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Per chi ama la coppia Goku-Chichi non legga questa storia.Ci ho messo un pò a farla ditemi se vi piace per favore:
Ho sbagliato
Erano al parco. Una sera,Goten era ancora piccolo.
Aveva appena cinque anni quel diavoletto.
Goku e Chichi erano seduti su una panchina in legno,
abbracciati e vicini,ad osservare la loro creatura.
Scambiavano poche parole,negli ultimi tempi,e quella sera,
ognuno si perse nei propri pensieri.
“Quanto mi fai soffrire,amore mio. Quanto ancora dovrò sopportare la tua lontananza. Quanto dovrò pagare per trascorrere una serata come questa?Perchè...perchè tutto ciò. Non lo capisco. O forse sì. Non avresti tutti i torti,in fondo mi hai sposata per una promessa,hai IMPARATO ad amarmi,ma con il cuore non l’hai mai fatto. Con il tempo tutti interiorizziamo una serie di gesti. Tu mi dai sempre il bacio del buongiorno e quello della buonanotte,ma niente di più. Invidio Bulma e Vegeta. Loro si amano, e lo dimostrano in ogni loro minimo gesto.
Ma in fondo,ti capisco tesoro.
Non avrei mai dovuto metterti alle strette,quando eravamo ancora ingenui angioletti.
Perdonami.
Ho sbagliato.”
L’aria cominciava a farsi più frizzante,così Goku coprì ChiChi con il maglioncino di Goten, che sembrava non risentire della temperatura. Lei sorrise e si accoccolò sul suo possente braccio. Sospirarono entrambi.
“ChiChi...bella come al solito. Paziente come al solito.
Buona come al solito.
Non ti capisco. Ma sono felice. Sono stato via di casa per tanto,tantissimo tempo,eppure tu mi hai accolto,l’altro giorno,come se fossi tornato dal supermercato all’angolo.
Non capisci? Ho salvato la Terra,per la milionesima volta del resto. Forse ti ci sei abituata. Forse la nostra vita segue il meccanismo e non il sentimento.
Non ti ho mai detto che ti amo. Me ne rendo perfettamente conto. E mi dispiace tanto,ma non sono proprio fatto per dire cose del genere. Riuscirebbe più facile persino a Vegeta...
Non saprei neanche da dove cominciare,credimi.
Penso di dimostrartelo,a modo mio.
Ma forse tu vorresti qualcosa di più.
Non vorresti la mia ingenuità infantile,la mia insaziabile voracità,la mia voglia irrefrenabile di affrontare nemici sempre più potenti.
D’altronde,tu mi hai domandato di sposarti,tanti anni fa,che mi conoscevi appena. E ti confesso una cosa: anch’io mi conoscevo appena. Non sapevo cosa sarei diventato,quale fosse la mia natura,dove sarei andato a finire.
E’ inutile,non avresti mai dovuto conoscermi.
Perdonami.
Ho sbagliato.”
Erano da poco passate le dieci e mezza,la Luna risplendeva alta nel cielo. I pensieri che vagavano nelle loro menti furono interrotti da uno sguardo ingenuo ed innocente.
“mammina,papino...ho sonno. Vorrei andare a casa,ma sappiate che mi sono divertito tantissimissimo!!”
“Oh,ma certo tesoro. Andiamo. Dai,fai una corsa verso casa,io e papà ti raggiungiamo subito!”
Goku annuì felice per il figlio.
Erano soli. Imbarazzati come se fosse un primo appuntamento. ChiChi si mosse leggermente verso Goku,prese il respiro e azzardò:
“Caro,tu...tu...mi ami?”
“ehm...ChiChina,non so come dirtelo...”
“No scusa,sono una stupida. E’ stata solo una sciocca ed impertinente domanda. Un’inutile illusione.”
-FINE-
Ho sbagliato
Erano al parco. Una sera,Goten era ancora piccolo.
Aveva appena cinque anni quel diavoletto.
Goku e Chichi erano seduti su una panchina in legno,
abbracciati e vicini,ad osservare la loro creatura.
Scambiavano poche parole,negli ultimi tempi,e quella sera,
ognuno si perse nei propri pensieri.
“Quanto mi fai soffrire,amore mio. Quanto ancora dovrò sopportare la tua lontananza. Quanto dovrò pagare per trascorrere una serata come questa?Perchè...perchè tutto ciò. Non lo capisco. O forse sì. Non avresti tutti i torti,in fondo mi hai sposata per una promessa,hai IMPARATO ad amarmi,ma con il cuore non l’hai mai fatto. Con il tempo tutti interiorizziamo una serie di gesti. Tu mi dai sempre il bacio del buongiorno e quello della buonanotte,ma niente di più. Invidio Bulma e Vegeta. Loro si amano, e lo dimostrano in ogni loro minimo gesto.
Ma in fondo,ti capisco tesoro.
Non avrei mai dovuto metterti alle strette,quando eravamo ancora ingenui angioletti.
Perdonami.
Ho sbagliato.”
L’aria cominciava a farsi più frizzante,così Goku coprì ChiChi con il maglioncino di Goten, che sembrava non risentire della temperatura. Lei sorrise e si accoccolò sul suo possente braccio. Sospirarono entrambi.
“ChiChi...bella come al solito. Paziente come al solito.
Buona come al solito.
Non ti capisco. Ma sono felice. Sono stato via di casa per tanto,tantissimo tempo,eppure tu mi hai accolto,l’altro giorno,come se fossi tornato dal supermercato all’angolo.
Non capisci? Ho salvato la Terra,per la milionesima volta del resto. Forse ti ci sei abituata. Forse la nostra vita segue il meccanismo e non il sentimento.
Non ti ho mai detto che ti amo. Me ne rendo perfettamente conto. E mi dispiace tanto,ma non sono proprio fatto per dire cose del genere. Riuscirebbe più facile persino a Vegeta...
Non saprei neanche da dove cominciare,credimi.
Penso di dimostrartelo,a modo mio.
Ma forse tu vorresti qualcosa di più.
Non vorresti la mia ingenuità infantile,la mia insaziabile voracità,la mia voglia irrefrenabile di affrontare nemici sempre più potenti.
D’altronde,tu mi hai domandato di sposarti,tanti anni fa,che mi conoscevi appena. E ti confesso una cosa: anch’io mi conoscevo appena. Non sapevo cosa sarei diventato,quale fosse la mia natura,dove sarei andato a finire.
E’ inutile,non avresti mai dovuto conoscermi.
Perdonami.
Ho sbagliato.”
Erano da poco passate le dieci e mezza,la Luna risplendeva alta nel cielo. I pensieri che vagavano nelle loro menti furono interrotti da uno sguardo ingenuo ed innocente.
“mammina,papino...ho sonno. Vorrei andare a casa,ma sappiate che mi sono divertito tantissimissimo!!”
“Oh,ma certo tesoro. Andiamo. Dai,fai una corsa verso casa,io e papà ti raggiungiamo subito!”
Goku annuì felice per il figlio.
Erano soli. Imbarazzati come se fosse un primo appuntamento. ChiChi si mosse leggermente verso Goku,prese il respiro e azzardò:
“Caro,tu...tu...mi ami?”
“ehm...ChiChina,non so come dirtelo...”
“No scusa,sono una stupida. E’ stata solo una sciocca ed impertinente domanda. Un’inutile illusione.”
-FINE-
ma è un po' triste
Mentre la si legge si viene coinvolti...
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