo ha già comprato; bel modo da parte dell'azienda di risparmiare tempo e denaro!
Gli unici a pagarne le spese sono gli utenti finali, i quali spendono cifre ragguardevoli in acquisto di hardware e software ( i videogames originali) per ritrovarsi poi un titolo del tutto ingiocabile e buggato.
Ed ora......tutti in attesa di driver aggiornati e nuove patch, mentre sugli scaffali continua lo "spaccio" di videogames "marci"....
Le patinate copertine di riviste specializzate, le shoccanti e brillanti recensioni di portali del settore ed il sontuoso marketing presentano videogiochi rivoluzionari: ma grandi fanfare nascondono prodotti spesso scadenti.
Eccetto pochi blog indipendenti, tutti tacciono sui bugs, sulle pessime ottimizzazioni che oggi i "grandi titoli" portano come budget. Un esempio fra tutti è il blasonato BIOSHOCK il quale addirittura in fase di istallazione scarica immediatamente una patch correttiva. Il caso Bioshock supera il paradossale!
Spesso per sfuggire ai corsi di "informatica obbligatori" o su master su "Pixel shader" molti utenti della piattaforma pc sono migrati su console. In effetti questo discorso valeva fino a qualche anno fà: oggi l'hardware delle varie xbox e ps3 di avvicinana pesantemente a quello del pc. Insieme ai i vantaggi, le pratiche console hanno importato anche i difetti. E' finito il tempo di un "CD e via".
Bioshock per x 360 crea problemi dopo aver scaricato la patch correttiva online. L'ibrido console/pc soffre delle stesse malattie della piattaforma windows. Ma al contrario dello smanettone pc che può intervenire sulle configurazioni piu' disparate, manipolazioni di files e via dicendo, l'utente xbox deve ricorrere ad espedienti alchemici di dubbia efficacia tipo combinazione di tasti etc...
Ma il titolone della 2k non è il solo a creare grattacapi agli utenti di tutte le piattaforme. WORLD IN CONFLICT della Sierra risente dei medesimi problemi di freeze screen di Bioshock. Inutile sottolineare che anche in questo caso c'è il solito scaricabarile di responsabilità fra i produttori di hardware (Nvidia, Ati , Microsoft) e i produttori e distributori di videogames.
Sul forum Sierra si chiede aiuto alla comunità di videogiocatori: si richiedono informazioni e log di errori che migliaia di utenti hanno la pazienza di inviare. In parole povere si attua un enorme "betatesting" alle spalle di chi il prodotto lo ha già comprato; bel modo da parte dell'azienda di risparmiare tempo e denaro!
Gli unici a pagarne le spese sono gli utenti finali, i quali spendono cifre ragguardevoli in acquisto di hardware e software ( i videogames originali) per ritrovarsi poi un titolo del tutto ingiocabile e buggato.
Ed ora......tutti in attesa di driver aggiornati e nuove patch, mentre sugli scaffali continua lo "spaccio" di videogames "marci"....
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