Dopo essermi tolto di dosso il fastidio del finale, ho metabolizzato l'idea che la saga di Mass Effect è conclusa. In un modo non certo glorioso, ma si è conclusa. E' finita. E' strano quando ti viene tolto qualcosa che avevi imparato a considerare costante. O meglio, a cui ti eri affezionato. La verità è che io non so come Bioware ci sia riuscita, ma è riuscita a farti sinceramente importare di un universo completamente fittizio. Di personaggi inesistenti, di situazioni puramente virtuali. Vedere come ognuna di questi personaggi tocca la sua realizzazione, falsa, e raggiunge la sua meta, inventata, ti rende felice. La verità è che non mi era mai capitato di appassionarmi a qualcosa così. E non parlo solo del gameplay, della storia, dei personaggi. In generale, Mass Effect credo rappresentasse per i fan un universo fantastico ma realistico, in cui era possibile staccare un attimo ed essere qualcos'altro. Immagino valga per tutti i buoni giochi. Ma ME ci riusciva particolarmente bene: ti importava del destino della galassia, ti importava dei tuoi compagni, della tua missione, dei tuoi compiti. E' qualcosa che ben pochi giochi possono vantare. Le missioni al cardiopalma. I colpi di scena. Le scelte difficili. Le battutine maliziose di Garrus. L'ingenuità di Legion. La rottura di coglioni di Ashley. La mediocrità di Kaidan. La nerditudine di Liara. La bizzarria di Mordin. Anche se avete finito male, anche se avete buttato all'aria tutto in soli 5 minuti, anche se dovevate mettere un DLC al day one, anche se avete avuto pesanti cadute di stile (vedi Kai-Leng.)...
Grazie, era da tanto che non mi divertivo così tanto.
Grazie, era da tanto che non mi divertivo così tanto.
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