La Carta dei Diritti di noi videogiocatori

[hoods84]

Il sito www.gamasutra.com ha pubblicato questa 'Carta dei Diritti' dei videogiocatori, creata da B. Wardell e C. Taylor.

Ve la propongo presa da GMC:
I giocatori hanno il diritto di:[LIST=1][*]restituire i giochi che non funzionano sul loro pc e di ottenere un pieno rimborso[*]pretendere che i giochi, quando vengono pubblicati, siano completi in ogni loro parte[*]attendersi che vengano pubblicati aggiornamenti significativi al gioco dopo la sua pubblicazione[*]richiedere che programmi di aggiornamento automatico e utility di download non debbano obbligatoriamente essere fatti partire ogni volta che si desidera giocare a un gioco[*]attendersi che i requisiti minimi di un gioco indichino che detto gioco girerà adeguatamente sul computer indicato[*]attendersi che i giochi non installino driver nascosti o altri programmi potenzialmente dannosi senza il loro consenso[*]scaricare nuovamente l'ultima versione di un gioco di loro proprietà ogni volta che lo desiderino[*]non essere trattati come potenziali criminali da sviluppatori e distributori[*]richiedere che non sia necessario connettersi a internet per giocare in modalità singleplayer[*]richiedere che non sia necessario tenere un CD o un DVD nel drive per poter giocare a un gioco[/LIST]

Condivido praticamente ogni punto della lista redatta da Taylor (Gas Powered Games) e Wardell (Stardock)... qualche sh rispetta tutti e 10 i punti?

[mitor]

Sinceramente tutti i giochi usati fino ad ora nel pc non le rispettano tutte..
praticamente TUTTI pretendono il cd/dvd per giocare inserito
molte volte ti trovi costretto a cercare tu gli aggiornamenti poichè un gioco non è provvisto di update manager
quando restituisci un gioco pc nessuno ti rimborsa..almeno fino ad ora mai capitato..a volte me lo fanno cambiare...
molte volte (Vedi: star wars kotor 2) vengono tagliati parti del gioco per fretta di essere messi in commercio..e vedi fuori giochi con poca logica e magari ti chiedi anche il perchè...stessa cosa per i requisiti minimi...e consigliati..molte volte pur superandoli il gioco gira a scatti senza motivo...

[Darkito]

Sarebbe stupendo se tutti i giochi seguissero questa carta dei diritti . Peccato che al momento la maggior parte non rispetta nemmeno un punto di questa carta..

[The_Ophidian]

Non posso che sottoscrivere ogni punto... m'era già capitata una discussione del genere, ed effettivamente, dai tempi grandissimo Unreal Tournament (un gioco esemplare sotto tantissimi punti di vista) è veramente difficile trovare titoli che rispettino tutti questi punti, o che quantomeno ci vadano vicino.

Comunque diciamo che io mi accontenterei che semplicemente si evitassero certi abomini, tra beta ingiocabili lanciate scriteriatamente sul mercato e sistemi di protezione scomodi, invasivi e irrispettosi per l'utente pagante (vero Valve? Vero Y2K?)

In ogni caso, una felicissima eccezione c'è. Volevo aprire un topic proprio in questi giorni, perchè qualche publisher che lavora trattando i propri utenti/clienti col massimo rispetto: sto parlando dell'talo-spagnola FX Interactive, che si sta distinguendo grazie a una politica apprezzabilissima... prezzi competitivi (mai più di 20 euri i prezzi di lancio), packaging curatissimi, ben più di molti altri titoli distribuiti a prezzo pieno, un supporto clienti a detta di tutti ineccepibile (personalmente non ho mai avuto bisogno di ricorrerne) - e appunto, una serie di standard che sostanzialmente coprono molto bene questo decalogo. FX, ti voglio bene.

[Ieyasu]

Per me questa "Carta dei diritti" lascia il tempo che trova. Intendo dire, non si possono assommare indistintamente delle pretese sacrosante (come il punto 6), ad altre deliranti (pieno rimborso per un gioco che non gira sul pc? Ma scherziamo? È impensabile scaricare sui negozianti la responsabilità degli acquisti incauti dei clienti!), ad altre "di comodo" (DVD nel drive o meno? Bah...).
Mi sembra solo una raccolta eterogenea di propositi, priva di una intima ratio.

[The_Ophidian]

Per me questa "Carta dei diritti" lascia il tempo che trova. Intendo dire, non si possono assommare indistintamente delle pretese sacrosante (come il punto 6), ad altre deliranti (pieno rimborso per un gioco che non gira sul pc? Ma scherziamo? È impensabile scaricare sui negozianti la responsabilità degli acquisti incauti dei clienti!), ad altre "di comodo" (DVD nel drive o meno? Bah...).
Mi sembra solo una raccolta eterogenea di propositi, priva di una intima ratio.

Delirante, fino a un certo punto: più che altro lo ricollegherei strettamente al punto 5: si trattasse solo di acquisti incauti posso capire, ma che le confezioni espongano requisiti tutt'altro che veritieri non è un'evenienza così rara. E non sempre il giocatore/cliente ha la possibilità di poter verificare prima di acquistare. E mi sono capitate più di una volta cose del genere. Ci fosse più trasparenza, non si sentirebbe minimamente il bisogno di rimborsi e cose del genere

[Ieyasu]

Delirante, fino a un certo punto: più che altro lo ricollegherei strettamente al punto 5: si trattasse solo di acquisti incauti posso capire, ma che le confezioni espongano requisiti tutt'altro che veritieri non è un'evenienza così rara. E non sempre il giocatore/cliente ha la possibilità di poter verificare prima di acquistare. E mi sono capitate più di una volta cose del genere. Ci fosse più trasparenza, non si sentirebbe minimamente il bisogno di rimborsi e cose del genere

Ma anche alla luce di questa obiezione il "delirio" permane! Non ci si può certo aspettare che questa mancanza del produttore (che comunque andrebbe provata caso per caso, e non mi sembra agevole farlo), ricada con tanta leggerezza sulle spalle del negoziante. D'accordo sul punto 5, ma non è accettabile dedurne come conseguenza il punto 1.

[The_Ophidian]

Ma anche alla luce di questa obiezione il "delirio" permane! Non ci si può certo aspettare che questa mancanza del produttore (che comunque andrebbe provata caso per caso, e non mi sembra agevole farlo), ricada con tanta leggerezza sulle spalle del negoziante. D'accordo sul punto 5, ma non è accettabile dedurne come conseguenza il punto 1.

Quello che dici non è affatto infondato, è che allo stesso tempo, non mi pare accettabile che queste mancanze (che sono appunto del produttore) cadano completamente sulle spalle dell'utente finale. Dopotutto al rivenditore non dovrebbe spettare una parte di responsabilità se ciò che ha in vendita viene presentato -anche se in buonafede- ingannevolmente?

Comunque sì, in questo campo è effettivamente durissima poter verificare caso per caso, e alla fine questo proposito è e rimane pura utopia. Diciamo che se il punto 5 fosse rispettato sarebbe già una soluzione accettabilissima