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Cuore di metallo

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  • Dipenda da ke aspettativa hai... se vuoi colpi di scena, ti assicuro ke ci sono
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    Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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    • Voglio solo realtà

      cmq apri un nuovo topik per la terza saga, fai le cose in grande stile

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      • nono, voglio dare modo anke ai nuovi lettori di capirci qualcosa senza dovere aprire due topic
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        Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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        • Capitolo 1, assalito dai ricordi:
          Trunks si svegliò di soprassalto quella mattina. Aveva fatto di nuovo quel sogno, quell’incubo. Lo perseguitava da mesi ormai. Sempre lui, quel sottile raggio micidiale che ogni notte lo passava da parte a parte, partito dal dito levato di quel mostro che avanzava lentamente, con un ghigno stampato in faccia. Cell. L’essere che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare di nuovo. Solo a pensarci il saiyan chiuse gli occhi e si passò una mano sul viso, cercando invano di contenere i tremiti che lo scuotevano tutto.
          “Non sarà troppo difficile. La sua forza sarà drasticamente più bassa della mia” pensava il saiyan cercando di calmarsi. Ma la paura lo attanagliava ogni volta che ripensava a quel mostro, che avanzava tra la nube di polvere generata dalla sua presenza, con quel dito puntato contro di lui.
          “Oggi sarà la resa dei conti” disse tra sé Trunks serrando i denti e scostando bruscamente le coperte. Spiragli di luce dorata illuminavano vagamente la stanza. Non potevano essere più delle sei. Erano già passati tre anni da quando aveva fatto ritorno a casa. Tre anni in cui era riuscito a mettersi il cuore in pace all’idea che Reika amasse 17 e non lui. Sentì un tonfo provenire dal piano di sopra.
          “Sarà 17”pensò Trunks mentre si vestiva. Il Cyborg si era infatti trasferito da lui, insieme a Reika, dopo lo scontro con i loro doppioni. All’inizio, si pensava che dopo qualche tempo i due Cyborg si trovassero una loro sistemazione, ma ciò non era stato possibile: le atrocità commesse dal 17 di quel tempo in quei vent’anni non aveva permesso ai due androidi di avere un ruolo nella vita pubblica ed erano stati costretti a convivere con lui e sua madre. Anche se C-21 aveva chiaramente detto che nessuna era mai riuscito a vederla, il vecchio che Trunks aveva salvato, aveva assistito alla sua entrata in scena, anche se era svenuto poco dopo, quando una pietra vagante l’aveva colpito alla tempia, facendogli perdere i sensi. Decisamente, nei primi tempi, il saiyan non era stato molto entusiasta all’idea di convivere con Reika e 17, ma l’amore che ancora provava ancora per la Cyborg gli aveva dato la forza di sopportare l’idea di un altro. Se lei era felice, era felice anche lui. Dopo che ebbe indossato una maglietta chiara a maniche lunghe e un gilet di jeans, si infilò dei pantaloni scuri muniti di parecchie tasche e lasciò la stanza, intenzionato a bersi una camomilla, per cercare di calmare la sua mente in tumulto. Dopo aver messo l’acqua a bollire, si sedette al tavolo in attesa. In quella, apparve sulla soglia 17, gli occhi stanchi e profonde occhiaie, segno evidente che neanche lui aveva dormito granchè.
          - Giorno- lo salutò Trunks voltandosi verso di lui. Il Cyborg bofonchiò un saluto e si trascinò verso una sedia vicino a Trunks, cadendoci pesantemente e nascondendo la testa tra le braccia, dopo averle poggiate sul tavolo.
          - Noto che hai dormito molto stanotte- disse Trunks con un sorriso tirato.
          - Non me ne parlare. Ormai è un mese che quella cicala gigante mi fa visita tutte le notti- rispose 17 voltando stancamente la testa verso di lui.
          - Sempre quell’incubo?
          - Sempre lo stesso. Cell che spunta da dietro e io che scompaio dentro di lui- finita la frase corse a 17 un tremito che gli attraversò tutto il corpo.
          - E te sei sempre perseguitato dal raggio assassino? Chiese poi il Cyborg
          - Sì. Se non altro, non ho sofferto molto- rispose Trunks abbassando lo sguardo. I due stettero in silenzio per un po’. Poi l’acqua bollì e Trunks si costrinse ad alzarsi per prendere un filtro di camomilla, mentre 17 prese un paio di tazze da una mensola.
          - Quanto manca al giorno della liberazione? Chiese 17 sorseggiando l’infuso.
          - Se ti riferisci al giorno in cui potrai uscire di casa, non ne ho la più pallida idea. Se invece ti riferisci al giorno in cui dovrò affrontare Cell, beh… Disse il saiyan titubando.
          - Allora? Finisci la frase- incalzò il Cyborg socchiudendo un occhio.
          - Beh, lo scontro sarà oggi- terminò Trunks con un sospiro.
          - Cosa?? E tu non ci hai detto niente per tutto questo tempo?? Disse 17 cercando di non urlare.
          - Non avrebbe fatto differenza. Tanto lo affronterò da solo- disse Trunks terminando l’infuso e alzandosi per riporre la tazza nel lavabo. Il Cyborg stava per ribattere qualcosa ma il saiyan lo anticipò.
          - Cosa pensi succederebbe se Cell ti assorbisse? Ci hai pensato? Dovresti rivivere quell’incubo che ti assale tutte le notti- disse Trunks voltandosi verso il Cyborg che ricominciò a tremare al pensiero di tornare a far parte dell’essere perfetto.
          - E inoltre- continuò il saiyan notando le incertezze di 17 – immagino che tu non voglia che Reika corra dei rischi, o sbaglio? O come credi che reagirà se Cell riuscisse a riassorbirti?
          C-17 deglutì a fatica e abbassò lo sguardo.
          - Hai vinto, non vengo con te. Tu però non devi proferire parola con Reika, o verrebbe con te a qualsiasi costo. Ti è parecchio affezionata- si arrese l’androide fissando infine Trunks.
          - Cos’è che Trunks non deve dirmi? Chiese una voce alle spalle di 17. Il ragazzo si irrigidì e si girò lentamente, con un sorrisetto nervoso.
          - N-Niente di importante, Reika- Disse 17 in un futile tentativo di sviare la cosa, mentre si grattava nervosamente la nuca con una mano. Reika, come lui, non era minimamente cambiata in quei tre anni. Teneva in braccio una bambina dai capelli neri, molto ribelli che le arrivavano alle spalle. Aveva dei grandi occhi, del tutto scuri ad eccezione dell’azzurro cielo che le circondava la pupilla. Sua figlia. Sua e di Reika. Ogni volta che ci pensava non gli sembrava vero.
          - Allora? Incalzò la saiyan entrando nella stanza, con un’espressione decisa.
          - Beh, niente, davvero- disse lentamente l’androide, arretrando brevemente.
          - Trunks, cos’è che non mi devi dire? Chiese allora Reika rivolgendosi al saiyan, visto che 17 non si decideva a parlare.
          Trunks si limitò ad abbassare lo sguardo, mordicchiandosi il labbro. Poi sospirò e le fece un piccolo cenno con la testa in direzione di 17, che intanto fissava Reika. Capendo al volo, la Cyborg porse al compagno la bambina ancora semi-addormentata
          - Potresti dare tu da mangiare a nostra figlia, per una volta nella vita? Chiese con tono irritato, porgendo la piccola al Cyborg che la prese svelto, avvicinandosi al frigorifero, decisamente sollevato dal levarsi quell’impiccio. Intanto Trunks aveva lasciato la stanza, dirigendosi verso il salotto. Poco dopo venne raggiunto da Reika, che si accomodò su una poltrona.
          - Adesso potresti vuotare il sacco? Incalzò la saiyan appoggiando la schiena al morbido schienale.
          - Vedi… oggi, praticamente… io…- iniziò titubante il saiyan dai capelli lilla.
          - Evita i giri di parole per favore. Dimmi quello che devi dire- il tono della Cyborg non ammetteva repliche. Trunks abbassò gli occhi prima di rispondere.
          - Oggi Cell, il mostro che mi ha ucciso e che ha ucciso 17, cercherà di impadronirsi della mia macchina del tempo per tornare indietro nel passato e assorbire 17 e 18 per poter diventare l’essere perfetto. Io devo affrontarlo e impedirgli di portare a compimento il suo progetto, o sarà la fine per tutti gli abitanti del mio passato. Del tuo tempo- mormorò Trunks intuendo già la reazione che avrebbe avuto Reika.
          - E che problema c’è? Noi tre insieme lo uccideremo in men che non si dica- disse la Cyborg mentre un sorriso di sfida gli si dipingeva in viso.
          - Forse non hai capito, ho detto che IO lo affronterò, non NOI, chiaro? Chiese il saiyan alzandosi in piedi.
          - Neanche a parlarne. Tanto, anche se dici di no io verrò lo stesso, come tre anni fa. Ti ricordo che se io e 17 non fossimo intervenuti tu saresti morto e sepolto a quest’ora- ribattè Reika mentre iniziava a scaldarsi.
          - E tu te lo ricordi? Se non erro, anche tu per poco non sei andata all’altro mondo- replicò il saiyan dai capelli lilla con un sorrisino.
          - Questi sono dettagli- rispose la Cyborg scostando lo sguardo, mentre le si tingevano le guance.
          - Ma non cambiamo argomento. Io oggi vengo con te e ti aiuterò a spedire Cell dal buco da cui è venuto!! Terminò decisa la Cyborg alzandosi in piedi a sua volta.
          - Stammi a sentire- disse Trunks in tono pacato – Cosa succederebbe se per un malaugurato caso tu dovessi venire a mancare? Come reagirebbe 17? E a Chihiro ci pensi? Come pensi che la prenderebbe sapendo che sua madre è morta perché non ha voluto sentire ragioni e non è rimasta con suo padre?
          L’espressione di Reika si incrinò vistosamente a quell’evenienza che non aveva preso in considerazione. Alla fine cedette, anche se a malincuore.
          - Devi promettermi che rimarrai qui, anche se sentirai che le cose si stanno mettendo male-
          - Questo non puoi chiedermelo, Trunks. Sei un po’ troppo altruista. Sia chiaro: se le cose si mettono male, interverrò in tuo aiuto e su questo non ci piove. Rassegnati all’idea-
          - E va bene. Meglio che niente- sospirò Trunks, esultando in cuor suo per l’essere riuscito a convincere Reika così in fretta, anche se con una punta di risentimento per non esserci riuscito del tutto.
          In quel momento si sentì un tremendo rumore di stoviglie rotte e del pianto tremendo di una bambina.
          - Meglio andare ad aiutare 17 se no rischiamo che distrugga tutta la cucina- disse Reika avviandosi lungo il corridoio. Trunks lasciò che lo precedesse, poi rivolse un’occhiata quasi malinconica alla stanza, carezzando amorevolmente ogni cosa con lo sguardo, come se temesse di non rivederle mai più. Poi si affrettò a seguire la Cyborg verso la cucina.
          Last edited by Dyana; 01 September 2007, 11:10.
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          Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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          • Bell'episodio! Non vedo l'ora di leggere il prossimo!
            Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)

            sigpic

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            • bellissimo capitolo!
              Questo è quello che faccio e ne vado matto
              sigpic

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              • Scusate se ieri non ho postato, ma si sono verificati alcuni problemi tecnici... cmq, buona lettura:

                Capitolo II, un vecchio nemico:
                - Mi raccomando, torna presto- disse Bulma a Trunks, mentre lui si accingeva a salire sulla macchina del tempo. I due cyborg erano lì accanto a lui, si erano già salutati. Il saiyan si era cambiato. Si era vestito in battle-suite. Per viaggiare più comodo, aveva detto a sua madre. Ma in realtà sapeva che prima di partire quel mostro avrebbe cercato di tornare indietro. Proprio in quel momento sentì un fruscio dietro l’angolo.
                - Svelti, entrate in casa- disse ai presenti, mentre il suo sorriso svaniva all’istante. I due Cyborg non se lo fecero ripetere due volte e varcarono la porta dopo avergli fatto un cenno d’incoraggiamento, sapendo già cosa stava per succedere.
                Bulma invece titubò un attimo.
                - Chi c’è Trunks? È la tua fidanzata, vero? Perché non me la presenti? È carina? Chiese la donna con aria maliziosa, con una leggera gomitata sul petto del figlio. Ma l’espressione gelida del figlio fecero rapidamente cambiare idea a Bulma, che si affrettò a seguire i Cyborg dentro casa, appostandosi dietro ad una finestra, dove intanto si erano posizionati Reika e 17.
                - So che sei lì dietro Cell- le parole di Trunks ruppero il silenzio che era calato sulla via deserta, apparentemente rivolte all’aria.
                - Hai intenzione di eliminarmi, ritornare allo stato embrionale per infilarti nella mia macchina del tempo, tornare nel passato e di assorbire l’energia di C-17 e C-18, diventando così l’essere perfetto- proseguì Trunks voltandosi verso Cell, nascosto quasi interamente da un muro di mattoni.
                - Cosa?? E tu come fai a saperlo? Chiese stupefatto il Cyborg-
                - Ma il tuo piano non andrà in porto, Cell. È arrivata la tua fine, preparati- continuò il saiyan con un sorriso di sfida. Fu allora che Cell si decise ad abbandonare il suo inutile nascondiglio e si avvicinò a grandi passi verso il ragazzo. Alla sua vista, a 17 sfuggì un lieve gemito, mentre i vecchi ricordi ricominciavano ad assalirlo. Accortasi delle sue emozioni, Reika gli strinse una spalla con la mano, cercando di calmarlo.
                “Oh Trunks. Cosa vuoi fare? Pensò angosciata Bulma, alla vista di Cell.
                - E così il mio piano non andrà in porto, eh? E saresti tu a impedirmelo, pivello? Chiese ironicamente il mostro.
                - In persona. Quando eri l’essere perfetto, la tua forza superava nettamente la mia. Ma ora che non sei ancora trasformato, posso batterti come niente-
                - Eh?? Ora ci sono. Tu sei già stato nel passato, non è vero? Certo! Adesso è chiaro. È per questo che conosci tante cose sul mio conto! Ti sbagli se credi che potrai battermi solo perché non ho completato la mia trasformazione. Ascoltami: io so perfettamente come sei fatto e quali sono le tue possibilità e ti assicuro che non puoi battere i due Cyborg ne tanto meno il sottoscritto-
                - Allora ti faccio una domanda: dove immagini che siano spariti C-17 e C-18?
                - Cosa?? No, non è possibile! Ecco perché non riuscivo a trovarli da nessuna parte, sei stato tu!! Bravo, ma non credere di avermi fermato, sono sempre il grande Cell! Nessuno mi impedirà mai di completarmi! Forse non potrò diventare l’essere perfetto in questo mondo, ma non mi importa!! Io ti distruggerò e tornerò nel passato. Poi assorbirò l’energia di C-17 e C-18 e allora nessuno potrà più sconfiggermi perché sarò io il più forte!!
                - Se non ti spiace, vorrei combattere in un altro posto. Come vedi la città dell’ovest è stata appena ricostruita. Seguimi, conosco il luogo adatto- Terminò Trunks, facendo esplodere la sua aura e facendo saettare Cell verso il cielo e facendolo poi atterrare in un enorme spazio erboso poco fuori della città, raggiungendolo poi a tutta velocità. Poi si trasformò in super saiyan e si preparò ad affrontare quel mostro che popolava i suoi incubi peggiori.
                I due si fissarono per lunghi istanti, poi Trunks urlò:
                - Te l’assicuro Cell, tu non tornerai nel passato!! Dopo queste parole Cell attaccò Trunks e cercò di colpirlo con un pugno, ma esso fu parato dal saiyan che contrattaccò con un altro pugno, gettando Cell all’indietro. Poi volò poco sopra di lui e dopo che ebbe schivato l’offensiva nemica, si portò dietro con l’ausilio della super velocità e lo colpì in pieno con un calcio, facendolo saettare verso l’alto e appostandosi poi pochi metri sopra di lui, attendendo che Cell arrivasse a una distanza sufficiente da essere colpito di nuovo. Ma Cell, accortosi del trucco, lanciò contro al saiyan un ki-blast, ma venne miseramente respinto da Trunks con il dorso della mano.
                - Ma cos...? iniziò Cell, spiazzato dalla difficoltà che stava incontrando nel battere il saiyan. Ma non ebbe il tempo di terminare la frase, perché una martellata a due mani di Trunks si abbattè su di lui, scaraventandolo al suolo.
                - Arrenditi! Non hai scampo Cell. Io riporterò la pace nel mondo e per quelli come te non ci sarà posto!! Urlò il saiyan, dopo essere atterrato poco lontano da Cell.
                L’essere non rispose nemmeno e si lanciò di nuovo all’attacco, con un urlo di rabbia. Trunks aspettò immobile l’attacco, pronto a scansarlo all’ultimo secondo. Ma a pochi metri dal bersaglio, Cell scagliò un piccolo ki-blast a terra, alzando un’ enorme e densa nuvola di polvere che oscurò l’intera zona.
                - Maledetto- mormorò Trunks, cercando invano di prevedere la prossima mossa dell’avversario. Era totalmente vulnerabile, lo sapevano entrambi. Poi ci fu un fruscio alle spalle del ragazzo, ma lui non ebbe i riflessi per schivare quel velocissimo oggetto che gli si avvolse attorno al collo, in una morsa di ferro.
                - Ti ho preso!!! Esultò Cell, mentre la polvere iniziava a posarsi. Trunks afferrò immediatamente la coda di Cell, che gli procurava difficoltà respiratorie, cercando di liberarsi.
                - Se speri che ti lascerò fare, ti sbagli di grosso! Urlò Cell iniziando a colpire con forza Trunks, immobilizzato dalla coda dell’avversario. Ben presto il suo corpo fu disseminato di macchie violacee e da numerosi graffi e tagli, soprattutto sul viso, da cui sgorgava sangue dalla bocca e da un taglio profondo che si era aperto sullo zigomo destro.
                Ormai il saiyan era ridotto a uno straccio e Cell decise che il gioco era finito. Stringendo ulteriormente la presa sul collo del ragazzo, lo sollevò a pochi metri da terra. Trunks cercò allora di liberarsi da quella stretta d’acciaio, spingendo e tirando con tutte le sue forze, ma i colpi inflitti da Cell lo avevano parecchio debilitato e non aveva forza sufficiente per liberarsi. Ben presto, i contorni di ciò che lo circondava persero nitidezza, mentre tutto prendeva una sfumatura blu.
                I suoi tentativi si facevano sempre più deboli, sempre più disperati.
                Alle sfumature blu si aggiunsero delle macchie di varie dimensioni, di un rosso aranciato, mentre l’aria esauriva quasi del tutto.
                “È finita” si disse il saiyan mentre i capelli tornavano lilla e la sua mano scivolava lungo il fianco.
                I suoni si fecero sempre più lontani e confusi: lo sgocciolare del suo sangue a terra, la risata di trionfo di Cell... quella stessa risata che all’improvviso gli sembrò si trasformasse in un grido di sorpresa.
                Poi sentì che la morsa sul collo si allentava e alla fine cedeva del tutto e sentì il suo corpo, quasi del tutto insensibile, toccare pesantemente terra. Ricominciò a percepire ciò che avveniva intorno e presto sentì una voce concitata e preoccupata che lo chiamava.
                - Trunks! Trunks, svegliati!! Reika lo scuoteva con forza e non si fermò fino a quando lui non si decise ad aprire gli occhi.
                - Cell... cercò di dire il saiyan.
                - Non preoccuparti, adesso io e 17 lo rispediremo all’inferno, che è esattamente il posto in cui merita di stare. Vedrai-
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                sigpic
                Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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                • Bellissimo Dyana!!ma xk l'hai continuato subito dp la prima serie?nn potevi almeno unirlo cn la seconda serie??io nn l'avevo neanke visto!!!!

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                  • brava continua così
                    Questo è quello che faccio e ne vado matto
                    sigpic

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                    • woooowww che bella la continuazione!
                      sigpic
                      I love Ya, Juunana Gou!
                      W il pattinaggio artistico!!

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                      • carina davvero

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                        • Grazie 1000 a tt!!
                          I want be free... I WILL BE free!
                          sigpic
                          Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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                          • Sì!! Finalmente Dyana si è decisa a riprendere la ff!! Nn vedo l'ora di leggere il seguito!!!
                            Se in quel momento fosse scoppiata la guerra dei mondi, loro non se ne sarebbero neanche accorti. Qualche minuto dopo alla fine si separarono e 17 giurò a se stesso che niente e nessuno l’avrebbe più portata lontana da lui. Mai.

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                            • Capitolo III,inizia lo scontro:
                              - No! V-vai via, Reika. Se, se quel mostro riesce a prenderti, io… “non ce la faccio ad andare avanti” voleva dire il saiyan. Ma le forze lo abbandonarono proprio in quel mentre e lui reclinò la testa di lato, mentre le palpebre diventavano insopportabilmente pesanti.
                              - Lo so, che non ce la fai a sconfiggerlo se ci assorbe. Ma non preoccuparti, non succederà- terminò per lui la Cyborg, convinta che quel che diceva fosse la verità.
                              Poi lo appoggiò delicatamente a un albero lì accanto e gli spostò amorevolmente i capelli dalla fronte.
                              - C-17… sentì mormorare d’un tratto. Si voltò e vide Cell fissava attonito il ragazzo moro di fronte a sé. Quest’ultimo dava le spalle a Reika e fissava incerto il mostro di fronte a sé. Quel giorno soffiava un vento leggero, che gli scompigliava i capelli. Una disgustosa bava verde fece lentamente capolino sulle labbra del mostro e cadde lentamente a terra. La coda, che poco prima i due Cyborg avevano reciso per salvare Trunks, ancora si contorceva poco distante. Passarono alcuni secondi di teso silenzio, mentre i tre si fissavano l’un l’altro. Poi, con un gesto secco, Cell sorrise, deformando il suo volto con un ghigno di spasmodico desiderio di uccidere e si passò la mano sulla bocca, asciugando il liquido verdastro. Poi, sempre senza una parola, ciò che rimaneva della sua coda iniziò a pulsare e in pochi secondi la sua coda rispuntò, come se non fosse mai stata tagliata. 17, che già si aspettava quella mossa, non si sorprese più di tanto, ma Reika, che non aveva mai visto Cell in azione, rimase parecchio sorpresa. Poi, quando lo smarrimento passò, la sua voglia di combattere iniziò a bruciare dentro di lei e la cyborg si alzò in piedi, avviandosi a grandi passi verso il suo avversario, con uno sguardo glaciale che racchiudeva tutto il suo odio.
                              - Pagherai per quello che hai fatto a Trunks e la pagherai molto cara- disse Reika con una rabbia appena dissimulata.
                              Ma una mano si posò sul suo petto, impedendole di proseguire.
                              - Stanne fuori. È me che vuole. Non correre rischi inutili. E poi, questa è la battaglia che voglio affrontare io. Voglio far provare a questo verme la disperazione più nera. La stessa disperazione che mi ha fatto provare tempo fa- disse 17 sospingendo delicatamente indietro la ragazza e mettendosi in posizione d’attacco.
                              - Ma guarda chi c’è! C-21, la riserva- disse Cell in tono canzonatorio, appena si accorse della Cyborg.
                              - La riserva? Cosa stai dicendo? Chiese Reika senza capire
                              - Allora non ne sai niente! D’accordo, te lo spiegherò io. Questa consapevolezza ti accompagnerà nella tomba.
                              Devi sapere, che Gero ha sempre avuto seri problemi con te: con il tuo carattere libero e selvaggio, non hai mai accettato le catene che lui ti costringeva a mettere. Insomma, eri un inghippo, un problema e lui ha più volte pensato di ammazzarti nel sonno, per levarsi di torno un esperimento inutile e dannoso. Ma alla fine ti ha risparmiato e ti ha trasformato in una Cyborg. E sai perché? Perché aveva paura che, durante lo scontro contro Son Goku, uno dei due Cyborg perdesse la vita-
                              - Non mi sembra una motivazione sufficiente. A cosa gli sarebbero serviti due Cyborg dopo l’eliminazione di Son Gok… Aspetta, non mi dirai che… che gli servivo in casi estremi per… farfugliò Reika, incapace di terminare la frase.
                              - Sì! Gli servivi in caso C-17 o C-18 fossero dovuti venire a mancare e a me non sarebbe bastata l’energia di uno solo dei due, per diventare l’essere perfetto!!! Ha anche sperato che durante lo scontro fossi stata tu a perdere la vita e per questo ti ha impiantato un sistema difettoso, perché venissi a mancare in battaglia nei momenti meno opportuni e diventassi vulnerabile come un cucciolo in mezzo a un branco di lupi affamati- terminò Cell e davanti all’espressione attonita della Cyborg scoppiò in una risata maligna.
                              - Ma adesso basta parlare. Da quanto vedo C-18 non è qui, ma ci sei tu e c’è C-17 e questo mi basta. Vi assorbirò e così diventerò l’essere perfetto!! Vi ringrazio. Ora non ho più bisogno di tornare nel passato!!
                              - Chiudi quella fogna e preparati a sparire tu, verme!! Urlò 17 scagliandosi all’attacco.
                              I want be free... I WILL BE free!
                              sigpic
                              Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

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                              • Kissà xkè, l fine di questo capitolo mi ricorda molto un tuo vekkio episodio cmq questo capitolo è stato un po' noioso.... mi è sembrato un po' sotto tono rispetto ai capitoli precedenti... speriamo ti rifaccia con il proximo
                                Se in quel momento fosse scoppiata la guerra dei mondi, loro non se ne sarebbero neanche accorti. Qualche minuto dopo alla fine si separarono e 17 giurò a se stesso che niente e nessuno l’avrebbe più portata lontana da lui. Mai.

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