Qui metterò in pratica le mie One-Shot (ewh, bè, c'è tanto di titolo XD), x ki non lo sapese, le One-Shot sono fanfiction formate da un solo capitolo, quindi qui cominciano, e qui finiscono ^^.
Allora, siccome sono tutte storie a sè stanti, non le posterò con frequenza, anche operchè io scrivo One-Shot o per concorsi (una) oppure se mi viene un blocco nelle ff ke sto scrivendo (Blutrache, Scuola Superiore, e altre...) scrivendo una One-Shot lo sblocco. Quindi non avranno una frequenza regolare queste ff, ma dopotutto a voi non importa perchè sono storie ke cominciano e finiscono, quindi non avete problemi legati alla suspance XD
Allora, quella ke posto adesso è una One-Shot yuri (ma nn c'è niente di ke XD), ki nn sapesse cos'è lo yuri, lo capià leggendo la fanfiction (si spera). Sono i pensieri di un personaggio di DB innamorato di un altro (eh, bè XD). Anche se non vengono nominati, capirete sicuramente chi sono i due personaggi (quello che ama e quello ke è amato) anche perchè sennò, senza offesa, siete scemi! XD
Il male e la cura
Eccoti. Ti guardo, nascosta dietro la tua casa. Sei così bella. Te ne stai sdraiata a prendere il sole, con le braccia incrociate dietro la testa, in un atteggiamento di puro relax. Io non posso fare a meno di guardarti, sono rapita da te.
E pensare che quando sono venuta qui non sapevo nemmeno della tua esistenza. Ero venuta solo per Crilin, per conquistarlo di nuovo, non che me ne importasse di lui, miravo solo ai suoi soldi. Come per tutti del resto, a me non interessano gli uomini…il mio continuo darmi via, concedermi a chiunque volesse, era un modo per nascondere a me stessa e agli altri la verità. A me interessano le donne, interessi tu.
Prendi il bicchiere, appoggiato sul tavolinetto di fianco a te, e ne bevi il contenuto, credo sia un succo d’arancia, non so…
So solo che in questo momento non c’è niente che desideri di più al mondo che essere quel bicchiere.
I miei capelli blu fluttuano, portati dal vento caldo che c’è su quest’isola, me li hanno sempre ammirati tutti, ma non sono niente in confronto ai tuoi, così dorati, riflettono la luce del sole, e sembri ancora più bella di quanto già sei.
Per me è stato un fulmine vederti. Io ero tornata per Crilin, e ho saputo che stava con te, ti ho visto uscire dalla sua camera, mi hai guardata interrogativa, ma non interessata.
Non puoi immaginare come mi ha ferito quel tuo sguardo disinteressato. Tu stai con Crilin, e lui può stringerti tra le braccia e baciarti.
Non sai quanto darei per perdermi nelle tue labbra, tra le tue braccia.
Non sai quanto darei anche solo perché il mio ricordo ti passi nella mente di tanto in tanto, in positivo o in negativo, non importa…ma desidero così tanto sentirmi solleticata dal tuo pensiero. Ma tu non mi pensi, tu hai altro a cui pensare. Probabilmente non ti ricordi neanche di me, mi hai lanciato solo uno sguardo, eri stupita di trovare un estranea in casa, ma niente di più.
Mi sento sempre più male, man mano che ti guardo, eppure i miei occhi non riescono a separarsi dalla tua figura, si soffermano su quelle labbra che non potrò mai baciare, su quel corpo che le mie braccia non potranno mai stringere.
Soffro, soffro terribilmente, perché non posso confessarti ciò che provo…non posso liberarmi di questo peso dicendoti chiaramente “Ti amo”, non posso…non è il rifiuto, che sicuramente affronterei, che mi fa star male, è il fatto che non posso dirti i miei sentimenti.
Eppure quanto desidererei sentire la mia voce dirti “Ti amo”, anche se dopo verrà un rifiuto.
Non ho mai smesso di pensarti da quando ti ho vista, mai una sola volta. Ogni notte andavo a letto pensando a te, sognavo io e te insieme, e la mattina eri nuovamente il primo dei miei pensieri. Penso non ci sia stato un solo secondo in cui la mia mente non gridava il tuo nome.
E, ironia della sorte, tu il mio nemmeno lo conosci…o forse sì…dopotutto sono la ex del tuo fidanzato, magari l’hai sentito, ma ha solo accarezzato distrattamente le tue orecchie. Le stesse che vorrei baciare. Sì, anche quelle. Non c’è un solo centimetro che non vorrei percorrerti con dolci baci. Mi chiedo quale sarebbe la tua reazione se io mi facessi vedere. Non certo per dirti la verità, magari facendo l’arrogante, dicendo che Crilin mi appartiene e che lo riconquisterò…qualche cavolata così, tanto per non far trapelare che il mio unico interesse sei tu. Tanto per sentire la dolce melodia prodotta dalla tua voce.
Ma poi ci ripenso, decido che è meglio di no…a che pro farlo? Solo per sentirmi rifiutata? Solo per vedere il tuo sguardo gelido su di me?
Preferisco continuare ad osservarti da qui, vedere la tua pelle liscia e perfetta risplendere al sole.
Ti alzi improvvisamente, e io mi nascondo dietro la parete esterna della casa, sperando che tu non mi abbia visto. Non sento alcun rumore. Mi sporgo nuovamente, facendo attenzione. Sei in piedi vicino alla sdraio, ti giri verso la porta e chiami Crilin, non lo chiami per nome, ma con l’appellativo “Amore”. La tua voce, il tuo tono, mi fanno rabbrividire. Come vorrei che ti stessi riferendo a me.
Lui arriva prontamente e ti sorride, una morsa di gelosia mi prende vedendo come ricambi il suo sorriso. Ti avvicini a lui e gli sussurri qualcosa, non sento cosa, ma lui arrossisce e ti da un veloce bacio. Di nuovo quella fitta di gelosia si fa sentire. Se solo per una volta, una volta soltanto, potessi sentire il sapore delle tue labbra. Lui sparisce all’interno della casa, mentre tu ti siedi sulla sdraio, dandomi le spalle, e permettendomi di continuare ad osservarti. Sembra impossibile, ma più ti vedo, più mi sembri bella.
Stringo i pugni, non ce la faccio più a soffrire così. Mi giro, e salgo sulla mia macchina volante. Ingrano la marcia e parto. Il mio è l’ultimo modello, silenzioso. Non ti accorgi della mia partenza, eppure mi trovo solo sul retro della casa. Ho voglia di tornare a casa mia e sbattere la testa contro il muro. Sapevo che non avrei avuto il coraggio di confidarti i miei sentimenti, e allora perché sono venuta? Solo per vederti, questa è la verità. Per vederti, soffrire per non poterti rivelare niente, continuare ad osservarti stando ogni volta più male, ma godere della tua vista. Perché te sei insieme il mio male e la mia cura, ti guardo e soffro, terribilmente. Ma se mi allontano da te, se non ti vedo, soffro ancora di più, per la tua mancanza. E sarà così per sempre, perché ti amo, maledizione! Non posso dirtelo, ma posso rivolgermi a te con l’immaginazione, ti amo, ti amo, ti amo, non smetterei mai di dirlo, ti amo!
Allora, siccome sono tutte storie a sè stanti, non le posterò con frequenza, anche operchè io scrivo One-Shot o per concorsi (una) oppure se mi viene un blocco nelle ff ke sto scrivendo (Blutrache, Scuola Superiore, e altre...) scrivendo una One-Shot lo sblocco. Quindi non avranno una frequenza regolare queste ff, ma dopotutto a voi non importa perchè sono storie ke cominciano e finiscono, quindi non avete problemi legati alla suspance XD
Allora, quella ke posto adesso è una One-Shot yuri (ma nn c'è niente di ke XD), ki nn sapesse cos'è lo yuri, lo capià leggendo la fanfiction (si spera). Sono i pensieri di un personaggio di DB innamorato di un altro (eh, bè XD). Anche se non vengono nominati, capirete sicuramente chi sono i due personaggi (quello che ama e quello ke è amato) anche perchè sennò, senza offesa, siete scemi! XD
Il male e la cura
Eccoti. Ti guardo, nascosta dietro la tua casa. Sei così bella. Te ne stai sdraiata a prendere il sole, con le braccia incrociate dietro la testa, in un atteggiamento di puro relax. Io non posso fare a meno di guardarti, sono rapita da te.
E pensare che quando sono venuta qui non sapevo nemmeno della tua esistenza. Ero venuta solo per Crilin, per conquistarlo di nuovo, non che me ne importasse di lui, miravo solo ai suoi soldi. Come per tutti del resto, a me non interessano gli uomini…il mio continuo darmi via, concedermi a chiunque volesse, era un modo per nascondere a me stessa e agli altri la verità. A me interessano le donne, interessi tu.
Prendi il bicchiere, appoggiato sul tavolinetto di fianco a te, e ne bevi il contenuto, credo sia un succo d’arancia, non so…
So solo che in questo momento non c’è niente che desideri di più al mondo che essere quel bicchiere.
I miei capelli blu fluttuano, portati dal vento caldo che c’è su quest’isola, me li hanno sempre ammirati tutti, ma non sono niente in confronto ai tuoi, così dorati, riflettono la luce del sole, e sembri ancora più bella di quanto già sei.
Per me è stato un fulmine vederti. Io ero tornata per Crilin, e ho saputo che stava con te, ti ho visto uscire dalla sua camera, mi hai guardata interrogativa, ma non interessata.
Non puoi immaginare come mi ha ferito quel tuo sguardo disinteressato. Tu stai con Crilin, e lui può stringerti tra le braccia e baciarti.
Non sai quanto darei per perdermi nelle tue labbra, tra le tue braccia.
Non sai quanto darei anche solo perché il mio ricordo ti passi nella mente di tanto in tanto, in positivo o in negativo, non importa…ma desidero così tanto sentirmi solleticata dal tuo pensiero. Ma tu non mi pensi, tu hai altro a cui pensare. Probabilmente non ti ricordi neanche di me, mi hai lanciato solo uno sguardo, eri stupita di trovare un estranea in casa, ma niente di più.
Mi sento sempre più male, man mano che ti guardo, eppure i miei occhi non riescono a separarsi dalla tua figura, si soffermano su quelle labbra che non potrò mai baciare, su quel corpo che le mie braccia non potranno mai stringere.
Soffro, soffro terribilmente, perché non posso confessarti ciò che provo…non posso liberarmi di questo peso dicendoti chiaramente “Ti amo”, non posso…non è il rifiuto, che sicuramente affronterei, che mi fa star male, è il fatto che non posso dirti i miei sentimenti.
Eppure quanto desidererei sentire la mia voce dirti “Ti amo”, anche se dopo verrà un rifiuto.
Non ho mai smesso di pensarti da quando ti ho vista, mai una sola volta. Ogni notte andavo a letto pensando a te, sognavo io e te insieme, e la mattina eri nuovamente il primo dei miei pensieri. Penso non ci sia stato un solo secondo in cui la mia mente non gridava il tuo nome.
E, ironia della sorte, tu il mio nemmeno lo conosci…o forse sì…dopotutto sono la ex del tuo fidanzato, magari l’hai sentito, ma ha solo accarezzato distrattamente le tue orecchie. Le stesse che vorrei baciare. Sì, anche quelle. Non c’è un solo centimetro che non vorrei percorrerti con dolci baci. Mi chiedo quale sarebbe la tua reazione se io mi facessi vedere. Non certo per dirti la verità, magari facendo l’arrogante, dicendo che Crilin mi appartiene e che lo riconquisterò…qualche cavolata così, tanto per non far trapelare che il mio unico interesse sei tu. Tanto per sentire la dolce melodia prodotta dalla tua voce.
Ma poi ci ripenso, decido che è meglio di no…a che pro farlo? Solo per sentirmi rifiutata? Solo per vedere il tuo sguardo gelido su di me?
Preferisco continuare ad osservarti da qui, vedere la tua pelle liscia e perfetta risplendere al sole.
Ti alzi improvvisamente, e io mi nascondo dietro la parete esterna della casa, sperando che tu non mi abbia visto. Non sento alcun rumore. Mi sporgo nuovamente, facendo attenzione. Sei in piedi vicino alla sdraio, ti giri verso la porta e chiami Crilin, non lo chiami per nome, ma con l’appellativo “Amore”. La tua voce, il tuo tono, mi fanno rabbrividire. Come vorrei che ti stessi riferendo a me.
Lui arriva prontamente e ti sorride, una morsa di gelosia mi prende vedendo come ricambi il suo sorriso. Ti avvicini a lui e gli sussurri qualcosa, non sento cosa, ma lui arrossisce e ti da un veloce bacio. Di nuovo quella fitta di gelosia si fa sentire. Se solo per una volta, una volta soltanto, potessi sentire il sapore delle tue labbra. Lui sparisce all’interno della casa, mentre tu ti siedi sulla sdraio, dandomi le spalle, e permettendomi di continuare ad osservarti. Sembra impossibile, ma più ti vedo, più mi sembri bella.
Stringo i pugni, non ce la faccio più a soffrire così. Mi giro, e salgo sulla mia macchina volante. Ingrano la marcia e parto. Il mio è l’ultimo modello, silenzioso. Non ti accorgi della mia partenza, eppure mi trovo solo sul retro della casa. Ho voglia di tornare a casa mia e sbattere la testa contro il muro. Sapevo che non avrei avuto il coraggio di confidarti i miei sentimenti, e allora perché sono venuta? Solo per vederti, questa è la verità. Per vederti, soffrire per non poterti rivelare niente, continuare ad osservarti stando ogni volta più male, ma godere della tua vista. Perché te sei insieme il mio male e la mia cura, ti guardo e soffro, terribilmente. Ma se mi allontano da te, se non ti vedo, soffro ancora di più, per la tua mancanza. E sarà così per sempre, perché ti amo, maledizione! Non posso dirtelo, ma posso rivolgermi a te con l’immaginazione, ti amo, ti amo, ti amo, non smetterei mai di dirlo, ti amo!
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