HEARTS OF SAYAN
Era giunto l'inverno, quella notte faceva freddo, molto freddo!
Alla Capsule Corporation ormai dormivano tutti, erano già le quattro di notte, ma ancora una persona stentava ad addormentarsi.
Si era girato tutte la notte, non voleva proprio prendere sonno, i suo occhi nonostante la tarda ora erano ancora spalancati, come se fosse appena giunta mattina.
Il cuscino su cui poggiava la sua testa, ormai era fradicio di sudore.
Si voltò ancora una volta e poi si alzò in piedi; calzò le ciabatte e si allontanò dalla camera!
Di fronte alla camera dei coniugi c'era una porta color rosa, con la scritta “La Piccola” e al di sotto di essa un piccolo orsacchiotto disegnato.
Vegeta aprì la aprì, dritto ad essa, c'era una culla, tutta bianca, ornata da fiorellini, e sopra un clarion fatto di piccoli delfini di cristallo!
Vegeta si appoggiò delicatamente sulla culla, fissando la piccola faccina della figlia.
Il sayan ad un tratto alzò il volto, come in preda ad un ricordo, veloce ma diretto!
Vegeta fissò per diversi secondi nel vuoto, fino a quando i pensieri lo abbandonarono momentaneamente.
Il sayan fece una carezza alla figlioletta e tornò in camera; si coricò nuovamente sul letto e tentò di addormentarsi.
“Ehm, papà?!”.
“Si, sono io, mi sei mancato figlio mio!”.
“Cosa papà, ma tu sei morto molti anni fa lasciandomi solo!”.
“No figliolo, ti sbagli, io sono sempre stato con te”.
“No, non è possibile, io sono stato sempre solo”.
“Ti sbagli figlio mio, io so tutto di te, so tutto quello che hai fatto!”.
“Mi prendi in giro, tu non hai mai saputo niente di me, anzi non te ne è mai fregato niente di me!”
“Purtroppo ti sbagli, io ti ho sempre voluto bene, ma non ho mai avuto l'occasione per dimostrartelo”.
“Le occasioni le hai sempre avute, la cosa è diversa, non hai mai avuto voglia di fregartene di me, tutte quelle sere ad allenarmi da solo, tutte quelle sere costretto a passarle da solo!!”.
“Lo sai bene anche tu che avevo da gestire un impero!”.
“Non hai mai capito niente e continuerai a non farlo!”.
“Vegeta, sei troppo cambiato, non ti riconosco nemmeno più!”.
Vegeta udendo quelle parole sussultò.
“Ti sbagli, io sono sempre lo stesso, sei tu che sei cambiato!”.
“Tu avresti dovuto prendere il mio posto, invece non l'hai fatto, ti sei indebolito a tal punto da diventare un sentimentale!”.
“No, ti sbagli, NON è VEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”.
“Perché ti scaldi tanto, sei ancora almeno in grado di combattere?!!”.
“Certo e te lo dimostrerò!”.
Vegeta si lanciò contro il padre buttandolo a terra.
“E ora come la mettiamo!!” chiese Vegeta infuriato.
King Vegeta si rialzò e lanciò una serie di ki blast tutti evitati.
“Ora ti faccio vedere una cosa che tu hai sempre inseguito ma che non hai mai raggiunto!” gridò Vegeta trasformandosi in super sayan.
“Cosa, non è possibile!!”.
Vegeta lanciò un definitivo ki blast che colpì in pieno il padre.
King Vegeta venne trascinato per diversi metri, fino a quando si rialzò malconcio.
“Bravo, devo farti i mie complimenti” disse il padre aprendo le braccia.
Vegeta continuò a fissarlo con sguardo severo, fino a quando placò l'aura e riabbracciò finalmente il padre!
“Mamma, papà, posso venire nel lettone con voi!?” chiese la piccola Bra ancora addormentata.
Vegeta si svegliò di colpo.
“Certo vieni!”.
La piccolina saltò nel letto e si coricò di fianco a mamma e a papà.
Vegeta guardò il piccolo visino della figlioletta che dopo nemmeno un minuto si era già riaddormentata.
Vegeta chiuse anch'esso gli occhi ricordando ancora il sogno fatto nella notte!
“Vegeta ricorda, ora sei tu il principe dei sayan!!”.
Alla Capsule Corporation ormai dormivano tutti, erano già le quattro di notte, ma ancora una persona stentava ad addormentarsi.
Si era girato tutte la notte, non voleva proprio prendere sonno, i suo occhi nonostante la tarda ora erano ancora spalancati, come se fosse appena giunta mattina.
Il cuscino su cui poggiava la sua testa, ormai era fradicio di sudore.
Si voltò ancora una volta e poi si alzò in piedi; calzò le ciabatte e si allontanò dalla camera!
Di fronte alla camera dei coniugi c'era una porta color rosa, con la scritta “La Piccola” e al di sotto di essa un piccolo orsacchiotto disegnato.
Vegeta aprì la aprì, dritto ad essa, c'era una culla, tutta bianca, ornata da fiorellini, e sopra un clarion fatto di piccoli delfini di cristallo!
Vegeta si appoggiò delicatamente sulla culla, fissando la piccola faccina della figlia.
Il sayan ad un tratto alzò il volto, come in preda ad un ricordo, veloce ma diretto!
Vegeta fissò per diversi secondi nel vuoto, fino a quando i pensieri lo abbandonarono momentaneamente.
Il sayan fece una carezza alla figlioletta e tornò in camera; si coricò nuovamente sul letto e tentò di addormentarsi.
“Ehm, papà?!”.
“Si, sono io, mi sei mancato figlio mio!”.
“Cosa papà, ma tu sei morto molti anni fa lasciandomi solo!”.
“No figliolo, ti sbagli, io sono sempre stato con te”.
“No, non è possibile, io sono stato sempre solo”.
“Ti sbagli figlio mio, io so tutto di te, so tutto quello che hai fatto!”.
“Mi prendi in giro, tu non hai mai saputo niente di me, anzi non te ne è mai fregato niente di me!”
“Purtroppo ti sbagli, io ti ho sempre voluto bene, ma non ho mai avuto l'occasione per dimostrartelo”.
“Le occasioni le hai sempre avute, la cosa è diversa, non hai mai avuto voglia di fregartene di me, tutte quelle sere ad allenarmi da solo, tutte quelle sere costretto a passarle da solo!!”.
“Lo sai bene anche tu che avevo da gestire un impero!”.
“Non hai mai capito niente e continuerai a non farlo!”.
“Vegeta, sei troppo cambiato, non ti riconosco nemmeno più!”.
Vegeta udendo quelle parole sussultò.
“Ti sbagli, io sono sempre lo stesso, sei tu che sei cambiato!”.
“Tu avresti dovuto prendere il mio posto, invece non l'hai fatto, ti sei indebolito a tal punto da diventare un sentimentale!”.
“No, ti sbagli, NON è VEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”.
“Perché ti scaldi tanto, sei ancora almeno in grado di combattere?!!”.
“Certo e te lo dimostrerò!”.
Vegeta si lanciò contro il padre buttandolo a terra.
“E ora come la mettiamo!!” chiese Vegeta infuriato.
King Vegeta si rialzò e lanciò una serie di ki blast tutti evitati.
“Ora ti faccio vedere una cosa che tu hai sempre inseguito ma che non hai mai raggiunto!” gridò Vegeta trasformandosi in super sayan.
“Cosa, non è possibile!!”.
Vegeta lanciò un definitivo ki blast che colpì in pieno il padre.
King Vegeta venne trascinato per diversi metri, fino a quando si rialzò malconcio.
“Bravo, devo farti i mie complimenti” disse il padre aprendo le braccia.
Vegeta continuò a fissarlo con sguardo severo, fino a quando placò l'aura e riabbracciò finalmente il padre!
“Mamma, papà, posso venire nel lettone con voi!?” chiese la piccola Bra ancora addormentata.
Vegeta si svegliò di colpo.
“Certo vieni!”.
La piccolina saltò nel letto e si coricò di fianco a mamma e a papà.
Vegeta guardò il piccolo visino della figlioletta che dopo nemmeno un minuto si era già riaddormentata.
Vegeta chiuse anch'esso gli occhi ricordando ancora il sogno fatto nella notte!
“Vegeta ricorda, ora sei tu il principe dei sayan!!”.
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