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Anche la mia FanFiction

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  • #46
    Questi era sorridente,e indossava una casacca del Red Ribbon.
    Una stanza così…perché chiuderla a chiave?
    6 si avvicinò al computer.
    Lo screensaver,raffigurante lo stemma del RR,dominava al centro di uno sfondo nero.
    Fu allora che 6 pensò al microchip donatogli da Ghiller.
    E se lo avesse usato nel computer?
    Senza troppi preamboli,l’androide lo tirò fuori.
    La forma di questo chip era compatibile con il lettore floppy,quindi non avrebbe dovuto aver problemi ad usarlo.
    E pensare che Gero gli aveva insegnato anche a piratare i computer.
    Che ironia…in quel momento 6 parve ringraziare sarcasticamente il dottore.
    Ma non c’era tempo da perdere.
    Sedutosi sulla sedia del creatore,inizializzò il computer,e inserì il fatidico chip.
    “Bene,Ghiller,vediamo cosa mi hai preparato…”.
    Finito il caricamento,apparve una schermata di pirateria.
    Oltre a dei file protetti da password,vi era anche un video disponibile.
    Allora 6 decise di vederlo.
    Nel video apparve di nuovo Ghiller,stavolta con la casacca del RR,e con un paio di occhiali addosso. Il video pareva esser stato girato in quella stanza…
    “Salve,numero 6.” disse la registrazione,lasciandolo di stucco.
    “Se guardi questo video,significa che finalmente ti sei deciso di fuggire.
    Devo dire che ce ne hai messo di tempo…”
    “Tsz…ma parla per te…” borbottò 6,stizzito.
    La registrazione continuò.
    “So quanto ci tieni a quei due bimbi. All’inizio non sapevo se aiutarti o meno,ma visto la vita che fanno,ho deciso di darti una possibilità.
    Tuttavia,sai che io sono del Red Ribbon,e che quindi di me non ci si deve fidar molto,giusto? Allora devo farti una domanda…
    Per quei due faresti davvero di tutto,sì o no?”.
    6 riteneva sciocco rispondere ad un video,comunque lo fece.
    “Certo che lo farei!”
    “Sapevo che avresti risposto così…” rispose la registrazione.
    “Allora non ti dispiacerà se per liberare i piccoli dagli orecchini,dovrai veder un altro video,vero? No? Allora clicca sulla cartella soprastante.”
    L’androide obbedì,e tramite i suoi metodi,raggirò la password.
    Il momento prima che il secondo video iniziasse,il video di Ghiller terminò con la frase ironica:
    “Buona visione…”
    Il video iniziò. In esso era presente l’inquadratura di un corridoio d’ospedale.
    Qualcuno camminava con la telecamera in mano.
    6 all’inizio non capiva,ma poi quando sentì quella voce,gli uscì istintivamente un“Oh dio…”
    La voce era di Gero.
    Non si capiva bene cosa stesse dicendo,ma il fatto che l’ospedale fosse buio,
    questo era inquietante.
    Ad un certo punto,il video si postò in un reparto: “Terapia intensiva”.
    Il video inquadrò una persona su un lettino,e altre due vicino.
    Sul letto vi era un bambino,tutto collegato a dei tubi,e pieno di ingessature.
    L’occhio di 6 si chiuse istintivamente.
    “Quello…sono io?!!” mormorò,iniziando a tremare.
    Sul lettino,addormentati,giacevano due adulti. La donna aveva gli occhi arrossati,
    come se avesse pianto da poco. L’uomo era posato con la testa tra le coperte.
    La voce di Gero iniziò a parlare,con tono inquietante.
    “Questo bambino mi sarà utile…a voi non servirà più…”.
    E in quel momento,dal nulla,in mezzo all’inquadratura,apparve una pistola con silenziatore.
    6,alla vista di quell’arma,sentì il cuore mancargli.
    Voleva togliere lo sguardo da quel video.
    Ma gli occhi,sia quello elettronico che quello organico,non volevano distogliersi
    da quell’orrenda visione.
    In pochissimi istanti,la pistola sparò un paio di colpi secchi,appena udibili.
    La donna venne colpita alla fronte,e sul muro si sparse una scia di sangue.
    L’uomo venne centrato alla tempia,sporcando le coperte bianche di rosso.
    Ma entrambi parevano ancora dormienti,sebbene con un buco in testa…
    6 lanciò un urlo disumano,alla vista di tutto ciò.
    “NOOOOOOO!!!!!”
    L’urlo fece accorrere i bambini verso di lui. Entrati nella stanza,lo trovarono seduto sulla sedia con la testa tra le mani.
    “6,che succede?Che hai visto” domandò la bimba spaventata.
    6 non rispose. I suoi occhi erano sconvolti.
    ---Mamma!Papà!!!Gli ha uccisi lui!!!---
    ---Mi aveva sempre detto che erano morti per un incidente---
    Un altro urlo scosse i timpani dei due.
    “MALEDETTOOOO!!!!!!!!!!!!”.
    6 si morse il labbro,fino a farlo sanguinare,trattenendo a stento le lacrime.
    Il video in quel momento finì,rivelando un messaggio in bianco sullo sfondo nero:

    “AiHWxNc01718”

    In un attimo 6 capì. Era quella la password!!!
    Per ottenerla,era necessario visionare il video…
    Senza perdere tempo,digitò la password.
    Alle sue spalle si udì un “Bip”.
    Gli orecchini dei bimbi si allentarono,cadendo a terra in un rumore sordo.
    ERA FATTA!!!
    17 e 18 si palparono le orecchie un poco doloranti,increduli.
    6 si alzò lentamente dalla sedia.
    La sua mente era sconvolta da quella verità.

    Gero…aveva ucciso i suoi genitori.
    E gli aveva mentito.
    Così come aveva mentito ai gemelli,dicendo che i loro genitori sarebbero tornati.
    Quel sfottuto bastardo…
    In un incredibile rialzo di rabbia,il pugno metallico di 6 si abbatté sullo schermo del pc,frantumandolo in mille pezzi.
    I gemelli sussultarono spaventati,ma poi 18 gli si avvicinò,carezzandogli la mano
    “Grazie mille 6!!!Ci hai liberati!!!”
    L’espressione felice di 18 lo fece per un attimo tranquillizzare.
    Ora era libera.
    E senza orecchini,Gero non poteva più trovarli.
    Potevano fuggire tutti assieme!!!
    Un triste sorriso apparve sul suo volto.
    “Non devi ringraziarmi,bimba…io…”
    Prima che potesse dir altro,18 pronunciò una frase che sarebbe rimasta per sempre nella sua mente…
    “Tu sei il mio Principe!!!Non so come ringraziarti!!!”.
    6 venne sconvolto da questa frase.

    Il suo volto assunse un espressione confusa.
    “C…Cosa?Che Principe?”
    La bimba smise di ridere,e iniziò a spiegare preoccupata.
    “Ma…come?Tu sei il principe,quello che ci tirerà fuori da qui!!!Il Principe!!!”
    A 6 si strinse il cuore.
    Aveva capito. 18 lo considerava il “Principe azzurro” o qualcosa del genere.
    Una stupida favoletta per bambini.
    E il bello era che ci credeva forte!!!
    Lui,che aveva ucciso i suoi genitori…il principe?
    NO!!!
    Non voleva nemmeno pensarci.
    Così,senza riflettere,lanciò un urlo verso 18,pur di scappare da quella falsa idea.
    “NO!!!!IO NON SONO IL TUO PRINCIPE!!!!!”
    Ci fu un silenzio di tomba.
    Questa frase fece sussultare 18,che iniziò a lacrimare,singhiozzando disperatamente.
    Questa frase,così brusca e reale,l’aveva sconvolta nel profondo.
    Iniziò a piangere disperatamente,alternando gemiti a singhiozzi.
    Sia 17 che 6 ne erano rimasti sconvolti.
    “Oh,dio…cosa ho fatto!” urlò 6 nella mente.
    Voleva dirglielo con gentilezza,invece gli era uscito tutto violentemente.
    E ora lei piangeva.
    Lui non avrebbe mai voluto farla piangere. Mai e poi mai.
    Ma con una sola frase ci era riuscito meglio dell’orco.
    Che sensazione schifosa…
    Il suo cuore stava male.
    Avrebbe dato qualsiasi cosa,pur di farla smettere.
    Così,piegatosi sulle ginocchia,posò una mano sulla sua guancia.
    Come meglio poteva cercò di consolarla.
    “No,18. Io non sono il tuo principe…ma…io…
    mi prenderò lo stesso cura di voi…e vi farò uscire da qui…”
    Questa frase funzionò.
    Sugli occhi della bimba sparirono le lacrime,e apparve un sorriso stentato.
    “D…davvero,6…?”
    “Davvero…”.
    Il volto di 18 piano piano si rasserenò,e il suo sorriso riapparve.
    17 sorrise di riflesso.
    “Allora ci porterai fuori di qui,vero?”
    L’androide,di tutta risposta, prese per mani i fratelli e si diresse verso l’uscita del
    laboratorio.
    “Forza,andiamocene!”.

    Non era 6 il principe.
    Eppure lui,come il principe,li avrebbe portati via.
    Allora,chi intendeva la mamma,per il Principe?
    Chi,oltre a 6,sarebbe potuto esserlo?
    18 credeva sempre in lui.
    Avrebbe sempre atteso il suo arrivo.
    L’arrivo del Principe puro di cuore,che l’avrebbe portata via
    e le avrebbe fatto scoprire le meraviglie del mondo…
    Nolite te bastardes carborundorum

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    • #47
      Scusate se uppo il topic. Rimango in fiduciosa attesa dei vostri commenti.
      Nolite te bastardes carborundorum

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      • #48
        Ah GT, a proposito, c'era una cosa riguardo questa FF che volevo chiederti in privato, ma lo faccio qui che può essere utile.

        per prima cosa mi chiedevo: ma questa tua INNOCENCE non era già un tuo lavoro completato...o fino ad ora non l'avevi mai postato? il fatto è che è da un pò che mi sorgeva qualche dubbio su questa tua FF

        Poi ci sono varie immagini di INNOCENCE che vanon in giro già da un pò, anche su questo avevo dei dubbi: queste immagini sono soltanto alcune preview oppure hai fatto anche un mezzo lavoro nel contesto FAN MANGA?
        grazie in anticipo

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        • #49
          Originariamente Scritto da white wolf jericho Visualizza Messaggio
          Ah GT, a proposito, c'era una cosa riguardo questa FF che volevo chiederti in privato, ma lo faccio qui che può essere utile.

          per prima cosa mi chiedevo: ma questa tua INNOCENCE non era già un tuo lavoro completato...o fino ad ora non l'avevi mai postato? il fatto è che è da un pò che mi sorgeva qualche dubbio su questa tua FF

          Poi ci sono varie immagini di INNOCENCE che vanon in giro già da un pò, anche su questo avevo dei dubbi: queste immagini sono soltanto alcune preview oppure hai fatto anche un mezzo lavoro nel contesto FAN MANGA?
          grazie in anticipo
          Fino ad ora non avevo mai completato Innocence...mi mancano un paio di capitoli alla fine, ma mai finita. Questa è la prima volta che la posto su Dba, inoltre, escluso il sito.
          Immagini di Innocence...beh, sono soltanto alcune illustrazioni, con quello che ho da fare con NS, figuriamoci se inizio Innocence XD
          Nolite te bastardes carborundorum

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          • #50
            Veramente buona questa fanfic... Complimenti all'autrice! Scrivi in un'ottimo italiano!

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            • #51
              Quando continua?
              "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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              • #52
                quando posterai il prossimo episodio?
                sigpic

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                • #53
                  Proprio ora!
                  Dato che questi episodi sono anche abbastanza lunghetti, per oggi dovete accontentarvi di uno solo, sono spiacente...

                  Capitolo 9- Deceive (parte seconda)

                  [...]...e così i fratelli fuggirono, aiutati dal servo dell'orco...
                  ma...[...]


                  Se ne stavano andando.
                  6 li aveva presi in spalla e stavano correndo via.
                  Un'emozione unica.
                  Per la prima volta si stava per abbracciare la vera libertà.
                  Libertà.
                  Solo un uomo prigioniero può conoscere, capire, gustare il suo vero significato.
                  Solo chi provava sofferenza voleva conoscere la libertà.
                  Il laboratorio, quel buco scavato nel monte, si allontanava sempre di più.
                  La visione di questo faceva sorridere i bambini.
                  "Torniamo a casa!!!" esultò 17, mentre abbracciava la sorellina.
                  18 sorrideva, mentre carezzava i morbidi capelli di 6.
                  "Potrò rivedere la mamma..." mormorò a voce bassa.
                  Ma il volume di questa frase era alto abbastanza da venir udito dall'androide Numero 6.
                  Ogni singola parola gli bruciava come degli spilloni nella carne.
                  Gero aveva ucciso i suoi genitori.
                  Gli aveva anche mentito, rovinato la vita, trasformandolo in un automa.
                  E ora anche questi bimbi avevano innanzi un futuro difficile.
                  A soli 6 anni non avevano più la mamma e papà.
                  Lui stesso li aveva uccisi.
                  Ma la cosa più dura era proprio il fatto che loro non lo sapevano.
                  Per tutto quel tempo avevano desiderato rivedere i genitori.
                  Ignari della loro morte.
                  E 6 non aveva mai trovato il coraggio di dirlo.
                  E se ora glielo avessero chiesto?
                  Dove erano i loro genitori?
                  Non ci voleva nemmeno pensare.
                  Eppure sarebbe presto giunto il momento.
                  Il momento di rivelare tutto.
                  Perché sarebbe stato peggio farglielo scoprire tutto da soli.
                  Molto peggio...
                  Ormai, come 6, loro non avevano nessuno al mondo.
                  A parte lui.
                  "Che farò?" si domandava l'androide, mentre correva tra i boschi.
                  "Come potrò prendermi cura di loro, io che sono un mostro?"
                  La tristezza ormai la conosceva bene.
                  Ogni giorno.
                  E lui tra una settimana avrebbe compiuto 16 anni...
                  ...Un ennesimo compleanno senza regali, feste... genitori... parenti...
                  Ora solo i piccoli gemelli stavano vicino a lui.
                  Ma questo era una consolazione dopotutto.
                  Perché non c'è cuore più triste di un cuore solo...
                  L'androide si fermò di colpo.
                  Erano giunti in uno spiazzo in mezzo al bosco: d avanti a loro scorreva un ruscello dall'acqua limpida, che luccicava
                  come fosse di cristallo.
                  Il verde dei pini e delle querce li circondava.
                  Ovunque odore d'aria fresca.
                  Quell'odore che ti entra nei polmoni e che ti purifica...
                  Odore di libertà...
                  I gemelli ne approfittarono per abbeverarsi, mentre 6 si guardava attorno.
                  18 lo guardò perplessa.
                  "Che ti prende, 6?Qualcosa non va?"
                  6 era fermo a pensare.
                  "Sai, 18..." iniziò poi, con tono triste.
                  "Un altro passo... e io sarò più lontano dall'orco di quanto non lo sia mai stato in tutta la mia vita..."
                  Ma non pensava solo a questo.
                  Nella sua mente stava lentamente apparendo l'immagine dei suoi genitori.
                  Di lui, bambino, legato a tubi e macchine.

                  E anche l'immagine dei genitori dei bambini...
                  ---....se solo io non fossi mai esistito... sia i miei che i loro genitori... sarebbero felici... se io non fossi mai nato... mamma e papà non sarebbero morti...---
                  Senza accorgersene, le lacrime iniziarono a scendere.
                  Scosse la testa per togliersele di dosso.
                  Piangere è da deboli?
                  Non sapeva... ma di certo non gli faceva un bell'effetto...
                  "Avanti, bambini... dobbiamo proseguire..."
                  17 e 18 obbedirono ciecamente e montarono di nuovo sulle sue spalle.
                  Di nuovo a correre.
                  Andare ancora più lontano...

                  * * * * * * * * *

                  Nello stesso momento, l'orco cattivo faceva capolino nel laboratorio.
                  Lo trovò ovviamente deserto...
                  "Bambini? 6? Dove siete andati?"
                  La sua domanda non ebbe risposta.
                  Notò poi la porta sfondata, crivellata dai colpi di proiettile.
                  Sul volto di Gero apparve una maschera di rabbia.
                  Corse veloce dentro la stanza e vide il suo PC distrutto.
                  Stizzito, afferrò la tastiera e distrusse definitivamente il monitor che iniziò a far scintille.
                  Solo un grido pieno di rabbia uscì dalla sua bocca...
                  "FOTTUTO BASTARDO!!!!"
                  Lo avevano fregato.
                  6 lo aveva tradito, era fuggito con i gemelli.
                  I suoi preziosi gemelli...
                  I suoi giocattoli...
                  Tirò fuori il telecomando dalla sua tasca e lo premette.
                  Senza alcun risultato.
                  "...'Fan****!!! Il raggio d'azione è troppo corto!!! Non posso far saltare in aria quel figlio di pu****a... merda!!!"
                  Lo aveva fregato un'altra volta.
                  Il suo sfogo di rabbia venne all'improvviso interrotto dalla presenza di Ghiller: si era seduto con comodo sul letto, mentre Gero, preso dalla rabbia, non si era accorto di lui...
                  "E così sono scappati, vero, dottore?"
                  La voce del ragazzo fece prendere un colpo a Gero, che sussultò per lo spavento.
                  "Ghiller... quando sei arrivato qua??!"
                  Il ragazzo albino non rispose. Sul suo volto vi era ancora il suo classico sorrisino sornione. Un sorriso sfacciato e provocatorio.
                  "Così... sono scappati..." continuò poi, alzandosi dal letto.
                  "Bene... vedo che 6 ha usato il mio chip... non è poi così vigliacco..."
                  La parte "Il mio chip" ebbe un effetto immediato su Gero che, senza esitare, sfoderò una pistola dalla tasca e la puntò alla fronte del ragazzo.
                  "Brutto bastardo! Mi stai dicendo che li hai aiutati a fuggire??!"
                  Ghiller, nonostante avesse la pistola puntata contro, non sembrava preoccupato per nulla.
                  "Sa, Dottor Gero... prima di sparare, dovrebbe togliere la sicura!"
                  L'orco cattivo, constatando la verità del suo consiglio e, gelato da quella freddezza micidiale, abbassò l'arma per poi buttarla a terra.
                  Ma continuò il suo dialogo rabbioso.
                  "Tu... amico mio... come hai potuto tradire me? Ora come potrò andare avanti?"
                  All'inizio, il ragazzo non accennò nulla, ma poi, sul suo volto, apparve un sorriso maligno.
                  "Chi le ha detto che l'ho tradita, dottore? Anche se li ho fatti fuggire... non significa che li lascerò andare via da qui... lo sa, vero??!"

                  * * * * * * * * *
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                  • #54
                    Prati verdi. Fiori. Alberi.
                    Tutto così vivo...
                    6 stava vedendo una cosa che poche volte vedeva: la natura.
                    Prima del giorno della fiera, lui aveva guardato i fiori come fossero inutili. Insignificanti.
                    Ma poi... quando era rotolato giù per quella collina...
                    Forse per il sorriso puro di 18... forse per la bellezza dei fiori...
                    Il suo cuore si era come scaldato...
                    La stessa sensazione che provava quando guardava lei... 1 8.
                    Certo... era una bambina, non poteva essersi preso una cotta per una bimba... ma...
                    Grazie a lei... per la prima volta... aveva capito cosa significa "Voler bene a qualcuno".
                    Scendeva la sera.
                    I tre si erano avvicinati ad una grande città.
                    Da lontano si scorgevano tantissime luci sfocate.
                    Ancora poco e si sarebbero potuti mischiare alla folla.
                    Ancora poco e l'orco, qualsiasi mezzo avesse provato, non avrebbe potuto trovarli... mai più.
                    Ci stava pensando lui al loro futuro.
                    Alla loro nuova vita, lontano da Gero:
                    Lui avrebbe iniziato a lavorare... -non sarebbe stato difficile, poiché il suo aspetto era almeno 10 anni più vecchio della sua età-
                    Avrebbe mandato i bambini a scuola, con gli altri bambini.
                    Insieme avrebbero superato il trauma della morte dei genitori di entrambi.
                    Perché, ovviamente, una volta salvi, lo avrebbe detto ai due.
                    Bastava solo trovare il momento giusto...
                    "6... sono stanca..." mormorò 18, allo stremo delle forze.
                    17 pareva già dormire o, se no, era sul punto di farlo...
                    "Perché non ci riposiamo? Vorrei tanto dormire."
                    I lamenti della piccola ebbero un effetto immediato su 6, che senza fare storie la posò a terra.
                    Si fermarono su una radura, ad un paio di chilometri dalla città.
                    Le piante e l'erba si fermavano di colpo, non crescevano più in quel posto.
                    C'era solo terra asciutta e un tronco abbattuto nel mezzo.
                    Un posto discreto per accamparsi.
                    Allora ,tenendo per mano 18 e in un braccio 17, intirizzito, si mise a sedere sul tronco.
                    Togliendo la sua giacca, la posò sul fratellino, a mo' di coperta.
                    Tanto, un automa non sente il freddo più di tanto...
                    Ma 18 non voleva saperne di dormire.
                    Era li, seduta al suo fianco, leggermente avvolta nella giacca.
                    I suoi occhi lucenti lo scrutavano a fondo.
                    6 si accorse dello sguardo insistente della piccola e incrociò il suo sguardo.
                    "Cosa c'è, 18?Non riesci a dormire?"
                    La piccola scosse la testa.
                    "No... è solo che volevo chiederti una cosa, 6..."
                    L'androide pensò il peggio, temendo la fatidica domanda.
                    Ma fortunatamente, non era quella...
                    "Tu hai dei genitori?"
                    "No." La risposta dell'androide fu secca e triste.
                    Sapeva da tempo di non averne... ma era da poco venuto a sapere della loro morte.
                    18 si rattristò in volto.
                    Poi, però, sul suo viso apparve un dolcissimo sorriso.
                    Fu allora che il cuore di 6 venne pugnalato come mai prima d'ora...
                    "Allora, vorrei che tu stessi con noi e vivessi con i nostri genitori...
                    Lo so... non è molto grande la casa, ma papà e mamma capiranno...sono così buoni!
                    Che ne dici, 6? Ci andremo domattina!!!"
                    Il tono convinto, ingenuo della bimba fece soffrire l'androide.
                    Pareva che qualcuno di immensamente forte gli prendesse il cuore e lo stritolasse tra le mani.
                    Un dolore acuto e penetrante.
                    Era il momento?
                    Doveva dirglielo adesso, ciò che era vero?
                    6 cercava in ogni modo di raccogliere il coraggio per dirlo.
                    Poteva farcela.
                    Anche se dopo lei avrebbe pianto, glielo avrebbe detto...
                    ---NO!!!---
                    ---NON POSSO!!!---
                    Non ce la faceva. Non riusciva a tradire quella bambina.
                    Il suo sole. La prima persona per cui aveva provato... amore...
                    Le parole erano bloccate nella gola.
                    Le parole vere non passavano.
                    "C... certo ...18 ... domani vi porterò a casa dai vostri genitori..."
                    Un'altra bugia.
                    Solo le parole false e ipocrite erano passate.
                    E come sempre, 18 sorrise.
                    Ma fu quello che lei fece dopo, a far morir dentro 6.
                    Con i suoi piedini delicati, si alzò sulle punte.
                    Le sue sottili braccia si cinsero attorno al suo collo e strinsero delicatamente.
                    Le labbra calde e candide lo baciarono sull'occhio, chiusosi istintivamente.
                    E poi, sempre da quelle labbra... quelle parole...
                    "Ti voglio bene...6..."
                    Ti voglio bene.
                    Le parole della bimba lo fecero piangere.
                    Mi vuole bene? Ho sentito bene?
                    Ad... un mostro ...come me?
                    Le lacrime non si fermavano.
                    6 iniziò a singhiozzare, nascondendo la faccia tra le mani.
                    Non riusciva a guardare negli occhi quella bimba...
                    18 lo guardò perplessa e carezzò i suoi capelli con la manina.
                    "6? Che ti succede? Ho detto qualcosa che non va?"
                    L'androide alzò la faccia e, con le lacrime che cadevano, accennò un tristissimo sorriso alla piccola.
                    "No... non è niente..."
                    Quasi istantaneamente, quella calma e felicità nei cuori dei due, venne squarciata, con la stessa facilità con cui si straccia un foglio di carta.
                    Un rumore venne dall'alto.
                    Parve la tromba dell'inferno.
                    Ma invece, erano le pale di un elicottero.
                    Un velivolo era sopra di loro e li stava accecando con il riflettore.
                    E... subito dopo... dopo che 17 si svegliò di colpo... quella voce.
                    "17... 18... che birichini... volevate svignarvela?".
                    Sangue gelido.
                    Un brivido lungo la schiena, mentre l'elicottero atterrava e spegneva i motori...
                    E da quel "Mostro di ferro"...uscì un empio demonio.
                    L'orco cattivo.
                    17 e 18 rimasero paralizzati dal terrore alla sua vista.
                    Gero stava davanti a loro.
                    Li aveva trovati.
                    Non erano riusciti a scappare!!!
                    "Temevo di avervi perso... mi avete fatto preoccupare, sapete?"
                    Queste parole non avevano la minima gentilezza.
                    Sembravano un'insipida gettata di veleno.
                    6 guardò il creatore negli occhi.
                    Tutta la cattiveria di quegli occhi lo gelò.
                    Mentre i tre erano paralizzati, dall'elicottero, su cui ora si poteva notare il marchio "Red Ribbon" sulla fiancata, uscì una seconda persona.
                    Un altro demonio. Ghiller.
                    Gli occhi rossi del ragazzo non poterono non scontrarsi con quello di 6.
                    "Tu..."
                    Il mormorio sommesso dell'androide non riuscì a proseguire.
                    Ghiller si avvicinò a lui e sorrise.
                    "Sai... io ti ho aiutato... ma ti avevo detto di non fidarti troppo, vero?"
                    Una pugnalata alla schiena.
                    Ghiller li aveva ingannati.
                    Non gli aveva dato quel chip perché voleva la loro libertà.
                    Ma perché voleva farli fuggire... per poi acchiapparli di nuovo.
                    Come un bimbo che gioca con un topo impaurito, ma senza liberarlo.

                    ---TRADITORE!!!---
                    Senza aver il tempo di dir nulla, Ghiller anticipò l'androide.
                    "Immagino la tua rabbia, numero 6..."
                    "Tuttavia, dovresti ringraziarmi... anche se per poco, vi ho fatto respirare la libertà... magari avreste anche potuto sfiorarla... ma..."
                    La frase che seguì... fece cader l'ultima goccia del vaso, per 6.
                    "Se aveste toccato la libertà, voi non sareste mica dei topi!"
                    Un tonfo sordo.
                    Era il cuore di Roku.
                    Tachicardia.
                    Aumento smisurato del battito.
                    6 stava chino, iniziando ad ansimare. Il suo cuore aveva iniziato a battere furiosamente, come se volesse schizzar fuori.
                    Il suo labbro, morso dai suoi denti, perdeva sangue.
                    Piano piano, iniziò a scandire, come un canone, una parola.
                    "Bastardo...
                    Bastardo...
                    Bastardo...
                    Bastardo...
                    Bastardo...
                    Bastardo...
                    ...
                    ...
                    ...
                    BASTARDO!!!!"
                    Nolite te bastardes carborundorum

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                    • #55
                      Tutto accadde in pochi attimi.
                      Ghiller era ignaro di ciò che stava per succedergli.
                      6 si alzò in piedi di scatto.
                      Posò il suo braccio all'altezza del suo fegato.
                      Gero urlò "Fermo!!!".
                      Ma era troppo tardi.
                      Una veloce trasformazione del braccio.
                      In una pistola.
                      Uno sparo ovattato.
                      Davanti agli occhi terrorizzati dei bambini, Roku infilò uno dei suoi proiettili nello stomaco del traditore.
                      Questi vomitò sangue e iniziò a barcollare.
                      Il suo fianco aveva un foro.
                      Il proiettile era entrato ed uscito.
                      Sangue.
                      Sangue ovunque.
                      "D...dottor Gero!!!!
                      Al lamento sofferente di Ghiller, seguì un tonfo, causato dal suo crollo a terra.
                      L'orco cattivo aveva osservato inerte la scena.
                      6 aveva ancora il braccio a forma di pistola.
                      E...
                      Lo stava puntando contro di lui!!!!!!
                      Aveva preso il controllo di sé!!!
                      Poteva far ciò che voleva!!!
                      Lo avrebbe ucciso...
                      Gli occhi di 6, ora in fiamme, fissarono l'orco, furenti.
                      Delle semplici parole uscirono dalla sua bocca.
                      "Ora ti ammazzo...figlio di pu*****a!!!"
                      Tutti trattennero il fiato.
                      Pochi attimi potevano bastare.
                      Infilare un proiettile nel cranio di un uomo era così facile...
                      Ma...
                      anche stavolta...
                      6 non riuscì...
                      Poco prima che sparasse, Gero frugò celermente la tasca e tirò fuori un telecomando.
                      Un nuovo tipo di telecomando.
                      Una volta premuto il pulsante, il braccio di 6 ebbe una scossa.
                      E subito dopo, il suo intero corpo si immobilizzò.
                      "Il... il mio corpo...?"
                      Una risata.
                      Proveniva dall'orco.
                      "Questo telecomando me l'ha costruito prima Ghiller... un solo tocco, e il tuo corpo si immobilizza... grazioso,vero?"
                      Ghiller era ancora vivo.
                      Con il fegato bucato, ma vivo.
                      Tremava a terra, cercando di alzarsi.
                      Gero lo guardò e fece un cenno di ringraziamento.
                      6, immobile, tratteneva a stento la rabbia.
                      ---Maledetto sadico bastardo!!!! Stai lontano dai bambini!!!---
                      ---TI AMMAZZO!!!! TI AMMAZZOOOOOOO!!!!!!!!!!!!---
                      17 e 18 erano stretti tra loro ,terrorizzati.
                      L'orco si stava avvicinando a loro.
                      Avevano una paura tremenda.
                      17 aveva persino bagnato i pantaloni...
                      Questo fece ridere Gero.
                      "Ma guarda... sei un maschietto e ti fai la pipì addosso?!"
                      Quanto voleva muoversi, 6.
                      Voleva saltare addosso a quel bastardo.
                      Tagliargli la gola.
                      Sparare al suo volto di merda.
                      Strangolarlo...
                      Ucciderlo in qualche modo!!!!
                      Ma il suo corpo non si muoveva.
                      Per quella volta che poteva ucciderlo senza problemi, non poteva...
                      NON POTEVA!!!!
                      L'orco, frattanto, si era avvicinato ai bambini.
                      Con le sue luride mani aveva carezzato la guancia della piccola, in lacrime.
                      E fu allora, davanti a 6, con tutta la crudeltà possibile, che pensò lui, al posto suo, a dire la verità ai bambini...
                      "Vi devo dare una cattiva notizia,bambini...
                      i vostri genitori...
                      sono morti..."
                      La mente del numero 6, in quegli attimi,parve strillare con tutta la sua forza.
                      ---No!!!---
                      ---Non puoi averlo detto, brutto bastardo!!!---
                      Non riusciva a credere che l'avesse detto.
                      Eppure era tutto vero...
                      Era finita?
                      Tutto quel tempo a far l'ipocrita e l'orco in meno di nulla...
                      aveva rovinato la loro vita?
                      I gemelli stettero in silenzio di tomba.
                      Ma poi la bambina avanzò qualche parola incerta.
                      "C... Come sarebbe a dire? La mamma...?"
                      Non riusciva a capire, la bimba.
                      "Eppure, 6 mi ha detto che domani l'avremmo trovata!!! C... come sarebbe a dire..."
                      Non capiva.
                      Mamma e papà sono cosa...?
                      Non poteva essere vero...
                      17 stette in assoluto silenzio.
                      Poi, come la sorella, i suoi occhi si velarono di lacrime.
                      Dei singhiozzi sommessi e la testa bassa.
                      "Papà e mamma... sono morti...?"
                      L'orco li guardava con aria quasi pietosa.
                      Ora aveva detto la verità.
                      Secca e cruda, come doveva essere.
                      Restava solo dire loro che il loro amico, il loro amato numero 6...
                      ...era stato lui a uccidere mamma e papà.
                      Una sola frase da parte sua e, probabilmente, nel cuore dei piccoli sarebbe nato l'odio nei suoi confronti.
                      Nei confronti della persona verso cui nutrivano più affetto.
                      Ma non lo fece.
                      Voleva, forse a causa del suo sadismo, farli soffrire ancora...
                      "I vostri genitori, mentre stavano per venirvi a prendere... hanno avuto un incidente e sono morti sul colpo.
                      Mi dispiace davvero molto, piccoli... ma non potete rivederli mai più..."
                      Alle parole "mi dispiace", il dottore si voltò verso 6.
                      Il suo volto lasciava trasparire un sorriso maligno.
                      Chiaro come il sole che non gliene fregasse nulla del loro stato d'animo...
                      Frattanto, i due piccoli erano ancora in silenzio.
                      Di sicuro, stavolta, le parole gentili del loro amico non sarebbero certo bastate.
                      18 aveva lo sguardo fisso a terra.
                      Per quanto possa esser stata ingenua, le parole "morti" e "mai più" tuonavano nella sua mente di bambina.
                      La mamma è morta?
                      Anche papà?
                      Non... non potremo mai più vederli...?
                      Di colpo, la piccola cacciò un urlo.
                      L'urlo nero che accompagna sempre le notizie tragiche.
                      Quell'urlo che una volta sentito, non si scorda facilmente.
                      L'urlo che ti penetra le orecchie e che mette le radici nel cuore, fino a sgretolarlo...
                      Era in ginocchio, lei.
                      La notizia le aveva fatto crollare le gambe.
                      Anche il fratello stava in piedi a malapena...
                      "La prego, dottore!!! Mi dica che è solo uno scherzo!!!
                      Voglio la mia mamma!!!! Voglio la mamma!!!!!!!!!"
                      Il lamento disperato della piccola fece l'effetto dell'acqua pura all'orco.
                      Questi la guardò a malapena e si limitò a dire
                      "Ora non avrete più pretesti per fuggire!"
                      Con questa frase, liquidò i fratelli, traumatizzati da quella notizia tanto tragica.
                      Quel che era peggio, ora stavano per tornare ancora prigionieri.
                      Ancora...
                      6 era immobile.
                      In lui ogni pensiero girava vorticosamente.
                      Voleva uccider quell'essere immondo.

                      Voleva fare tante altre cose...

                      Ma ancora... di nuovo non poteva...
                      Ghiller si era piano piano alzato, reggendosi al braccio del dottore. Il colore della pelle era uguale ai capelli, ormai.
                      "Non ti preoccupare, amico mio... ora ti porto a curare..." lo rassicurò Gero, caricandolo sull'elicottero.

                      La bambina aveva posato il volto tra la polvere.
                      Aveva gli occhi sommersi dalle lacrime, non riusciva ad aprirli.
                      Troppa, troppa paura alzare lo sguardo.
                      Non avrebbe più rivisto i suoi genitori.
                      Ed ora che era un passo dalla libertà, l'orco l'aveva in pugno.
                      Sia lei, sia 17, sia 6...
                      Il principe non si era nemmeno fatto vedere.
                      Non lo aveva fatto.
                      Eppure era l'ultima cosa che le aveva raccontato sua mamma...
                      Era l'ultima cosa che aveva sentito da lei.
                      E ora, l'orco era davanti a loro.
                      Li avrebbe ancora fatti prigionieri.
                      Ancora... sarebbero tornati ancora in quella prigione...
                      E le luci di quella città brillavano...
                      quasi a sbeffeggiarli...
                      Mancavano pochi attimi alla libertà...
                      Ma l'attimo era morto poco prima...
                      Si stava per ritornare all'inferno...
                      Stavolta... molto probabilmente... un inferno senza ritorno...
                      Nolite te bastardes carborundorum

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                      • #56
                        Capitolo letto tutto d'un fiato
                        "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                        • #57
                          Originariamente Scritto da goku super sayan III Visualizza Messaggio
                          Capitolo letto tutto d'un fiato
                          Mi farebbe piacere un commento un po' più specifico...^__^
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                          • #58
                            Cosa vuoi che ti dica è bellissima, solo vorrei sapere se ci saranno combattimenti più avanti?
                            "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                            • #59
                              Non posso fare anteprime, ma ti posso dire che ci saranno molti problemi, di qui innanzi.
                              Nolite te bastardes carborundorum

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                              • #60
                                Ho iniziato a leggerla qui sul forum, quindi, appassionato, non ho resistito a leggere gli altri capitoli su DBA. Che dire? Innocence è un capolavoro: ho letto 14 capitoli tutti d'un fiato senza mai stancarmi. Ciò che differenzia la tua FF, GT!, è che non è una descrizione di combattimenti, potenziamenti e dialoghi infantili degni dell'opera di Toriyama ma una lunga riflessione sulla vita, una descrizione di emozioni che colgono in pieno il lettore: mi sono quasi commosso nel leggerla e congratularmi con te è poco... i contenuti adulti (come quella cosa che succede a 18 quando 6 dorme... non svelo altro!) colpiscono davvero e immergono nell'atmosfera come se tu stessi vivendo quella storia... le problematiche sono conosciute da noi e non è difficile provarne ogni male... aspetto gli altri ultimi capitoli, anche se mi chiedo cos'altro di nuovo ci sia da narrare... vedremo! COMPLIMENTI!!!

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