Manga
Titolo originale: NANA
Autore: Ai Yazawa
Editore: Shueisha
Tankōbon: 21 (in corso)
Anno: 2000 (in corso)
Editore it.: Panini Comics
Genere: Shōjo/Drama/Romantico
Anime
Nome: NANA
Studio: Madhouse
Episodi: 47 (+ 3 riassuntivi)
Durata ep.: 23 minuti circa
Anno: 2006/2007
Il manga, ambientato nel Giappone contemporaneo, presenta le vicende di due ragazze ventenni accomunate dallo stesso nome e dall'uguale decisione di trasferirsi a Tokyo: Nana "Hachi" Komatsu e Nana Osaki. Le due giovani prendono lo stesso treno diretto alla capitale giapponese, ed è lì che si conoscono. Separate alla stazione, si incontreranno successivamente per caso in un appartamento che entrambe hanno intenzione di affittare: decideranno di essere coinquiline e di dividere insieme la vita quotidiana. Nana O. decide di andare a Tokyo per avere successo con la sua band, mentre Nana K. ci va inizialmente per raggiungere il suo ragazzo, Shoji, ma il vero motivo è che vuole diventare indipendente.
NANA: un nome, una garanzia. Sono passati ormai la bellezza di 10 anni dal primo volume della serie, ma tuttora la longeva serie di Ai Yazawa riesce a riscuotere sempre più fan e un ottimo successo (non per niente, è stato il 2° manga più venduto dell'anno, dopo One Piece, e i volumi sono sempre stati ai vertici delle classifiche).
NANA è indubbiamente la miglior serie shojo che io abbia mai letto/visto. Così diversa da tutte quelle serie shojo trita-e-ritrita che oramai siamo abituati a vedere, i soliti "piccoli problemi di cuore", le solite maghette che si trasformano per sconfiggere il cattivone di turno: NANA non punta assolutamente a questo. Sin dal primo episodio/capitolo, si intuisce che la serie è già di un livello notevolmente alto; ottima l'idea, da parte dell'autrice, di far incontrare due ragazze aventi lo stesso nome, ma completamente diverse tra loro: potrebbe sembrare banale inizialmente, ma seguendo man mano l'opera si capisce quanto molto più possa accomunare le due ragazze invece che solo di un semplice nome, perchè dopo il famoso treno dell'incontro dovranno convivere nello stesso appartamento, e trascorrere la vita di tutti i giorni, fatta di amori, sofferenze, delusioni, paure, incertezze, sorprese. Nana Komatsu, la tipica ragazza di provincia che punta al principe azzurro e tenta di diventare indipendente; Nana Osaki, una ragazza che ha sofferto molto nel passato e che cerca di diventare una star del rock: l'autrice ha fatto di questi due personaggi il cardine della serie, dotati di un'ottima caratterizzazione strutturale. Sebbene la Komatsu sembri la tipica ragazza indifesa che non sa come reagire alle difficoltà della vita, e la Osaki la ragazza-maschiaccio, la dura della situazione, ben si intuisce col passare dei capitoli che in realtà la cantante è più fragile di quanto sembri, e che tutta la sua durezza e compostezza siano solo una maschera per affrontare i problemi che la vita le risiede;
Ottima caratterizzazione non solo per le due protagoniste, ma anche per i personaggi che man mano avranno spazio nella serie: Ren, il fidanzato storico di Nana Osaki; Nobu, l'amico di sempre; Yasu, l'avvocato/batterista su cui tutti potranno contare; Shin, il ragazzino fin troppo cresciuto; Reira, la rivale di Nana, e tanti altri ancora. Ognuno di essi ha un proprio background alle spalle, che rendono ancora più genuina e innovativa la serie, e che saranno dei punti fondamentali per il proseguimento della storia. La Yazawa, insomma, ha saputo offire ad ogni suo singolo personaggio una propria caratterizzazione, in modo tale che il pubblico così potesse scegliere una sorta di suo "preferito", o quello che si avvicina caratterialmente al lettore, caratterizzazione che magari in molte altre serie manga/anime è assente.
Ma probabilmente, con il proseguimento della storia, si nota ad un peggioramento, elemento che ormai caratterizza quasi ogni serie:
Comunque nonostante questo calo, la serie riesce a tener incollato il lettore pagina dopo pagina,
Differenza anime/manga: è pressocchè nulla. La serie anime di NANA infatti può vantare, oltre che di una magnifica OST (dovuta anche al talento di Anna Tsuchiya e Olivia, che hanno prestato le loro voci canore per Nana Osaki e Reira) e di un'ottima grafica, di un'eccelsa trasposizione dal manga. Ogni singola inquadratura, angolo e oggetto è infatti curato nel minimo dettaglio; le uniche differenze stanno nel 1° episodio, che è una sorta di prequel alla storia (e che sarà riproposta in chiave fedele all'originale dal 6° episodio); le modifiche dei titoli delle canzoni originariamente pensati dall'autrice; e un paio di tagli e modifiche (che alla fin fine si tratta di pochi secondi) in tutti e ben 12 volumi: una serie anime, che, almeno io, non ho mai visto trasposta in modo così fedele alla sua controparte cartacea.
Consigliato: assolutamente sì. Non badate a chi dice che è la copia di Beautiful, perchè seppur alcune situazioni potrebbero vagamente ricordare la celeberrima soap-opera, l'opera di Ai Yazawa non ha nulla a che vedere con essa, e il talento e la superiorità si vedono immediatamente.
Voto Manga: 9,5. Capolavoro iniziale, scema, purtroppo, con gli ultimi capitoli usciti.
Voto Anime: 10. Tengo pur sempre conto del fatto che si interrompe al 12° volume e non lascia mostrare gli eventi successivi: capolavoro.
Titolo originale: NANA
Autore: Ai Yazawa
Editore: Shueisha
Tankōbon: 21 (in corso)
Anno: 2000 (in corso)
Editore it.: Panini Comics
Genere: Shōjo/Drama/Romantico
Anime
Nome: NANA
Studio: Madhouse
Episodi: 47 (+ 3 riassuntivi)
Durata ep.: 23 minuti circa
Anno: 2006/2007
Il manga, ambientato nel Giappone contemporaneo, presenta le vicende di due ragazze ventenni accomunate dallo stesso nome e dall'uguale decisione di trasferirsi a Tokyo: Nana "Hachi" Komatsu e Nana Osaki. Le due giovani prendono lo stesso treno diretto alla capitale giapponese, ed è lì che si conoscono. Separate alla stazione, si incontreranno successivamente per caso in un appartamento che entrambe hanno intenzione di affittare: decideranno di essere coinquiline e di dividere insieme la vita quotidiana. Nana O. decide di andare a Tokyo per avere successo con la sua band, mentre Nana K. ci va inizialmente per raggiungere il suo ragazzo, Shoji, ma il vero motivo è che vuole diventare indipendente.
NANA: un nome, una garanzia. Sono passati ormai la bellezza di 10 anni dal primo volume della serie, ma tuttora la longeva serie di Ai Yazawa riesce a riscuotere sempre più fan e un ottimo successo (non per niente, è stato il 2° manga più venduto dell'anno, dopo One Piece, e i volumi sono sempre stati ai vertici delle classifiche).
NANA è indubbiamente la miglior serie shojo che io abbia mai letto/visto. Così diversa da tutte quelle serie shojo trita-e-ritrita che oramai siamo abituati a vedere, i soliti "piccoli problemi di cuore", le solite maghette che si trasformano per sconfiggere il cattivone di turno: NANA non punta assolutamente a questo. Sin dal primo episodio/capitolo, si intuisce che la serie è già di un livello notevolmente alto; ottima l'idea, da parte dell'autrice, di far incontrare due ragazze aventi lo stesso nome, ma completamente diverse tra loro: potrebbe sembrare banale inizialmente, ma seguendo man mano l'opera si capisce quanto molto più possa accomunare le due ragazze invece che solo di un semplice nome, perchè dopo il famoso treno dell'incontro dovranno convivere nello stesso appartamento, e trascorrere la vita di tutti i giorni, fatta di amori, sofferenze, delusioni, paure, incertezze, sorprese. Nana Komatsu, la tipica ragazza di provincia che punta al principe azzurro e tenta di diventare indipendente; Nana Osaki, una ragazza che ha sofferto molto nel passato e che cerca di diventare una star del rock: l'autrice ha fatto di questi due personaggi il cardine della serie, dotati di un'ottima caratterizzazione strutturale. Sebbene la Komatsu sembri la tipica ragazza indifesa che non sa come reagire alle difficoltà della vita, e la Osaki la ragazza-maschiaccio, la dura della situazione, ben si intuisce col passare dei capitoli che in realtà la cantante è più fragile di quanto sembri, e che tutta la sua durezza e compostezza siano solo una maschera per affrontare i problemi che la vita le risiede;
Spoiler:
Ma probabilmente, con il proseguimento della storia, si nota ad un peggioramento, elemento che ormai caratterizza quasi ogni serie:
Spoiler:
Spoiler:
Differenza anime/manga: è pressocchè nulla. La serie anime di NANA infatti può vantare, oltre che di una magnifica OST (dovuta anche al talento di Anna Tsuchiya e Olivia, che hanno prestato le loro voci canore per Nana Osaki e Reira) e di un'ottima grafica, di un'eccelsa trasposizione dal manga. Ogni singola inquadratura, angolo e oggetto è infatti curato nel minimo dettaglio; le uniche differenze stanno nel 1° episodio, che è una sorta di prequel alla storia (e che sarà riproposta in chiave fedele all'originale dal 6° episodio); le modifiche dei titoli delle canzoni originariamente pensati dall'autrice; e un paio di tagli e modifiche (che alla fin fine si tratta di pochi secondi) in tutti e ben 12 volumi: una serie anime, che, almeno io, non ho mai visto trasposta in modo così fedele alla sua controparte cartacea.
Consigliato: assolutamente sì. Non badate a chi dice che è la copia di Beautiful, perchè seppur alcune situazioni potrebbero vagamente ricordare la celeberrima soap-opera, l'opera di Ai Yazawa non ha nulla a che vedere con essa, e il talento e la superiorità si vedono immediatamente.
Voto Manga: 9,5. Capolavoro iniziale, scema, purtroppo, con gli ultimi capitoli usciti.
Voto Anime: 10. Tengo pur sempre conto del fatto che si interrompe al 12° volume e non lascia mostrare gli eventi successivi: capolavoro.
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