Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Sad Christmas.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • #16
    Complimenti Davide. Comunque, magari se l'avessi allungata un po' inserendo maggiori pensieri o descrivendo meglio l'introspezione del personaggio, avresti fatto un lavoro migliore, ma anche così è molto buono.

    Comment


    • #17
      Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
      Complimenti Davide. Comunque, magari se l'avessi allungata un po' inserendo maggiori pensieri o descrivendo meglio l'introspezione del personaggio, avresti fatto un lavoro migliore, ma anche così è molto buono.
      Grazie mille, Davy...ne terrò conto per la prossima
      Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
      Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



      Comment


      • #18
        Originariamente Scritto da Davide03 Visualizza Messaggio
        Sad Christmas






        Il cielo era grigio, nevicava.
        Non c'era motivo di festeggiare, però. Era solo, solo a Natale.
        Si sedette su un masso, uno dei tanti sparsi tra la città, quella che rimaneva della città.
        Portò la mano dietro alla schiena e tirò fuori dalla custodia la possente spada.
        Gli occhi, colmi di lacrime, la fissarono.
        Quella era la sua famiglia, una spada...
        Sospirò chiudendo gli occhi.
        Come per un attimo li rivide tutti insieme; Erano davanti a lui, sorridenti, felici...Finalmente tutti riuniti.
        Si accorse solo dopo pochi secondi che quelle immagini, quei ricordi, erano solo frutto della sua immaginazione. Era solo!
        La rabbia lo assalì, fissò la spada, la scrutò poi, con cattiveria la gettò a terra.
        “A cosa serve un pezzo di ferro, forse a darti una casa? Una famiglia? Dell'affetto?...No, serve solo a difenderti, ma da cosa, sono solo!”.
        Si guardò intorno, la neve ricopriva ciò che rimaneva della città.
        Case, palazzi, giardini...
        In lontananza vide una figura, non riuscì a riconoscerla.
        Poi lo vide in faccia, “Papà!” esclamò il ragazzo correndogli in contro.
        Era giunto a pochi metri, stava per abbracciarlo, sbatté le palpebre...Si fermò.
        Non era altro che un uomo, salvatosi alla distruzione della città, proprio come lui.
        “Salve figliolo” esclamò l'uomo, dileguandosi fra la nebbia, sotto gli occhi tristi del ragazzo.
        Trunks rimase immobile, lo guardava allontanarsi.
        Chissà, sarebbero potuti passare mesi, anni, prima di rivedere quella persona, eppure, lo lasciò andare.
        Facendo brevi passi, tornò vicino alla spada.
        La tirò su da terra. La fissò.
        Si sedette nuovamente, tenendola sopra le gambe.
        Il ragazzo scoppiò a piangere, tutta la rabbia, il dolore, l'angoscia, erano racchiusi in quelle lacrime.
        Poi, abbassando lo sguardo, vide un pezzo di vetro.
        Un riflesso...Mamma, Papà...Li vide, erano li, su un pezzo di vetro.
        Trunks si asciugò le lacrime e accennò un sorriso.
        Non gli importava però averceli davanti......Gli importava averceli nel cuore.





        P.s Il mio obbiettivo non è la lunghezza (Del testo), bensì il contenuto...Buona Lettura
        Sniff sniff...commoventissimissima...sopratutto se c'è Trunks
        sigpic Fai la scelta piu giusta,scegli Future Trunks !

        Comment

        Working...
        X