Questa è una one-shot dedicata al mito del padre degli dei.
CANTO I - INTRODUZIONE
In principio era il caos. Esso regnava sovrano in tutto il cosmo. Attraversava il fiume Oceano, solcava il monte Olimpo, decideva le sorti dell'universo...un giorno però arrivò Eros, che decise di distinguere il caos in due autorità divine...ed eccoli...Urano e Gea.
Poi essi si accoppiarono e sparvero per sempre. Dalla loro unione nacquero Rea e il titano Crono. Essi ebbero moltissimi figli, i titani, che popolavano, proteggevano e distruggevano il pianeta a loro assegnato. Dopo un po' Crono ebbe un messaggio in sogno dal Caos, non ancora estintosi completamente...
Caos: Crono, CRONO!!! Ascoltami bene...d'ora in poi quando avrai figli INGOIALI!!! Un tuo figlio maschio un giorno ti spodesterà se non farai come ti DICO!!!
Il titano si alzò di sprassalto dal suo letto d'oro massiccio, e corse dalla moglie Rea che aveva tra le braccia i suoi due piccoli figlioletti, nati per caso con sembianze umane e non titaniche...entrambi avevano i capelli castani ed un'espressione molto seria.
Rea: sono i nostri due nuovi figli, Zeus e Poseido...non sono fantastici?
Crono: TACI!!! RRRRAARRRRRRGHHH!!!
Senza pensarci due volte prese i due neonati dalla braccia della madre e li ingoiò in un sol boccone.
Rea: cosa fai!!! Perchè!!!
Crono: mi avrebbero spodestato!!!
I due neonati raggiunsero lo stomaco del padre in circa quattro giorni, tempo sufficiente per raggiungere la maturità.
Zeus: eccoci!!! Piacere, sono tuo fratello Zeus!!!
Zeus aveva un aspetto molto signorile: i capelli brizzolati adornavano la faccia perfetta contornata da una barbetta ispida. Indossava una tunica bianca.
Poseido: io sono...chi sono? Ah si, piacere, Poseido...anzi no, Poseidone!!!
Poseido, auto-battezzatosi Poseidone, aveva una tunica color blu e aveva una specie di faretra con dentro un tridente.
Zeus: ma scusa, tu non ti chiamavi Poseido?
Poseidone: quei bastardi non meritano che io pronunci un nome da loro inventato.
Zeus: comprendo...ma perchè siamo qui!!! Perchè!!!
Zeus battè il piede a terra. Nello stomaco di Crono si formò una specie di buco che poi si richiuse in pochi attimi...
Zeus: oh...
CANTO II - LA FORZA DI ZEUS
Passarono diversi mesi e Zeus si allenò molto nell'arte della lotta col fratello Poseidone. Quest'ultimo imparò ad usare il suo tridente come arma principale ed imparò a formare delle onde anomale con la sola imposizione delle mani. Zeus, invece, non sembrava particolarmente portato per la lotta, infatti durante gli scontri d'allenamento, perdeva sempre contro il fratello.
Tranne che in alcuni frangenti...
Poseidone: Zeus, ritirati!!!
Zeus: NON TI PERMETTO DI LACERARE IL MIO ORGOGLIO!!!
Il corpo di Zeus si tinse di un giallo vivo. Poseidone indietreggiò con un chè di paura in testa. Poi il futuro Dio del mare trovò il coraggio di slanciarsi col suo tridente contro Zeus che, di contropartita, si scansò mandando a vuoto il colpo del figlio di Crono. A quel punto Zeus generò qualcosa con la mano. Aveva una forma zigzagante (perdonatemi il neologismo), gialla, con una forte carica elettrica. Fu un attimo. Il fulmine si schiantò sul corpo inerte di Poseidone, mandandolo al tappeto miseramente. Poi Zeus, fuori di sè, si avvicinò al figlio di Rea e, puntandogli la mano sul corpo, lo guarì da una morte certa.
Zeus: un Dio può essere ucciso solo da altri dei...
Poseidone: Zeus...sei davvero così forte?
Zeus: credo che la mia vera forza debba ancora emergere...
CANTO III - L'ARRIVO DI ADE
Passò un altro mese da quando Zeus rischiò di uccidere il fratello, e dall'esofago di Crono uscì un altro Dio. Aveva una tunica nera, la pelle celestina e ruvida, gli occhi gialli ed un fuocofatuo che sostiuiva i capelli...
Zeus: Padre ha ingoiato un altro di noi!!!
Poseidone: bastardi!!!
Ade: piacere, mi chiamo Ade, mio padre mi ha inghiottito quattro giorni fa, voi?
Zeus: mi chiamo Zeus e ho fatto la stessa fine. Idem per lui, Poseidone.
Poseidone: ma bando alle ciance! Vediamo se sei portato per la lotta!!! ALL'ATTACCO!!!
Poseidone si gettò col suo tridente verso il ritrovato fratello, ma egli fu lesto e seppe difendersi con una spada di colore nero, con cui trafisse Poseidone in un sol colpo. Dopodichè Ade perse i sensi. Zeus curò entrambi e li adagiò sulla pelle dello stomaco di Crono. Dopo che Ade si fu risvegliato, Zeus gli porse alcune domande.
Zeus: perchè hai perso i sensi? Come mai quella spada è così forte da trafiggere Poseidone in un sol colpo?
Ade: quella...quella che hai visto in azione è la spada del male...purtroppo, una volta usata, mi fa perdere le forze. Risucchia la mia energia negativa facendomi svenire.
Zeus: comprendo. Ebbene, mi son stufato di stare qui. Domani, a quest'ora, prometto che SAREMO FUORI DI QUI!
CANTO IV - LA FUGA
Il giorno dopo, di buona mattina, i tre dei si alzarono e iniziarono gli allenamenti. Zeus potenziava i suoi incredibili fulmini, Poseidone alzava onde sempre più alte mentre Ade si allenava ad usare la sua spada senza svenire.
Zeus aveva un chè di strano. Dopo un po', Poseidone comprese. Andò e disse parole fugaci ad Ade, il quale, dopo aver annuito, si mise in posizione di battaglia.
Zeus: POSEIDO, ORA!!!
Il dio del mare non se lo fece dire due volte: alzò un'onda altissima, una delle più alte che il mare avesse mai generato.
Poseidone: VAI, ADE!!! TAGLIA L'ONDA IN DUE COME TI HO DETTO!!!
Ade corse verso l'onda sguainando la spada e, dopo aver urlato versi incomprensibili, tagliò l'onda in due parti congruenti.
Zeus: ORA!!!
Zeus scagliò verso i due cavalloni due lampi che provocarono un'esplosione che distrusse completamente l'apparato digerente di Crono.
Crono: IL...IL MIO STOMACO!!!
Zeus: FUORI, RAGAZZI, LO STOMACO SI RIGENERERA' TRA NON MOLTO!!!
I tre dei si lanciarono fuori, con gli occhi lucidi per la felicità. Dopo essere stati catapultati su un rene del Titano, Zeus si limitò a distruggere con una saetta quello strato di pelle che lo divideva dall'esterno. Erano fuori.
CANTO V - SFIDA CON I TITANI
Zeus e i suoi fratelli, una volta usciti dal corpo del titano loro padre, guardarono Crono stesso, con un'espressione cattiva. Il padre di Poseidone si dimenava per terra senza pensare a niente.
Crono: FIGLI MIEI, ATTACCATE, ATTACCATE!!!
Fu un attimo. Una turba di ciclopi stavano convogliandosi in quell'epicentro di potenza, in quel posto ove si sarebbe svolta la sfida che avrebbe deciso le sorti dell'universo.
Zeus: salve, fratelloni!
Ciclope: AAAAAAAAAAAAAAAAARGHHHHHHHHHH!!!!
Ade: TACI, IDIOTA!!!
Il futuro dio dei morti trapiantò nel cuore del titano la spada del male. Il mastodontico figlio di Crono piombò nel sonno eterno senza dire una parola.
Crono: NON CE LA FARETE MAI!!! I MIEI FIGLI SONO TROPPI!!!
Poseidone: VEDREMO!
Crono: TACI POSEIDO!!!
Poseidone: ORA TU E I TUOI FIGLI CAPIRETE COSA VUOL DIRE CHIAMARMI IN QUEL MODO.
Poseidone estrasse il suo tridente ed iniziò a penetrare il cuore dei titani. Era inarrestabile. Ne uccideva uno dopo l'altro. Dopo che ne ebbe uccisi 100, varcò la somma di una collina. Solo lì si accorse che la sfida era appena cominciata...
Poseidone: SONO PIU' DI MILLE!!! ZEUS!!! ADE!!!
Zeus: Inizio a capire...fino a quando esisterà questa terra i Titani continueranno ad esistere...Ade, Poseidone, restate qui e fronteggiate tutti i titani! IO SFIDO IL CAPO!!!
Ciò detto, preparò una saetta e, dopo essersi aggrappato ai capelli di Crono, la lanciò verso il basso...
CANTO I - INTRODUZIONE
In principio era il caos. Esso regnava sovrano in tutto il cosmo. Attraversava il fiume Oceano, solcava il monte Olimpo, decideva le sorti dell'universo...un giorno però arrivò Eros, che decise di distinguere il caos in due autorità divine...ed eccoli...Urano e Gea.
Poi essi si accoppiarono e sparvero per sempre. Dalla loro unione nacquero Rea e il titano Crono. Essi ebbero moltissimi figli, i titani, che popolavano, proteggevano e distruggevano il pianeta a loro assegnato. Dopo un po' Crono ebbe un messaggio in sogno dal Caos, non ancora estintosi completamente...
Caos: Crono, CRONO!!! Ascoltami bene...d'ora in poi quando avrai figli INGOIALI!!! Un tuo figlio maschio un giorno ti spodesterà se non farai come ti DICO!!!
Il titano si alzò di sprassalto dal suo letto d'oro massiccio, e corse dalla moglie Rea che aveva tra le braccia i suoi due piccoli figlioletti, nati per caso con sembianze umane e non titaniche...entrambi avevano i capelli castani ed un'espressione molto seria.
Rea: sono i nostri due nuovi figli, Zeus e Poseido...non sono fantastici?
Crono: TACI!!! RRRRAARRRRRRGHHH!!!
Senza pensarci due volte prese i due neonati dalla braccia della madre e li ingoiò in un sol boccone.
Rea: cosa fai!!! Perchè!!!
Crono: mi avrebbero spodestato!!!
I due neonati raggiunsero lo stomaco del padre in circa quattro giorni, tempo sufficiente per raggiungere la maturità.
Zeus: eccoci!!! Piacere, sono tuo fratello Zeus!!!
Zeus aveva un aspetto molto signorile: i capelli brizzolati adornavano la faccia perfetta contornata da una barbetta ispida. Indossava una tunica bianca.
Poseido: io sono...chi sono? Ah si, piacere, Poseido...anzi no, Poseidone!!!
Poseido, auto-battezzatosi Poseidone, aveva una tunica color blu e aveva una specie di faretra con dentro un tridente.
Zeus: ma scusa, tu non ti chiamavi Poseido?
Poseidone: quei bastardi non meritano che io pronunci un nome da loro inventato.
Zeus: comprendo...ma perchè siamo qui!!! Perchè!!!
Zeus battè il piede a terra. Nello stomaco di Crono si formò una specie di buco che poi si richiuse in pochi attimi...
Zeus: oh...
CANTO II - LA FORZA DI ZEUS
Passarono diversi mesi e Zeus si allenò molto nell'arte della lotta col fratello Poseidone. Quest'ultimo imparò ad usare il suo tridente come arma principale ed imparò a formare delle onde anomale con la sola imposizione delle mani. Zeus, invece, non sembrava particolarmente portato per la lotta, infatti durante gli scontri d'allenamento, perdeva sempre contro il fratello.
Tranne che in alcuni frangenti...
Poseidone: Zeus, ritirati!!!
Zeus: NON TI PERMETTO DI LACERARE IL MIO ORGOGLIO!!!
Il corpo di Zeus si tinse di un giallo vivo. Poseidone indietreggiò con un chè di paura in testa. Poi il futuro Dio del mare trovò il coraggio di slanciarsi col suo tridente contro Zeus che, di contropartita, si scansò mandando a vuoto il colpo del figlio di Crono. A quel punto Zeus generò qualcosa con la mano. Aveva una forma zigzagante (perdonatemi il neologismo), gialla, con una forte carica elettrica. Fu un attimo. Il fulmine si schiantò sul corpo inerte di Poseidone, mandandolo al tappeto miseramente. Poi Zeus, fuori di sè, si avvicinò al figlio di Rea e, puntandogli la mano sul corpo, lo guarì da una morte certa.
Zeus: un Dio può essere ucciso solo da altri dei...
Poseidone: Zeus...sei davvero così forte?
Zeus: credo che la mia vera forza debba ancora emergere...
CANTO III - L'ARRIVO DI ADE
Passò un altro mese da quando Zeus rischiò di uccidere il fratello, e dall'esofago di Crono uscì un altro Dio. Aveva una tunica nera, la pelle celestina e ruvida, gli occhi gialli ed un fuocofatuo che sostiuiva i capelli...
Zeus: Padre ha ingoiato un altro di noi!!!
Poseidone: bastardi!!!
Ade: piacere, mi chiamo Ade, mio padre mi ha inghiottito quattro giorni fa, voi?
Zeus: mi chiamo Zeus e ho fatto la stessa fine. Idem per lui, Poseidone.
Poseidone: ma bando alle ciance! Vediamo se sei portato per la lotta!!! ALL'ATTACCO!!!
Poseidone si gettò col suo tridente verso il ritrovato fratello, ma egli fu lesto e seppe difendersi con una spada di colore nero, con cui trafisse Poseidone in un sol colpo. Dopodichè Ade perse i sensi. Zeus curò entrambi e li adagiò sulla pelle dello stomaco di Crono. Dopo che Ade si fu risvegliato, Zeus gli porse alcune domande.
Zeus: perchè hai perso i sensi? Come mai quella spada è così forte da trafiggere Poseidone in un sol colpo?
Ade: quella...quella che hai visto in azione è la spada del male...purtroppo, una volta usata, mi fa perdere le forze. Risucchia la mia energia negativa facendomi svenire.
Zeus: comprendo. Ebbene, mi son stufato di stare qui. Domani, a quest'ora, prometto che SAREMO FUORI DI QUI!
CANTO IV - LA FUGA
Il giorno dopo, di buona mattina, i tre dei si alzarono e iniziarono gli allenamenti. Zeus potenziava i suoi incredibili fulmini, Poseidone alzava onde sempre più alte mentre Ade si allenava ad usare la sua spada senza svenire.
Zeus aveva un chè di strano. Dopo un po', Poseidone comprese. Andò e disse parole fugaci ad Ade, il quale, dopo aver annuito, si mise in posizione di battaglia.
Zeus: POSEIDO, ORA!!!
Il dio del mare non se lo fece dire due volte: alzò un'onda altissima, una delle più alte che il mare avesse mai generato.
Poseidone: VAI, ADE!!! TAGLIA L'ONDA IN DUE COME TI HO DETTO!!!
Ade corse verso l'onda sguainando la spada e, dopo aver urlato versi incomprensibili, tagliò l'onda in due parti congruenti.
Zeus: ORA!!!
Zeus scagliò verso i due cavalloni due lampi che provocarono un'esplosione che distrusse completamente l'apparato digerente di Crono.
Crono: IL...IL MIO STOMACO!!!
Zeus: FUORI, RAGAZZI, LO STOMACO SI RIGENERERA' TRA NON MOLTO!!!
I tre dei si lanciarono fuori, con gli occhi lucidi per la felicità. Dopo essere stati catapultati su un rene del Titano, Zeus si limitò a distruggere con una saetta quello strato di pelle che lo divideva dall'esterno. Erano fuori.
CANTO V - SFIDA CON I TITANI
Zeus e i suoi fratelli, una volta usciti dal corpo del titano loro padre, guardarono Crono stesso, con un'espressione cattiva. Il padre di Poseidone si dimenava per terra senza pensare a niente.
Crono: FIGLI MIEI, ATTACCATE, ATTACCATE!!!
Fu un attimo. Una turba di ciclopi stavano convogliandosi in quell'epicentro di potenza, in quel posto ove si sarebbe svolta la sfida che avrebbe deciso le sorti dell'universo.
Zeus: salve, fratelloni!
Ciclope: AAAAAAAAAAAAAAAAARGHHHHHHHHHH!!!!
Ade: TACI, IDIOTA!!!
Il futuro dio dei morti trapiantò nel cuore del titano la spada del male. Il mastodontico figlio di Crono piombò nel sonno eterno senza dire una parola.
Crono: NON CE LA FARETE MAI!!! I MIEI FIGLI SONO TROPPI!!!
Poseidone: VEDREMO!
Crono: TACI POSEIDO!!!
Poseidone: ORA TU E I TUOI FIGLI CAPIRETE COSA VUOL DIRE CHIAMARMI IN QUEL MODO.
Poseidone estrasse il suo tridente ed iniziò a penetrare il cuore dei titani. Era inarrestabile. Ne uccideva uno dopo l'altro. Dopo che ne ebbe uccisi 100, varcò la somma di una collina. Solo lì si accorse che la sfida era appena cominciata...
Poseidone: SONO PIU' DI MILLE!!! ZEUS!!! ADE!!!
Zeus: Inizio a capire...fino a quando esisterà questa terra i Titani continueranno ad esistere...Ade, Poseidone, restate qui e fronteggiate tutti i titani! IO SFIDO IL CAPO!!!
Ciò detto, preparò una saetta e, dopo essersi aggrappato ai capelli di Crono, la lanciò verso il basso...
Comment