Vi presento una One-Shot composta da due episodi, racconta le vicende di 5 anni prima l'inizio di Final Fantasy VII, contiene numerosissimi spoiler che potrebbero rovinarvi la trama del gioco, non mi resta che augurarvi buona lettura!
Era una notte oscura, i corvi annunciavano segno di pericolo, il cielo era completamente svuoto, soltanto qualche nuvola, poteva sembrare che da qualche parte ci fosse stata una catastrofe, ma la gente non era interessata più di tanto, invece c’era un altro tipo di gente interessata eccome a quella notte, la gente di un paesino sperduto tra le montagne: Nibelhim!
Nibelhim, l’origine di tutto, l’origine dell’incubo che diventa realtà, l’origine di una storia oscura e misteriosa, la storia di Sephiroth, il soldato perfetto, che al momento in cui scoprì le sue vere origni impazzì di rabbia, bruciò dentro, bruciò un villaggio, rase al suolo Nibelhim, per poi dirigersi verso le montagne, dove vi era il suo scopo, la sua realtà, il suo punto di riferimento per il suo obbiettivo: Il reattore Mako!
All’entrata del reattore vi era un uomo di mezza età, ferito gravemente, insanguinato, probabilmente era anche morto, accanto al suo cadavere vi era una lama samurai macchiata di rosso, improvvisamente una ragazza sulla ventina con un cappello da cowboy si inginocchiò davanti a quel corpo esanime, stringendolo un ultima volta tra le braccia, era suo padre…
Tifa: sephiroth…..soldier…..shinra…..mako…..odio tutto! ODIO TUTTO QUESTO!
Bruciando di rabbia la ragazza prese la lama e corse dentro il reattore
All’interno di esso, nel suo culmine, un uomo con una cappa nera camminava lentamente salendo delle scale rosse, era pacato e calmo come uno zombie, percorreva quella distanza che lo separava dalla porta con su scritto “JENOVA” er ansioso di entrare la, era ansioso di sapere, di vedere, di toccare con mano quello che probabilmente era sua madre, ma non una madre qualsiasi, la madre di un progetto di esperimenti……….torniamo indietro di anni e anni:
La shin-ra, compagnia elettrica di ricercatori e uomini di potere, controlla circa il 90% dell’economia mondiale, nonché militare, avevano trovato un modo per assorbire la forza vitale del pianeta, il Lifestream, dove vi risiedono le anime dei defunti, ma il pianeta piangeva, nessuno lo ascoltava, ma lui piangeva, soltanto i vecchi padroni del mondo, i Cetra, riuscivano a comunicare con lui e a vivere in perfetta simbiosi, fino a quando un essere che si chiamava JENOVA li distrusse tutti, ma anche lui morì…
Gli stolti scienziati credevano che il corpo apparentemente morto di JENOVA fosse quello di un Cetra, ma non era così, la loro bramosia di potere li spinse a impiantare le cellule dell’alieno in corpi umani, allo scopo di ottenere uomini con poteri da Cetra, cosicché potessero parlare al pianeta prosciugandone ulteriormente le risorse, ma inspiegabilmente tutte le persone sottoposte a questi esperimenti morivano, allora si decise di impiantare le cellule su un embrione umano ancora nel grembo di una giovane ragazza chiamata Lucrecia, che aveva avuto una relazione con Hojo, capo dell’esperimento JENOVA, il bambino che nacque si chiamò Sephiroth, che divenne il miglior soldato d’elite della shinra, ma quando andò a visitare Nibelhim, dove vi era il laboratorio di Hojo, scoprì la sua vera natura, credeva di essere un Cetra, bruciò il villaggio in cerca di sua madre, della sua presunta madre, che era nascosta nel reattore, che serviva per prosciugare l’energia del pianeta, come un pazzo privò altri uomini della vita, perché secondo lui il mondo doveva riappartenere ai suoi legittimi proprietari, i vecchi Cetra, chi gli si parava davanti, moriva, così come il padre della bella Tifa……….
Ad un tratto mentre saliva le scale fu interrotto da un urlo femminile, l’urlo di tifa, che correva con la sua spada in mano, piangendo, pronta a vendicarsi, ma il soldato afferrò la sua lama e con un fendente la spedì ruzzolando contro le scale, la povera ragazza svenì
Sephiroth: madre…..se sei qui apri questa porta!
La porta si aprì e sephiroth entrò dentro
Poco dopo il reattore fu raggiunto da un ragazzo, un soldier amico di sephiroth, con una spada gigantesca che doveva avere l’aria pesante, prese tra le braccia il corpo della ragazza, che era ancora viva, che vaneggiava chiamando una persona, “Cloud”….il ragazzo chiamato Zack smise di tenerla tra le braccia e colmo di rabbia si avviò verso sephiroth
Sephiroth era davanti ad una capsula con un liquido, al cui interno era conservato il corpo di JENOVA
Sephiroth: madre….andiamo nella terra promessa…..
……..La terra promessa, luogo grondande di Lifestream, luogo ambito dalla shinra, luogo di soggiorno dei Cetra, luogo dove sephiroth voleva indire la REUNION, radunare tutte le persone con le cellule di JENOVA per unirsi in un unico corpo e evocare meteor, la magia nera, per aprire uno squarcio nel pianeta ed assorbirne l’energia diventando così un dio, assieme alla madre avrebbero regnato, ma c’era sempre qualcuno pronto a fermarlo
Zack: SEPHIROTH! TU NON SEI IL SEPHIROTH CHE CONOSCEVO!
Il giovane soldato puntò la sua spada vicino al collo dell’ex compagno
Sephiroth: lurido traditore!!!!!
Sephiroth si girò e la battaglia tra i due ebbe inizio
PRIMA PARTE
- LAST ORDER
Era una notte oscura, i corvi annunciavano segno di pericolo, il cielo era completamente svuoto, soltanto qualche nuvola, poteva sembrare che da qualche parte ci fosse stata una catastrofe, ma la gente non era interessata più di tanto, invece c’era un altro tipo di gente interessata eccome a quella notte, la gente di un paesino sperduto tra le montagne: Nibelhim!
Nibelhim, l’origine di tutto, l’origine dell’incubo che diventa realtà, l’origine di una storia oscura e misteriosa, la storia di Sephiroth, il soldato perfetto, che al momento in cui scoprì le sue vere origni impazzì di rabbia, bruciò dentro, bruciò un villaggio, rase al suolo Nibelhim, per poi dirigersi verso le montagne, dove vi era il suo scopo, la sua realtà, il suo punto di riferimento per il suo obbiettivo: Il reattore Mako!
All’entrata del reattore vi era un uomo di mezza età, ferito gravemente, insanguinato, probabilmente era anche morto, accanto al suo cadavere vi era una lama samurai macchiata di rosso, improvvisamente una ragazza sulla ventina con un cappello da cowboy si inginocchiò davanti a quel corpo esanime, stringendolo un ultima volta tra le braccia, era suo padre…
Tifa: sephiroth…..soldier…..shinra…..mako…..odio tutto! ODIO TUTTO QUESTO!
Bruciando di rabbia la ragazza prese la lama e corse dentro il reattore
All’interno di esso, nel suo culmine, un uomo con una cappa nera camminava lentamente salendo delle scale rosse, era pacato e calmo come uno zombie, percorreva quella distanza che lo separava dalla porta con su scritto “JENOVA” er ansioso di entrare la, era ansioso di sapere, di vedere, di toccare con mano quello che probabilmente era sua madre, ma non una madre qualsiasi, la madre di un progetto di esperimenti……….torniamo indietro di anni e anni:
La shin-ra, compagnia elettrica di ricercatori e uomini di potere, controlla circa il 90% dell’economia mondiale, nonché militare, avevano trovato un modo per assorbire la forza vitale del pianeta, il Lifestream, dove vi risiedono le anime dei defunti, ma il pianeta piangeva, nessuno lo ascoltava, ma lui piangeva, soltanto i vecchi padroni del mondo, i Cetra, riuscivano a comunicare con lui e a vivere in perfetta simbiosi, fino a quando un essere che si chiamava JENOVA li distrusse tutti, ma anche lui morì…
Gli stolti scienziati credevano che il corpo apparentemente morto di JENOVA fosse quello di un Cetra, ma non era così, la loro bramosia di potere li spinse a impiantare le cellule dell’alieno in corpi umani, allo scopo di ottenere uomini con poteri da Cetra, cosicché potessero parlare al pianeta prosciugandone ulteriormente le risorse, ma inspiegabilmente tutte le persone sottoposte a questi esperimenti morivano, allora si decise di impiantare le cellule su un embrione umano ancora nel grembo di una giovane ragazza chiamata Lucrecia, che aveva avuto una relazione con Hojo, capo dell’esperimento JENOVA, il bambino che nacque si chiamò Sephiroth, che divenne il miglior soldato d’elite della shinra, ma quando andò a visitare Nibelhim, dove vi era il laboratorio di Hojo, scoprì la sua vera natura, credeva di essere un Cetra, bruciò il villaggio in cerca di sua madre, della sua presunta madre, che era nascosta nel reattore, che serviva per prosciugare l’energia del pianeta, come un pazzo privò altri uomini della vita, perché secondo lui il mondo doveva riappartenere ai suoi legittimi proprietari, i vecchi Cetra, chi gli si parava davanti, moriva, così come il padre della bella Tifa……….
Ad un tratto mentre saliva le scale fu interrotto da un urlo femminile, l’urlo di tifa, che correva con la sua spada in mano, piangendo, pronta a vendicarsi, ma il soldato afferrò la sua lama e con un fendente la spedì ruzzolando contro le scale, la povera ragazza svenì
Sephiroth: madre…..se sei qui apri questa porta!
La porta si aprì e sephiroth entrò dentro
Poco dopo il reattore fu raggiunto da un ragazzo, un soldier amico di sephiroth, con una spada gigantesca che doveva avere l’aria pesante, prese tra le braccia il corpo della ragazza, che era ancora viva, che vaneggiava chiamando una persona, “Cloud”….il ragazzo chiamato Zack smise di tenerla tra le braccia e colmo di rabbia si avviò verso sephiroth
Sephiroth era davanti ad una capsula con un liquido, al cui interno era conservato il corpo di JENOVA
Sephiroth: madre….andiamo nella terra promessa…..
……..La terra promessa, luogo grondande di Lifestream, luogo ambito dalla shinra, luogo di soggiorno dei Cetra, luogo dove sephiroth voleva indire la REUNION, radunare tutte le persone con le cellule di JENOVA per unirsi in un unico corpo e evocare meteor, la magia nera, per aprire uno squarcio nel pianeta ed assorbirne l’energia diventando così un dio, assieme alla madre avrebbero regnato, ma c’era sempre qualcuno pronto a fermarlo
Zack: SEPHIROTH! TU NON SEI IL SEPHIROTH CHE CONOSCEVO!
Il giovane soldato puntò la sua spada vicino al collo dell’ex compagno
Sephiroth: lurido traditore!!!!!
Sephiroth si girò e la battaglia tra i due ebbe inizio
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