Bel capitolo...non pensavo che avrei mai odiato Zarbon ma ora mi sto ricredendo!
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Cuore di Metallo II
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thisi is a beautifuol paragraf.....
a parte gli scherzi, è veramente una bella ff, mi sono impressionato, dalla prima puntata scrivi dei poemi a confronto!!!!
ci sarà una terza saga???Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…
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Sì, ke xò potrò publicare solo a settembre, in quanto temo di partire a metà ff....... sarebbe tremendo.
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Capitolo 14, la fine si ricongiunge al principio:
Quando mi svegliai ero da sola, coperta di polvere e sangue, rosso e blu. Mi concessi un largo sorriso. Lo avevo colpito. Lui aveva risposto certo. Ma gli avevo fatto provare momenti di dolore, era questo l’importante. A fatica riuscii a mettermi in piedi, in pace con il mondo. Ma un fitta dolorosa alla schiena mi ridusse in ginocchio, con un gemito strozzato. Cercai di raggiungere la parete e da lì riuscii a reggermi per poi guadagnare la porta e ad uscire dalla stanza macchiata di sangue. Ma sentivo che qualcosa non andava. Me ne accorsi solo dopo qualche corridoio, quando il suo nome echeggiò nella mia mente.
“Dov’è Vegeta? Mi chiesi spaesata tornando indietro. Nella stanza non c’era, nemmeno nella sua arena. Il mio scauter si era rotto nella breve battaglia e non c’era verso di farlo funzionare, così non potei localizzarlo in quel modo.
“Mi preoccupo per niente, sarà andato in infermeria” mi dissi dirigendomi verso la sala in questione. Ma prima che potessi dire o fare qualcosa, un’ennesima fitta alla schiena, più forte delle altre, mi fece perdere l’equilibrio a pochi metri dalla porta. Quando mi risvegliai, ero avvolta in un confortevole liquido azzurro, piacevolmente tiepido. I capelli mi danzavano davanti agli occhi, in scure onde sinuose e sentii una maschera davanti alla bocca. Numerosi fili di vari erano collegati al mio corpo. Scorsi alcune figure di saiyan fuori da quel contenitore di vetro e all’improvviso sentii quel liquido sparire lentamente attraverso un buco che si era aperto nel pavimento. Così mi ritrovai bagnata, nuda e disorientata in quella spessa campana di vetro. Poi realizzai che quella era una capsula di rianimazione. Poi i fili e la maschera si staccarono tutti da me contemporaneamente e la campana si alzò, rendendo nitida la stanza in cui mi trovavo. Poi una saiyan mi porse una battle suite blu pulita e io la infilai velocemente. Dopo che mi fui sistemata un po’ i capelli chiesi se per caso Vegeta era stato portato lì, ma ricevetti solo risposte negative. Così me ne andai dall’infermeria, tornando a casa dove speravo di trovare qualcosa di caldo da mettere sotto i denti.
Intanto, Zarbon era sdraiato sul suo letto, lanciandomi contro ogni sorta di maledizione, ragionando su ogni possibile piano per farmi soffrire ulteriormente. Ma il filo dei suoi pensieri venne interrotto dall’ingresso nella stanza del suo padrone, che sorrideva soddisfatto.
- Grande Freezer, non dovevi scomodarti, sarei venuto a rapporto tra pochi minuti io- disse Zarbon alzandosi in piedi.
- Mi sei stato molto utile oggi Zarbon. Sai, ti ho concesso quella libertà sperando che facessi esattamente quello che hai fatto, sei stato molto bravo- esordì Freezer senza preamboli, entrando a larghi passi nella stanza.
- Ormai ho deciso il destino di quella saiyan. L’episodio di oggi mi ha convinto. Non voglio correre rischi inutili per un uomo in più o in meno tra le mie schiere, per di più lei è ancora giovane ed è una femmina. Credo che passerà a miglior vita entro le prossime ventiquattro ore- continuò il tiranno
- Concedimi di farlo Freezer, ho un debito da saldare con quella mocciosa!! Disse Zarbon illuminandosi all’idea di potermi sistemare una volta per tutte.
- No Zarbon. Ho deciso di affidare l’incarico a un’altra persona, ben più smaniosa di te a farla fuori. Non credevo che potesse desiderare a tal punto la sua morte. Credo che questa soluzione farà soffrire molto di più la piccola Reika, fidati Zarbon. Dovresti essere contento di questo- terminò Freezer con un ghigno uscendo poi dalla stanza, lasciando Zarbon combattuto tra il sentimento di gioia che provava al pensiero di sapere le pene che mi aspettava e la frustrazione per non essere lui a finirmi.
“Ma che cosa sto facendo? Prendermela perché non posso ucciderla? Ma è solo una bambina, cosa vuoi che possa fare” Si disse poi il tirapiedi di Freezer sdraiandosi di nuovo sul letto.
Quella sera uscii di soppiatto da casa mia, dirigendomi verso la sala d’addestramento, intenzionata a finire l’allenamento iniziato prima di essere interrotta da Zarbon. Avevo appena appoggiato una mano sulla maniglia, pronta ad entrare, quando sentii un rumore. Poi un altro e un altro ancora. Incuriosita, aprii senza far rumore la porta e vidi Vegeta, completamente ristabilito che colpiva selvaggiamente un manichino, dandomi le spalle. Richiusi silenziosamente la porta alle mie spalle, felice di saperlo in buona salute, ma quando la serratura scattò, il Principe si girò di botto verso di me, come se fosse stato punto da un insetto. Mi fissò per un istante che mi parve interminabile. Poi sorrise. Un orribile ghigno che gli andava da un orecchio all’altro. Nei suoi occhi si accese una luce strana.
- Finalmente sei arrivata- disse avvicinandosi a me. Camminava con un tremito che gli attraversava il corpo ad ogni passo, come se cercasse di controllarsi, una camminata del tutto innaturale. Mi paralizzai sul posto, incapace di muovermi. Ebbi l’impulso di fuggire più lontano possibile da quel saiyan che mi guardava con uno sguardo omicida, ma le mie gambe non ne vollero sapere di muoversi. Provai a urlare, ma la voce non uscì dalla gola. Mi sentii preda di un sortilegio, mentre mi ero persa negli occhi di Vegeta che si avvicinava sempre di più. Iniziai a tremare, consapevole che qualcosa sarebbe successo, ma non avevo la forza di muovermi.
Ormai Vegeta era a un passo da me, sempre con quell’espressione. Poi scomparve nel nulla. Mi guardai attorno, cercandolo con lo sguardo, ma lo sentii soltanto quando ricevetti una martellata sulla schiena che mi fece volare in avanti.
- Tu mi hai sconfitto. Una mocciosa di 5 anni contro un saiyan adulto. Già quello avrebbe dovuto farmi girare alla larga da te. Ma ho voluto darti un’altra possibilità, un po’ per mia decisione e un po’ perché mi aveva forzato mio padre, perché mi piaceva il tuo carattere spavaldo e ironico.
- Stando a tuo contatto durante quell’anno, mi hai trasmesso sentimenti che non avevo mai provato in vita mia: affetto, pietà…….. sentimenti estranei nel mio corpo fino ad allora- era ormai arrivato a me che lo guardavo con occhi sbarrati. Mi colpì con violenza, facendomi volare dalla parte opposta della stanza.
- Ti ho insegnato a combattere. Nessuno aveva mai avuto questo privilegio. E lo avevo fatto per degli stupidissimi libri che pensavo contenessero chissà quale arcano segreto- continuò Vegeta colpendomi di nuovo.
- Ti sei precipitata sul cadavere di tua madre e stavi per essere uccisa a sangue freddo. Non ci ho visto più e ho chiesto pietà per te. IO. Mi hai ridicolizzato davanti all’intera corte con il tuo stupido bisogno di protezione- disse Vegeta avanzando verso di me, sempre con quel passo tremulo.
- Ma la cosa che proprio non mi va giù- disse Vegeta fermandosi a un passo da me che lo fissavo ormai con gli occhi di un animale ferito.
- È CHE TU OGGI MI ABBIA SALVATO LA VITA!!!! Urlò il Principe in mia direzione.
- Zarbon mi avrebbe anche potuto fare fuori. Quando inizia a colpire qualcuno continua ad oltranza fino a quando chi viene torturato non muore o se lui non viene fermato. E non guardarmi con quello sguardo! Terminò Vegeta colpendomi con un calcio e iniziando a massacrarmi. Stavolta però riuscii a difendermi almeno un po’, per quanto fosse inutile. Nel giro di cinque minuti ero messa peggio di poche reprima, completamente in balia di Vegeta che mi lanciò lontano con una potente testata. Non riuscii ad alzarmi, quella volta.
- Io voglio tornare ad essere il Principe Vegeta il Distruttore. E l’unica cosa che manca per raggiungere il mio obbiettivo sei tu. Inoltre mio padre ha deciso di “vendermi” a Freezer, quindi sono ancora più vincolato a lui. Il suo primo ordine è stato ucciderti. Non so perché, ma sta di fatto che ho tutta l’intenzione di farlo- Io non credevo a una sola parola di quel discorso. Non ci volevo credere. Vegeta non l’avrebbe mai fatto. Vegeta si chinò su di me che ero in ginocchio. Mi carezzò lentamente una guancia. Mi si inumidirono gli occhi. Senza che me accorgessi, fece scivolare la mano lungo il collo, fermandosi sotto la nuca. Allora sentii un pizzicore mentre Vegeta raccoglieva l’energia per un fatale ki-blast. Cercai invano di ritrarre la testa. Vegeta mi teneva in pugno ormai.
Vidi la vita scorrermi davanti agli occhi. Poi ci fu un’esplosione e Vegeta venne colpito in pieno. Mi sentii prendere in braccio, poi il mio salvatore si precipitò a tutta velocità lungo il corridoio. Non capii dove fossi se non quando fui gettata dentro una capsula che si chiuse di scatto. Udii solo una voce familiare.
- Reika, premi il pulsante rosso!! Quasi come un automa premetti il pulsante e la navicella partì alla volta dello spazio. Sentii poi una voce attraverso un microfono
- Stai bene?
- Sì papà- risposi io, ancora visibilmente scossa dagli ultimi cinque minuti in cui colui che credevo mio amico aveva cercato di uccidermi. Era quasi ironico: ci eravamo conosciuti con la testata che mi aveva condotto in infermeria e sempre con una testata Vegeta mi aveva messo fuori combattimento.
Poche ore dopo la nostra partenza il re stramazzò al suolo dopo aver cercato di ribellarsi a Freezer. E del pianeta Vegeta non rimase che il ricordo.
- Non pensare a Vegeta, Reika. Adesso ho attivato il sonno artificiale. Vedrai che dormendo passeranno i brutti ricordi.
- No!! Urlai mentre sentii un odore pungente. Non volevo dormire. Dovevo pensare. Volevo pensare. A tutto quello che mi era successo. Volevo trovarci un senso. “Perché tutto questo? Quanto ancora dovrò affezionarmi a qualcuno per poi perderlo? Quanto dolore dovrò ancora subire?” Pensai disperata mentre ormai le palpebre si erano fatte pesanti come macigni.
“Perché? E una lacrima d’argento mi rigò la guancia.Last edited by Dyana; 06 July 2007, 13:36.
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Ho solo una parola per questo capitolo: SPLENDIDO! A mio parere questo è il tuo piccolo capolavoro!Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)
sigpic
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Così vegeta è ritornato...VEGETA. non so in che atro modo dirlo, ma mi è piaciuto il tuo ultimo capitolo, forse è il migliore, e poi ti devo ringraziare, almeno non mi vedrò costretto ad interrompere un'altra ff per colpa della mia partenza...grazie
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Grazie raga, l'unica cosa che mi rattrista è il fatto ke anke la seconda serie è finita.......purtroppo ormai manca poco alla fine, siccome nn ho intenzione di addentrarmi in territorio oltre dbz.......Last edited by Dyana; 06 July 2007, 13:38.
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Grazie Carmi! Ma dovrai aspettare settembre...... io tra un po' parto........
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Povera Reika, ke destino crudele!! Giuro ke sto x scoppiare a piangere!!! L'ultimo capitolo x kiudere in bellezza una seconda serie bellissima!!!!!!Se in quel momento fosse scoppiata la guerra dei mondi, loro non se ne sarebbero neanche accorti. Qualche minuto dopo alla fine si separarono e 17 giurò a se stesso che niente e nessuno l’avrebbe più portata lontana da lui. Mai.
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Originariamente Scritto da Uomo Tigre Visualizza MessaggioHo recuperato i capitoli che mi mancavano, la storia è ben scritta migliori sempre di più in fatto di contenuto descrizioni e dettagli ma quel Vegeta così buono stona moltissimo inoltre stai rendendo i sayan creature dolci e compassionevoli cosa che non va affatto beneClicca qui per download di immagini, programmi e quant'altro in piena sicurezza.
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Grazie molte a tt e due ^_^
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eccomi dyana! scusa il ritardo ma ho avuto problemi cn il pc!!! questo capitolo è stupendooo nn sai quanto mi è piaciuto!!! bravissima!!!Queste gioie violente hanno fini violenti.
Muoiono nel loro trionfo come la polvere da sparo e il fuoco.
Che si consumano al primo bacio.
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