Originariamente Scritto da Il Nicco
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A meno che non cambi completamente idea questo è il testo che porto, lo dicevo che sarebbe stato qualcosa di anomalo, ma non mi convince appieno, quindi è possibile che lo modifichi ulteriormente prima di giovedì, anche se lo ritengo improbabile...certo che il fantasy non è un genere che mi riesca benissimo, almeno in degli shots, magari se facessi un lavoro più lungo uscirebbe qualcosa di migliore, ma non ne ho voglia, prediligo ambientazioni differenti
Forse è un testo un po' criptico e poco fantasy, ma avevo voglia da tempo di fare qualcosa del genere
Spoiler:
Un uomo fece il suo ingresso nella taverna, facendo voltare gli avventori.
Era alto, grosso, muscoloso, aveva l'aspetto di un guerriero, sebbene non indossasse nè impugnasse alcunchè. A passi lenti si avvicinò al bancone e ordinò da bere.
Quanti si erano voltati ritornarono presto alle loro precedenti occupazioni, quali che esse fossero.
Mentre ancora stava sorseggiando la birra presente nel boccale un ragazzo gli si avvicinò.
"Cosa ci viene a fare uno come te in un paese come questo? Qua non vi sono battaglie di alcun genere nè qualcuno che valga la pena affrontare"
L'avventore posò il boccale vuoto sul bancone e pagò.
"Non mi interessa, tutto quello che voglio in questo momento è un buon posto in cui potermi riprendere"
Uscì dalla taverna, seguito dal ragazzo.
"Riprendere da cosa?"
L'uomo alzò lo sguardo verso il cielo sorridendo.
"Da un sacco di cose, sei troppo giovane per capire"
Il ragazzo pareva non capire.
"Eppure uno come te deve fare una vita avventurosa"
"Nemmeno tanto, poi"
"Ma almeno avrai conosciuto altri popoli, no?"
"Cosa intendi con altri popoli?"
"Beh, elfi, nani, gnomi, folletti e chissà quante altre strane creature"
Lo sguardo dell'uomo si fece più cupo.
"Chi ti ha parlato di questo?"
"Beh, nessuno, l'ho solo letto in un libro"
"Tutte menzogne, credi a me...non esiste nessuna razza intelligente all'infuori degli uomini"
"Come puoi esserne certo? Ciò che non può essere provato può esistere eccome, se non sappiamo cosa ci sia oltre a noi, significa che ci deve essere qualcos'altro, no?"
"E non ti sfiora l'idea che oltre a noi non ci sia niente?"
"No, mi sembra inconcepibile"
"Dunque per te tutte queste, chiamiamole così, "razze", esistono?"
"Sì"
"E ritieni che esistano perchè ne hai letta l'esistenza in un libro?"
"Sì"
"E quindi tu ritieni che quanto sta scritto in quel libro corrisponda alla verità"
"Sì"
"Non ti sembra assurdo? Ciò che sta scritto in un libro, nove volte su dieci non corrisponde a realtà, prendi esempio dai vari bestiari..."
"I bestiari parlano di creature realmente esistenti!"
"Se ti fa piacere crederlo...comunque, se anche vi si scrive di qualcosa di vero, è impossibile che ciò sia completamente vero, essendo stato dapprima interpretato..."
"Non puoi interpretare l'esistenza di queste creature, o esistono o no"
"...e se anche non fosse interpretato, è il lettore stesso ad interpretarlo, sarà sempre impossibile capire perfettamente un testo scritto, fidati"
"Non mi interessano le tue dissertazioni, speravo mi potessi rivelare qualcosa su queste creature, ma evidentemente non sei in grado di capire"
L'uomo sorrise e si allontanò di qualche passo, dirigendosi verso una pensione poco distante, ma poco prima di entrare lanciò al ragazzo un libretto facile da trasportare.
"Se ti va, leggilo, visto che sei convinto di poter comprendere tutto senza spiegazioni"
Il ragazzo lo afferrò al volo e lo aprì alla prima pagina: una singola frase era stata scritta, con una scrittura che sembrava tentasse di ridurre tutto al linee dritte e spigolose.
"Nulla vi è, oltre a noi, tranne la Vittoria"
Seguiva un lunghissimo elenco di nomi su cui era stata tracciata una linea orizzontale, come a cancellarli, tra cui spiccavano alcuni termini quali "Manticora"...
Era alto, grosso, muscoloso, aveva l'aspetto di un guerriero, sebbene non indossasse nè impugnasse alcunchè. A passi lenti si avvicinò al bancone e ordinò da bere.
Quanti si erano voltati ritornarono presto alle loro precedenti occupazioni, quali che esse fossero.
Mentre ancora stava sorseggiando la birra presente nel boccale un ragazzo gli si avvicinò.
"Cosa ci viene a fare uno come te in un paese come questo? Qua non vi sono battaglie di alcun genere nè qualcuno che valga la pena affrontare"
L'avventore posò il boccale vuoto sul bancone e pagò.
"Non mi interessa, tutto quello che voglio in questo momento è un buon posto in cui potermi riprendere"
Uscì dalla taverna, seguito dal ragazzo.
"Riprendere da cosa?"
L'uomo alzò lo sguardo verso il cielo sorridendo.
"Da un sacco di cose, sei troppo giovane per capire"
Il ragazzo pareva non capire.
"Eppure uno come te deve fare una vita avventurosa"
"Nemmeno tanto, poi"
"Ma almeno avrai conosciuto altri popoli, no?"
"Cosa intendi con altri popoli?"
"Beh, elfi, nani, gnomi, folletti e chissà quante altre strane creature"
Lo sguardo dell'uomo si fece più cupo.
"Chi ti ha parlato di questo?"
"Beh, nessuno, l'ho solo letto in un libro"
"Tutte menzogne, credi a me...non esiste nessuna razza intelligente all'infuori degli uomini"
"Come puoi esserne certo? Ciò che non può essere provato può esistere eccome, se non sappiamo cosa ci sia oltre a noi, significa che ci deve essere qualcos'altro, no?"
"E non ti sfiora l'idea che oltre a noi non ci sia niente?"
"No, mi sembra inconcepibile"
"Dunque per te tutte queste, chiamiamole così, "razze", esistono?"
"Sì"
"E ritieni che esistano perchè ne hai letta l'esistenza in un libro?"
"Sì"
"E quindi tu ritieni che quanto sta scritto in quel libro corrisponda alla verità"
"Sì"
"Non ti sembra assurdo? Ciò che sta scritto in un libro, nove volte su dieci non corrisponde a realtà, prendi esempio dai vari bestiari..."
"I bestiari parlano di creature realmente esistenti!"
"Se ti fa piacere crederlo...comunque, se anche vi si scrive di qualcosa di vero, è impossibile che ciò sia completamente vero, essendo stato dapprima interpretato..."
"Non puoi interpretare l'esistenza di queste creature, o esistono o no"
"...e se anche non fosse interpretato, è il lettore stesso ad interpretarlo, sarà sempre impossibile capire perfettamente un testo scritto, fidati"
"Non mi interessano le tue dissertazioni, speravo mi potessi rivelare qualcosa su queste creature, ma evidentemente non sei in grado di capire"
L'uomo sorrise e si allontanò di qualche passo, dirigendosi verso una pensione poco distante, ma poco prima di entrare lanciò al ragazzo un libretto facile da trasportare.
"Se ti va, leggilo, visto che sei convinto di poter comprendere tutto senza spiegazioni"
Il ragazzo lo afferrò al volo e lo aprì alla prima pagina: una singola frase era stata scritta, con una scrittura che sembrava tentasse di ridurre tutto al linee dritte e spigolose.
"Nulla vi è, oltre a noi, tranne la Vittoria"
Seguiva un lunghissimo elenco di nomi su cui era stata tracciata una linea orizzontale, come a cancellarli, tra cui spiccavano alcuni termini quali "Manticora"...
Forse è un testo un po' criptico e poco fantasy, ma avevo voglia da tempo di fare qualcosa del genere
Bel racconto. E sarebbe bello se avesse un seguito...
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