KIN: The Mystic Philtres

[Uomo Tigre]

Ke fine ha fatto il mio precedente commento?
Cmq questo primo capitolo è stato proprio ben fatto, belle descrizioni e sopratutto un buon svolgimento della trama.

[Davyl]

Grazie a tutti dei commenti, purtroppo, però, potrò postare un solo episodio a settimana per problemi non dipendenti da me. Spero comunque che non perda il mio numero di lettori, e che anzi aumenti ancora. Grazie a tutti

[Davyl]

CAPITOLO 2: IL DESTINO DI SHIROU

Shirou Kinatae è un Neo-Tetsujin tredicenne che si trova a dover affrontare un dramma che lo segnerà per molto tempo, e che inciderà molto nella sua esistenza. Davanti allo spettacolo del suo villaggio in fiamme sentì dentro di sé una forza che mai avrebbe sospettato di possedere: la forza dell’ira. Arrabbiato, ma nello stesso tempo ferito ed impaurito si ritrovò da solo, durante il giorno che avrebbe dovuto essere il più importante della sua vita.
Chiuse gli occhi. I ricordi arrivarono come un torrente in piena. Non erano ricordi di regali o cerimonie alle quali prese parte; erano ricordi del suo popolo. Semplici gesti d’affetto, come un sorriso o una carezza; suoni, odori, profumi; tutto ciò che riguardava i suoi cari era svanito per sempre.
“Sono…solo.” Shirou si lasciò cadere sulle ginocchia lanciando un pugno al pavimento. “Mi hanno abbandonato…”
Dai suoi occhi scivolarono delle leggere lacrime, che caddero perpendicolarmente, bagnando il suolo. Era come se ogni difesa e sicurezza fossero stati cancellati dalla sua vita in quel breve istante. Stava là, per la prima volta solo davanti al tremendo destino. Ad un tratto sentì un brivido percorrergli la schiena, un tocco magico sulla spalla, ma quando si girò vide soltanto il buio minaccioso alle sue spalle.
‹‹ Shirou... ›› Una voce profonda si rivolse al giovane. ‹‹ Shirou, devi rialzarti…››
Quella voce riuscì miracolosamente a far smettere alle lacrime di scivolare, ed infuse un particolare senso di sicurezza al giovane Tetsujin.
‹‹ C-chi sei? ›› chiese mentre si asciugava le ultime lacrime.
‹‹ Hai un importante compito da portare a termine, Shirou. Il tuo è un destino degno del più coraggioso dei Tetsujin. ›› aggiunse la voce ignorando la domanda del ragazzo.
‹‹ Ma…cosa stai dicendo? Di che parli? ›› Shirou apparve più interessato
‹‹ E’ giunto il momento di cambiare una volta per tutte le sorti di questo pianeta… ››
Era una voce che il ragazzo non aveva mai sentito, ma avvertiva in essa una positività, e sentiva crescere dentro di sè un sentimento di rivincita e di vendetta.
‹‹ Cambiare le sorti del pianeta? Spiegati meglio! ›› chiese incuriosito da quelle parole.
Nessuna risposta.
Shirou si voltò a destra e a sinistra in cerca di qualcuno ‹‹ Ci sei ancora? ››
Niente.
Quando ormai il ragazzo si arrese, udì per l’ultima volta la voce. ‹‹ E’ tempo di andare, ora. ››
Parole confuse, apparentemente senza senso; parole che, però, donarono al giovane guerriero un forte sentimento di speranza, sogni di gloria e di fama. Cercò di immaginarsi ornato dei migliori decori, ricco e famoso, il più grande e forte guerriero del mondo, quando ad un tratto lo stomaco di Shirou cominciò a brontolare. ‹‹ E ora che faccio? ››

Nello stesso momento, a grande distanza da quel luogo, all’interno di una sinistra torre, tre uomini avvolti da un mantello nero si inchinarono dinnanzi ad un trono, occupato da un quarto essere, molto vecchio, che faticava a parlare.
‹‹ Sire, anche il villaggio dell’est è finito. Non sapevano dove si trovasse l’erede, ed hanno pagato caramente. Qual è la prossima meta? ›› chiese uno dei tre.
Erano disposti in forma triangolare, inginocchiati, e la punta fu proprio colui che si rivolse al sovrano.
La sala nella quale si trovavano era incredibilmente ampia e vuota. Vi erano 4 colonne per fiancata che dividevano l’atrio in tre navate: quella centrale, e quelle laterali. Dall’alto portone partiva un tappeto rosso che attraversava la navata centrale, e conduceva direttamente alla sedia regale.
Il re mosse lentamente la testa, volgendo lo sguardo al di fuori delle impolverate finestre, poste lungo la navata destra. La luna brillava serena in cielo, immune dai peccati degli uomini.
‹‹ Il prossimo obiettivo… sarà... la Fortezza. ›› Il vecchio sogghignò.
I tre sudditi spalancarono gli occhi. ‹‹ Sire, intende quella Fortezza?. ›› indicandone la posizione con lo sguardo.
La Fortezza era un’enorme costruzione, appartenente ai Maghi, che si ergeva in tutta la sua maestosità tra la foresta di Koliwa ed il mare, posizione molto ambita, in quanto da essa si potevano controllare ed amministrare molti territori, e non bisognava “guardarsi alle spalle” da eventuali attacchi nemici, essendo quel mare impossibile da attraversare. La facciata principale della Fortezza presentava un cancello rivestito di acciaio - che nessuna arma terrestre avrebbe mai potuto abbattere, anche perché, arrivare al cancello sani e salvi, senza i permessi necessari, era un’impresa – ed un recinto murario. Inoltre una bolla di dimensioni superiori alla Fortezza, avvolgeva la stessa, e chiunque si fosse avvicinato ad essa, senza le adeguate protezioni, avrebbe rischiato la morte, fulminato da una delle scariche a 150.000 volt che la costituivano.
L’uomo si alzò di scatto, per contestare. ‹‹ Ma, sire... ››
Una guardia avanzò verso l’uomo. ‹‹ L’ordine è stato dato. ››

Le nuvole coprirono il cielo, e si prepararono a scatenare un violento temporale. Shirou, affamato come non mai, aveva trovato riparo all’interno del tempio, che si apprestò a raggiungere anche nella speranza di trovare cibo sul monte Baraku, dove la natura era più generosa.
‹‹ Fantastico. ›› Il ragazzo era seduto sul freddo pavimento, con le ginocchia al petto, e la testa appoggiata su queste. ‹‹ Ci mancava solo un temporale, oggi. ›› Brontolio di stomaco. ‹‹ Ecco, sono stanco ed affamato. Uffa… ››
Il rombo di un tuono irruppe all’interno del tempio, facendo sobbalzare il ragazzo. ‹‹ Sì, il giorno più importante della mia vita. ››
Decise di stendersi sul pavimento, incrociando le braccia dietro il capo, e chiuse gli occhi, in cerca di riposo. Nella sua testa mille quesiti. Cos’era successo al villaggio? Di chi era quella voce? Cosa voleva dire con “cambiare le sorti del pianeta”? Shirou aveva davvero un compito così importante?
Sfinito dalla giornata decise di non pensarci più, e di godersi un meritato riposo, ma quel pavimento non era come il suo letto. “Ho freddo…” pensò, mentre si rannicchiava, nella speranza di riuscire ad addormentarsi.
Fuori, lampi e tuoni animavano il cielo; dentro, un giovane guerriero stava per intraprendere la sua avventura, e compiere il suo destino.

[crilin's power]

interessante bravo scrivi bene... continua!!

[Davyl]

Grazie del complimento, di sicuro la continuerò.

[Davyl]

Altri commenti?

[Rowelence]

Cavolo che bella storia! è interessante, avvincente e descritta magnificamente! Bravo!

[Davyl]

Cavolo che bella storia! è interessante, avvincente e descritta magnificamente! Bravo!

Grazie! Aspettavo il tuo commento ^^
Spero che continuerai a seguirla.

[Rowelence]

Certo che continuerò a seguirla!

[Davyl]

Certo che continuerò a seguirla!

Ah, bene allora!

[AlexMagestic]

Da quante puntate è composta l'opera complessiva ?

[Davyl]

Non è conclusa, quindi non te lo so dire, ma credo che saranno oltre 50

[Davide03]

Come, non ho commentato?!?!
Lo faccio ora, storia molto bella, intrigante...
io sono molto scettico sulle ff nn riguardanti dragonball, ma questa supera nettamente tutte le mie aspettative... Complimenti!!

[Uomo Tigre]

Davvero ottimo il secondo episodio, mi è davvero piaciuto!
Bravo

[Tidus3]

davvero molto bella...come ben sai sono appassionato dell tue FF...e questa è davvero bella...