Ciao...questa è la mia prima ff..so che nn sarà perfetta (l'italiano nn è di certo la mia materia preferita)...ma ho voluto cmq provare a scrivere qualcosa... e la storia di un bambino nato da un sayan e da una donna di un altra razza...questa è solamente la prima parte..nn è molto ma vorrei prima le vostre opinioni...spero che vi piaccia... e si accettano suggerimenti di ogni tipo...
Il Racconto
-Mamma!Mamma!Vieni qui!!!
Lylia si alzo a fatica dal letto, era una notte piovosa e probabilmente il suo bambino aveva paura della pioggia e dei lampi.
-Dimmi tesoro cosa è successo?Hai paura?
-Si -rispose il bambino tremando-ho paura di tutti questi rumori.
La mamma lo strinse a sé, gli accarezzò la testa e con una voce dolce gli disse:
- Non devi avere paura…ti ricordi che cosa ti ripeteva sempre il tuo papà? I sayan non devono mai avere paura, loro sono i guerrieri più forti di tutta la galassia…
Il bambino ebbe un attimo di esitazione, poi si asciugò le guance e cercando di mantenere un tono di voce tranquillo disse:
-Si, hai ragione mamma, devo essere coraggioso…voglio essere come il mio papà…mi racconti la sua storia…ti prego? Poi ti prometto che ritornerò a dormire…
Lylia sapeva che prima o poi le avrebbe fatto quella richiesta…lo faceva ogni volta che aveva paura, e lei, ogni volta, gli raccontava la stessa storia, ormai ne conosceva le parole a memoria, ma il suo bambino non si stancava mai di ascoltarla, per lui ogni volta era come se la ascoltasse per la prima volta.
Così sospirò un attimo, sforzandosi di mantenere intatta la sua solita allegria nonostante il ricordo di pochi anni prima fosse molto doloroso, e poi cominciò a raccontare…
-Allora…circa 10 anni fa vivevo in un piccolo pianeta di nome Linus, era molto bello e tutti noi vivevamo in pace, aiutandoci all’occorrenza, non conoscevamo né la guerra né il suono di quella parola…fino a quel giorno…lo ricordo ancora perfettamente il cielo era limpido e pulito, faceva caldo e noi ci stavamo occupando tranquillamente dei nostri campi. Improvvisamente un rombo squarciò il silenzio di quel momento e nel cielo comparvero una decina di navicelle che atterrarono poco distante da noi.
Spaventati ci guardammo negli occhi…quelli erano i temibili sayan…contro di loro non avevamo scampo… saremmo stati sicuramente sconfitti…
Il Racconto
-Mamma!Mamma!Vieni qui!!!
Lylia si alzo a fatica dal letto, era una notte piovosa e probabilmente il suo bambino aveva paura della pioggia e dei lampi.
-Dimmi tesoro cosa è successo?Hai paura?
-Si -rispose il bambino tremando-ho paura di tutti questi rumori.
La mamma lo strinse a sé, gli accarezzò la testa e con una voce dolce gli disse:
- Non devi avere paura…ti ricordi che cosa ti ripeteva sempre il tuo papà? I sayan non devono mai avere paura, loro sono i guerrieri più forti di tutta la galassia…
Il bambino ebbe un attimo di esitazione, poi si asciugò le guance e cercando di mantenere un tono di voce tranquillo disse:
-Si, hai ragione mamma, devo essere coraggioso…voglio essere come il mio papà…mi racconti la sua storia…ti prego? Poi ti prometto che ritornerò a dormire…
Lylia sapeva che prima o poi le avrebbe fatto quella richiesta…lo faceva ogni volta che aveva paura, e lei, ogni volta, gli raccontava la stessa storia, ormai ne conosceva le parole a memoria, ma il suo bambino non si stancava mai di ascoltarla, per lui ogni volta era come se la ascoltasse per la prima volta.
Così sospirò un attimo, sforzandosi di mantenere intatta la sua solita allegria nonostante il ricordo di pochi anni prima fosse molto doloroso, e poi cominciò a raccontare…
-Allora…circa 10 anni fa vivevo in un piccolo pianeta di nome Linus, era molto bello e tutti noi vivevamo in pace, aiutandoci all’occorrenza, non conoscevamo né la guerra né il suono di quella parola…fino a quel giorno…lo ricordo ancora perfettamente il cielo era limpido e pulito, faceva caldo e noi ci stavamo occupando tranquillamente dei nostri campi. Improvvisamente un rombo squarciò il silenzio di quel momento e nel cielo comparvero una decina di navicelle che atterrarono poco distante da noi.
Spaventati ci guardammo negli occhi…quelli erano i temibili sayan…contro di loro non avevamo scampo… saremmo stati sicuramente sconfitti…
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