Ripropongo una fanfiction che avevo iniziato a postare qualche mese fa ma che poi non ho più continuato. Ora la sto proseguendo, ma ruesumare il vecchio topic mi pare inutile, quindi riparto dal principio. E' una versione di dragon ball che considera il finale originale del tory, con goku unico ssj leggendario che muore su namek. Spero vi piaccia
Prologo
Pianeta Namek, 2 minuti alla distruzione.
Se mai un uomo ha immaginato l’inferno, questo mondo morente che fa da teatro alla più violenta delle battaglie è sicuramente ciò che più si avvicina a tale pensiero. Nulla di vivo esiste ormai sulla sua superficie, sconvolta da immani esplosioni che deformano l’aspetto stesso del pianeta. Solo due luci si scorgono in questo scenario dantesco, volteggiando indifferenti tra le colonne di magma che il nucleo vomita verso l’esterno. Difficile credere che proprio questi due piccoli lumi, così miseri rispetto alle catastrofi che li circondano, siano la causa di simili cataclismi. Eppure le forze stesse che stanno agendo all’interno del pianeta, forze di un’entità tale da non essere comprese dall’uomo, sono nulla rispetto alla potenza delle due figure che danzano in un’eterna lotta sopra quest’inferno. La più possente delle due è ora ferma e scruta l’altra, riportando alla memoria tutto ciò che ha commesso quell’essere da quando l’ha visto per la prima volta e quanto male ha fatto ancor prima che lui, che ora gli sta dando battaglia, aprisse per la prima volta i suoi occhi sul mondo. Non è un’inutile distrazione, poiché lui, Son Goku, sa bene che ricordando farà aumentare la propria rabbia, fonte primaria di quel potere che ora gli permette di affrontare il tiranno. Freezer osserva i verdi occhi del saiyan di fronte a lui. Si sta lentamente rendendo conto che non riuscirà a sopraffarlo. E’ un pensiero che non sopporta, che detesta, ma che, come un tarlo, si sta ormai facendo largo tra le sue certezze. Sa che l’unica verità è questa: nessuno dei due se ne andrà da questo luogo di morte. Ormai poco importa al sovrano galattico se il suo corpo, a differenza di quello del suo avversario, non perisce a contatto con il vuoto dello spazio; si è consumato troppo, e, quale che sia l’esito della battaglia, sparirà col pianeta. Dunque lui e il saiyan hanno un comune destino, ma con una singola differenza: entrambi lasceranno a breve questo mondo, però uno lo farà da vincitore, l’altro da sconfitto. Dunque non è più battaglia tra vita e morte, tra malvagità e giustizia, ma solo tra debole e forte, e nessuno dei due sembra intenzionato a morire vedendo come ultima cosa la vittoria negli occhi dell’altro.
Prologo
Pianeta Namek, 2 minuti alla distruzione.
Se mai un uomo ha immaginato l’inferno, questo mondo morente che fa da teatro alla più violenta delle battaglie è sicuramente ciò che più si avvicina a tale pensiero. Nulla di vivo esiste ormai sulla sua superficie, sconvolta da immani esplosioni che deformano l’aspetto stesso del pianeta. Solo due luci si scorgono in questo scenario dantesco, volteggiando indifferenti tra le colonne di magma che il nucleo vomita verso l’esterno. Difficile credere che proprio questi due piccoli lumi, così miseri rispetto alle catastrofi che li circondano, siano la causa di simili cataclismi. Eppure le forze stesse che stanno agendo all’interno del pianeta, forze di un’entità tale da non essere comprese dall’uomo, sono nulla rispetto alla potenza delle due figure che danzano in un’eterna lotta sopra quest’inferno. La più possente delle due è ora ferma e scruta l’altra, riportando alla memoria tutto ciò che ha commesso quell’essere da quando l’ha visto per la prima volta e quanto male ha fatto ancor prima che lui, che ora gli sta dando battaglia, aprisse per la prima volta i suoi occhi sul mondo. Non è un’inutile distrazione, poiché lui, Son Goku, sa bene che ricordando farà aumentare la propria rabbia, fonte primaria di quel potere che ora gli permette di affrontare il tiranno. Freezer osserva i verdi occhi del saiyan di fronte a lui. Si sta lentamente rendendo conto che non riuscirà a sopraffarlo. E’ un pensiero che non sopporta, che detesta, ma che, come un tarlo, si sta ormai facendo largo tra le sue certezze. Sa che l’unica verità è questa: nessuno dei due se ne andrà da questo luogo di morte. Ormai poco importa al sovrano galattico se il suo corpo, a differenza di quello del suo avversario, non perisce a contatto con il vuoto dello spazio; si è consumato troppo, e, quale che sia l’esito della battaglia, sparirà col pianeta. Dunque lui e il saiyan hanno un comune destino, ma con una singola differenza: entrambi lasceranno a breve questo mondo, però uno lo farà da vincitore, l’altro da sconfitto. Dunque non è più battaglia tra vita e morte, tra malvagità e giustizia, ma solo tra debole e forte, e nessuno dei due sembra intenzionato a morire vedendo come ultima cosa la vittoria negli occhi dell’altro.
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